-Ma…
ma quella è Rose Weasley?
Doveva essere stato un ragazzino del
primo anno a fare una domanda del genere.
Certo che era Rose
Weasley. Chi altri, se non lei, avrebbe avuto la sfrontatezza e il
coraggio di saltare fuori dal buco del ritratto e dirigersi quasi a
passo di marcia attraverso la Sala Comune Grifondoro, con il suo
cespuglio di capelli rosso fiamma scompigliati e bagnati intorno al
viso, la divisa dei giocatori di Quidditch completamente infangata e
in disordine e il manico di scopa impugnato?
-Eccola, è tornata.-
disse Albus, lanciando un’occhiata a Louis e Lily, seduti insieme a
lui intorno a un tavolino.
I due ragazzi si voltarono e
fissarono Rose che li raggiungeva, con un sorriso allegro, e si
lasciava cadere su una sedia, esclamando: -Gente!
-Non siamo
gente, Rose, siamo i tuoi cugini.- ridacchiò Lily.
-Sai che
cambia.- ribatté la ragazza, poggiandosi sulle ginocchia il manico
di scopa. Aveva un aspetto quasi terribile: i capelli crespi erano
inzaccherati e alcune ciocche bagnate sembravano incollate alla
fronte. Anche sul viso c’erano chiazze di fango, per non parlare
della divisa spiegazzata e gocciolante. Se l’avesse vista,
quell’oca della loro cugina Lucy si sarebbe messa a
urlare.
-Cavolo, stai messa davvero malissimo.- commentò Lily,
squadrando la cugina con occhio critico e ricevendo in risposta uno
sguardo fulminante.
-Che vuoi dire? Guarda che nell’ultimo
compito di Trasfigurazione ho preso…
-Parlavo del tuo
aspetto.
-Ah, sì.- rispose disinvolta Rose. Poggiò un gomito sul
tavolino e Louis allontanò subito i suoi fogli di pergamena, per
impedire che si rovinassero.
-Scommetto che sei stata ad allenarti
al campo con questa maledetta pioggia.- disse Albus. Lanciò
un’occhiata a una finestra poco lontana: attraverso i vetri si
vedevano il cielo grigio, gonfio di nubi, e la pioggia che scrosciava
con un fragore assordante.
-Esatto.- rispose lei. -Oh, quelle sono
delle Gomme Bolle Bollenti?
Rose afferrò un pacchetto colorato di
verde e arancione, in bilico sul bordo del tavolo, sotto lo sguardo
indignato di Lily.
-Ehi, quelle erano mie!
-Taci.- le intimò
Rose, mentre scartava il pacchetto. Dentro c’erano un bel mucchio
di caramelle colorate e morbide. La ragazza ne afferrò tre e le
portò alla bocca, tutte insieme, per poi masticare con
frenesia.
Albus, Louis e Lily la guardarono divertiti mentre si
ingozzava con “la delicatezza di un troll”, così diceva sempre
James.
-Tra poco è ora di cena, puoi mangiare in Sala Grande. Mi
accompagni?- le domandò Albus, alzandosi.
Rose levò lo sguardo
verso di lui e annuì, mugugnando qualcosa di incomprensibile, a
causa della bocca piena di caramelle.
Si alzò a sua volta,
reggendo nella mano sinistra il manico della sua scopa, poggiò il
pacchetto sul tavolino e disse, rivolta a Lily: -Ne rimangono un
paio, penso. Puoi tenertele.
-Oh, grazie… ehi, aspetta! Ferma un
attimo.
Rose, che si era già voltata insieme ad Albus per
dirigersi verso il buco del ritratto, si girò seccata verso la
cugina.
-Sì?
-Non dovresti cambiarti? Insomma, vuoi andare in
Sala Grande con questi capelli? E poi sei tutta bagnata!
-Giusto,
grazie per avermelo ricordato. Al, vado a mettere la divisa della
scuola. Torno tra un minuto.
Albus la guardò mentre correva verso
le scale che portavano ai dormitori femminili. Se un’altra ragazza
gli avesse detto una frase del genere, avrebbe sbuffato e si sarebbe
sentito lieto di essere nato maschio. Ma conosceva Rose e sapeva che
per lei i cambi di abito di un minuto duravano davvero un minuto, se
non di meno.
Infatti eccola lì, dopo quelli che sembravano circa
cinquanta secondi, mentre saltava l’ultimo gradino delle scale e si
affrettava verso di lui. Indossava la divisa nera della scuola e i
suoi capelli erano ancora in disordine, ma sembravano meno bagnati e
più dritti di prima.
-Andiamo, su. A stasera!- esclamò Rose,
rivolta a Louis e Lily.
-Ci vediamo.- disse Louis, facendole un
cenno. Quando anche Lily salutò i due ragazzi, Rose e Albus si
voltarono per poi dirigersi verso il buco del ritratto. Si
arrampicarono, percorsero un breve passaggio e scostarono il quadro
della Signora Grassa, per poi ritrovarsi in un corridoio illuminato
da alcune fiaccole.
