Libri > His Dark Materials
Segui la storia  |       
Autore: ellieCioppi    21/10/2011    4 recensioni
Will e Lyra: un amore, un sogno, ai confini della realtà.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kirjava, Lyra Belacqua, Mary Malone, Pantalaimon, Will Parry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
questeoscuremateriefanfic



  « E quando le nostre labbra si incontrarono,
fui certo che avrei potuto vivere cent'anni e visitare tutti i paesi del mondo,
ma che niente avrebbe eguagliato l'intensità di quell'ista
nte. »
–– Nicholas Sparks






    Will e Kirjava si trovavano davanti ad un piccolo edificio prefabbricato, molto modesto e senza troppe pretese, con le pareti dipinte di azzurro. Alla cassetta delle lettere stava scritto il nome "Malone".
Erano passati alcuni anni ormai, ma Mary e Will si vedevano spesso da quando erano tornati nel loro mondo d'origine.
Kirjava si mosse fluidamente verso la porta d'ingresso e s'accucciò aspettando il ragazzo, lisciandosi il pelo dai colori 'sfuggenti'. Will s'avvicinava con passo lento, stanco dalla giornata lavorativa, tuttavia abbastanza sereno. Era finalmente riuscito a sistemarsi con sua madre e poteva curarla lui personalmente, come quand'era più piccolo e nessuno sospettava la sua infermità. Sospirando, arrivò finalmente accanto al suo daimon di fronte all'entrata principale e bussò. Dopo pochi secondi Mary aprì la porta e lo accolse con un caldo sorriso.
- Ciao, Will. Kirjava...prego, entrate.
- Ciao, Mary - risposero.
Si accomodarono in salotto, dove erano già pronte le due morbide poltrone blu e il vassoio del the sul tavolino centrale. Kirjava si accucciò in grembo a Will, facendo le fusa.
- Com'è andata la tua settimana, caro?
- Stancante e se non fosse che è un mio superiore, l'altro giorno avrei tirato un pugno in faccia volentieri a Smith... - disse lui, passandosi una mano sugli occhi.
- Capisco, è successo molto spesso anche a me durante la mia carriera lavorativa...e tu sei soltanto all'inizio, d'altronde hai solo vent'anni.
- ...che meraviglia, davvero.
- Su, non fare lo scontroso e bevi il tuo the, così ti rilassi.
Il ragazzo si sporse a prendere la propria tazza versandosi anche un goccio di latte e zuccherando, per poi sorseggiare tranquillamente insieme all'amica.
Rimasero qualche secondo in silenzio, infine Will chiese:
- Mary, l'attività onirica può essere collegata alla Polvere?
- Be', può influenzare il flusso di Polvere certamente, ma non sono sicura della reciprocità del rapporto. Perché questa domanda?
- No, niente, non ti preoccupare.
Continuarono a chiaccherare amabilmente per il resto della serata, poi circa a mezzanotte Will si avviò verso casa.
Kirjava gli camminava accanto, silenziosa. Rifletteva su quali parole rivolgergli per affrontare nuovamente il discorso di quei sogni che si facevano sempre più ricorrenti e consapevoli di volta in volta.
Will conservava ricordi indelebili a distanza di anni della sua amata Lyra; ormai erano diventati entrambi adulti, ma lui non era mai riuscito ad immaginarla diversa dall'ultima volta che l'aveva vista. Eppure, nei recenti sogni la vedeva come una giovane donna meravigliosamente bella; anche per questa novità erano sorti i primi sospetti riguardanti la Polvere
Kirjava camminava al suo fianco silenziosa, ancora indecisa sul modo in cui esprimere i propri pensieri.
- Mancano tanto anche a me, lo sai. Però che possiamo fare? Non abbiamo più il coltello e questi pensieri ci stanno uccidendo per lo struggimento e la malinconia. Dovresti smetterla di rimuginare a questo modo.
- Lo so perfettametne - rispose Will, seccato - E' solo più difficile a farsi che a dirsi. Parecchio più difficile.
Continuarono a camminare, in silenzio, verso casa, un modesto monolocale nel centro di Oxford. Will e sua madre stavano bene lì, tuttavia lui e Kirjava continuavano a notare l'assenza di qualcosa di fondamentale, da anni: Lyra e Pantalaimon.
- Ciao, mamma - disse Will con un sorriso dolce. La donna gli sorrise e gli andò incontro per abbracciarlo.
- Ciao, Will, tesoro. Com'è andata oggi?
- Bene, è stato un po' snervante, ma bene. Tu che hai fatto di bello?
- Ho un po' pulito e ho guardato una telenovela. Vai a letto, sarai stanco, guarda che ora è. Buonanotte, caro.
- Buonanotte, mamma.
Will si diresse verso la sua stanza, stanco eppure ansioso.
La sera era un momento atteso con trepidazione, ma il disagio che si creava a causa dell'etereità delle visioni lo faceva stare male.
Nonostante tutto, si cambiò lentamente e, infilatosi a letto, cadde in un sonno tranquillo.

Si trovavano ancora a Cittagazze, tuttavia Will e Lyra non erano dei ragazzini, bensì avevano la loro attuale età; il ragazzo si voltò verso di lei, terrorizzato dal vederla sparire, sfuggente ed eterea come il sogno che stava vivendo. Lyra gli sorrise, con gli occhi ebbri di gioia, e gli andò incontro, cercando il suo corpo, il suo calore; un muro invisibile però li separava e loro si potevano soltanto guardare, appena sfiorandosi attraverso questa divisione.
- Lyra, amore mio...
- Will...mi manchi così tanto...
Un continuo cercarsi, un continuo perdersi, un continuo ritrovarsi senza aversi veramente.
Questa era la sostanza dei sogni.
Will desiderava così ardentemente sentire di nuovo il sapore dolce e languido delle labbra della sua amata, così morbide e rosee...eppure non le riusciva a raggiungere.
Ogni notte si ripeteva, ogni notte si sussurravano dolci parole, mentre Kirjava e Pantalaimon si guardavano teneramente nei loro occhi animali. La nostalgia graffiava il petto come artigli feroci, struggente e assassina di questi poveri giovani cuori che troppo presto avevano dovuto rinunciarsi e sacrificarsi.
I polpastrelli che riuscivano a sentire a malapena il tepore che emanavano quelli di Lyra, così delicati e chiari...i suoi capelli biondi che ondeggiavano con quella brezza proveniente dal mare di quel mondo un tempo divorato dagli Spettri...le sue braccia esili, coperte di una leggera peluria come le pesche...quanto avrebbe voluto poterla anche solo abbracciare...

...e il mattino dopo, le lacrime che scorrevano libere sulle gote lo annegavano nel suo amore lontano altri mondi.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > His Dark Materials / Vai alla pagina dell'autore: ellieCioppi