Hermione schiuse gli occhi lentamente.
-Harry-sussurrò.
Perfetto, stava dormendo. Era stanca di sentirsi ripetere da lui:"Ma hai visto come lo guardi? E poi dici anche di non essere innamorata!"

Innamorata.

Che parola grossa.

Dopotutto lei non era così convinta che l'amore esistesse veramente. Ma è anche vero che, dopotutto, non sapeva nemmeno spiegarsi cos'era quella sorta di calore che la scaldava tutta quando lo guardava.

Lei che sapeva sempre tutto, iniziava a pensare di mettere da parte la razionalità. Una cosa incredibile, no?

Ma a pensarci bene, in questi tempi non c'era spazio per i sentimenti.

La sua più grande preoccupazione dovevano essere quei maledetti Horcrux. Sì, loro dovevanotrovarli, dovevano distruggerli, dovevano sconfiggere il Signore Oscuro.

Non era così.

Perchè anche in quella notte, anche quando si trovava con i suoi amici, anche quando era protetta in quell'appartamento a Grimmauld Place, gli incubi la perseguitavano. E lei non poteva fare a meno che correre con lo sguardo sul corpo di Ron, per controllare se stava bene, addirittura se respirava.

Quest'ansia la stava uccidendo.

Che fosse amore, quest'ansia?

Non voleva pensarci, così dopo aver osservato a lungo il movimento del petto del ragazzo sdraiato al suo fianco, si raggomitolò su sè stessa.

No, non riusciva a riaddormentarsi, ovviamente.

Si alzò, e camminando sulle punte dei piedi si avvicinò silenziosa al pianoforte.

Con le dita, sfiorò i tasti che lui aveva suonato poco prima. Ripensò a quel momento, dove il mondo non esisteva più, dove c'erano solo loro due e una melodia, a tratti sgraziata, a tratti dolce, di sottofondo. Ma restava sempre una meravigliosa melodia, la più dolce. E il suo sguardo su di lei, nulla la faceva sentire più bella al mondo.

L'amore ferisce, e io non voglio amare.-pensò bruscamente.

E lasciò che il suo indice affondasse su uno dei tanti tasti del pianoforte di casa Black.

Si morse il labbro nel timore di aver svegliato i suoi amici, ma si accorse che uno dei due era sveglio da un bel po'. E, da un bel po', probabilmente la stava guardando.

Ron arrossì violentemente, e il suo viso diventò tutt'uno coi capelli. Poi tornò a sdraiarsi e a fingere di dormire.

Lei fece lo stesso, e mentre stava per tornare nel mondo dei sogni (o in questo caso, degli incubi) sentì una mano calda stringere timidamente la sua.

Sorrise imbarazzata, mentre stringeva leggermente quella presa.

 

Non ho idea di dove mi vengano queste idee D: non è da me scrivere queste cose estramemente mielose, ma stasera (ripeto: non so perchè) ne avevo voglia.
Spero sia almeno un po' di vostro gradimento :) Le recensioni sono OVVIAMENTE sempre molto gradite u.u
Au revoir.
-HW

p.s. quanto ci sta bene "When it's time" dei Green Day come titolo? *-*