Anime & Manga > Sam, ragazzo del West
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Autore: telesette    05/10/2011    1 recensioni
Fanfiction dedicata a tutti coloro che ricordano con simpatia e affetto la "mitica" sigla TV di Nico Fidenco... ecco dunque il giovane Sam, eccellente judoka e pistolero imbattibile, alle prese con una corsa contro il tempo per salvare Clara Morrison dalle grinfie di un gruppo di pericolosi banditi...
Genere: Azione, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Legata e imbavagliata sul cavallo di uno dei fuorilegge, Clara era incapace sia di muoversi che di gridare. Quelle carogne erano così intente sulla loro fuga che non pensavano minimamente che qualcuno li stesse inseguendo.

- Cosa facciamo se Morrison paga il riscatto ?
- La sola cosa possibile: uccidiamo la ragazza e facciamo perdere le nostre tracce attraverso il canyon!

Clara ascoltò inorridita ma non emise un fiato. Se anche avesse voluto gridare, con quello straccio premuto sulla bocca, non avrebbe potuto comunque. I banditi proseguirono la loro corsa per alcuni minuti, finché non ritennero di essere abbastanza lontani.

- Hank, resta lì e guarda se arriva qualcuno; ci aspetta una lunga attesa fino a mezzanotte e dobbiamo assicurarci che a Morrison non gli venga in mente di combinarci qualche scherzo!
- Va bene, capo - rispose l’altro, fermando il cavallo più indietro rispetto agli altri e aguzzando la vista attraverso le rocce.
- Quanto a te, signorina - disse poi il capo dei banditi, osservando Clara minacciosamente. - Le regole sono molto semplici: se cerchi di liberarti o se provi a scappare, i miei hanno l’ordine di spararti; se invece provi a gridare, vedremo come te la cavi a farlo con questo affare piantato in gola!

Così dicendo, costui tirò fuori un grosso coltello da caccia e ne sollevò la punta luccicante all’altezza degli occhi della ragazza.

- Ricorda bene quello che ti ho detto e la tua breve permanenza su questa valle di lacrime non sarà troppo dolorosa…

Con gli occhi sbarrati dal terrore, Clara era convinta di non avere più scampo.

 

***

 

Nello stesso momento, un bianco cavallo correva velocissimo lungo la pista battuta da quei banditi. Il giovane ragazzo che lo montava, spronandolo a più non posso, aveva gli occhi fissi verso il canyon all’orizzonte e lo sguardo deciso di un uomo pronto a tutto.

- Corri Fulmine, corri - gridò. - Non temere Clara, sto arrivando!

Senza perdere di vista la distanza che lo separava dal suo obiettivo, Sam non poté fare a meno di pregare che quei dannati banditi non le avessero fatto del male… Ma se disgraziatamente le fosse successo qualcosa, il “Canyon dell’Aquila” quel giorno si sarebbe trasformato in un cimitero.

 

***

 

Ad alcune miglia di distanza invece, Hank osservava distrattamente il paesaggio intento a fumarsi una sigaretta. Tuttavia, quando vide la nuvola di polvere all’orizzonte ingrandirsi e avvicinarsi sempre di più, decise di non perdere un solo istante nell’avvertire il suo capo.

- Ci hanno fregati, capo - gridò. - Gli uomini di Morrison ci hanno inseguiti, dobbiamo uccidere la ragazza e darcela a gambe!

Subito qualcuno dei criminali mise mano ai coltelli ma, non appena il capo sollevò una mano, li abbassarono senza discutere.

- Non precipitiamo le cose - esclamò. - Tanto lei morirà in ogni caso… Quanti sono gli inseguitori che stanno venendo qui ?
- Beh, io veramente…
- Se Morrison ha deciso di mandare qui tanti uomini costoro gli riporteranno indietro solo il cadavere della figlia, ma se si tratta di un uomo solo è probabile che sia qui per temporeggiare… Prima di fare qualunque cosa, assicuriamoci com’è la situazione: finché Morrison non paga il riscatto, la ragazza ha ancora il suo valore; morta non vale un cent e avremmo fatto un mucchio di fatica per niente!

Trovandosi tutti accordo, i banditi decisero di appostarsi tra le rocce e di vedere in faccia chi stava arrivando. Quando il bianco cavallo di Sam fece la sua comparsa oltre l’imboccatura del canyon, quei tagliagole non poterono fare a meno di sorridere. Nel vedere che si trattava solo di un ragazzino, il loro capo fece segno agli altri di abbassare la guardia e si accinse a dare il benvenuto a quel giovane incosciente.

- Altolà - esclamò il bandito, sbucando fuori all’improvviso per costringere Sam a fermare il cavallo.

Il ragazzo obbedì. Fulmine sembrava agitato ( evidentemente il suo istinto avvertiva il pericolo in agguato ) tuttavia Sam riuscì ugualmente a calmarlo e smontò di sella, dopodiché si avvicinò deciso verso il capo dei banditi senza abbassare lo sguardo.

