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Autore: Kitsune Blake    10/10/2011    1 recensioni
Eh già, il primo amore non si scorda mai!
Questa breve storia mi è saltata in mente ieri sera mentre allegramente mi preparavo per andare a dormire. Spero che sia di vostro gradimento...è la mia prima one-shot! ^^
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il primo amore

 

 

Inuyasha camminava nella foresta, imbronciato e a braccia conserte. Se n’era appena andato dal villaggio della vecchia Kaede, in cerca di un po’ di pace. Cosa che da circa tre anni a quella parte non era riuscito più a trovare.
Quasi quasi sarebbe stato meglio un altro Naraku.
“Sì” disse il mezzodemone rivolto a se stesso, “sarebbe splendido se un nemico potente mi si parasse davanti in questo momento!”
Ma l’unico effetto che ottenne da quella frase furono le occhiate stupite di un paio di scoiattoli di passaggio.
Inuyasha saltò agile e si sedette sul ramo di un albero.

Ma chi cerco di convincere, se non me stesso…da quando Kagome non c’è più…
Mentre pensava a questo giocava con le perle nere del rosario, ormai inutilizzato. Meglio così, pensava spesso lui. Poi si immaginava la ragazza che gridava “A cuccia!” e sorrideva. Detestava ammetterlo, ma gli mancava quella formula magica.
Ormai aveva imparato a convivere con la stretta al cuore che sentiva ogni volta che pensava a Kagome.
Il mezzodemone pensò poi che sarebbe stato meglio tornare al villaggio. In ogni caso, sarebbero venuti presto a cercarlo tutti. Non lo lasciavano mai solo!
Miroku, Sango, Shippo, la vecchia e persino Kirara gli stavano addosso. Avevano paura che Inuyasha andasse in depressione. Come se lui potesse suicidarsi da un momento all’altro, per favore!
Così, per evitare di far preoccupare qualcuno, il mezzodemone si avviò sulla strada di ritorno. Ecco, stava per affrontare ciò che temeva di più.
Eccole.
“Inuuuu!”
Due bambine gli correvano incontro e appena lo raggiunsero si aggrapparono alla veste rossa.
“Ma insomma!” disse Inuyasha seccato, “possibile che mi saltiate addosso ogni volta che mi vedete?!”
“Scusa Inuyasha” disse una donna. Sango. “Da qualche giorno a questa parte sembrano essersi affezionate molto a te”. Prese per mano le due bimbe. Certo non poteva prenderle in braccio, a causa del pancione ormai evidente.
“Ho notato” fece il mezzodemone. Mantenne un’espressione dura per pochi secondi, mentre le bimbe lo guardavano fisso, con la bocca spalancata.
“Rientriamo” disse infine burbero ma addolcito, mentre il cielo imbruniva.

 Dopo un po’ di tempo, tutti erano riuniti intorno ad un bel fuoco, al centro della casa della venerabile Kaede, e cenavano.
Le gemelline erano silenziose: Aimi era in braccio a Miroku, mentre Akemi si era seduta accanto a Sango. Il fatto che non urlassero e non giocassero era piuttosto strano. Mangiavano, tranquille, continuando però a fissare Inuyasha, che ormai era al limite della pazienza.
“Ma insomma” sbottò infine il povero mezzodemone, “si può sapere che diavolo prende a quelle due?!”
La vecchia Kaede prese a ravvivare il fuoco. “Forse vogliono giocare, ma gli fai paura”.
“O forse”, propose Miroku, “gli fai paura e basta!”
“Smettetela, anche voi!” disse Inuyasha, incrociando le braccia. Tra l’altro una mosca fastidiosa aveva cominciato a volargli intorno alle orecchie.
Nella confusione si intromise Rin. “Secondo me sono innamorate!”
Al mezzodemone andò di traverso la zuppa che stava mangiando. “Che cosa?!”
Ma Rin continuava a sorridere, soddisfatta della conclusione a cui era arrivata.
Tutti risero, tranne il povero Inuyasha.
“Vi divertite tanto a prendermi in giro?”
Era esasperato. Tutti ridevano di lui, le gemelline però continuavano a fissarlo. Nemmeno facevano caso alla confusione che si era creata intorno a loro…
Successe tutto in pochi secondi.
La mosca fastidiosa si appoggiò all’orecchio destro di Inuyasha, facendogli venire un prurito tremendo.
“Dannato insetto!” urlò lui, e si grattò col piede l’orecchio canino, mentre tutti lo fissavano allibiti.
Ma Aimi e Akemi questa volta si mossero, e aggirato il fuoco furono addosso al mezzodemone. Ognuna strangeva fra le mani un morbido orecchio candido.
“Inu! Inu! Inu!”
Calò il silenzio per diversi secondi, rotto solo dalle risate delle due bimbe che strattonavano Inuyasha, una verso destra e l’altra verso sinistra.
Rin assunse un’aria da ve l’avevo detto, mentre Sango rise dolcemente.
“Certo che sono innamorate. Innamorate delle tue orecchie, Inuyasha!”
Tutti risero ancora, ma il mezzodemone non si unì a loro.
Era certo che ormai sarebbe diventato il loro giocattolo preferito. Di nuovo tormentato, e dire che pensava di essersi definitivamente liberato della maledizione del rosario. Ma un flash gli attraversò la mente. Una voce gridava “A cuccia!”.
Sorrise impercettibilmente. Ma sì, ormai era abituato ad essere torturato. Aspettando il ritorno di Kagome, poteva anche sopportare quelle due mocciose. Non erano poi così tremende.

 

 ***

L’angolo dell’autrice:
Eccomi qua!!!
Dovevo assolutamente scriverla, è stata un’ispirazione travolgente! XD Per chi segue la fanfic “La radura”…tranquilli, inizierò presto la stesura del tredicesimo capitolo! Intanto spero che abbiate gradito questa one-shot. Ditemi che ne pensate! ^^ Kitsune

   
 
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