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Autore: TheMask    16/10/2011    6 recensioni
Questa fan fiction è una What if sui personaggi principali del Death Note.
Mi sono chiesta: se anche loro andassero al liceo, come passerebbero le loro giornate?
E' un po' OOC, me ne rendo conto e chiedo venia, ma spero possiate gradirla ugualmente! :)
Fatemi sapere che ne pensate se vi va!
estratto --->
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“COSA INTENDI DIRE?”
“Quello che ho appena detto.”
“NON CI SPEREREI SE FOSSI IN TE! E ORA ESCI DI QUI!”
“E perché dovrei?”
“PERCHè SE NO VENGO LI E TI STRAPPO I BULBI OCULARI!”
“Mi sembra un’ottima risposta” rispose infine il ragazzo, lievemente preoccupato per i suoi bulbi oculari.
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Fissavo uno scantinato illuminato quasi a giorno dalle finestre in alto, che davano probabilmente sulla strada sopra di noi, pieno zeppo di… quadri.
Appesi e appoggiati alle pareti, impilati l’uno sull’altro. Un cavalletto illuminato, sotto una delle finestrelle, ospitava una tela ancora incompleta.
Ma non era solo questo a farmi sentire come se qualcuno mi avesse calciato fuori dal mondo per proiettarmi in un sogno strano e surreale.
Tutti i dipinti raffiguravano, ora chiaramente, ora in modo quasi astratto, due volti femminili, che si alternavano nella stanza dando e restituendo molteplici sguardi.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Beyond Birthday
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ecco un'altra ff di una povera idiota!!!! buona lettura se sarete abbastanza stoici!!!
Adoro la mattina della domenica.
Mi sveglio sempre presto.
Prendo il cane ed esco.
Se c’è una cosa che mi piace è la città di mattina.
Una luce…
Io e Nacho camminiamo per le strade per il vero gusto di farlo.
Le poche persone che ci sono camminano talmente in fretta ce sembrano le ombre fuggevoli del giorno morente.
Tutto è come… ovattato…
Andiamo un po’ dappertutto, fino a che, alle otto e mezza circa, non decidiamo che abbiamo fame.
Così ci prendiamo una bella brioche al cioccolato e ce la dividiamo su una qualsiasi panchina.
Dopodiché ci dirigiamo a scuola, dove abbiamo appuntamento coi nostri amici.
Stamani nulla i questo programma è cambiato, e ora sono seduta sui gradini della scuola con Nacho al fianco, ad aspettare i miei strambi amici.
Cleo Edud, col suo cane Holden.
Federica Angelini con un sacco di idee.
Anita Pellegrini e le sue assurde borse.
Michael Kheel(altresì detto Mello) e il suo cioccolato.
Jennifer Dolb e la sua moto figa.
L Lawliet e il suo QI250.
Non devo attendere che due minuti per vedere arrivare Anita col suo frettoloso passo irrequieto. Oggi ha scelto una borsa rosa schokking tigrata con ballerine abbinate.
Poco più indietro Cleo viene letteralmente trascinata da Holden verso… beh verso il mondo in generale credo.
Anita si accorge di Holden solo quando questo la travolge, e non ne è particolarmente soddisfatta.
Fanno in tempo a sedersi sui gradini che compare Mello.
È talmente impegnato a scartare una tavoletta di cioccolata che non si accorge del palo e ci va a sbattere molto comicamente.
I due cani non perdono l’occasione e si lanciano a pesce sulla cioccolata e guadagnandosi l’odio (per non meno di un minuto) di Mello che considera il cioccolato una specie di fonte della giovinezza.
Tre secondi dopo entra in scena Federica (detta “L’Ange”)
Col suo tipico passo di marcia pesante si avvicina.
Musica nelle orecchie e svegli cinque minuti prima contribuiscono nel farla inciampare Mello un’altra volta e a fargli cadere la seconda tavoletta di cioccolata nell’arco della mattinata. Vediamo poi avvicinarsi una scintillante Kawasaki verde.
Ecco Jennifer che frena giusto a un centimetro dai miei piedi.