- Fermati dove sei e butta a terra il cinturone - ordinò il bandito in tono secco.

Vedendo che Sam invece di obbedire continuava a fissarlo negli occhi e ad avanzare, il fuorilegge sollevò il braccio come una sorta di segnale convenuto ai suoi uomini. Uno di questi dunque sbucò fuori dal suo nascondiglio tenendo Clara davanti a sé, affinché il ragazzo potesse vederla bene, e le puntò la pistola alla testa.

- Non te lo ripeterò un’altra volta, ragazzo!

Stringendo i denti con rabbia, Sam si portò le mani alla vita e slacciò rapido il cinturone con un unico movimento. La pistola cadde a terra con un tonfo nella polvere e, una volta disarmato, il bandito si convinse che il moccioso non costituiva più alcun pericolo.

- Sei stato piuttosto imprudente a venirci dietro - disse ancora il bandito sarcastico. - Ti ha mandato qui Morrison ?
- No, sono venuto da solo!

Come ebbe la conferma che il ragazzino fosse solo un esaltato desideroso di fare l’eroe, il bandito storse la bocca contrariato. Avevano rapito la figlia dell’allevatore Morrison, cogliendo alla sprovvista tutti i cowboys del suo ranch, per poi farsi inseguire e raggiungere da un ragazzino imberbe. Se il moccioso fosse stato mandato da Morrison, poteva essere utile rimandarlo indietro vivo per sollecitare il ricco padre della ragazza a versare l’intera cifra del riscatto entro il termine stabilito. Ma poiché era chiaro che Morrison non sapeva niente del colpo di testa di questo arrogante marmocchio, tanto valeva eliminarlo subito e attendere pazientemente l’arrivo della mezzanotte.

- Se sei venuto da solo, morirai da solo - tagliò corto il fuorilegge, sollevando l’arma contro Sam e puntandogliela alla fronte. - Addio!

Con un gesto disperato, Clara si liberò dalla stretta del bandito che la teneva ferma e il bavaglio le scivolò dalla bocca consentendole di gridare.

- Sam - urlò. - Scappa, presto, mettiti in salvo!

Nello stesso momento, almeno una dozzina di pistole fecero fuoco contemporaneamente in direzione di Sam. Tuttavia il ragazzo schizzò a nascondersi tra le rocce, più svelto di un fulmine, e i proiettili gli passarono accanto senza fargli neanche un graffio. La pistola del ragazzo giaceva insieme al cinturone abbandonato a terra, ancora infilata nella fondina, questo purtroppo significava che non poteva rispondere al fuoco.

- Sparate - gridò il capo dei banditi, affinché i suoi non smettessero di sparare. - Se solo prova a mettere il naso fuori, fategli un buco in testa!
- No - gemette Clara.

Dal momento che aveva ancora le braccia legate, l’uomo che la sorvegliava la riafferrò immediatamente e la buttò a terra con un violento schiaffo.

- A te penserò dopo - minacciò questi. - Per adesso stattene lì buona, e guai a te se provi a scappare un’altra volta!

Gli occhi della fanciulla si riempirono di lacrime, tuttavia era talmente preoccupata per Sam che non prestò neanche attenzione alla minaccia nei suoi confronti.
Frattanto giù nel canyon era scoppiato un vero e proprio inferno di piombo: rintanato com’era nel suo nascondiglio, Sam sentiva i proiettili che rimbalzavano sulla pietra e, malgrado l’istinto lo spingesse a restare acquattato, sapeva benissimo che era solo un modo per incutergli un po’ di paura; di lì a poco infatti, dal momento che era disarmato, si sarebbero avvicinati per finirlo…
In quel momento però, il nitrito del coraggioso Fulmine fece intravedere a Sam la sua unica possibilità di salvezza. Correndo velocissimo, incurante degli spari intorno a lui, il bianco cavallo purosangue passò vicinissimo al masso dietro il quale Sam era nascosto. Afferrando le redini in corsa, il ragazzo si aggrappò all’animale e contemporaneamente allungò l’altra mano per estrarre la pistola dalla fondina ancora a terra. Colti alla sprovvista e con le armi completamente scariche, i banditi non ebbero il tempo di ricaricare che già Sam si era issato sulla sella per sparare in rapida sequenza una mezza dozzina di colpi in cima alle rocce dove costoro si erano appostati. Sei colpi e sei centri, i bersagli caddero all’indietro fulminati, Sam fece dunque cadere a terra i bossoli vuoti e ricaricò il tamburo in meno di un lampo. Maledicendo quell’infernale ragazzo e la sua mira infallibile, il capo di quei farabutti capì che era il caso di cambiare tattica.

- Fuoco - urlò. - Fuoco a volontà!

