Hermione Granger era una studentessa modello, nonché una ragazza molto determinata. Il suo sogno fin da bambina era infatti diventare una brava dentista come i suoi genitori, e per diventarlo avrebbe dovuto impegnarsi molto.

Non sapeva però che presto la sua vita sarebbe completamente cambiata.

Quando compì undici anni, in un’assolata mattina di agosto, un grande gufo grigio entrò dalla finestra del salotto, le consegnò una lettera e volò via.

Era una busta spessa di pergamena giallastra con l’indirizzo scritto in inchiostro verde e un sigillo araldico di ceralacca come chiusura.

L’aprì e cominciò a leggere:

Gentile Signorina Granger,

siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

I corsi avranno inizio il 1° settembre. Per raggiungere la scuola dovrà prendere l’Espresso delle ore 11 al binario 9 e tre quarti.

In allegato troverà l’elenco dei libri di testo, le attrezzature necessarie e tutte le indicazioni sulla scuola, vista la condizione non magica della sua famiglia.

Cordiali Saluti

Minerva McGranitt

Vicedirettrice                                      

Seguivano altri due fogli con un elenco di libri e oggetti i cui titoli e nomi erano i più strani che Hermione avesse mai sentito.

“Mamma, Papà, io sono una strega!” furono le prime parole che riuscì a pronunciare, dopo aver letto la lettera.

L’assurdità di tale affermazione presto lasciò il posto a uno stato di euforia che durò per giorni in casa Granger.

Passato il momento però Hermione fu presa dall’ansia. 

"Io non so niente di magia... quasi tutti gli studenti provengono da famiglie di maghi... e io come farò? Di certo sarò l’ultima della classe..."

I genitori cercarono di incoraggiarla in tutti modi, sottolineando la sua bravura a scuola. Non se lo fece ripetere due volte: una volta acquistati i libri passò il resto delle vacanze a leggerli e a studiare, certa che questo l’avrebbe aiutata molto a scuola.

*

I giorni passarono in fretta e in un attimo arrivò il fatidico 1° settembre. Raggiungere il binario non fu poi così difficile. Ma l’emozione di Hermione era alle stelle. Nonostante non lo desse a vedere, desiderava ardentemente riuscire a fare amicizia in treno, almeno quando sarebbe arrivata sarebbe stata meno sola.

“Tiger! Goyle! Ma muovetevi un po’ con quei bauli!” sbraitò un biondo ragazzino nel corridoio del treno ai suoi amici che erano rimasti indietro. Non si accorse però che una ragazza veniva dritta verso di lui... STUMP! Tutti e due finirono in terra con i bagagli. 

“Ehi ma stai attenta!”

“Semmai TU guarda dove... vai...” Hermione finì a stento la frase quando incrociò gli occhi color del ghiaccio di quel ragazzino impertinente. Erano come una calamita, impossibile staccarsi. Con fatica distolse lo sguardo, si alzò e risistemò le sue cose. Mentre il ragazzo faceva altrettanto Hermione fece morire il battibecco sul nascere e si presentò. 

“Io sono Hermione Granger, piacere.”

“Io sono Malfoy, Draco Malfoy” rispose il ragazzo. “Beh ma non stiamo qui impalati, cerchiamo uno scompartimento libero!” 

Poco dopo li raggiunsero gli amici di Malfoy, che finalmente avevano sistemato i bagagli. 

“Loro sono Tiger e Goyle, si conoscevano già i nostri genitori. A proposito... il tuo cognome non l’ho mai sentito, ma i tuoi genitori sono come noi?” 

Con sorpresa dei ragazzi Hermione rispose con una risatina 

“No, non sono maghi, se è questo che intendi. Fanno i dentisti tutti e due! Poco ci manca che mi venisse un colpo quando mi è arrivata la lettera e ho scoperto di essere una strega!” 

Lo sguardo di Malfoy all’improvviso si rabbuiò “Capisco... Vabbè allora ci si vede Granger!” E filò via con gli amici al seguito.

Il repentino cambiamento di Malfoy quando scoprì che i suoi genitori non erano maghi lasciò Hermione un po’ disorientata. Era certa però che nonostante i pregiudizi e la faccia da bulletto ci fosse nascosto qualcos’altro dietro a quegli occhi di ghiaccio che l’avevano rapita. E di certo non avrebbe perso l’occasione di scoprirlo, una volta arrivati a scuola.