“Jen! I miei anfibi ti stanno odiando!”
“Io per poco non la investo e questa si preoccupa degli anfibi..! Bah!”
“Ei così li offendi! Guarda che non sono semplici anfibi! Loro sono…”
“S brava comincia coi sentimentalismi! ”
Insomma una mattina come le altre.
“Ci siamo tutti?”
“Manca solo Lawli!”
“Se lo chiami così in sua presenza ti potrebbe trucidare!”
“Tanto la mattina è mezzo rimbambito dal sonno!”
“Eccolo che arriva!”
Come al solito L non ha preso nemmeno in considerazione l’idea di pettinarsi.
Cammina con gli occhi semichiusi, ed è forse per questo che va a sbattere contro il famoso palo.
Cade si rialza, e guarda il suddetto completamente stranito.
Dopo aver deciso che il palo non sembra voler scusarsi passa oltre con l’intento fi arrivare hai gradini.
Non fa due passi, però, che cade di nuovo.
Si rialza sempre più stranito, e per un attimo sembra essersi dimenticato cosa ci fa li.
Poi si ricorda di dover arrivare hai gradini e comincia a camminare.
Non ci guarda nemmeno e ci supera, sicuro.
Tentiamo invano di chiamarlo e di farlo tornare indietro, ma il vero elemento risolutivo della situazione è Anita, che gli lancia addosso una ballerina.
È così di solito che cominciano le domeniche di L Lawliet.
Dopo un po’ di chiacchiere ci mettiamo a camminare alla cavolo nella città, continuando a parlare.
“Domani si occupa!”
“Già, si sta anche a dormire! Stavolta però vedrò di non occuparmi delle uova… una puzza!”
“hahaha!!! Mi ricordo! Ti stavano tutti lontani alla fine!”
“E quando L è andato a sbattere contro la prof con la coca-cola aperta in mano e a fatto l’inondazione? Haha!”
“è stato epico!”
“E quando abbiamo tirato su lo striscione… al cotrario?”
“Già che roba!!! M la rifacciamo la roba della radio Mello?”
“Si, si, nella terza H.”
“hahaha!!!”
Che gente strana che siamo…
 
L’INDOMANI ALLE 08:05 DAVANTI A SCUOLA
Siamo tutti a scuola!
C’è stata una partecipazione assurda!!!
Tutta la scuola!!!
Fluiamo dentro tipo sciame, urlando a squarciagola e ridendo come matti.
Il gruppo sale in terza H, dove con l’aiuto di un  amico di Mello, un informatico, interferiremmo coi segnali radio.
Quest’ultimo però arriva in ritardo, inseguito da una ragazza incazzata che gli lancia dietro di tutto (leggasi: rossetti, ombretti, smalti, rimmel, ciprie, fondotinta, correttori, scarpe, tacchi di scarpe, tacchi di oggetti anomali…etc.)
Dopo una generale alzata di occhi al cielo tutti vengono cacciati fuori dalla ragazza che deve parlare a Matt… prevedo occhi neri degni di Attila…
Scendiamo quindi in cortile, dove un mio amico Mattia urla a squarciagola in un megafono, tutto gasato.
Notiamo solo allora che abbiamo perso Anita.
La ragazza torna poco dopo con bracciate di merendine.
“Come?”
“Ho scassinato le macchiette!”
“Alla faccia! Grande! ”
“Passa un tuc!”
Mattia evidentemente si è sgolato abbastanza e decide di scomparire misteriosamente lasciando incustodito il microfono.
Quasi quasi vado.
Nada! Mi hanno preceduto!
È una voce ben nota che parla nel megafono.
“E allora, gente, abbiamo occupato sta baracca infine! Qui è Beyond che vi parla, e se vi state chiedendo dove sono stato nell’ultimo mese, non sono capperi vostri ciccini miei! Passando ad argomenti più importanti: qualcuno sa dove sono le uova? Perché abbiamo assoluto bisogno dell’appoggio morale e fisico delle uova! Gente, non possiamo impuzzire i “nemici” senza uova! Poffarsamaracanda, sono es-sen-za-li!!! Corbezzoli!”
