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Autore: MissHarvelle    04/10/2011    1 recensioni
Coppia: Elena & Claudio.Questa ff è ambientata 10 anni dopo la fine della prima stagione. Elena vive ancora a Roma, fa la maestra d’ asilo , mentre Claudio è un ricco imprenditore e per affari si è trasferito da 5 anni in Provenza, precisamente nei pressi di Arles…per scoprirne di più non vi resta che leggere!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 17

Ad Arles, Elena scese al solito albergo. Gli occhi del direttore si spalancarono per la sorpresa alla vista di Francesco. Egli controllò tuttavia la propria curiosità e non fece domande. Le assicurò anzi che sua moglie , e lui stesso, erano disposti a curare il bambino se lei avesse voluto uscire la sera.
Elena lo ringraziò. Forse avrebbe dovuto ricorrere al suo aiuto.

Ne sarebbe stata felice.
Prima di tutto,però, bisognava scoprire dove si trovava Claudio,e se era in grado di ricevere visite.
Telefonò a tutti gli ospedali della città e dintorni, e alla “millesima” chiamata finalmente si sentì rispondere che il signor Rizzo era stato dimesso ed era tornato a casa.
“A casa” significava solo la villa. Doveva così affrontare non solo lui,ma anche la madre.
Chiese precisazioni sulle ferite,ma l’ ospedale si rifiutò di comunicargliele. Tutto quello che era venuta a sapere era che Claudio non era più in fin di vita. Grazie al cielo!
Decise di noleggiare una macchina.
Quando arrivò a villa Rizzo era pomeriggio inoltrato. Il bambino si era addormentato sul sedile.
Decise di lasciarlo dormire. Non poteva succedergli nulla di male lì, e le sarebbe stato più facile affrontare senza di lui la signora Rizzo.
Nonostante battesse a lungo la porta, nessuno venne ad aprire.
La porta però era aperta, ed Elena entrò in casa senza alcuna esitazione. Si trovò nel corridoio.
A sinistra c’era la cucina dove Claudio l’ aveva fatta entrare la volta prima. Ne socchiuse la porta, ma la stanza era vuota. Solo un residuo di brace nel focolare testimoniava la presenza di qualcuno.
Stava per richiudere la porta , quando una voce maschile piuttosto irritata disse:
“ Chi c’ é ? Chi siete ? Uscite immediatamente fuori, o sarà peggio per voi !”
Era Claudio.
Elena si tese come un arco. Con le gambe che le tremavano, arrivò fino alla stanza dove la voce proveniva , bussò ed entrò.
Claudio stava per scendere dal letto. Vedendo Elena, si coprì in fretta con il lenzuolo.
Poi la guardò come se non potesse credere ai suoi occhi.
“ Ciao Claudio” mormorò lei nervosa “come stai?”
Lui si passò una mano tra i capelli spettinati. Gli erano diventati lunghi,nel frattempo, e gli si arricciavano sul collo.
“ Mio Dio” esclamò in tono incredulo “cosa ci fai qui?”
Elena chiuse la porta e vi si appoggiò contro di essa.
“ é questa ..la maniera di accogliermi!!” rispose incerta.
Claudio si lasciò scappare una imprecazione.
“ Ascolta Elena. Non ti ho chiesto io di venire. Non so nemmeno cosa ci fai qui. Per l’ amor del cielo,vattene e lasciami in pace !”.
Il respiro della ragazza accelerò.
“ Non parlarmi in questo modo, Claudio! Io ero molto preoccupata per te!”
“ Risparmiami le tue stronzate,almeno quello..” rispose lui, aggrappandosi ai cuscini.
“ Voglio solo sapere come stai..mi hanno detto che hai avuto un incidente!”
“ Davvero?”.
Gli occhi verdi erano freddi e luccicano per la rabbia.” Bene. Tutto va per il meglio. Senza quegli imbecilli di medici che mi riempiono di pastiglie,sarei già in piedi!”
“ Ma cosa ti è successo? Come hai fatto ?”
“ Sono stato incornato,tutto qui! Perché mi sono fatto incornare?Credimi,non l’ ho fatto apposta!”
Elena abbassò la testa, poi la alzò,guardandola con occhi imploranti..
“ Dov’è la cicatrice?”
“to,guarda!”
Con crudeltà voluta, Claudio buttò indietro il lenzuolo , e Elena potè vedere l’ orribile fila di punti di sutura rossastri sulla pelle abbronzata che gli traversava il ventre.
“O h, Claudio!”
In quel momento, lei vedeva con la mente la carne lacerarsi e sanguinare.
La faccia impassibile, Claudio la guardò a lungo .
Elena non ne potè più: stringendosi nelle spalle con un gesto che tradiva la sua totale impotenza, corse fino al letto, cadde in ginocchio e nascose il viso nell’ incavo della spalla di Claudio. Lo sentì irrigidirsi e alzare le mani per respingerla. Ma nella scollatura del maglione, le sue dite entrarono in contatto con la pelle di lei e si fermarono un istante.
Con un urlo strozzato l’ attirò verso il letto, la strinse a sé,e la sua bocca cercò il collo di Elena.
“ Perché sei venuta?” gemette.
Le fece girare la testa e la baciò.
Per qualche istante, lei fu incapace di corrispondergli. Si aggrappava a lui come se non volesse più lasciarlo andare, e Claudio sentiva che il suo sangue freddo lo stava abbandonando.
Con uno sforzo immane, si mise seduto e la guardò. Lei non cercò nemmeno di alzarsi dal letto.
A malincuore, lui disse:“Dobbiamo parlare”
“ Mmmm..”
Elena seguiva con la punta delle dita la linea della cicatrice. Lui le prese la mano e l’ allontanò.
“ Elena, per favore. Credi che io non abbia voglia ? Ma non possiamo farlo. Prima mi devi dire perché sei venuta qui.”
Con un profondo sospiro, Elena si alzò dal letto. Claudio ricadde sui cuscini,svuotato di forza.
“Perché sei venuto a Roma??”
Il viso dell’ uomo si indurì.
“ Lo sai benissimo!”
“ No, non lo so. Io credevo…per tre anni ho creduto che tu mi avessi abbandonata..”
“ Si,adesso lo so anche io…Jacqueline me l’ ha detto! E ,naturalmente,ne avremmo parlato quella sera,se non fossimo stati interrotti.”
“ Capisco. E capisco anche , adesso, perché sei venuto a Roma ,ma solo due giorni fa Jac mi ha detto che hai rotto con lei. É per questo che sono qui.”
“ Perché? Per riprendere la storia dal punto in cui l’ abbiamo lasciata? Ti ricordo che ora tu hai.. altri impegni!!”
“ E tu non mi vuoi con quegli impegni , giusto??” disse Elena,guardandolo negli occhi.
“ Oh, Dio! Non so più cosa voglio. Quando ho scoperto che tu avevi un bambino ho creduto di non poterlo sopportare. Ma adesso che sei qui,non so se sarei capace di lasciarti ancora andare!”Claudio fece una smorfia “Che confessione in piena regola,vero?”
Dopo un attimo di esitazione, Elena disse: “vuoi avere ancora un po’ di pazienza? Ti devo far vedere una cosa!”
“ Che cosa?” chiese Claudio,sospettoso.
“aspetta e vedrai.”
“va bene, aspetto!”