-Allora, che hai fatto durante l’allenamento?-
le chiese Albus, mentre i due iniziavano a camminare.
-Il solito.
Mi sono divertita a lanciare un po’ di pluffe e poi mi sono messa a
colpire i Bolidi. Penso di aver spezzato uno dei sedili sugli spalti
con un colpo troppo forte, ma non se sono del tutto sicura.
Albus
trattenne una risata.
-La Coppa la vinciamo di sicuro,
quest’anno.
Continuarono a chiacchierare di Quidditch e
allenamenti lungo il tragitto che percorsero, attraverso gli
innumerevoli corridoi e le scalinate del castello.
Poi
accadde.
Avevano appena superato l’aula di Trasfigurazione,
quando dall’angolo del corridoio sbucò qualcosa. O meglio,
qualcuno. Albus e Rose si bloccarono e fissarono colui che,
attorniato da un gruppetto di ragazzine urlanti, si stava dirigendo
verso di loro.
Ondulati capelli biondi, un ghigno che rendeva il
suo volto ancora più attraente e bellissimi occhi grigi con i quali
gettava sguardi languidi alle sue ammiratrici.
Era Scorpius
Hyperion Malfoy, il ragazzo più bello di tutta Hogwarts, colui che
aveva fatto innamorare ogni ragazza… a eccezione di Rose. Rose, la
testarda Grifondoro che non lo degnava mai di uno sguardo e preferiva
lanciargli tutti gli insulti di questo mondo.
Scorpius ormai si
era avvicinato ai due ragazzi, sempre seguito dalle studentesse
adoranti che lo fissavano come se fosse Merlino incarnato. Passò
accanto a Rose, lanciandole uno dei suoi più accattivanti sorrisi e
sfiorando il suo braccio.
-Weasley.- disse con freddo
divertimento, mentre si bloccava.
Rose gli rivolse uno sguardo
disgustato e duro, ma non arretrò di un passo. Le ragazzine smisero
di ciarlare e si allontanarono lungo il corridoio, scambiandosi
occhiate preoccupate. Anche Albus, con espressione tesa, fece alcuni
passi indietro e osservò Rose e Scorpius che si
fronteggiavano.
-Malfoy.- rispose la ragazza, in tono
indifferente, per poi voltarsi verso Albus. -Puoi andare, aspettami
in Sala Grande.
Albus annuì, si girò e si affrettò lungo il
corridoio, per sparire dopo pochi instanti oltre l'angolo. Rose tornò
a guardare Scorpius e disse: -Allora, devi dirmi qualcosa? Che
vuoi?
-Oh, ma quanta freddezza.- disse sarcastico lui. –Quand’è
che ammetterai che sei rimasta abbagliata dal mio fascino?
-Piuttosto
lascio la squadra di Quidditch della mia Casa.
Scorpius ghignò
ancora, ma dentro di sé si sentiva rabbioso. Com’era possibile?
Tutte le ragazze della scuola gli correvano dietro, ma Rose era
l’unica che ancora non cadeva ai suoi piedi! Se avesse saputo ciò
che provava davvero… ma no, per lui quella ragazza sarebbe stata
solo una delle sue tante conquiste.
-Smettila di fare la
difficile, so che tu sei innamorata di me.
Scorpius avvicinò il
suo viso a quello di Rose. I loro occhi si incatenarono, grigio
nell’azzurro, mentre il ragazzo si faceva sempre più vicino. Rose
rimase immobile, con un’espressione stranamente rapita, e non si
mosse neanche quando Scorpius afferrò i suoi polsi.
Ormai le loro
labbra erano vicinissime, stavano per sfiorarsi. Esultando dentro di
sé, Scorpius chiuse gli occhi e si sporse ancora un poco di più…
Un
polso di Rose scattò, sfuggendo facilmente alla sua presa, e un
secondo dopo avvertì la punta di qualcosa che gli premeva sul petto.
Lui fece appena in tempo ad aprire gli occhi e a incontrare lo
sguardo determinato della ragazza, prima che questa urlasse con
quanto fiato aveva in gola: -Stupeficium!
Perché Rose Weasley era
una fiera ed orgogliosa Grifondoro.
Perché Rose Weasley non era
mai stata segretamente innamorata di Scorpius Malfoy.
Perché
Scorpius Malfoy non era il Principe delle Serpi.
Perché Rose
Weasley non aveva ereditato solo l’intelligenza dalla madre, ma
anche una bella dose di determinazione.
Perché, se Scorpius
Malfoy provava a conquistarla oppure a baciarla contro la sua
volontà, Rose Weasley non rimaneva lì ferma, emozionata e con il
cuore che batteva a mille.
Ma gli avrebbe tirato un pugno dritto
sul naso.
Oppure uno Schiantesimo che, come in quel caso,
l’avrebbe spedito in infermeria riportando un bel po’ di
contusioni alla testa.
*
NdA: Solo
una cosa.^^ Detesto le
Rose\Scorpius dal profondo del mio cuore, ma penso che
questo l'abbiate già capito.<3