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Autore: Minari OppaRi    16/10/2011    1 recensioni
Gilbert è un prigioniero di guerra di Ivan, il quale lo scarica a sua sorella Natalia, i due dovranno vivere sotto lo stesso tetto per qualche giorno. Che succederà?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bielorussia/Natalia Arlovskaya, Prussia/Gilbert Beilschmidt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gilbert era seduto legato ad una sedia nella casa di Ivan, ormai era già passata una settimana dalla sua cattura, “Allora, come sta il nostro bel prigioniero?” chiese il Russo sorridendo innocentemente, il Prussiano sorrise sarcasticamente, “Cos’è? Sei qui per sfottere, Braginski?”, l’altro ragazzo il alzò il viso ormai coperte da lividi e ustioni dovute alle torture del Russo, “Oh, ma io non potrei mai fare una cose del genere, Beilschmidt. Sono davvero preoccupato per la tua salute, sei cosi pallido.”, l’Albino ridacchiò, lo faceva davvero incavolare, lo torturava ogni giorno e aveva anche la faccia tosta di sorridergli e di fare lo spiritoso, “Braginski….tu sei davvero…”,”Nii-San….Nii-San…”, una voce raggelante interruppe il ragazzo, la porta si aprì lentamente mostrando il viso diabolico di Natalia, il Russo e il Prussiano si misero ad urlare terrorizzati, “Nii-San….sposiamoci…diventiamo una cosa sola” disse la Bielorussa attaccandosi al braccio del fratello, “N-Natalia, smettila di insistere. O-Ora non ho proprio il tempo per badare a te.” Sospirò terrorizzato Ivan, la ragazza guardò storto Gilbert, “Russia-Chan!!!” urlò Yaterina entrando nella stanza sorridente, “Oh, Nee-San” sorrise il Russo, Natalia strinse più forte il braccio del ragazzo, l’Ucraina salutò Gilbert e lo slegò dalla sedia “Ah grazie, Yaterina. Non ce la facevo più” la ringraziò lui, “Uffa, Nee-San, ogni volta che vieni lo liberi, accidenti!” sbuffò Ivan, “Mi pare ovvio. Non mi sembra giusto tenerlo legato nelle pessime condizioni in cui è” sorrise Yaterina facendo sedere l’Albino su una comoda poltrona e servendogli da bere, “Ha ragione tua sorella In quanto ostaggio di guerra devo essere trattato in modo migliore” ridacchiò il Prussiano iniziando a bere, la Bielorussa si avvicinò al ragazzo e gli rovesciò l’acqua sulla testa “ Come ti permetti di parlare in questo modo al fratellone, maledetto Prussiano?” “Oh, la gattina tira fuori le unghie” ridacchiò Gilbert, Natalia lo prese per il colletto guardandolo nei suoi occhi color rubino, un ghigno si fece largo sul viso del ragazzo “Che c’è? Vuoi baciarmi forse?”, le gote della ragazza si tinsero di rosso per poi tornare subito del solito colore pallido “Perché mai dovrei baciare un essere immondo come te?”, “Ora fatela finita!” sbuffò il Russo, ”Natalia ascoltami bene! E’ troppo pericoloso far restare Beilschmidt qui a Mosca, suo fratello non resterà con le mani in mano ancora per molto, quindi per un po’ lo terrai con te a Minsk” continuò lui sorridendo, “M-ma…..E va bene, baderò io a questo idiota” si arrese la Bielorussa. Gilbert venne trasportato a Minsk a casa di Natalia, “Forza, cammina!” la ragazza spinse il Prussiano dentro la casa, era un abitazione piuttosto spoglia e deludente, senza mobili e con solo una finestra, Gilbert si sedette a terra incrociando le braccia, Natalia chiuse a chiave la porta e si sedette in un angolo della stanza “Allora….non mi offri qualcosa da mangiare?”, la ragazza lo fissò gelidamente come suo solito evitando di rispondere, “Sei sempre cosi gelida nessun ragazzo ti vorrà. Nemmeno Ivan.” Sospirò il ragazzo, “Sta zitto! Questi non sono affari tuoi! Quello che faccio per conquistare il fratellone non ti riguarda!” urlò la Bielorussa rannicchiandosi, questi discorsi la facevano davvero incavolare e la presenza del ragazzo non l’aiutava a calmarsi, non l’avrebbe mai ammesso ma stare con lui la metteva in agitazione, “Tsk…voi ragazze siete davvero strane” sospirò Gilbert chiudendo gli occhi, Natalia si mise ad osservare il viso del ragazzo, era ancora affascinante nonostante fosse pieno di ferite, odiava davvero ammetterlo ma gli piaceva stare in sua compagnia, era uno dei pochi che non scappava alla sua sola vista e anche l’unico che la sfidava e si permetteva di parlagli in modo quasi confidenziale, scosse la testa, ma che accidenti stava pensando? L’unica persona di cui gli importava era suo fratello Ivan, solo lui! Natalia si risvegliò qualche ora dopo, si era rilassata troppo e aveva finito per addormentarsi, si guardò intorno alla ricerca del suo prigioniero, “Oh ti sei già svegliata!”, il Prussiano apparve senza la sua giacca militare e con un grembiule legato alla vita, “Forza, vieni in cucina” sorrise lui attraversando la porta, la ragazza lo seguii, non credeva ai suoi occhi, il piccolo tavolo della cucina era pieno di dolci dall’aspetto invitante, “C-come ti sei permesso di usare la mia cucina?!?” urlò lei, ancora una volta il suo caratteraccio aveva preso il sopravvento, il ragazzo si tolse il grembiule e si sedette “Pensavo che al tuo risveglio avresti avuto fame, quindi ho deciso di prepararti qualcosa. Dai, vieni a mangiare”, la Bielorussa si sedette davanti a lui iniziando ad assaggiare i dolci “C-cosa sono questi dolci?” chiese lei trattenendo la felicità per la bontà del cibo, “Sono ‘Gewurzplatzchen’ dolcetti speziati tedeschi. Mio fratello Ludwig mi ha spiegato come prepararli” spiegò lui, la ragazza continuò a mangiare e sul suo viso si fece largo un piccolo sorriso, “Allora? Ti piacciono?”, chiese l’Albino guardandola, lei annuii per poi girarsi dall’altra parte, “Ma non pensare che per questo inizierò a trattarti meglio. Resti sempre un prigioniero”, il ragazzo sospirò, non riusciva davvero a capire le ragazze “Sai, se sorridessi più spesso come hai fatto prima saresti più carina”, lei arrossii “S-stai zitto!”, spinse il prigioniero verso la saletta e lo fece sedere per terra “Resta qui fermo e immobile!”, Gilbert ridacchiò, gli piaceva far disperare Natalia, era diventato il suo nuovo hobby.
  
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