Serie TV > True Blood
Segui la storia  |      
Autore: kriou90    11/10/2011    1 recensioni
Un piccolo assaggio di come potrebbe essere in futuro la vita di Sookie
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eric Northman, Sookie Stackhouse
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Tv, pizza e birra. Solo in pochi momenti Sookie si ricordava della sua umanità; pochi piccoli momenti di soddisfazione personale la trattenevano in un mondo che di umano aveva poco, un mondo che avrebbe spaventato ogni essere, ogni uomo o donna che sia. Il tramonto avanzava e Sookie cercava di mangiare la sua pizza nel più breve tempo possibile per non lasciare nessuna traccia di quel cibo morto che la faceva sopravvivere, fonte di sostentamento che lei spesso si scordava di dover ingerire. Vivere a contatto con i vampiri le faceva dimenticare la sua esistenza che, seppur totalmente umana non fosse, era comunque diversa da quella delle persone a cui lei era più legata.
Si alzò e andò in cucina guardando il sole tramontare e godendo del calore degli ultimi raggi di sole sulla sua pelle biancastra. Il tepore la fece sorridere e si rilassò pensando che se avesse racchiuso dentro di sé quella sensazione di caldo e di sole avrebbe poi potuto trasmetterla nel corpo di chi umano è già stato ma che di umano oramai non ha più nulla.
Finì di buttare il cartone della pizza, si lavò i denti e si risdraiò sul divano aspettando quel cigolio oramai tanto amato e che avrebbe potuto riconoscere da un miglio di distanza: era un suono che faceva scivolare un brivido di eccitazione lungo tutta la schiena, un brivido che avrebbe fatto sognare i suoi occhi per l’ennesima notte .
Il suo armadio si aprì e uscì un uomo alto e biondo che con fare sospettoso emise una semplice parola: “Sookie?”
“Eric son qui!”
Il vikingo raggiunse Sookie con lo sguardo e in un batter di ciglia la ragazza se lo ritrovò di fronte. Era molto più alto di lei, con un età non constatabile, e con degli occhi color del ghiaccio, gelidi sì ...ma vivi. Si perché Sookie ne era convinta: dentro a quel corpo all’apparenza vuoto e freddo, un anima nascosta ci doveva essere. Magari persa chissà dove.
“Ma cos’è questa puzza Sookie, sembra che tu abbia appena fatto bollire delle uova marce”
“Eric, che cavolo dici!Ho appena finito di mangiare una pizza! O continui a sentire la puzza o la prossima volta che vuoi fare colazione ti butto fuori di casa!”
Eric sorrise; evitò di ricordarle che la casa non era più sua per non ricominciare a litigare: non sarebbe stato il modo migliore per svegliarsi.
“Ok d’accordo!Però la prossima volta proviamo una bistecca al sangue per cena?Così poi dopo posso mangiare senza odori molesti!”. Sookie sorrise, si avvicinò 
al vampiro e gli diede un bacio sulle sue  labbra fredde e gelate: la fata pensò intensamente al calore del sole e alla luce sulla sua pelle. Voleva lasciargli un bacio caldo e affettuoso, facendogli provare un emozione diversa dal solito. Eric sembrò sorpreso dalla dolcezza di quel bacio, che sapeva di umano, di dolce…che sapeva di giorno.
Eric si sedette vicino a lei, prese il telecomando e iniziò a fare zapping qua e  là sentendo le news in tv e guardando documentari sui suoi esemplari. Si perché oramai si sentiva un animale da circo, uno di quelli che la gente studia ed esamina, una cavia  su cui si fanno esperimenti. Se avesse seguito la sua natura ribelle avrebbe torturato ogni umano che faceva domande sulla sua specie, o che chiedeva una fiala del suo sangue o che lo vedeva come il santone con il cui sangue avrebbe potuto salvare milioni di vite.
“hey ma non mangi? Guarda che io non voglio aver sangue che non sia il mio sul tappeto perché ti porti lo spuntino a casa”
Eric guardò l’essere più perfetto al mondo di fianco a se, pronta per farsi succhiare parte del suo sangue. Sì, perché lei lo nutriva con il suo stesso sangue. Eric aveva da mesi imparato a non volersi ubriacare di lei; ogni sorso era una lotta contro i suoi istinti, contro quella natura selvaggia che avrebbe dissanguato la piccola fata già da un pezzo. Ma il suo cuore o l'ombra di quello che una volta poteva definire cuore aveva messo il veto su tutto: prima di tutto, prima degli istinti omicidi, prima della fame, prima di tutto c'è lei...solo lei. Lei che lo aveva salvato nel momento in cui era più debole, lei che era lì nei momenti del bisogno...lei che in un modo o nell'altro c'è sempre stata.
Sookie l’aveva portato in un mondo senza gabbie ne esprimenti dove la quotidianità andava a creandosi e dove una vita quasi di coppia poteva esistere. Eric posò le labbra su di lei e preparò i canini.
Sookie si risvegliò con il suono della sveglia che coincideva con l’alba. Si era addormentata e non se n'era neanche accorta; sapeva che la festa di laurea di Pam la notte prima non l'avrebbe aiutata  a rimanere sveglia. Eric aprì la porta insieme agli occhi di Sookie, che con un espressione triste fece capire al suo vikingo il crescente sconforto.
“Senti fatina tu eri stanca e prima che ti venga un esaurimento nervoso ti ho lasciato dormire. Al massimo vieni a salutarmi giù un po’ prima domani pomeriggio così chiacchieriamo ancora un po’ dato che finisci prima da Sam”
“ Ok biondino, ai suoi ordini”
Un bacio dolce concluse la risposta della ragazza.
“Vado amore mio, ci vediamo questo pomeriggio. Mi raccomando niente cibo morto!Che di morto là sotto ce n’è già uno! Ti amo”
“Idem” e il vikingo dopo un ultimo bacio scese giù.
Il sole battè un nuovo raggio sul suo viso; tutto nasce e rinasce con il calore. Ma il suo amore no. Il suo amore nasce con le tenebre e si addormenta con il sole.E tutto quello che rimane e un bacio che sa di calore, di umano…che sa di giorno.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > True Blood / Vai alla pagina dell'autore: kriou90