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Autore: redRon    29/06/2006    21 recensioni
Fervono i preparativi per il matrimonio di Bill e Fleur. Quest’ultima, come risaputo, pretende che ogni cosa sia perfetta…ma proprio l’elemento essenziale del matrimonio rischia di rovinare tutto e far rinchiudere la signora Weasley al manicomio! Per fortuna, un lampo di genio attraversa la menta di mamma Weasley che cerca di rimediare all’ “imminente catastrofe” con l’aiuto di Hermione… ovviamente, ci si mette in mezzo anche Ron! ^___^
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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a tutto c'è rimedio

A tutto c’è rimedio!

 

Alla Tana, era ormai tutto pronto per l’imminente matrimonio di Bill e Fleur…mi correggo, quasi tutto.

Mais…c’est terrible!!!”, esclamò un’irritatissima Fleur, quella mattina, nella cucina della signora Weasley.

“Suvvia, Fleur…calmati”, la rassicurava la signora Weasley.

“Comme potrei calmarmi!!!  Mio matrimonio sarà tra una semaine…e nionte è pronto!”.

“Come puoi dire questo, tesoro?”, disse Bill, “E’ tutto al suo posto”.

 

******

 

“Oh, ma di che si lamenta???”, sbuffò Ginny, in preda al delirio, nel salotto di casa Weasley, “Sono secoli che ci stressa con la storia del matrimonio! Non se ne può più!”.

“Dai, non ti agitare. Non ne hai il motivo”, la consolava Hermione, “Guarda il lato positivo: tra una settimana tutto questa finirà…”.

“…e finalmente Flebo se ne andrà! Oh, wow, ho fatto la rima!”, rise divertita Ginny seguita a ruota da Hermione.

“Cosa avete da ridere?”, chiese Ron, scendendo le scale insieme a Harry.

“Nulla…tua sorella diventerà una poetessa”.

“Felicitazioni”, ironizzò Ron.

“Che c’è? Ti stai allenando per le congratulazioni agli sposi?”, disse Hermione, sorridendo ampiamente.

“Spiritosa!”.

Hermione gli fece la linguaccia e Ron le tirò un cuscino del divano.

“Ok, dato è in corso una guerra, io porto Harry con me a giocare a scacchi”, propose Ginny.

“D’accordo”, fece Harry.

“Ti straccerà!”, disse Ron.

“Attento a non essere stracciato tu, piuttosto!!!”, esclamò Hermione, ritornando il cuscino a Ron in un modo non molto garbato.

 

 

******

 

Nel pomeriggio, si respirava un’aria di assoluta tranquillità.

Hermione non perdeva un attimo di tempo per studiare qualcosa, Ron non perdeva un attimo di tempo per disturbarla e Ginny era serena e tranquilla tra le braccia di Harry.

Il motivo di tanta pace era l’improvvisa partenza di Fleur per la Francia, poiché doveva sistemare ancora un paio di cosette.

“Certo che si sente la sua mancanza, eh?”, disse Ron, mentre quasi tutta la famigliola era riunita per la cena.

“Si sente di più lei che una mandria di Dissennatori inferociti!”, abbaiò Ginny, “Ma adesso che finalmente mi ha lasciato un attimo di tregua, devo solo ringraziarla!”.

La calma cenetta della famiglia venne interrotta da un leggero bussare alla porta.

Dopo aver aperto, la signora Weasley ritornò in cucina con una grande scatola tra le mani.

“Cos’è quello, cara?”, chiese il signor Weasley.

“Il vestito di Fleur. Me l’hanno mandato dalla sartoria di Diagon Alley. Chiuderà per le ferie, quindi ho pensato di occuparmi io del vestito…”.

“Fortuna che sei un’ottima sarta, mamma!”, disse Ginny.

“Ti ringrazio, cara. Ora, però, è meglio sbrigarsi a finire la cena perché, dopo che Ronnie mi avrà aiutato a lavare i piatti, andremo tutti a letto che domani ci aspetta un’intensa giornata”.

“Io dovrei aiutarti a fare cosa???”, domandò Ron contrariato.

“A lavare i piatti, caro! E non discutere!!!”, quando mamma Weasley si arrabbia, c’è poco da fare.

 

******

 

Il mattino seguente, la signora Weasley si alzò di buon’ora per terminare il lavoro di taglio e cucito sul vestito di Fleur.

Gli altri inquilini della casa dormivano ancora profondamente. Ma il loro sonno beato fu interrotto bruscamente dalle urla isteriche della signora Weasley stessa che fece precipitare di sotto il signor Weasley, Ginny, Harry e Hermione (alle sette del mattino, Ron non sente neanche le bombe).

“Cosa succede???”, chiese allarmato il signor Weasley.

“Tesoro…è una catastrofe!!!”.

“Cosa è una catastrofe?”.

“Il…il…”.

“Il?”.

“Per Merlino, fammi parlare!!!”.

“Scusami”.

