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Autore: JessL_    04/10/2011    18 recensioni
Ci sono persone che vorrebbero semplicemente voltare pagina, altre proprio buttare il libro della loro vita per iniziarne uno nuovo, Bella è così che ha fatto tanti anni prima ma si sa, il passato ritorna sempre... e anche i matrimoni. Dalla famiglia non si può scappare e se il destino ha deciso che devi intraprendere una certa strada e intrecciarla con quella di un bel ragazzo dagli occhi verdi... perché tirarsi indietro? Al diavolo la paura... la speranza è l'ultima a morire. Almeno così dicono... Bella che deciderà di fare?
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Introduzione: 
Buonasera mie adorate, adorati nel caso ci siano, passata una buona settimana? Io più o meno, diciamo che a quanto pare i problemi mi perseguitano, ma lasciamo perdere... allora, non so se sia una buona o una cattiva notizia ma... questo è l’ultimo capitolo, lo so non ve lo aspettavate, sinceramente nemmeno io ma oggi scrivendo beh... ho concluso tutto.

Non penso ci sarà un epilogo, non penso servi, non so nemmeno se ho scritto qualcosa che riuscirà a non farvi storcere la bocca. Non voglio deludervi – ho deluso anche troppe persone ultimamente e aggiungere anche voi nella lista non mi sembra il caso – e soprattutto non voglio che vi deludano i personaggio, ma non voglio perdermi in chiacchiere, questo lo farò dopo ;) buona lettura e grazie a tutti di tutto.
 
Qui, troverete spoiler, anticipazioni e soprattutto delle news non appena avrò intenzione di pubblicare o anche solo scrivere un Edward/Bella.
 
 


~ Hopeful heart. 
  
Capitolo tredici: Tutto tremendamente in piano.  
  
Isabella pov: 
<< Non sono certa di aver preso tutto. >> Ammetto guardando la valigia che è sicuramente più piena dell’andata. Jake mi affianca e sgrana gli occhi.

<< Quando siamo arrivati non era così, vero? >> Mi mordo il labbro inferiore cercando di non guardarlo. << Bella! Ma che ti sei comprata? Hai svaligiato qualche negozio? >> Chiede gesticolando.
<< Ma che ci potevo fare? Alcune cose qui costano meno e in America non si trovano. Non ho resistito. >> Cerco di fargli gli occhietti dolci ma a quanto pare non sembrano fare effetto. È proprio arrabbiato.
<< E perché non mi hai chiamato? Io ho cercato di contenermi e la mia valigia sembra più vuota di primaaa! >> Oh... ha messo il broncio perché ho fatto spese folli da sola, non perché dovrò pagare un supplemento per la valigia a causa del peso eccessivo.
<< Scusami. >> Sbuffa.
<< Non importa... tanto qui ho dovuto di essere un vero uomo, e quando faccio compere esce la parte più checca di me. >> Cerco di non sorridere e gli accarezzo il petto con una mano.
<< È vero, e c’è da dire che lo hai fatto solo me. >>
<< Brava, ricordatelo. >> Questa volta mi è impossibile trattenere un sorriso.
<< Ed è per questo che ho comprato tante belle cosine anche per te. >> I suoi occhi si allargano e iniziano a illuminarsi, scoppio a ridere quando mi prende in braccio e mi fa girare tra le sue braccia. È mai possibile che quando si parli di regali regredisca in questo modo? Lo adoro!
 
