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Autore: ViKy_FrA    04/10/2011    4 recensioni
"Cara Hermione, ricordi quando mi hai detto "Forse dovremmo restare qui... invecchiare..."? Bhè, non ti ho mai detto quanto suonasse perfetto. Meglio tardi che mai. Love, Harry" (da Dear Harry Potter Characters)
E' vero, la frase viene dal film. Un film addirittura girato dieci anni dopo rispetto a quando il libro è stato pensato. Tuttavia penso che malgrado tutto quello che poteva essere inserito, o realizzato meglio, o non modificato, ci sono comunque dei passaggi che valgono la pena di essere visti.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Letters to Juliet




   C'era un'usanza goliardica nata l'anno dopo l'infelice parentesi della Umbridge a Hogwarts, che voleva la parete della Sala Grande ricoperta di bigliettini colorati la mattina del 14 marzo. Un mese dopo San Valentino sullo stesso muro dove la non stimata ex preside aveva affisso regole e divieti, gli studenti avevano preso ad affiggere messaggi di natura romantica più o meno anonimi, destinati a ben precisi compagni: dalla sera prima si cercava furtivamente di far levitare il proprio pezzo di pergamena e di farlo aderire alla pietra fino al giorno successivo, quando il diretto interessato l'avrebbe trovato e - si sperava - conservato.
   L'anno successivo, per ovvi motivi, nessuno aveva osato esporre alcunché. Così, alla fine di quell'inverno, la parete della Sala Grande sembrava dover sopportare anche il peso delle dichiarazioni amorose dell'anno passato. Paradossalmente, lo spesso muro di pietra pareva essere in procinto di crollare sotto i bigliettini.
   Hermione fissava quello strano mosaico astratto pensando che probabilmente non avrebbe mai rivisto nulla del genere in tutta la sua vita. Mentre correva alla lezione successiva, una pila di libri tra le braccia, una sfilza di formule nella testa, il suo sguardo aveva registrato tutti quei colori e si era arrestata all'improvviso per controllare cosa fosse.
   «Quanto è romantico!» stava sospirando una ragazzetta a braccetto con l'amica, a pochi passi da lei. Indossava la divisa di Hufflepuff. «Sembra di stare nel cortile della casa di Giulietta, a Verona. Ci sei mai stata?» ma l'amica, divisa di Ravenclaw, scosse la testa.
   Hermione c'era stata invece, tanti anni prima, ma era piccola e non ricordava molto. Però ricordava di aver pensato che fosse un peccato riempire di gomme da masticare una costruzione tanto antica per attaccarci biglietti che l'interessato o l'interessata mai leggeranno.
   «Chissà se c'è qualcosa per noi...» pigolò l'altra ragazzina.
   Per me di certo non c'è nulla... Si disse Hermione. Frequentando lo stesso anno di Ginny, ne frequentava anche le amicizie. Inoltre aveva due anni in più della maggior parte degli studenti più anziani, e questo fatto - sommato al ricorrente senso di estraneità che i mesi passati in tenda le avevano lasciato - la spingeva a non cercare di legare con altri.
   «Oh...» sospirò di nuovo la prima «Sarebbe magnifico... Saremmo come Giulietta che riceve una lettera dal suo Romeo...». Rituale sospiro in coro.
   Lettere per Giulietta. Hermione avrebbe voluto dire alle due sospiratrici che Shakespeare non aveva mai scritto nulla del genere, ma mentre formulava il pensiero si rese conto che non era importante: erano tutte quelle promesse d'amore appese davanti a lei ad esserlo. Il fascino che emanavano attirò la sua curiosità, e prima che se ne rendesse conto stava già muovendo i passi verso il muro della Sala Grande.
   Curiosò tra quei segreti messi a nudo, provò a riconoscere qualche calligrafia, qualche iniziale, qualche disegno. Si domandò come avrebbero fatto i destinatari dei messaggi posti troppo in alto a individuare i propri, e che fine facevano i biglietti non ritirati. Qualcuno intorno a lei trovò la sua pergamena - o forse l'attaccò - distraendola dalla lettura. Spostando automaticamente lo sguardo per vedere chi le era passato vicino, esso le cadde poco più in là su un foglietto bianco. Spiccava in mezzo ai pezzi di pergamena giallognola o colorata, ed era posto esattamente all'altezza dei suoi occhi.



