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Autore: Hayley Black    17/10/2011    6 recensioni
Fred/Hermione ♥ | Generale, romantica | One shot
Perché era solamente colpa sua se la cena non era ancora pronta e se lei era coperta di glassa dai capelli alla punta dei piedi.
Era solamente colpa di Fred se si era letteralmente innamorata di lui.

Questa storia si è classificata prima al contest indetto da Feel Good Inc (FataFaby89) sul forum di EFP.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Autore (nick su EFP e sul forum): Hayley Black
Titolo: When you’re too in love.
Citazione: «C’è qualcosa di strano in questo yogurt»
«Non è yogurt. È maionese»
«Ah. Allora è buona». 
Genere: Romantico, Generale
Avvertimenti: One shot
NdA (facoltative): Questa storia è stato un vero parto. Soprattutto perché sarebbe dovuta essere una one shot di sette pagine o più, che ora è praticamente cancellata o sparita nei meandri del mio pc. Non sono pienamente soddisfatta, come sempre, ma mi sono impegnata a scriverla e spero che non faccia così schifo come la penso io. *coffcoff* lasciamo perdere la storia del compleanno di una lontana zia, non sapevo proprio cosa inventarmi XD comunque, come al solito spero – io spero tanto, sì ;A; - di aver mantenuto l’IC dei personaggi. Non mi sembrano così IC, boh. Incrociamo le dita!
Credo di aver finito. ** Non è tra le mie Fred/Hermione migliori, lo so, ma spero – e siamo a tre! – che ti piaccia! *-* Tanto ammoreH per lorooooooo!
*fugge* Buona lettura! <3


 

When you’re too in love.

Sono state giornate furibonde senza atti d'amore, senza calma di vento,
solo passaggi e passaggi, passaggi di tempo.
 


 Fabrizio De Andrè.


 