Una volta tornata nella stanza, Claudio si voltò e,vedendo il bambino nelle braccia di Elena, disse con voce rauca:”ma per chi mi hai preso ?”
Ma lei posò lo stesso il bambino in terra, e Francesco mise a guardarsi intorno con adorabile curiosità.
“ Guardalo, Claudio! Guardalo,per favore! Non ti ricorda nessuno?”
L' uomo si voltò lentamente,e dall’ alto della sua statura studiò il bambino. Dopo un lungo momento guardò Elena. Sotto quello sguardo penetrante lei sentì i nervi tendersi al massimo. Claudio si avvicinò a Francesco e cominciò a giocherellare con lui.
Poi,Claudio si alzò.
Quando si voltò verso Elena, lei sentì il suo cuore contrarsi fortemente.
Lui la prese per il collo e l’ attirò a sé.
“ Perché non mi hai detto niente?”
“ Mi dispiace.. sai chi é ,vero?”
“ Ma certo…mio figlio! Un giorno ti ho detto che sarei stato capace di ucciderti,e in questo preciso momento ho una gran voglia di farlo!! Perché non mi hai detto niente?”
Francesco trotterellava per la stanza.
“ Come avrei potuto farlo? Eri così lontano e poi,io credevo che tu non mi volessi più !”
“ Si. Mia madre ha un grande torto da farsi perdonare.”
Elena si accorse che lui tremava.
“ Non avresti dovuto alzarti dal letto!” disse lei preoccupata.
Claudio fece un mezzo sorriso, il sorriso più bello che lei avesse mai visto.
“ Sono d’ accordo con te!” disse in tono malizioso.
Elena arrossì violentemente.
“ Dov’ è tua madre?”
“ Non lo so..in giro penso!”
“ Oh Claudio!”gridò quasi lei,stringendosi a lui.
“ Tutto si sistemerà,vedrai piccola! Ma perché non mi hai parlato del bambino quando sono venuto a casa tua?”
“ Non sapevo che fosse tutto finito tra te e Jac e poi avevo paura che mi portassi via Francesco!”
“ Così ho perso i primi due anni della vita di mio figlio…”
Elena posò dolcemente le labbra sul collo di Claudio.
“ Potremmo avere altri figli..” suggerì.
Lui giocherellava con una ciocca dei suoi capelli.
“ Senz’ altro. Ma prima, voglio sapere tutto di questo piccolo Rizzo!”.