Cara Hermione,
ricordi quando mi hai detto "Forse dovremmo restare qui... invecchiare..."? Bhè, non ti ho mai detto quanto suonasse perfetto. Meglio tardi che mai.
Love,
Harry


   Hermione trattenne il fiato, portandosi incredula la mano alla bocca, prima di avvicinarla a quelle poche righe per accarezzarle con la punta delle dita.
   Harry era stato a Hogwarts il giorno prima per consultare dei libri in biblioteca, lo sapeva, l'aveva incontrato. Era stato tutto come al solito, lui aveva schivato la popolarità evitando gli studenti, lei lo aveva aiutato tra gli scaffali cercando i volumi, avevano chiacchierato di niente e si erano salutati con un abbraccio. Mai avrebbe pensato... Eppure la calligrafia era la sua. E il foglietto veniva da quel blocchetto che avevano comprato insieme in un minimarket babbano, quando l'estate prima l'aveva aiutato a sistemare l'appartamento dove avrebbe vissuto da solo.
   Harry, quando l'hai attaccato? Sei venuto solo per questo, o è stata fortuna? Su questo muro c'è qualcosa anche per Ginny?
   Tutti i biglietti davanti a lei presero a tremolare dietro un velo di lacrime. Furtiva, colpevole, la sua mano staccò il biglietto dal muro e lo nascose tra le infinite pagine del tomo più grosso che aveva tra le braccia. Non doveva vederlo nessuno. Nessuno doveva leggere, interpretare, fraintendere. Nemmeno lei stessa.
   "Quanto suonasse perfetto".
   Non ora, quando tutto sembrava si stesse riequilibrando, quando tutto riprendeva il suo posto nel mondo.
   "Meglio tardi che mai".
   Che cosa mi vuoi dire davvero?
   Erano stati i giorni più neri, quelli nella foresta di Dean. L'assenza di Ron, il ricordo dei suo genitori e il fatto che in quel momento non sapessero di avere una figlia, gli eventi di Godric's Hollow, la biografia di Silente, l'Horcrux che si faceva sempre più pesante. Una fine che si faceva sempre più lontana.
   Il desiderio, solo per un istante, di una serenità che sembrava ormai perduta.
   "Forse dovremmo restare qui... invecchiare..."
   Cosa ti volevo dire davvero?
   C'era sempre stato. Nei momenti peggiori come nei migliori. Non solo col pensiero o con le parole: c'era stato anche col corpo, con le spalle su cui piangere e le braccia in cui rifugiarsi. Fortuna, caso, coincidenza, i fatti non cambiavano. Harry c'era sempre stato.
   Sentendo che il pianto stava per scoppiare, si morse il labbro inferiore per strozzare sul nascere i singhiozzi.
   Com'era? ...in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà?
   Sperando che nessuno l'avesse vista in lacrime davanti a bigliettini non suoi, Hermione si asciugò gli occhi col palmo della mano, respirò a fondo per calmarsi e si diresse alla lezione successiva. Costringendosi a non pensare a quel biglietto nascosto tra le pagine, così vicino al suo cuore.
   Cosa ci diremo davvero, al nostro prossimo incontro?


When you gonna realize it was just that the time was wrong?
(Dire Straits, Romeo & Juliet)




BHA! BUBBOLE!!!

Cosa voglio dire davvero? Si sono innamorati? L'amicizia è più forte dell'amore? - Cioè, credete davvero che io sappia il perché di quello che scrivo??? Sinceramente volevo scrivere qualcosa di ambiguo, tendente a... Non ve lo dico! Ditemelo voi! =P