«Ci hai messo troppo sale, Fred».
Hermione continuava a mescolare una buona dose di impasto, con le maniche della maglietta arrotolate fino ai gomiti sporchi di farina. Pentole opache sostavano sulle fiamme dei fornelli, i coperchi che sobbalzavano ogni tanto emanando sbuffi di vapore.
La notte era calata, sulla Tana, e la cena ancora mancava sulla tavola apparecchiata con cura dai due ragazzi, rimasti soli a casa: era il compleanno di una lontana zia dei Weasley e, a causa di un malore di Fred, Hermione era rimasta a fargli compagnia come gentilmente chiesto dalla madre di Ron.
Perché proprio lei non l’aveva ancora intuito, Harry si era bellamente proposto ma Molly era stata inflessibile: ci voleva qualcuno che, almeno per una sera, mettesse la testa a posto ad uno dei gemelli.
«Perché siamo da ore qui vicino e i piatti sono ancora vuoti?» chiese il ragazzo, mescolando la pietanza che stava cucinando da un bel po’ «Ho fame».
«Smettila di lamentarti e impegnati, la nostra cena non si cucinerà da sola» replicò Hermione irritata, spingendo l’impasto della torta sotto il grande forno della cucina «A che punto sei?» aggiunse, pulendosi le mani sui pantaloni chiari.
«A nessun punto, Granger. Io non so preparare da mangiare, e per di più sono anche malato» Fred, una goccia di sudore che gli scendeva lungo la tempia, abbandonò il cucchiaio per aiutarla a sistemare la pila di stoviglie che sostavano nel lavandino; il suo stomaco brontolò di nuovo, affamato, rivoltandosi come un calzino.
«Almeno il dessert sarà pronto tra poco» borbottò la Grifondoro, correndo a sistemare una pentola che ribolliva sulla fiamma
«Devo fidarmi oppure rischio la morte?» sorrise lui, incrociando le braccia
«Puoi anche digiunare, se dubiti della mia cucina» ribattè Hermione offesa, togliendo dal fuoco il purè che stava quasi per bruciare.
Si sentiva leggermente imbarazzata a stare da sola con Fred, senza George; era strano, non sentire la voce del gemello a completare le frasi dell’altro, e si stava aggrappando a un forte autocontrollo per non arrossire o balbettare ogni frazione di secondo.
Ma stare a contatto così stretto con lui, ascoltare il suo respiro calmo, ignorando i brividi che sembravano scariche elettriche giù per la sua schiena quando le loro mani si scontravano, per afferrare questa pentola o questa saliera, le ricordavano che lei aveva una – ehm – piccola e sopita cotta per il ragazzo.
Così, esibendosi in movimenti ampi – che avrebbero dovuto sembrare armoniosi, ma la resero più impacciata del solito –, attirava a sé le occhiate divertite di Fred, che non poteva fare a meno di pensare quanto fosse strana la Granger.
«Granger, che stai facendo?» le chiese, fissandola volteggiare con dei piatti tra le mani in uno sfarfallio di capelli. Lei si interruppe, rischiando quasi di cadere, diventando rossa quanto i suoi capelli; tossì, cercando di dissimulare l’imbarazzo – impresa che finì malissimo.
«La cena è quasi pronta» sorrise, aggiustando un paio di ciocche che proprio non ne volevano sapere di stare a posto «Fred, mi passi il sale?»
«Certo».
Eccolo, quel fremito che le attraversava la schiena, che gliela pugnalava come lame affilate; le loro dita si erano sfiorate, per una frazione di secondo, e lei aveva captato perfettamente la pelle liscia del ragazzo a contatto con la sua, ruvida a furia di sfogliare pagine e impugnare piume.
Erano come la carta e l’inchiostro, loro due, forse non c’era paragone più azzeccato. Fred era il foglio bianco e lei il sangue nero con cui tracciare le parole di dieci, cento, forse anche mille giorni.
Un rumore le ricordò che i bignè erano pronti, e per non bruciarli si precipitò a tirarli fuori dal forno; li appoggiò in bilico sul tavolo, facendo attenzione a non scottarsi, e sospirò soddisfatta. Anche il dolce era pronto.
«Non dovresti metterci della glassa, lì sopra?» la voce di Fred la riscosse, facendole rendere ancora conto quanto sembrasse stupida in sua presenza.
Ma certo, la glassa! Dove aveva la testa, quella sera?
«Sì, subito» si affrettò a rispondere, cercando di ritornare in sé. Stava cercando di fare troppe cose nello stesso momento.
Non guardare Fred che ti sorride – perché lui sorride sempre -, assaggia quest’intingolo o questa pietanza, non guardare Fred che ti sorride, non sembrare stupida –sembri già stupida, Hermione, e stai pensando troppo -, tieni d’occhio il purè, aggiusta i capelli, respira, cosa sta facendo Fred?
«Granger…?».
Si fermò, senza sapere cosa stesse facendo. Guardò i bignè davanti a lei, sembravano la tela di un bambino: erano orribili. Macchie di cioccolata sporcavano la teglia e i dolci preparati con cura, magari potevano essere ancora mangiati. Alcuni erano stati letteralmente distrutti, esplosi al centro, ed altri erano bruciati.
Datti all’ippica, Hermione.
«Se non sapevi mettere la glassa potevi dirlo a me__»
«Io so come si mette la glassa, Fred. E’ la tua irritante presenza che mi irrita!» lo interruppe, cominciando ad assassinare i poveri bignè che avevano avuto la sfortuna di trovarsi nel campo della sua furia omicida.
La risata del ragazzo la fece voltare di scatto, furiosa. Cosa c’era da ridere, eh?
Lo guardò, a metà tra la rabbia e l’imbarazzo, mentre una goccia di crema le scivolava sul naso
«E’ divertente, vero?» sbottò, gli occhi ridotti a fessure
«Da morire! Oh, Granger, non puoi immaginare quanto sei buffa!».
Buffa? Stupida, forse.
Brillante solo quando le ficcavano un rotolo di pergamena davanti con tanto di piuma e boccetta d’inchiostro. Perspicace solo quando si chiudeva nel suo mondo di carta e parole, dove guardava il mondo senza capirlo veramente.
Fred le si avvicinò, specchiandosi nei suoi occhi, il sorriso ancora vivo sul volto
«Forse dovresti rilassarti un po’, non trovi?» inclinò la testa di lato, squadrandola attentamente. Poi, il ghigno ancora luminoso, prese con il dito la stilla di glassa che in quel momento le scivolava sulla bocca «Non sei ancora a scuola, dopotutto».
Hermione credette, per un secondo, che il suo cuore sarebbe esploso: che scappasse dalla gabbia toracica, che gridasse tanto forte da farsi sentire tutt’intorno.
Da quando era arrivata alla Tana sentiva lo sguardo di Fred seguirla ovunque, i suoi malefici occhi color del cielo.
Erano stati mesi di sorrisi, domande lasciate in sospeso, imbarazzi, le solite sfuriate e qualche momento di riflessione che era servito ad entrambi; lei sapeva di non essere più la stessa, se c’era Fred nei paraggi. Sapeva di diventare rossa quanto i capelli dei Weasley se lui la guardava qualche secondo di troppo, se le sorrideva in quel modo che le faceva battere il cuore all’impazzata.
«Non dovresti finire di preparare, tu?» disse, facendo cadere la piccola goccia di glassa sul pavimento «Ho ancora fame»
«Se tu mi aiutassi, magari» rispose lei risentita, risvegliandosi dal torpore in cui era caduta.
Forza, Hermione. Sei Hermione Jean Granger, una Grifondoro! Un ragazzo non può farti diventare rimbambita!
«Certo, Granger» le sorrise, tornando ai fornelli.
Perché era solamente colpa sua se la cena non era ancora pronta e se lei era coperta di glassa dai capelli alla punta dei piedi.
Era solamente colpa di Fred se si era letteralmente innamorata di lui. 