<< Non hai veramente gli occhi lucidi, vero? >>
<< Chi io? Certo! >> Dice Renée per poi tirare su col naso. Sorrido abbassando lo sguardo.
<< Mamma, ci sentiremo, e ci rivedremo presto. Te lo prometto. >>
<< Lo dici ogni volta. >> Mi guarda gravemente e io svio lo sguardo.
<< Negli ultimi tempi sono riuscito a farle fare progressi, Renée, quindi se non credi lei, fidati di me, le farò fare più chiamate. >> Dice Jake abbracciandola e facendole finalmente sorgere un sorriso che mi rincuora.
<< Non sapevo di dover ringraziare te, ma sì, ultimamente mia figlia l’ho sentita più spesso, quindi grazie. >>
<< Wow, vuoi per caso adottarlo? >> Chiedo alleggerendo la situazione facendoli ridacchiare.
<< Che motivo c’è di adottarlo? È il nostro genero! >> Dice mio padre facendomi quasi sobbalzare poiché non mi ero resa conto che si fosse riavvicinato dopo essere andato a prendere qualche giornale all’edicola.
<< Già, Charlie ha ragione! >> Dice Jake, dopo qualche attimo il suo sorriso cede un po’ perché sta guardando qualcosa dietro di me, lentamente mi volto e quello che vedo quasi mi gela: Logan.
<< Oh! Hanno già chiamato il vostro volo. Andate e fatevi sentire. >> Mia madre ci riporta al presente e le sorridiamo per poi salutare sia lei che Charlie, tutt’un tratto siamo di fretta, ma questo è solo un dettaglio.
<< Lo hai visto anche tu? >> Mi chiede quando siamo nel tunnel per poi spuntare sull’aereo. Annuisco non parlando, sinceramente non so che cosa dirgli. So per certo che sia piuttosto sbalordito ma... ehi! Io non so cosa significhi essere innamorata e dover dire quasi del tutto addio a quell’amore a causa del lavoro.
<< Ecco qui i vostri posti, buon soggiorno. >> L’hostess ci saluta e io mi faccio avanti per sedermi ma... ok, questo deve essere uno strano scherzo del destino: che ci fa Edward seduto accanto a noi?
<< Bella? >>
<< Edward? >>
<< Jake! >> Dice il mio amico dietro di me, un po’ nervoso per l’incontro fatto in aeroporto. Sorridendo in modo agitato mi siedo, così da essere tra Edward e Jake, mi volto verso il primo e cerco di spiccicare parola.
<< Deduco che sia una sorpresa anche per te. >> Dice e io annuisco frastornata. << Beh, allora dobbiamo solo ringraziare il destino. >> Il suo sorriso mi scalda e non so bene che cosa fare, forse guardarlo come un’ebete senza sbattere ciglio o aprire bocca è da maleducati ma... non so cosa provo o sento. Ho i brividi ma non riesco a capire se siano una cosa positiva o negativa.
Solo una forte stretta alla mia mano mi porta nuovamente tra i vivi e cercando di non urlare mi volto verso Jake per delle spiegazioni ma una volta che il mio viso è girato nella sua direzione capisco perfettamente perché mi stia per staccare una mano: Logan.
<< Jake? >> Chiede proprio quest’ultimo facendomi quasi cadere la mascella dalla meraviglia: ha una voce stupenda!
<< Logan, ciao. >> La voce del mio amico è fredda come il ghiaccio e io non so come reagire, non penso di averlo mai sentito così freddo con qualcuno, ma ha i suoi motivi a comportarsi così con questo bel biondino seduto nella fila accanto alla nostra.
Oltre al dolore, ora sento anche il fuoco degli occhi di Logan sulle mani mie e di Jake.
<< Hai cambiato... piaceri? >> Chiede quasi dispiaciuto. Jake sospira e si volta verso di lui, non vedo l’espressione ma l’immagino – e non deve essere un bello spettacolo.
<< Anche se fosse a te che importa? >>
<< Jake, lo sai che m’importa. >> Dice Logan sussurrando e sporgendosi verso di lui, di noi.
