Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: vanillasunshine    17/10/2011    3 recensioni
e se l'amore sconfinato per una donna si trasformasse in pazzia, facendo cadere Stefan dritto fra le braccia del suo vero amore?
e se Damon in realtà fosse quello buono e Stefan quello cattivo?
e se tutto accadesse prima che incominciasse la vera storia? Il desiderio d'amarsi non è mai stato così forte, così incontrollabile, così bello.....
Genere: Fantasy, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

A Stefan era sempre piaciuto l'autunno, forse per il cambiamento della natura che gli ricordava così tanto Mystic Falls, o magari per il fatto che era proprio in quel periodo in cui conobbe Katherine. Lei era stata il suo primo vero amore, e lui, nonostante fossero passati più di cinquant'anni, non riusciva a dimenticarla. Pensare che aveva rinunciato alla sua umanità per un suo capriccio, per quella stupida, folle e meravigliosa idea di passare l'eternità insieme. Dopo la trasformazione lei si era limitata a sparire. Non una parola di conforto, non una parola d'addio, non un ultimo bacio. Scomparve nella nebbia dei primi d'ottobre, lasciando solo un'ombra del suo profumo sul candido collo di Stefan.

Da quel giorno aveva continuato a girare di città in città, cercando nuove emozioni e modi nuovi di sperimentare la sua immortalità, ma non riusciva a sentirsi pieno. Mai sazio di quella voglia frenetica di sangue che Katherine faceva sembrare inesistente, mai libero di seguire quel briciolo di umanità che restava aggrappata ai suoi sentimenti. Il problema è che era più semplice spegnere tutte le emozioni che seguirle; l'istinto animale era più forte di lui.

Si trovava in una cittadina sperduta dell'Oregon, sembrava un posto tranquillo. Questa volta non voleva attirare troppo l'attenzione: pareva un bel posto per provare a costruire qualcosa. Anno: 1927.

Camminando per la strada, vide un locale dal quale proveniva della musica Jazz che in quel periodo affollava tutti i locali. Con un sorrisetto compiaciuto entrò. La cosa si prospettava divertente: un sacco di gente era in mezzo al locale ballando freneticamente, ai lati del locale le giovani coppie ubriache cercavano un angolo tranquillo dove liberare la loro passione.

-Un doppio scotch.- ordinò al bancone.

-Arriva.- e il barista gli lanciò il bicchierino facendolo strisciare sul bancone di legno. Quando si girò lo vide in faccia. Sembrava un tipo comune, dall'espressione furba, capelli neri come la pece contornavano quei suoi occhi verde chiaro.

-Ecco. Tieni il resto.- gli lasciò una banconota. Poi guardò il barista un'altra volta.

-Sai, tu hai qualcosa di famigliare. Ci conosciamo?- lo ammiccò leggermente.

-Non frequento tipi come te.- rispose.

-Ossia?-

-Spocchiosi, snob, egocentrici, stupidi, arroganti,....posso andare avanti quanto vuoi!-

-Detti così sembrano difetti. Comunque calmati, non volevo fare niente di male, solo conversare.-

-Non vuoi fare niente di male? Comincia con l'uscire da questo locale.- lo fissò dritto negli occhi. Stefan allora capì.

-Grazie per il drink.- e si alzò dallo sgabello per andare in mezzo a un gruppo di giovani che stavano ballando, completamente ubriachi: aveva puntato l'obbiettivo.

Il ragazzo sapeva che Stefan non prometteva nulla di buono. Pochi minuti dopo lo scorse su un divanetto in un angolo, insieme alle sue “accompagnatrici” (le ragazze con cui prima si era sfogato sulla pista da ballo). Rideva e scherzava, immerso in un'ubriachezza da baci e alcol. Ma c'era qualcosa di più, i suoi baci su quei bianchi colli erano aggressivi. Mostravano quello che era veramente; quei bianchi denti che si immergevano nella morbida pelle come se fosse burro, sporcandosi di quel rosso particolare, così succoso e caldo. Lasciarsi andare era una bellissima sensazione. Dopo un po', il ragazzo dietro al bancone decise di reagire. Si avvicinò a lui senza la minima paura.

-Esci da qui a fare le tue porcate.- disse fermo.

-Sei alquanto pessimo come proprietario di un locale di divertimento. Non vale più la regola che il cliente ha sempre ragione?- disse ridendo e le ragazze gli vennero dietro con le risate.

-Non quando si hanno dei clienti “particolari”. Vai via ho detto.- esclamò più arrabbiato di prima.

Stefan si arrese alla situazione spassosa, come la definiva lui. E alzandosi si rivolse alle ragazze:

-Scusate tesorini, ma abbiamo un guastafeste. Siete state dolcissime, in tutti i sensi. Ma purtroppo non vi ricorderete niente di questa sera se non che era una piacevole serata in compagnia.- guardò intensamente il barista, porgendogli il bicchiere vuoto che aveva in mano.

-Questa volta l'hai vinta tu, ma non credere che potrai sempre nasconderti. Non da me, Damon.-

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: vanillasunshine