Si tratta di Beyond Birthday, uno dei ragazzi più attivi e popolari della scuola.
È direttore di un giornale, fa il collettivo ed è sempre ha discutere con tutti.
Tutti conoscono lui, e lui conosce tutti.
Io personalmente non ci ho ma parlato, ci conosciamo solo di fama e di… beh concorrenza.
Il punto è che i nostri due giornali concorrono da sempre, ed è naturale che ci sia… come dire… un po’ di tensione.
Dopo un paio di minuti smette di parlare e scende dal minuscolo palchetto con un applauso.
“Mello, ma Matt per quanto ne avrà?”
“Beh… sai com’è lui…”
“Dongiovanni?”
“Più o meno…”
Mello si immobilizza di colpo.
“Che hai?”
“Ecco dietro… c’è…emm..”
Fissa un punto oltre la mia spalla.
Mi giro e mi ritrovo a tre (e dico TRE!!!) centimetri da Beyond Birthday.
Cavolo…
È la prima volta che lo vedo da vicino(troppo vicino i effetti)
Devo ammettere che è un bel ragazzo.
Alto.
Fisico asciutto.
Bei lineamenti.
Capelli ribelli e neri come le ali di corvo.
Però è… inquietante.
Ha degli occhi rosso cremisi e non so se sono lenti a contatto…
E un cavolo di sorrisino sul volto.
Ma… perché mi fissa?
E perché è a tre (e ridico TRE!) centimetri da me?
Emm…
Situazione imbarazzante.
Al diavolo quel sorrisino!
“Che c’è?” gli chiedo un po’ sgarbatamente.
“Nulla di particolare… mi chiedevo solo se non fosse il caso di conoscerci visto che ora siamo.. colleghi…”
Ma perché non si sposta?
E poi…
“In che senso colleghi, scusa?”
E sorride!
Ma io non lo so!
Solo questo sa fare nella vita?
“Vedi… il direttore mi ha appena detto che noi due dovremmo collaborare per organizzare questo e tutti i prossimi eventi, visto che siamo i più conosciuti e pratici di queste cose…”
Non tutti capirono il perché dell’improvvisa deviazione del fiume Po, ma coloro che sentirono l’ulro lanciato da una diciassettenne in crisi improvvisa ne ebbero l’occcasione.
COOOOOOOOOOOOOOOOOOOOSAAAAAAAAA?????????????????????
Sobbalzarono tutti tranne quel maledettissimo ragazzo, che inarcò semplicemente il sopracciglio destro.
Ma ciumboloschi veronesi!
Ma sarcastici raccoglitori a rane!
“Tutto ok?”
“NO! Per tutte le starnazzanti cornamuse volanti!NO! mi hai appena detto che dovremmo… noi due… COLLABORARE???!!!”
“Ti sto così antipatico?”
“Per gli inesistenti cestini arrapati, non è questo il punto! Insomma pensaci! È da quando abbiamo aperto i due giornali che siamo in concorrenza! In tutti i campi! Siamo arrivati primi tutti e due nei concorsi di scrittura, lettura, matematica, musica, cucina, informatica, meccanica, corsa, pesi , arrampicata, disegno, pulizia e bicicletta! Solo L ci ha superato, ma lui ha il QI di 250 e siamo comunque arrivati entrambi secondi!”
“Beh, se la vedi così…”
“E come la dovrei vedere?”
“Come un opportunità! Io faccio così!”
Gli lanciai un’occhiata con odio.
Lui si chinò su di me.
Ma porc…!
Ma vaff…!
Tre millimetri!!! TRE!!! T-R-E!!!
“Non sono così terribile, sai?”
Arida gliela col sorrisino!
In tre secondi si allontana facendomi… mi ha fatto l’occhiolino!!!!
Io quel ragazzo lo lincio, giuro!!
lo appendo all’’incontrario sul Canion e lo lascio in pasto agli avvoltoi!
Allora, che ne pensate??
Delirerei ancora, ma mia madre....
spero mi capiate!!!
alla prossima (spero!)
  
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