                                                                                                        ***          

«Il purè forse è un po’ bruciato, Granger. Non sei granchè in cucina, te l’hanno mai detto?» Fred fissò perplesso il proprio piatto, dove una massa informe e giallastra sostava da qualche minuto senza essere neanche sfiorata.
«Almeno quello si è salvato, Fred» ribattè lei imbronciata «Non avevi fame? Mangia»
«Sembri mia madre. Però lei sa preparare cene di gran classe» un ghigno malefico si allargò sul volto lentigginoso del ragazzo, che quella sera si stava divertendo tantissimo a punzecchiarla. Prese un altro piatto, contenente una salsa biancastra, e intinse la punta del cucchiaio con aria concentrata.
Hermione si perse – di nuovo – nei suoi movimenti, nelle sue mani, nei suoi capelli rossi che ondeggiavano ad ogni sbuffo di vento; non si accorse nemmeno che lui si era fermato a guardarla, persa nei suoi pensieri, con un’espressione divertita
«Non so cosa ti prenda stasera, Granger, ma sei ancora più strana di quanto pensassi» mormorò, assaggiando il condimento preparato con cura dalla ragazza «C’è qualcosa di strano in questo yogurt» commentò, prendendone un’altra cucchiaiata per verificare meglio.
«Non è yogurt. È maionese»
«Ah. Allora è buona». 
Hermione abbassò il viso, guardando il purè bruciacchiato nel piatto, che la fissava in silenzio; sorrise leggera, compiaciuta, molto di più rispetto a quando i professori si complimentavano per la sua bravura.
Era velato, il complimento di quello zuccone di Fred, ma era stato capace di eliminare tutta l'ansia e l'astio, se mai c'era stato davvero.
Dopotutto era solo e soltanto colpa sua se lei si era letteralmente innamorata di lui.

 

 