<< Che cosa mi sono perso? >> Mi chiede Edward all’orecchio continuando a buttare qualche occhiata sui due ragazzi tesi come delle corde di violino accanto a noi.
<< Stavano insieme, per motivi loro si sono lasciati. >>
<< Cavolo, incontrarsi così deve essere orribile. >> Annuisco concordando pienamente.
<< Di che cosa parlano? >> Mi chiede, stordendomi con il suo profumo. Ok, cosa devo fare? Saltare addosso e abusare di Edward, o cercare di aiutare Jake in qualche modo? È oramai qualche minuto che Logan e Jake stanno parlando, e la stretta sulla mia mano non è nemmeno dolorosa e stretta come prima... magari riescono a chiarirsi, non che basti poco per fare pace ma Jake sa che cosa significa perdonare, è una brava persona e provava, prova, dei forti sentimenti per questo ragazzo. Non merita di soffrire e nemmeno di non essere felice.
<< Di affari loro? >> Dico guardandolo divertita in quei fossi verdi.
<< Divertente. >> Dice ironico sfiorandomi la punta del naso con un dito, inutile dire che sorrido intenerita. << Hai pensato più al discorso che abbiamo fatto ieri? >> Mi chiede intrecciando l’unica mano libera che avevo con la sua.
Questo movimento riesce ad azzerarmi la mente. L’unica cosa che riesco a pensare è che s’intrecciano perfettamente. La cosa mi spaventa, ma forse a spaventarmi maggiormente è il mio cuore che batte velocemente.
<< Scusa, devo andare in bagno. >> Dico velocemente alzandomi e facendo quasi spaventare Jake. Senza parlare o voltarmi per spiegarmi mi dirigo verso il mini bagno che ha l’aereo e mi chiudo a chiave. Fortuna che siamo già in volo, fortuna che c’è uno specchio in questo metro quadrato, avevo proprio bisogno di vedere il mio volto... o meglio i miei occhi: sono lucidi. Terribilmente lucidi. Quasi luminosi.
<< Bella? Bella, apri, per favore. >> Non me lo faccio ripetere, e nonostante so perfettamente che in due si sta stretti, faccio comunque scattare la serratura per permettere a Edward di raggiungermi.
Io scappo e lui mi raggiunge.
Io dico di non voler amare e lui comunque decide di osare con me.
Questo ragazzo non è normale.
Ma non lo sono nemmeno io, d’altronde.
<< Sei veramente scappata? >> Pare quasi divertito e io non riesco più a capirci nulla.
<< Perché riesci a farmi fare cose del genere? Perché mi fai fare pensieri sdolcinati, vomitevoli e quasi sognanti? Perché mi attiri così tanto? >> Oddio, ho veramente detto tutto ciò ad alta voce?
<< Bella... >> Dice Edward cautamente.
<< No, non parlare perché... è ridicolo provare dei sentimenti. Almeno questo tipo di sentimento.  >>
<< Perché? >> Chiede solamente guardandomi attentamente, con una mano appoggiata a quella sottospecie di lavandino che di solito si usa per le case della Barbie, viste le mini dimensioni.
<< Perché non ho voglia di ridurmi in mille pezzi per una delusione. Ho sofferto anche troppo per la mia giovane età. >>
<< Non sei più così tanto giovane. >> Dice per scherzare e io lo colpisco al braccio.
<< Edward! Non c’è niente da scherzare. Io so tu che cosa vuoi e non... non so se sono pronta a dartela. >> Alza le sopracciglia.
<< Ehm... ti rendi conto che la tua frase... potrebbe essere fraintesa? Perché comunque io non voglio solo quello, Bella. Io voglio te. Voglio conoscerti, viverti. >>
<< Esatto! E questo fa molto più paura che venire semplicemente a letto con te. >>
<< Non ho mai voluto che tu venissimo solo a letto con me! >>
<< Lo so! Per questo sono terrorizzata. >> Ammetto guardandolo di sfuggita ma un attimo dopo mi trovo tra le sue braccia a causa di movimento brusco dell’aereo.
<< Dammi una possibilità, Bella. Non voglio deluderti... >>
 