“Il vestito da sposa di Fleur!!! Hanno sbagliato tutte le misure e lei si arrabbierà tantissimo se saprà una cosa del genere…e poi la sartoria è chiusa!!! Dovrò ripararlo tutto da sola e se non ci riuscirò sarà la fine!!!”, disse tutto d’un fiato la signora Weasley scoppiando, poi, in un sonoro pianto.

“Oh, calmati, cara. Vedrai che tutto si aggiusterà”.

“Il tuo conforto è perfettamente inutile quando si tratta di Fleur-deve-essere-tutto-perfetto-Delacour!!!”.

“Signora Weasley…”, esordì Hermione, “…se vuole l’aiuteremo anche noi. Io non sono molto ferrata in materia di cucito, come si è visto nel mio vano tentativo di confezionare roba per Elfi, ma se vuole posso fare qualcosa…”.

“Effettivamente, mia cara, qualcosa che potresti fare ci sarebbe”.

“Ovvero?”, disse Ginny.

 

******

 

Ormai era un’intera mattinata che Hermione e la signora Weasley erano rinchiuse nella camera di Fleur.

“Ma cosa staranno mai combinando quelle due?”, si chiedeva Ginny, seduta al tavolo della cucina con il resto della famiglia e Harry.

“Hermione e mamma, insieme, sarebbero capaci di scatenare…yamw…il finimondo!”, disse Ron, da poco alzatosi, sbadigliando animalescamente.

Nel frattempo, nella stanza di Fleur, Hermione era in piedi su uno sgabello e la signora weasley le ronzava intorno con delle spille in mano.

“Signora Weasley, senta…”, disse Hermione, “…vede…con credo sia una buona idea!”.

“Oh, cara, si che è una buona idea! E poi è la sola che abbiamo per sistemare tutto!”.

“Ma io…non sono fisicamente capace di aiutarla…”.

“Invece sei perfetta! Avrei potuto anche dirlo a Ginny, è vero, ma a te sta davvero benissimo! È vero che Fleur è decisamente più alta di te, ma mi regolerò di conseguenza. Per il resto, è tutto ok”.

“Ma…”.

“Hermione”, disse la signora Weasley guardando dritta negli occhi la ragazza, “Alle tue spalle c’è uno specchio. Hai provato a specchiarti?”.

Hermione ricambiava lo sguardo intenso della signora Weasley.

Si voltò e vide la sua immagine vestita di seta e organza riflessa nello specchio.

“Sei proprio bella, mia cara. Ho fatto bene a farti provare il vestito da sposa di Fleur”.

Hermione era ancora immobile davanti lo specchio che si fissava con un’espressione perplessa.

“Forza, adesso girati. Devo aggiustare quell’orlo. Peccato che non posso usare la magia, a quest’ora avrei già finito. Ma la magia in questo campo potrebbe anche sbagliare…”.

Mentre la signora Weasley lavorava, Hermione ancora fissava quello specchio con uno sguardo incredulo.

In quell’abito bianco, lei era semplicemente meravigliosa, ma lei non si era mai accorta di quanto fosse bella.

“Adesso mi allontanerò per cinque minuti…devo controllare che nella lista del buffet ci sia tutto. Tu non muoverti da qui!”.

“Ma, signora! Mi lascia qui così???”.

“Oh, tranquilla. Sarò qui fra pochi minuti”.

Hermione fece per scendere dallo sgabello.

“Non muoverti!!!”, la rimproverò la signora Weasley, “Altrimenti rovini tutto il mio lavoro!”.

La signora Weasley uscì, chiudendosi la porta alle spalle, lasciando una Hermione più perplessa che mai.

Dopo alcuni secondi, o forse minuti, Hermione decise di trasgredire l’ordine della signora Weasley e scese dallo sgabello per andarsi a sedere sulla sedia. Non ce la faceva più di stare immobile come un manichino.

Sbuffando, si sedette sulla sedia, quando una voce proveniente dal corridoio attirò la sua attenzione.

“Hermione”, la chiamava qualcuno.

E quella voce era riconoscibile fra mille.

Ron.

Che ci faceva Ron in giro per la casa a cercare Hermione?

“Hermione!!!”, continuava a chiamarla e, più Ron la chiamava, più Hermione appariva terrorizzata.

Toc toc.

Beccata.

“Hermione…sei lì?”.

“Nooo!”.

“Come no? E allora questa voce di chi è?”.

“Questa che senti è la voce di Hermione registrata!”.

Regi che??? Dai, fammi entrare”.

“Ron, ti ho detto di no!”.

“Ma perché?”.

“Perché sono…impresentabile!”.

“Ma cosa fate tu e mia madre lì dentro?”.

“Niente!”.

“Dai, non prendermi in giro! Di sotto ce lo stavamo chiedendo tutti così mi hanno mandato a cercarti”.

Non potevano mandare Ginny?, pensò Hermione.

La ragazza si alzò dalla sedia e si diresse verso la porta. La aprì quanto bastava per mostrare solamente metà del suo viso.

“Che fai?”, chiedeva ancora insistentemente Ron.

“Ron, ti prego, vai…fra poco scendo”.

