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Autore: Sherlock Holmes    17/10/2011    2 recensioni
Una tranquilla nottata a teatro offerta a Watson da Holmes si trasformerà in una caccia all’uomo…che esaspererà il povero dottore.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 La pendola in stile Luigi XIV che campeggiava sul camino battè le 9 di sera.
Come di consueto, stavo sfogliando il British Medical Journal. Gli articolisti, in questo numero, si dilungavano in una serie di inutili disquisizioni riguardo al sistema cardio-circolatorio.
Dato che la mia lettura mi annoiava, piegai il periodico e lo posai sul tavolinetto persiano che occupava la mia sinistra.
Mi concentrai sulla sagoma del mio coinquilino.
Holmes era seduto di fronte a me.
Teneva in mano, davanti al volto, alcune carte scolorite dagli acidi e corrose in più punti. Vidi in controluce che Holmes aveva riempito ogni minimo spazio con scritture, linee e mappe.
- Di che tratta il foglio che sta esaminando?- gli chiesi, rompendo il silenzio che durava, ormai, da troppe ore.
Sherlock Holmes abbassò la pagina, inarcando le sopracciglia.
Odiava essere interrotto durante i suoi ragionamenti. Lo sapevo, ma, in quel momento, non m’importava minimamente. Avevo bisogno di parlare. E di sentir parlare.
Holmes sospirò, gettando il foglietto a terra e poggiando la schiena sulla poltrona.
- Sciocchezze.-
Il suo sguardo poi si perse nel bianco del soffitto. A volte Holmes riusciva ad estraniarsi completamente dal mondo che lo circondava.
Per riportarlo alla realtà, ma, soprattutto per ricordargli che aveva un coinquilino che, in quella specifica sera, si sentiva in vena di comunicare, mi schiarii la voce.
Holmes ci mise qualche secondo prima di accorgersi che avevo tentato di richiamare la sua attenzione.
Con rassegnazione, mi fissò, aspettando che io iniziassi a parlare.
A volte, Holmes poteva rivelarsi un ottimo narratore. Quindi, lo incalzai.
- Allora… Ehm… Che ha fatto oggi di interessante?-
- Nulla. O, almeno, nulla che può importarle.-
D’accordo, quella non era la sera in cui Holmes vestiva i panni di buon favellante.
Avevo capito che la sua unica intenzione era far cadere qualunque discussione gli si proponesse. Non ero, però, un uomo votato ad arrendersi:- Vorrà dire che fingerò di interessarmi a qualunque cosa lei abbia fatto.- dissi.
Holmes sorrise, chiudendo gli occhi.- Touchè.- mormorò - Ha un bisogno disperato di sentir parlare, giusto? Ma dato che io non ho intenzione di aprire discussioni… Che ne dice di andare a teatro?-
Lo osservai attentamente.
- Lei sta scherzando, vero? Ormai, in ogni teatro londinese è iniziato lo spettacolo serale…-
-…ma deve ancora iniziare quello notturno.-
- Quello… notturno…- mormorai.
- Non pensi male, Watson! Non la porterei mai in un… teatro per soli uomini! La conosco fin troppo bene… Ne rimarrebbe scioccato.-
Mi sentii punzecchiato.
- Io non ne rimarrei scioccato, Holmes.-
Holmes ridacchiò.
- La smetta, per favore. E solo che io non apprezzo le donne di… facili costumi.-
- Certo.-
Tacemmo.
- Allora… Lo spettacolo teatrale notturno necessita di prenotazioni?- chiesi.
Holmes mi fissò.- Non che io sappia.-
- Beh, allora… Che aspettiamo?-
 
  
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