Sintassi e grammatica: 11,3/20 
-1,5 per grammatica e sintassi, -1,2 per la battitura, -6 per la punteggiatura 
Accidenti, accidenti e ancora accidenti alla punteggiatura! Mancano moltissimi punti, alla fine di svariate frasi, che abbassano un punteggio altrimenti molto alto. Ci sono anche due occasioni in cui la virgola potrebbe essere sostituita con un più efficace punto e virgola, per ‘staccare’ meglio le parti di discorso (non l’aveva ancora intuito e preparati con cura) – ma il grosso del problema, come dicevo, sono i punti (in tutto ne hai omessi 18). Per il resto ci sono delle piccole sviste (ribattè -> ribatté, per due volte; granchè -> granché; tre casi in cui occorreva usare il maiuscolo, poiché era l’inizio di un discorso nuovo – la voce di Fred la riscosse, inclinò la testa e un ghigno malefico), una ripetizione (nel passaggio in cui Hermione volteggia in uno sfarfallio di capelli e diventa rossa quanto i suoi capelli), infine un paio di forme errate (soli a casa -> soli in casa; facendole rendere ancora conto quanto -> facendola rendere ancora conto di quanto). Guarda, mi sono odiata per tutti quei punti tolti, perché la grammatica in realtà sarebbe poco meno che ottima. 
IC dei personaggi: 19/20 
-0,5 per Fred e -0,5 per Hermione 
Partiamo dal presupposto che Hermione – sigh! – non ha mai avuto, canonicamente parlando, una cotta per Fred. Forse per questo la tua Hermione, che invece è consapevole di essere innamorata di lui, in alcuni punti mi pare un filino (ma davvero -ino) forzata. Si lascia andare a digressioni profonde, a pensieri particolari, a osservazioni molto intense, e diciamo che dall’Hermione della Rowling io mi aspetterei più una sorta di... ritrosia a lasciarsi andare all’eventuale fascino esercitato da Fred su di lei; tuttavia riconosco che la mancanza di questo riserbo è ampiamente giustificata dal fatto che, come ho subito introdotto, la tua Hermione sa bene di essere attratta da lui e in pratica l’ha accettato. Fred, d’altro canto – magari avresti potuto muoverlo un po’ di più, farlo ridere di più, ma hai scelto di focalizzarti sulle reazioni interiori di Hermione anche ai suoi semplici sguardi e questo lo caratterizza un po’ meno. Anche in questo caso comunque non ho nulla da obiettare: in fondo è malato, è comprensibile che non sia – ehm – vulcanico come suo solito! 
Stile: 19/20 
Come al solito, il tuo stile è efficace e ben chiaro. Forse usi immagini anche troppo alte per l’ambientazione delicata e quotidiana (il foglio bianco e il sangue nero con cui tracciare le parole di dieci, cento, forse anche mille giorni: non so, ma questo paragone l’avrei visto meglio se più ‘leggero’; così conferisce alla coppia un velo di malinconia non proprio necessaria, almeno non in questo contesto). Ad ogni modo la forma è così piacevole che una simile minuscola stonatura non si nota neppure, così come quei dannatissimi punti dimenticati! 
Originalità: 20/20 
Non avevo mai pensato a Hermione e a Fred in una cucina, alle prese con la cena: ho ridacchiato per tutto il tempo nell’immaginarmi la scena. Chapeau. 
Uso della citazione: 10/10 
Perfettamente azzeccata. E terribilmente LOL! 
Gradimento personale: 9/10 
Non te lo nascondo: avrei voluto vedere un Fred più vivace, più con la battuta e la risata pronte. Però la tua storia è splendidamente delineata, realistica e fresca, e solo un lettore con la sfera emotiva di un bradipo potrebbe mai sostenere il contrario! 
Totale: 88,3/103

I classificata: When you're too in love, di Hayley Black 

Sintassi e grammatica: 11,3/20 -1,5 per grammatica e sintassi, -1,2 per la battitura, -6 per la punteggiatura 

Accidenti, accidenti e ancora accidenti alla punteggiatura! Mancano moltissimi punti, alla fine di svariate frasi, che abbassano un punteggio altrimenti molto alto. Ci sono anche due occasioni in cui la virgola potrebbe essere sostituita con un più efficace punto e virgola, per ‘staccare’ meglio le parti di discorso (non l’aveva ancora intuito e preparati con cura) – ma il grosso del problema, come dicevo, sono i punti (in tutto ne hai omessi 18). Per il resto ci sono delle piccole sviste (ribattè -> ribatté, per due volte; granchè -> granché; tre casi in cui occorreva usare il maiuscolo, poiché era l’inizio di un discorso nuovo – la voce di Fred la riscosse, inclinò la testa e un ghigno malefico), una ripetizione (nel passaggio in cui Hermione volteggia in uno sfarfallio di capelli e diventa rossa quanto i suoi capelli), infine un paio di forme errate (soli a casa -> soli in casa; facendole rendere ancora conto quanto -> facendola rendere ancora conto di quanto). Guarda, mi sono odiata per tutti quei punti tolti, perché la grammatica in realtà sarebbe poco meno che ottima. 