Ma ron era bloccato a fissare qualcosa oltre la mezza testa di Hermione, all’interno della stanza.

“Ron?”.

Ma lui rimaneva ancora imbambolato.

“Ron…?”.

Ancora.

“RON!!!”.

Ron spostò il suo sguardo su quello di Hermione, che non esitò ad arrossire lievemente.

“Miseriaccia…”, sussurrò Ron, senza smettere di guardarla.

“Cosa?”.

“Sei…sei…incantevole…”, disse Ron, sempre in un sussurro, rosso da orecchie a piedi.

Hermione spalancò gli occhi per lo stupore.

“Cosa…come…?”, biascicò. Poi si voltò e vide che lo specchio rifletteva la sua figura da dietro, consentendo a Ron di guardarla.

“Oh, lo specchio…Ron, i-io…”.

“Lascia che io ti guardi, ti prego. Non mi accontento di un semplice riflesso in uno specchio!”.

Hermione, ancora sconvolta, aprì lentamente la porta, rivelandosi in tutta la sua meraviglia.

“Wow…”, sospirò Ron di fronte a lei, “Hermione, sei così incredibilmente bella e neanche te ne accorgi…”.

Un momento…era davvero Ron che stava facendo tutti quei complimenti a Hermione? Evidentemente stava sognando.

Poi dovette ricredersi sul sogno, poiché uno degli spilli conficcati nell’orlo del vestito l’aveva punta.

“Ahia…maledetti spilli”.

Hermione si girò verso Ron, che non la smetteva di fissarla.

“Ron, è stata un’idea di tua madre! Mi ha detto che le servivo per aggiustare il vestito a Fleur, altrimenti sarebbero stati guai”.

“Hermione, dico, ma ti sei vista allo specchio??? Sei stupenda!”.

“Ron, smettila di prendermi in giro!”.

“Come puoi pensare che io ti stia prendendo in giro? Guardati!”.

La afferrò per le spalle e la fece voltare verso sol specchio. Hermione si immobilizzò ancora una volta. Ma in quel momento, la stasi era accompagnata ad un misto di fortissime emozioni…faceva uno stranissimo effetto vedersi in uno specchio vestita da sposa e per di più con Ron al fianco…

Un sorriso amaro uscì dalle sue labbra.

“Che c’è?”, chiese Ron, guardandola attraverso lo specchio.

“Nulla, è solo che…che non mi ricapiterà mai più…”.

“Cosa?”.

“Vedermi in abito da sposa…io non mi sposerò mai…tanto vale godermi questo momento”.

C’era dell’ironia nella sua voce, ma Ron era più serio che mai.

“Scusami…”, disse la ragazza, “Non avrei dovuto dirlo…che figura da cretina che ho fatto!”.

“’Mione…”, disse Ron, stavolta guardandola dritta negli occhi, “…lo sai che io non sono proprio la persona da chiamare nei momenti di sconforto, ma se può consolarti, potrei dirti che sei la ragazza più dolce che io abbia mai conosciuto e che oggi mi si è mozzato il fiato a guardarti e che mi si mozza il fiato ogni volta che ti guardo anche senza abito da sposa e che, se vuoi, puoi sposare me dieci, cento, mille volte se vederti allo specchio in abito bianco ti rende felice e che  io ti amo e che sono stato un emerito imbecille a non dirtelo prima…”.

Terminato il breve monologo, Ron deglutì e abbassò il capo, come se doveva giungergli, da un momento all’altro, una qualche punizione.

“Ron, anche io…!”, disse radiosa Hermione.

Si guardarono sorridendo per qualche minuto.

“Me lo prometti, allora, Ron?”.

“Cosa?”.

“Che io potrò vedermi un’altra volta in abito da sposa”.

“Ma certo!”.

Altro sorriso.

“Ehm…”, fece Ron, “…adesso lo sposo può baciare la sposa?”.

“E me lo chiedi???”.

 

******

 

“Hermione, scusa se ti ho fatto aspettare…”, disse la signora Weasley, entrando nella stanza una decina di minuti dopo, “…ti sarai annoiata…ma vedrai che fra pochissimo finiremo. Comunque, ti ringrazio tantissimo del tuo prezioso aiuto! Non so cosa avrei fatto senza di te, cara”.

“Oh, signora, non si preoccupi, ormai ci ho preso gusto! E poi sono io che la devo ringraziare tantissimo!”, esclamò Hermione al settimo cielo, schioccandole un bacio sulla guancia.

“E come mai?”.

“Beh…diciamo che questa non sarà la prima e l’ultima volta che proverò un abito da sposa…”.

La signora Weasley parve pensarci un po’ su.

Poi si concentrò sull’orlo del vestito, sorridendo tra sé e sé.

 

 

THE

END

 

 

Lo so che non ne potete più, ma è più forte di me!

Eccomi di nuovo qui con una nuova ficcina scritta in due minuti.

Ditemi quello che ne pensate (qualsiasi cosa!) se volete consolare una povera maturanda che non c’è la fa più di studiare! :P

 

Grazie a tutti ^_______________________^

CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO ^^

 

  
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