Sorride Klaus,un sorriso che di umano non ha più nulla,mentre le dita della mano destra abbandonano il pugnale contenente le ceneri della quercia bianca,l'unica arma in grado di sconfiggere lui e il resto dei suoi parenti,conficcato infondo al petto di uno dei suoi fratelli,disteso sul letto. L'ennesimo omicidio di quella notte.

Vigliacco,cosi lo avrebbe chiamato se avesse avuto il tempo di ribattere.

Ma non è per vigliaccheria che ha attaccato nell'ora in cui tutti si trovavano a riposare. È stato per far comprendere che lui è l'unico padrone della notte. Lui merita di essere una creatura notturna,come loro.

Gli occhi iniettati di sangue catturano l'immagine della donna che lo ha generato non appena calpesta il corpo defunto di quello che credeva fosse suo padre,tornando nella camera principale. Un padre che lui rispettava,e che non si faceva scrupoli nel prenderlo a calci ogni qual volta combinava qualche disastro.

Contento ora,padre? Pensa divertito,puniscimi ora!

-No Niklaus! Aspetta!- La voce supplichevole della sua unica vera parente,lo fermano a pochi passi dalla sua esile figura.

Klaus decide di ubbidirle,solo per sentire ciò che ha da dire e beffarsene.

Non merita un altro secondo di vita eterna per quello che ha combinato,madre. Vorrebbe dirle,ma lei non gli lascia il tempo di aprire la bocca ricoperta di sangue.

-Non deve andare per forza cosi,figlio mio. Potremmo essere una famiglia,per sempre. Nessuno ti giudicherà di nuovo. Tu non hai colpe.-

Klaus ghigna,avvicinandosi alla madre e mettendo in bella mostra i suoi canini,più appuntiti di quelli di un comune vampiro.

-Io sto esaudendo il vostro desiderio,madre.-Stringe forte il pugnale identico agli altri inseriti nei cuori del resto dei vampiri presenti nella stanza.-Noi saremo una famiglia unita.-

Non si lascia intimorire dalle lacrime della donna. Né dalle urla di dolore quando il pugnale le trapassa il torace.-Insieme. Per l'eternità.-Sussurra per poi raccogliere il corpo della madre ed adagiarla nella tomba creata per lei.

Il sorriso perfido e malvagio non svanisce quando chiude la sua famiglia nel resto delle bare.

Nessuno lo giudicherà di nuovo,su questo la donna ci ha preso in pieno.

E nessuno lo abbandonerà mai,nonostante non sia puro.

Suo padre era sicuro che sarebbe rimasto solo.

Klaus scoppia a ridere,e il mondo sembra oscurarsi.

-Non era questo che volevi,madre?- Domanda Klaus,passando una mano sulla bara polverosa dove la donna riposa,a distanza di decenni. -Peccato che tu non possa vedermi mentre pianifico il mio futuro.-Continua,osservando il resto delle bare.-Sarai felice di sapere che prima o poi avrò bisogno di qualcuno di voi. Per il momento...-Klaus scopre le zanne e balza all'indietro verso la porta. Nel profondo sapere che la sua famiglia è presente,seppur in maniera diversa da quello che si aspettava quando era un ragazzino e pensava che l'amore fosse un punto di forza,lo fa sentire sereno e sicuro,ma è troppo preso dal suo folle piano per badarci,quasi non si accorge del sollievo che prova. Le sue azioni gli permettono di dimenticare,ed attera senza problemi. -Godetevi la vostra eternità. Insieme.-Dice ridendo,una risata fredda e incontrollata come la sua mente diabolica per poi chiudere l' ingresso del suo cimitero personale.

Insieme per sempre. L'unico pensiero che lega il suo sangue sporco al loro.