Spesso ciò che tutti credono non corrisponde necessariamente a ciò che è vero.
Anche se la maggior parte della gente tende a guardare la realtà in modo superficiale, e non si rende conto di quanto si sbagli. Altre volte si tratta invece di piccole differenze, ma non conta poi molto.
Perché sono in pochissimi a voler andare a fondo delle cose, così qualunque sia la realtà dei fatti questa non importa, davvero.

Draco di certo non faceva parte di quei pochi esploratori della realtà, soprattutto per quanto riguardava Harry Potter.
Fu solo alla fine del settimo anno, dopo aver cominciato a frequentarlo e ad avere una relazione con lui, che cominciò a comprendere tutti i suoi piccoli sbagli, e tutte le impercettibili o macroscopiche differenze che dividevano la vita del bimbo-che-visse a ciò che tutti credevano.

A cominciare dalla storia del bimbo-che-visse.
Tutti amavano ricordare come il salvatore del mondo magico fosse scampato alla morte. Tutti lo elogiavano, e si sentivano felici per lui, dicevano, anche se in realtà erano felici solo per loro stessi. Tutti credevano che la vita di Harry Potter di lì in poi fosse una strada spianata, e che lui si sentisse grato di essere sopravvissuto, e che combattesse per il trionfo del bene con gioia ed onore.
Non sapevano quanto si sbagliavano. Non conoscevano il profondo vuoto che Harry provava al pensiero di sua madre, al pensiero di un destino già segnato, in parte, dalla morte. La sua strada non era mai stata spianata. Mai.
E non combatteva per il mondo magico, ma per sé stesso, per i suoi amici.
Per quanto il suo cuore potesse essere buono e grande, o presunto tale, di tutti quegli estranei là fuori non gliene importava assolutamente nulla.

Poi c’era la storia di San Potter.
Draco non ricordava con esattezza quante volte l’avesse chiamato con quell’appellativo, ma mai si era mai reso conto di quanto potesse essere inappropriato. Lui per primo, come tutti, credeva che Harry fosse il classico santerellino, che la sera dormisse nel suo letto tutte le sere dopo il coprifuoco e che seguisse più o meno tutte le regole. Quando seppe del mantello e della mappa, dovette rivedere parecchie sue posizioni al riguardo.

Tutti pensavano che Harry Potter fosse sempre di buon umore, ma anche lì si sbagliavano. E Draco imparò a sue spese quanto un Harry Potter infuriato potesse diventare pericoloso.
Ed in effetti, tutti credevano anche che Sirius Black fosse un pericoloso criminale, e, prima del suo arresto, che Lucius Malfoy fosse un uomo onesto e rispettabile.

Ma soprattutto, in molti avevano l’insana propensione a pensare ad Harry Potter come ad un trofeo. Una specie di proprietà dell’intero mondo magico.
Ma Draco sapeva che Harry era solo suo.
E di questo ne era assolutamente certo.