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Autore: Alyx    14/10/2011    2 recensioni
Il principe nero si era fermato a guardare la distruzione che i Babbani non potevano vedere.
Non potevano vedere la casa completamente distrutta che aveva davanti.
Non potevano vedere i brandelli di una famiglia distrutta dal male.
Non potevano vedere i due cadaveri, che terrorizzati guardavano il vuoto, e il bambino che disperava nella culla.
Non potevano vedere niente di questo.
E non poterono neanche sentire il singhiozzo che sfuggì all'autocontrollo del ragazzo.
Non poterono vedere le lacrime calde che gli scesero sul viso.
Non poterono vederlo cadere in ginocchio davanti al cadavere del suo migliore amico.
Genere: Drammatico, Guerra, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Anima Nera


C'era un ragazzo.
Un ragazzo moro, alto e atletico.
Aveva i capelli neri come l'ebano e gli occhi blu come l'oceano più profondo.
Aveva un portamento elegante.
Ma sembrava ferito.
Sembrava una bestia ferita.
Gli occhi erano cupi e senza fondo.
Esprimevano dolore, rabbia e violenza.
Era vestito in modo piuttosto strambo e teneva una mano sotto il mantello nero come la sua anima.
Era un ragazzo giovane ma sembrava avere vissuto molti più anni rispetto a quanti ne dimostrava.
Ogni cellula del suo corpo sembrava fremere.
Camminava veloce come se volesse arrivare il prima possibile a un appuntamento dimenticato.
Si avvicinò a una casa e si bloccò.
Aveva paura.
Una paura folle.
Stette alcuni secondi che parvero interminabili di fronte alla bella casa, poi fece un passo avanti e scomparve.
O così credettero tutti i Babbani.
Il ragazzo non era pazzo.
Non vestiva in modo diverso.
Non vagava per le strade di un paesino per poi sparire nel nulla.
Per la semplice spiegazione che il ragazzo era un mago.
Il principe nero si era fermato a guardare la distruzione che i Babbani non potevano vedere.
Non potevano vedere la casa completamente distrutta che aveva davanti.
Non potevano vedere i brandelli di una famiglia distrutta dal male.
Non potevano vedere i due cadaveri, che terrorizzati guardavano il vuoto, e il bambino che disperava nella culla.
Non potevano vedere niente di questo.
E non poterono neanche sentire il singhiozzo che sfuggì all'autocontrollo del ragazzo.
Non poterono vedere le lacrime calde che gli scesero sul viso.
Non poterono vederlo cadere in ginocchio davanti al cadavere del suo migliore amico.
Di suo fratello.
Non poterono vederlo disperare , piangere, urlare ai piedi del morto.
Non lo videro neanche impazzire.
Non lo videro morire.
Perché l'anima di quel ragazzo morì quella notte insieme al suo amico.
Una furia cieca si impossessò di lui.
E fu la fine.
Perché diventò un altro uomo.
Come una bestia furiosa vagò per la casa, alla ricerca di qualcosa che poteva dirgli che era tutto un sogno.
Che suo fratello non era morto.
E mentre impazzito si dimenava come un animale in gabbia, sentì una voce.
La sua voce.
Sirius.... 
Disse il suo nome.
E altre lacrime gli salirono agli occhi.
Urlò.
Sirius... 
La sua voce era calda e confortante come il fuoco scoppiettante nel camino in un lungo pomeriggio invernale.
Lo chiamava con dolcezza per cercare di frenare quell'ira.
Sirius cadde sulle ginocchia, tappandosi le orecchie per cercare di non sentire.
Non sentire la sua voce.
Non sentire la sua risata. 
Maledizione.
Non avrebbe più continuato a vivere senza la sua risata.
Sirius, non disperare. Io ti aspetterò. Senza fretta. Ti aspetterò qui per, quando mi raggiungerai, continuare a essere fratelli.
Il ragazzo lanciò un altro urlo.
Si prese i capelli e li tirò con forza fino a farsi male.
Fratelli, Sirius. Ricordi? Noi eravamo fratelli. Noi siamo fratelli. E lo saremo ancora. E per sempre.
Sirius scosse la testa.
"No... No... Lasciami stare. Lasciami stare! Non è vero! Tu non sei morto! Non è vero!' la voce gli si era incrinata pericolosamente alla fine e altre lacrime sgorgarono dagli occhi senza vergogna.
Ricordati Sirius. Fratelli. Perché io non ti abbandonerò mai veramente. Tu potrai trovarmi sempre, quando vorrai. Qui dentro.
Una fitta di calore gli fermò per un attimo il cuore.
Non dimenticarmi Sirius.
Non dimenticarmi.
"Non potrò mai dimenticarti. Mai. Fratello."
Un colpo di vento gli ghiacciò le lacrime calde, che aveva sul viso.
Gli occhi si assottigliarono.
Il viso si contrasse.
I muscoli si irrigidirono.
"Non ti dimenticherò, fratello, perché io ti vendicherò. Fosse l'ultima cosa che faccio."
Una colpo di vento più forte, impedì a Sirius si sentire ciò che l'amico aveva ancora da dirgli.
La sua anima era diventata nera.
Nera di vendetta.
E le parole di James rimasero incastrate in una ragnatela.
No.
Ma il ragazzo non potè sentirle.
La sua anima era tornata nera.
Nera.
Come la vendetta.
 

Angolo dell'Autrice:
Non chiedetemi da dove sia venuta fuori.
Non riuscivo a dormire e... ecco il risultato.
Spero vi piaccia!
Aspetto i vostri commenti!
Grazie a tutti in anticipo.
Baci!
Alice

 

   
 
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