Ciao a tutti voi! Sono ritornata proponendovi questa semplice raccolta dedicata naturalmente alla mia droga: le usuk<3 *_* Praticamente io ho già tutti pronti i capitoli, ma naturalmente se questo primo vi farà schifo *spera di no xD* lei posterà anche gli altri!:D Questo lavoro (se così si può definire xD) l'ho fatto in una sola sera, senza alcuna pretesa. Come al solito vi chiedo di lasciarmi un piccolo commentino. Il vostro parere per me è importantissimo! Non vi tedio oltre e vi lascio alla lettura di questo capitolo!
Enjoy it! ;)




Tatto.

Era caduto. Ed ora era per terra che piangeva coprendosi con la manina il ginocchio sbucciato.
Faceva veramente male.
Eppure quante volte gli aveva detto di non correre?
Ma lui cosa ci poteva fare? Era da tanto tempo che non si vedevano, che non abbracciava più il suo adorato Arthur.
E la gioia era stata tale che non aveva potuto fare a meno di correre il più veloce possibile per fiondarsi fra le sue braccia, quasi avesse paura che andasse via di nuovo.
Ed era caduto.
Piangeva (anche se lui se ne vergognava molto, era un'eroe!) e, come ogni bambino, temeva la ramanzina in quanto non bisogna correre e bisogna sempre obbedire.
Vide Inghilterra avvicinarsi a lui lentamente. D'impulso smise di piangere e chinò il capo, quasi come se non volesse farsi vedere perchè reo chissà di quale colpa.
Ma ciò che ricevette fu solo una dolce e tenera carezza.
Sollevò il capo e vide il viso sorridente di Inghilterra.
Nessuna ramanzina. Nessuno schiaffo.
Solo una carezza.
Tirò su con il naso e chiuse gli occhi.
"Non e niente. Passerà subito, vedrai." gli disse con tanta gentilezza e amore che Alfred non seppe se quelle erano lacrime per il dolore o per la felicità.
Però, l'unica cosa di cui era certo, era la sua mano intracciata in quella di Arthur, che felice, camminava con lui e lo accompagnava in quello che sarebbe stato il suo cammino.
E così, non sarebbe mai più caduto.