Pensata di getto, non appena ho trovato la frase di cui sopra e scritta di getto. E pubblicata a notte fonda, poi mi chiedo com'è che non mi legge mai nessuno XD !!!
Ho scritto una Harmony. Whoo... Harmony è stato il mio primo amore in HP, quando ancora lo odiavo, HP. All'inizio è stato il semplice ragionamento "il protagonista va con il personaggio femminile secondario più importante". Poi è stato un qualcosa che hanno solo le Harry/Hermione: una certa delicata dolcezza che questa coppia si porta dietro dentro. Tutte le fic H/H che ho trovato ce l'hanno (e spero anche la mia!), tutte le fanart, tutte le frasi, come quella qui sopra. Andiamo, non avete voglia di piangere e scuoriciare leggendola? (La frase... non ho tali pretese per la mia fic... -.-")
Sono istintivamente attratta dalle Dramione, ma le HarryHermione restano qualcosa che brilla di luce propria.
Anche questa 1000 parole (secondo Word). Sto iniziando a farne un punto d'orgoglio! Ancora una One-Shot, non so... Ultimamente mi vengono solo mono-episodi. Anche se avessi la perversa idea di continuare questa fic, penso la continuerei tramite capitoli brevi autoconclusivi. Spezzoni, più che una storia fluida. Se.

Credits Arrandom
* Letters to Juliet è un film del 2010, che io tra l'altro non ho visto, non c'è quindi particolare riferimento voluto alla vicenda su pellicola.
* Romeo e Giulietta, W. Shakespeare, citazioni qua e là.
* Romeo & Juliet, Dire Straits, ultimamente non posso fare a meno di citare una canzone, anche se non mi ha ispirato la fic. Il verso nello specifico significa: "Quando capirai che era solo il momento a essere sbagliato?" Tutto sommato ci sta anche con la fic, però ;)
* Il balcone di Giulietta, Verona, ciò che descrive la ragazzetta di Tassorosso (e poi non ditemi che li discrimino...) è quanto ho visto io durante la gita di terza liceo, qualche anno fa... Non so quindi in che condizioni fosse negli anni ottanta in cui ci sarebbe stata Hermione, né negli anni novanta in cui ci sarebbe stata la ragazzina. Ma - sinceramente - ci interessa? XD
* La frase, è stata trovata per caso, e viene da qui Dear Harry Potter Characters, sito pieno di tali post anche più commuoventi. Questo post nello specifico lo trovate QUI (oltre che nella home, ora come ora, essendo stato pubblicato ieri). La traduzione la saprete da soli, o l'avrete intuita. Per gli stupidi e gli ignoranti (ovvero per tutti quelli come me XD) è indicata direttamente sotto l'immagine. ("Love" è "love" perché qualsiasi traduzione gli dia in italiano mi sbilancerei verso un'interpretazione. E il punto non è tanto cosa dice il biglietto - che potrebbe essere ambiguo e voglio che lo sia - quanto le reazioni di Hermione.) Ci tengo a precisare che alla quarta lettura l'ho tradotta da sola. *cuoricino*.

Credo di aver finito. Ora a nanna!!!
Non mi piace dire di commentare, però sapete, quando uno si ritrova 150 visite e un commento solo inizia a farsi delle domande, tipo "Ma ho scritto una cosa tanto orrenda"? Inoltre sappiate che le recensioni mi rendono felice. Non volete un po' di felicità in più in questo mondo?
A presto ;)



EDIT 15 Agosto 2014
Ehilà! =) Mi sembrava doveroso aggiungere che oggi, mio malgrado, Letters to Juliet l'ho visto.
Oddio, bellino, eh! Piacevole, gran bei colori, la soddisfazione di vedere gente che parla italiano in scene che non sembrano falsissime (certi film italiani mi danno questa sensazione, gli stranieri raramente), il personaggio di Vanessa Redgrave è fantastico, abbiamo un bel lieto fine...
Ma... un po' la meno Mean delle Mean Girls fa fatica a convincermi fino in fondo, un po' mi sembra un bell'insieme di stereotipi (ok, in parte inevitabili, mi sta bene, ma il resto?), un po' ci sono strafalcioni narrativi assurdi... Non mi ha fatto impazzire, ecco!
In ogni caso, ai fini della fic, continua a non cambiare nulla! ;) Prendo a prestito un titolo evocativo (che comunque viene da un libro, come al solito) per un evocativo muro, pieno di evocative lettere vergate con evocative frasi d'amore. *cuoricino*
A presto! :-*
   
 
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