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Autore: Miki_TR    09/10/2011    0 recensioni
Questa raccolta disomogenea comprende fanfic su diversi paring e di diversi generi, scritte per la Sfida Serale - Edizione Lupus in Fabula, contest di Hikaru_Zani sul forum.
Si tratta di due fanfic slash (la prima e la terza, paring rispettivamente Marcus/Oliver e Remus/Sirius) e una het (la seconda, paring Severus/Lily).
La raccolta si è classificata complessivamente al secondo posto nel contest, vincendo anche il premio "Un Tris d'effetto".
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Lily/Severus, Marcus Flint, Oliver Wood/Baston, Remus/Sirius
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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La raccolta che segue è composta da tre fic, scritte in tre giorni, partecipando al contest "Sfida Serale - 3° Edizione Lupus in Fabula", creato da Hikaru Zani sul Forum.
Complessivamente nel contest sono arrivata seconda, guadagnando questo bellissimo banner, il premio speciale "Un Tris d'effetto" e un sacco di soddisfazione personale.
Data la natura del contest, la cui bellezza sta probabilmente nel costringere chi partecipa a scrivere un sacco di cose che avrebbe pensato che mai nella vita, le fic che seguono sono quanto di più disparato si possa trovare quanto a paring, rating e avvertimenti. In calce a ciascuna fic trovate il suo giudizio.
 

Primo Turno
Pacchetto: L) Marcus Flint/Oliver Baston - Nel gioco si dice che una persona ha la stoffa per entrare in partita oppure no. Mia madre era una dei campioni... mentre io, io sono fottuta! (Meredith, Grey's Anatomy)
Rating: Arancione
Avvisi: Slash, Linguaggio

 

 

Lenzuola di seta scura

 

Le lenzuola di Flint sono di seta scura.
Dovevi aspettartelo: i Serpeverde sono quelli snob, pieni di soldi, di arroganza e in definitiva pieni di sé. Persino dopo la guerra sono quelli che continuano a far marciare l'economia e a fare soldi a palate. Perché Flint dovrebbe essere da meno?
Però ti eri immaginato che facesse una vita diversa. Ti ricordi una stretta di mano che sembrava un tentativo di omicidio, una litania di imprecazioni e scherzi volgari e un mucchio di falli così palesi da sembrare ridicoli. Non lo facevi un tipo da lenzuola di seta, né avresti immaginato l'enorme appartamento nel centro di Londra e l'arredamento da catalogo.
Le cose devono essergli andate bene, dopo la scuola.
Sicuramente è cresciuto bene: già era un gigante, ma quando l'hai incontrato allo stadio, dopo la partita, sei rimasto impressionato dalla sua stazza. Per questo l'hai salutato, hai sopportato la sua stretta di mano senza gridare né piangere, da vero Grifondoro, e alla fine ti sei fatto invitare per una birra a casa sua.
La birra era una scusa: eri quasi certo che non ti saresti mai dimenticato una scopata con uno così. Dopo una serata passata in quel letto di seta blu puoi dire decisamente che avevi ragione. Non sei sicuro che riuscirai a camminare, domani, il che è un bel casino, visto che in mattinata hai un'intervista importante e nel pomeriggio ti devi allenare. Sempre che vincere questo mondiale ti interessi più della possibilità di avere di nuovo tra le gambe quell'uccello favoloso. Non è così scontato, specialmente mentre guardi la vasta schiena irsuta di Flint che, seduto sul lato del letto, si accende una sigaretta. Quando si gira a guardarti, stringendo gli occhi tra le volute di fumo e mostrandoti di nuovo l'arnese incredibile che ha tra le gambe, sei quasi certo che darti malato, domani, non nocerà affatto alla tua carriera.
Flint apre la bocca e la richiude. Sembra che voglia dire qualcosa, ma che non sappia cosa dire allo stesso tempo.
Sei troppo soddisfatto e pigro, in questo momento, per toglierlo dall'impaccio, quindi lo lasci fumare e lo osservi, nella luce bassa della lampada, accarezzando fantasie erotiche e ricordando per contrasto la rivalità dei tempi della scuola. A diciassette anni, quando hai deciso che ti interessavano gli uomini, se ti avessero chiesto chi non avresti toccato con un dito, Flint sarebbe stato uno dei primi della lista. Crescere cambia le cose.
È persino sexy, mentre fuma e ti guarda, muovendo appena il braccio largo come un tronco per gettare la cenere nel piattino di fianco al letto.
-Così- dice, improvvisamente, come se aveste chiacchierato fino a poco prima, -devo farti le congratulazioni?
Storci un po' il naso: Flint sarà cambiato, ma la sua improvvisa uscita amichevole ti convince poco, dopo anni di finte e falli alla schiena.
-Se vuoi- rispondi, vago. Ti giri verso di lui, arrotolandoti nel lenzuolo, godendoti la sensazione fresca della seta e l'odore del tabacco e del sesso nell'aria.
-Il mio allenatore dice che hai sempre avuto la stoffa- borbotta Flint. -Giocherai ai mondiali, l'anno prossimo.
Non puoi evitare di sorridere un po' a quell'affermazione. Ancora quasi non ci credi; dopotutto, è ufficiale solo da due giorni.
-È per questo che ti ho cercato, allo stadio- continua Flint, fissando un punto imprecisato sulla parete, sopra la tua testa. -Mi sembrava sportivo congratularmi.
Ti chiedi dove voglia arrivare e che senso abbia, nella sua bocca, un discorso sulla sportività.
-Anche tu hai sempre giocato bene- gli concedi. Dopotutto è stata una gran bella scopata. Non arrivi a dirgli che ti dispiace che non sia finito in squadra, però: non è stata poi così incredibile da farti perdere la testa.
Flint grugnisce una mezza risata.
-Il mio ultimo fallo ha rotto la schiena ad un portiere di vent'anni. Anche con le cure immediate dei Medimaghi, non volerà mai più. Sarà fortunato se recupererà l'uso delle braccia. Tu sei uno dei campioni, uno di quelli che hanno la stoffa. Io? Io sono fottuto. La mia carriera è finita; ho chiuso col Quidditch, e non so fare nient'altro- dice. È la frase più lunga che tu gli abbia mai sentito uscire di bocca.
Resti in silenzio a guardarlo. Negli ultimi tempi sei stato molto preso dai tuoi affari, e non avevi nemmeno sentito parlare di un incidente del genere, ma c'è un'amarezza profonda nel suo tono che non ti fa dubitare nemmeno per un attimo della sua sincerità.
Non ti chiedi perché lo dica a te; non ha niente a che fare col fatto che avete scopato e che probabilmente lo rifarete prima di mattina. È che tu capisci: il Quidditch è la tua vita e sai bene che un incidente del genere può capitare a chiunque, fallo o non fallo. Nessuna squadra, adesso, ingaggerà mai più Marcus Flint. L'idea che possa succedere a te, così, di punto in bianco, ti stringe la gola in una morsa. Sai benissimo cosa stia provando in questo momento il ragazzo enorme che non ti guarda e si accende un'altra sigaretta.
E non c'è praticamente niente che tu possa dirgli.
Scosti decisamente le lenzuola di seta per la prima volta da quando ti ci sei avvolto, ti siedi sul letto e, esitando solo un po', allunghi una mano verso la schiena di Flint. La sua pelle è calda e ancora umida del sudore di poco prima.
-Mi dispiace- puoi solo dire, per quanto sia inadeguato. Ma sei sincero, almeno questo. Fanculo le vecchie rivalità e falli commessi dieci anni fa. Tu capisci e capendo non puoi restare indifferente.
Flint annuisce. Tacete, perché non c'è molto altro di interessante da dire. Non ci sono soluzioni, né frasi che vi faranno sentire meglio.
Poi la tua mano sulla sua spalla scivola leggermente lungo la schiena di Marcus. Lui si riscuote e ti guarda; senza pensarci, si lecca le labbra.
Sorridi un po' a quel gesto. Poi, per il resto della notte, le lenzuola di seta scura scivolano sulla vostra pelle e avvolgono come un bozzolo le vostre gambe e quella strana comprensione; e, alla fine, nessuno di voi due pensa più al Quidditch.


