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Autore: Flavie    08/10/2011    0 recensioni
Mi volto verso le mie amiche e cerco di capire come dovremmo apparire viste dall’esterno: un gruppo di cinque ragazze infagottate ed infreddolite che ridono,si tengono per mano e si sorridono felici e spensierate. Siamo davvero belle. Lo siamo ai miei occhi.
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fa davvero freddo. Mi stringo nel mio trench nero,cercando dei guanti più doppi nella mia borsa,più fornita di quella di Mary Poppins.
:- Flà,mi presti il telefono? Il mio non ha più credito e devo chiamare papà- lo prendo dalle tasche dei jeans che,constato solo dopo,sono molto più calde ed efficaci dei guanti zoppissimi che indosso e  passo il mio cellulare alla mia migliore amica.
Questo enorme giardino lo amavo,questa villa. Mi ricordava quando da piccola ci venivo con nonno,ci divertivamo,e poi era così pieno di alberi e giochi…
Ora non ci sono più ne alberi ne giochi,ne nonno,intanto Sara mi ripassa il telefono sorridente e lo rimetto al suo posto. Oggi è stata una bella giornata,ci siamo divertite,anche se forse prendere un gelato non è stata  una buona mossa,con questo clima. Comunque ci siamo rifatte dopo con la cioccolata calda con panna….squisita. Sono queste le piccole cose che mi ricordano quanto sia piacevole la vita,soprattutto se passata con persone a cui tieni e con le quali ti relazioni molto bene;nonostante ciò ho sempre odiato l’inverno ed il freddo,ma mi regalano un senso di pace che l’estate non riesce a scatenare in me…osservo il tramonto vermiglio,seduta su una panchina stranamente nuova di zecca,mentre il vento mi scompiglia i capelli e lotto per non mandarmeli davanti gli occhi. In sottofondo sento le voci delle mie amiche discutere e mi volto verso di loro per unirmi alla conversazione. Cominciamo a discutere su quale pizzeria fosse più adatta per una serata tra di noi, scartiamo un locale perché troppo lontano,un altro perché è chiuso il sabato e alla fine optiamo per il solito posto,dove andiamo quasi sempre. È molto raffinato,ma non in maniera troppo vistosa,di quelle che ti lascia a bocca aperta appena entri,ma è quel tipo di eleganza che noti a poco a poco,da vari dettagli e piccoli cavilli,e alla fine lo apprezzi anche di più.
Mi volto verso le mie amiche e cerco di capire come dovremmo apparire viste dall’esterno: un gruppo di cinque ragazze infagottate ed infreddolite che ridono,si tengono per mano e si sorridono felici e spensierate. Siamo davvero belle. Lo siamo ai miei occhi.
Verso le 7.30 p.m ci alziamo,pronte per andare a cena,camminando contro vento,con le mani in tasca o ricoperte da guanti e le sciarpe strette al collo,come i cappelli calzati pesantemente sulle nostre teste. Da lontano all’improvviso scorgo una figura familiare… eccolo,è lui!
Si alza dalla panchina dove si trovava con i nuovi amici e ci viene a salutare. Gentile da parte sua,dopotutto.
Mi manca. Perché ha cambiato così i nostri rapporti? Scopro che alla fine non m’importa davvero il motivo per cui ci ha mollate in asso e cambiato amici,l’importante è che si trovi bene.
Stranamente non provo rancore,astio o rabbia  nei suoi confronti perché è sparito dalla nostra vita quotidiana da un giorno all’altro,sono felice per lui,davvero,forse un po’ triste per me,mi faceva ridere,gli volevo bene,gli voglio bene.
Sento come un moto di calore salirmi dal cuore quando si allontana sorridendoci per tornare dal suo nuovo gruppetto,sembra felice ed a suo agio…molto spensierato e tranquillo.
Con un vago sorriso sulle labbra me ne vado con tutte le altre,ricominciando a lottare con la mia folta chioma che non ne vuole sapere di stare al posto suo e non davanti i miei occhi,dato che già non vedo bene.
Il nostro passo è molto veloce,non vogliamo arrivare tardi al locale che abbiamo ( finalmente) scelto,potrebbero prendere i posti migliori,visto che non abbiamo prenotato.
Siamo arrivate in cinque minuti. Ottimo tempo. Mentre mi attardo fuori dal locale per chiamare mia madre e dirle che sono arrivata ,da lontano, LO  rivedo di nuovo,ride di gusto. Sospiro e sposto lo sguardo,non mi sembra carino fissare le persone no?
Alzo gli occhi al cielo,mi era sembrato piovesse,invece no. Sarà stata la mia impressione. Nonostante il freddo glaciale c’è un cielo terso stupendo,così stellato… Le stelle brillano. Brillano anche loro per TE.
 
 
“ Look how they shine for you…look how they shine…” 
  
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