Si chinò di nuovo verso il bambino: era evidente che gli piaceva moltissimo.
“ Perché avevi bisogno di soldi per lui ? Sta bene, vero?”
“Francesco ha avuto una forte bronchite che gli ha lasciato dei postumi. Niente di grave non ti preoccupare, però al mio ritorno volevo portarlo per un po’ in un centro specifico.”
“ capisco” disse Claudio.
Teneva il bambino con entrambe le mani e Francesco lo guardava con curiosità,senza cercare di scappare.
Il grosso orologio d’ oro al polso di Claudio lo attirava tantissimo.
Claudio s’ alzò,prendendo in braccio suo figlio. Poi si rigirò verso Elena.
“Odio essere così tradizionalista, ma ho paura che dovremmo sposarci !”
“ Nessuna obiezione!” disse Elena, gli occhi pieni di lacrime.
Francesco,intanto,tirava la catena che Claudio portava al collo. Con una mano,allora, Claudio se la sfilò e la mise al collo di Elena.
La ragazza si voltò di scatto: era troppo,e non voleva farsi vedere piangere.
“ Ti adoro” le mormorò all’ orecchio “ti amo, ti ho sempre amata e credo che ti amerò per sempre!”
Per qualche secondo Elena si abbandonò contro di lui.
“ Non potrei sopportare che qualcosa ci separi ancora!” disse con voce strozzata.
“ Niente ci separerà più, te lo giuro!” rispose lui,con forza.
“ Ma Jac?”
“ Jac?”
“ Tornerà qui?”
“ Non lo so,perché? Non sarai mica gelosa di lei!”
“ No per niente. Anzi,dovrei esserle grata. Senza di lei, io non sarei qui ora!”
“ Cosa intendi dire ?”
In breve,Elena gli raccontò la visita di Jacqueline a casa sua.
“ Poverina! Se avesse saputo quello che mi stava dando…”
“ Virginia é sempre qui ?”
“ Si..sarà contenta di rivederti. Era decisa a fare tutto il possibile perché noi due tornassimo insieme!”
“ Lo so!” disse Elena con un sospiro. Abbassò lo sguardo su Francesco che le tirava i pantaloni per attirare la sua attenzione.
“ credi che potremmo trovare un posto per dormire a Francesco,se decidessimo di non tornare all’ albergo?”
“Ho l’ impressione che sarà necessario” disse Claudio,guardando le sue labbra in un modo insistente.
“é IMPENSABILE CHE MI SEPARI DA VOI DUE ANCHE SOLO PER UNA NOTTE…”

 

 

Fine;

 

 

 

Note dell' autrice:la mia storia é finita, spero che vi sia piaciuto tutto <3 Ringrazio di cuore chi mi ha letta fino ad adesso ( in modo particolare la mia adorata Sara) ed esorto le persone che mi leggono silenziosamente a lasciare anche un piccolo pensiero per farmi capire se la storia é piaciuta o meno. A presto (spero)! Con affetto! Fabi <3

 

  
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