Pacchetto L: Marcus Flint/Oliver Baston - citazione: Nel gioco si dice che una persona ha la stoffa per entrare in partita oppure no. Mia madre era una dei campioni... mentre io, io sono fottuta! (Meredith) 

Grammatica 9.90/10
La fic è praticamente perfetta, ho notato solo due virgolette fuori posto: -visto che in mattinata hai un'intervista importante, e nel pomeriggio ti devi allenare- una “,e” ti è sfuggita XD
Infine -Non puoi evitare di sorridere un po', a quell'affermazione- non serve quella virgola.
Stop, il resto è lindo, bravissima!

Stile 10/10
Mi hai catturato.
È vero, io venero il FlintWood, questi due insieme mi sanno di sesso a go, go… però, cavolo, hai usato delle parole meravigliosamente volgari e giuste per loro.
L’ho riletta fino alla nausea e sarei capace di leggerla ancora e ancora.
Complimenti!

IC 10/10
Marcus-è-qualcosa-di-sublime.
Se posso permettermi, alla faccia della crisi! Mi hai sfornato un FlintWood coi fiocchi!
Mi è piaciuto il modo in cui li hai fatti incontrare e come hai giocato sul futuro -a noi lettori oscuro- del Serpeverde.
Oliver, per una volta, è riuscito a togliersi dalla testa il Quidditch… strano ma vero!

Uso del pacchetto 5/5
Non avrei saputo usare meglio la citazione, speravo la mettessi in bocca a Marcus.
Sei riuscita, grazie al fantastico uso della citazione, a dare un senso a quella che avrei adorato anche come PWP.
La coppia è il succo di tutto, che altro dovrei aggiungere?

Gradimento personale 5/5
Non esiste il 5+? Mamma mia, tu non hai idea… mi hai reso il ragazzo più felice del mondo con questa storia. Non l’ho adorata, di più!
Non vedo l’ora di trovarla postata per poterla aggiungere tra i preferiti <3
Totale 39.90/40

  
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