Sperando di coglierlo di sorpresa, nel momento in cui stava ricaricando, i banditi superstiti spararono tutti insieme contro Sam ritto sulla sella. Quest’ultimo però aveva già sollevato il cane dell’arma, pronto a rispondere, e anche questa volta per loro non ci fu scampo. I primi due colpi bucarono le spalle di altrettanti tagliagole, facendogli cadere di mano i fucili e precipitandoli nel canyon sottostante; altri due finirono a terra con un’espressione di stupore congelata negli occhi e un buco in mezzo alla fronte; l’ultimo invece barcollò sulla roccia, tenendosi il petto sanguinante nel vano tentativo di prendere la mira, ma la pistola gli scivolò di mano e finì nella polvere con un tonfo sordo.
Sam sollevò la canna fumante all’altezza del volto, scrutando con lo sguardo in ogni direzione, dopodiché smontò rapidamente di sella e corse verso il punto dove aveva scorto Clara alcuni attimi prima. Qui però si rese conto di essere caduto in una trappola: il rumore di un grilletto alzato alle sue spalle e la canna di una pistola contro la sua nuca non lasciavano alcun dubbio; era spacciato!

- Fine della pista per te, ragazzino!

Nello stesso momento, il capo dei fuorilegge uscì fuori tenendo Clara per il braccio e puntandole contro la pistola pronta a far fuoco. Erano rimasti solo in due dunque, lui e il tizio alle spalle di Sam, ma la situazione era davvero critica. Comprendendo di non avere scampo, Sam lasciò cadere la propria pistola e guardò negli occhi l’uomo di fronte a sé senza fare una piega.

- Hai ucciso tutto i miei uomini, piccolo bastardo - imprecò il capo, sputando a terra con disprezzo. - Ora però voglio togliermi la soddisfazione di spedirti io stesso all’altro mondo, adiòs!

Accadde tutto troppo velocemente. Lo sguardo allarmato di Clara nel vedere Sam in pericolo, il tizio alle spalle di quest’ultimo che sembrava aver abbassato la guardia, e per finire il rumore di uno sparo…
Rapido come un serpente, Sam afferrò il polso dell’uomo che lo teneva sotto tiro e lo scaraventò a terra davanti a sé con un’abile mossa di judo; il proiettile che era destinato a lui si conficcò invece nella schiena del bandito mentre questi era a mezz’aria e, prima che l’altro potesse sparare un secondo colpo, Sam recuperò la propria pistola da terra e fece fuoco.

- Ma… Maledett… Oooff !!!

L’uomo crollò a terra, con l’arma serrata tra le dita immobili, e Sam sollevò lo sguardo con un sospiro di sollievo. Clara era visibilmente sconvolta e, non appena il ragazzo le sciolse le corde che la tenevano legata, si buttò tra le sue braccia piangendo.

- Oh Sam, Sam…
- Non aver paura, Clara - le rispose lui sottovoce, cercando di confortarla. - E’ finita, non preoccuparti, ti riporto a casa adesso!

La giovane lo guardò intensamente negli occhi. Già un’altra volta si era sentita in debito con Sam, quando questi era riuscito a fermare il carro sul quale ebbero rischiato di sfracellarsi lei e il suo fratellino Robert, lo stesso giorno in cui si erano conosciuti. Da allora non aveva mai smesso di ricordare lo sguardo puro del ragazzo e il suo sorriso limpido. Sam era veramente eccezionale, sempre pronto a rischiare la vita per difendere gli altri, eppure lei non riusciva ancora ad esprimere apertamente i suoi sentimenti per lui.

- Sam, grazie!

La voce di Clara era poco più di un sussurro ma l’abbraccio di lei valeva più di mille parole. Sam la strinse a sé con affetto, ringraziando il cielo di essere riuscito a salvarla, e nonostante il rossore sulle sue guance era evidentemente felice di starle vicino.
In quel momento Fulmine sbucò da dietro le rocce e si mise a picchiettare il muso contro i due giovani, i quali si misero quasi a ridere divertiti. Per un attimo Sam e Clara si guardarono negli occhi, cercando inutilmente le parole giuste da dire, alla fine però apparve evidente che ciò che entrambi provavano l’uno per l’altra non si poteva esprimere con delle semplici parole. Nella vita di un pistolero, l’amore è come una pallottola… una pallottola che arriva dritta al cuore!

FINE

XD avevo otto o nove anni circa quando imitavo le gesta di Sam sul cavallo a dondolo ( sì, a quell’epoca esistevano ancora, oggi non lo so! )… Oggi invece, a distanza di circa vent’anni, il mio cuore è ancora sensibile alla “Love-Story” appena accennata nell’animé ( ingiustamente peraltro! ) di Sam assieme alla dolce Clara Morrison. Non penso che questa storia sia il massimo per gli appassionati della serie, comunque spero che il mio sforzo venga comunque apprezzato. Grazie a tutti coloro che eventualmente si sono imbattuti qui, anche per caso, e appuntamento con un’altra fanfiction!

DADO

NOTA:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

 http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

   
 
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