IC dei personaggi: 19/20 -0,5 per Fred e -0,5 per Hermione 

Partiamo dal presupposto che Hermione – sigh! – non ha mai avuto, canonicamente parlando, una cotta per Fred. Forse per questo la tua Hermione, che invece è consapevole di essere innamorata di lui, in alcuni punti mi pare un filino (ma davvero -ino) forzata. Si lascia andare a digressioni profonde, a pensieri particolari, a osservazioni molto intense, e diciamo che dall’Hermione della Rowling io mi aspetterei più una sorta di... ritrosia a lasciarsi andare all’eventuale fascino esercitato da Fred su di lei; tuttavia riconosco che la mancanza di questo riserbo è ampiamente giustificata dal fatto che, come ho subito introdotto, la tua Hermione sa bene di essere attratta da lui e in pratica l’ha accettato. Fred, d’altro canto – magari avresti potuto muoverlo un po’ di più, farlo ridere di più, ma hai scelto di focalizzarti sulle reazioni interiori di Hermione anche ai suoi semplici sguardi e questo lo caratterizza un po’ meno. Anche in questo caso comunque non ho nulla da obiettare: in fondo è malato, è comprensibile che non sia – ehm – vulcanico come suo solito! 

Stile: 19/20
Come al solito, il tuo stile è efficace e ben chiaro. Forse usi immagini anche troppo alte per l’ambientazione delicata e quotidiana (il foglio bianco e il sangue nero con cui tracciare le parole di dieci, cento, forse anche mille giorni: non so, ma questo paragone l’avrei visto meglio se più ‘leggero’; così conferisce alla coppia un velo di malinconia non proprio necessaria, almeno non in questo contesto). Ad ogni modo la forma è così piacevole che una simile minuscola stonatura non si nota neppure, così come quei dannatissimi punti dimenticati! 


Originalità: 20/20

Non avevo mai pensato a Hermione e a Fred in una cucina, alle prese con la cena: ho ridacchiato per tutto il tempo nell’immaginarmi la scena. Chapeau. 

Uso della citazione: 10/10 

Perfettamente azzeccata. E terribilmente LOL! 

Gradimento personale: 9/10 

Non te lo nascondo: avrei voluto vedere un Fred più vivace, più con la battuta e la risata pronte. Però la tua storia è splendidamente delineata, realistica e fresca, e solo un lettore con la sfera emotiva di un bradipo potrebbe mai sostenere il contrario! 

Totale: 88,3/103


Sì, cioè. ;AAA; SONO ARRIVATA PRIIIIIIIIMA!
Non ci credo ç__ç questa storia è stato un parto difficile e travagliato: vederla arrivare prima è una soddisfazione enorme, per me. ç_ç
Per la grammatica volevo fucilarmi, davvero. Non ho mai preso un punteggio così basso e credo che comincerò a studiare un po' la punteggiatura XD mh, credo che Moby Dick stia influendo molto sul mio stile XD *ammazza Melville*
Comunque, sono davveeeeeeeeero soddisfatta. Faby ha detto tante belle skfjskdj cose sulla mia storia e io stavo letteralmente morendo, ecco. çwwwç
Perchè non mi sarei mai aspettata che questa storia arrivasse prima, e quindi... boh ;AAA; io sono ancora sotto shock cavolo!
Evito lo sproloquio, fatto come al solito sul forum, e ci tengo a ringraziare la giudiciA - veloce, impeccabile, ultimamente sto acchiappando tanti contest stupendi <3 - per tutte le belle parole spese sulla mia fanfiction scema ;AAA; 
Se mai ti verrà in mente di indire un contest su Fred e Hermione, fai un fischio! *-*
Grazie~ <3

Sayonara!

 

   
 
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