 
 
Alcuni mesi dopo...
<< Lo vedi questo? Ci tengo! >>
<< Jake, smettila, Edward ha capito. >>
<< Beh è meglio dirlo una volta di troppo che una di meno. >>
<< Da quello che ricordo non abiti qui, Jake. >>
<< Beh ma nemmeno tu, Edward. >>
<< Esatto, quindi se non volete che vi butti fuori tutti e due, smettete di parlare. >>
<< Adoro quando sei così dolce. >> Dice Edward lasciandomi un lieve bacio sulle labbra.
<< Mi spiace, non mi addolcisco per così poco. >> Dico ridacchiando.
<< Bene, allora caccia Jake, così ti faccio addolcire ben bene con altri metodi. >> Mi mordo il labbro inferiore già scaldandomi solo con la fantasia grazie alle sue parole. Sì, Edward è perfetto anche sotto quel punto di vista. Ovvio.
<< Siete vomitevoli, ma poiché ho il mio ragazzo che mi aspetta di là... beh fate quello che volete, però... >>
<< Jake, sarò così occupato da non pensare al Tiramisù che hai lasciato nel frigo. >> Io scoppio a ridere nascondendo il volto tra il collo e la spalla di Edward, seduto accanto a me sul divano; Jake lo guarda per due secondi con una smorfia sul viso e infine sbuffa alzando le spalle.
<< Sarà meglio per te. Sarò anche gay, ma sono bravo a darle d santa ragione. >> Dopo questo, lascia il mio appartamento con me ancora che rido.
<< Dice sul serio? >>
<< No, picchio molto meglio io. >> Edward scoppia a ridere ma prende poco dopo possesso delle mie labbra.
<< Non so se ho voglia di raggiungere la camera da letto. >> Dico tra un bacio, un morso, qualche palpatina e strusciamento.
<< Beh siamo sul divano... >> Inutile dirlo, il destino mi ama e mi odia nello stesso tempo, quindi che cosa accade nello stesso momento? Suona il telefono di casa, ma né io né Edward ci muoviamo di un millimetro, quindi di conseguenza s’inserisce la segreteria.
“Bella? Bella, tesoro di mamma, davvero non sei in casa? Ho una notiziona! Alice si sposa!” Mi stacco dalla bocca di Edward e lo guardo con gli occhi sgranati.
<< Ho sentito bene? >> Chiedo e Edward annuisce.
<< L’Italia fa molto male. Fa veramente male. >> Dico facendolo ridere.
<< Bella, non perché l’Italia ti ha fatto incontrare l’amore della tua vita significa che sia un brutto e cattivo posto, sai? >>
<< Mi sono innamorata? E di chi? >> Chiedo facendo la finta tonta. Mi fa un pizzicotto al fianco eio rido.
<< Di me, sciocchina. >>
<< Sei sicuro? Magari ho cambiato sfonda quando eravamo sull’aereo. >> Alza gli occhi al cielo.
<< Sai, non penso che ne valga la pena, se mi dai il tempo ti mostro anche perché... >> E dicendo questo, mi sfila la maglia facendomi sorridere.
<< Oh sì, Edward, ti faccio fare tutte le dimostrazioni che vuoi. >>
 
Resteremo insieme per sempre? Non lo so, sinceramente non voglio pensarci.
Lo amo? Chi lo sa, penso di sì, o comunque ucciderei chiunque volesse portarmelo via.
Mi ama? Così pare.
Ne sono felice? Altroché! Non mi piace essere presa in giro e lui non lo ha fatto mai, nemmeno per un attimo. Nemmeno quando sono letteralmente scappata quando ha detto di amarmi. E pensare che ero praticamente ancora nuda nel suo letto.
L’Italia non è più un tabù per me, l’amore forse un po’... il matrimonio è un enorme tabù ma non credo che Edward ci pensi, piuttosto a pensarci è Jake, e questo sì che mi terrorizza!
Solo il tempo potrà dirci come andranno le cose... per ora vivo felice il mio presente, con Edward, ovvio.

The end
 
__ 
Note dell’autrice
  oddio che parolone! 
Siamo arrivati alla fine e stento un po’ a crederci. Non mi aspettavo che questa storia sarebbe stata così corta ma oggi mentre scrivevo la seconda pagina di word... beh ho capito che non c’era altro da dire, che questo finale aperto – anche se alla fine tanto aperto non lo è – fosse quello perfetto. Perché c’è speranza nel loro rapporto, c’è speranza nell’amore, nella famiglia, e soprattutto nell’amicizia. Molte si sono chieste se Jake avrebbe mai incontrato la persona giusta, beh l’aveva già incontrata e l’aveva anche persa ma mi piace fare le veci del destino e così ho fatto che tutto – non proprio subito – tornasse tutto a posto tra di loro. So che qualcuno di voi si aspettava una scena rossa tra Edward e Bella ma il rating non lo consente, e poiché io non so fermarmi o accennare solo le cose – soprattutto quando si tratta di quelle scene – ho preferito far immaginare tutto a voi.

 
In questi tredici capitoli siete sempre state presenti, l’ho apprezzato, perché sinceramente non mi aspettavo chissà quale clamore al mio ritorno in questa sezione, e vi ringrazio. Ringrazio chi ha avuto la pazienza di aspettare capitolo dopo capitolo, di aver commentato tutto e soprattutto ringrazio di cuore chi è andato oltre all’odio per Jacob – ne sono rimasta stupita ma siete veramente tante! – e grazie per aver imparato ad adorarlo come lo adoro io.
Questa storia si conclude, altre ne inizieranno, per ora... non lo so, di certo posso dirvi che non scappo. Siete state tutte perfette, come sempre. Grazie. Jess.
   
 
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