Ladies and gentleman, I'm back! (Ecchisenefrega!) Vi presento questa "breve" fanfiction, nata come OS, ma ultimamente mi gironzolava in testa l'idea di darle una continuazione e un finale un po' più diverso. Il primo capitolo è la OS originaria, il secondo è la nuova idea. Spero vi piaccia e, mi raccomando, recensite! Bye!

Who am I? I think I'm not a real man.

Mi chiedo solo come ci si sente, perchè faccio fatica a capirlo, tutto qui!
Immagino a quante volte hai provato a non pensarci, a far finta di niente, a non volerci credere.
Penso a quante volte tu abbia stretto forte Blue al tuo petto prima di scrivere qualcosa al riguardo.
Penso a quante volte tu te ne sia pentito dopo averlo fatto.

Poi incontravi i suoi occhi.

E tutto aveva un senso nuovo. Un senso che nessuna donna era capace di darti, un significato che non trovavi nemmeno in te stesso. La chiave dei tuoi problemi sommersa talmente infondo ai tuoi pensieri da aver paura di annegare se avessi provato a prenderla.
Eppure, se c'era lui  arrivava la bassa marea e i tuoi sentimenti brillavano sotto il sole come conchiglie.
Lui è arrivato quando il mondo ti è caduto addosso. Anche quando la sua vita stava per finire nella merda, ha preferito restarti accanto, prendere quelle manciate di parole che avevate buttato su miliardi di fogli e trasformarle in sogno.

Il vostro sogno

Ricordi la prima volta che l'hai visto?
Certo che si.
Era come se vedessi per la prima volta il sole.
Abbagliato, ma affascinato.

Amico.

Lo è diventato, quando le risate occupavano il vostro tempo insieme, quando tu gli hai insegnato come strimpellare un basso, quando poi inceppando e riprovando avete iniziato a duettare.

Fratello.

Quando lo hai accolto a casa tua, quando tua madre sistemò il divano del salotto per farlo dormire, ma tu sapevi quanto fosse scomodo dormire su quei cuscini fatti di pietra. Fu allora che gli dicesti che poteva dormire con te, che tu eri talmente piccolo che potevate starci entrambi in quel letto. Tanto, mica era una femmina.

Amore.

Quando passavi le notti in bianco per vedere il suo volto illuminato dalla luna prima e dall'alba poi. Quando pensavi a quella stronza che ti aveva rifiutato e lui è stato tutto il tempo lì a consolarti, a stringerti forte con quelle braccia fin troppo grandi. Quando poi appoggiavi il mento sulla sua spalla e, senza che ti vedesse, chiudevi gli occhi e arrossivi senza un motivo.
Urlavi davanti al microfono, perchè non ti restava nient'altro da fare, mentre Frank colpiva la batteria al ritmo del tuo cuore e chiudevi gli occhi perchè non cadessero sulle sue dita che sfioravano le corde del basso.

Ti chiedevi se fosse giusto.
Ti chiedevi se fosse normale.
Ma cos'è giusto? Cos'è normale?
La gente si uccide, le persone si odiano, la fame, la guerra e tutte le puttanate che stanno a sparare i politici per pararsi il culo...e tu ti chiedi se sia giusto amare?

Certo che lo è!
Fu il suo sorriso a suggerirti la risposta giusta!
Per l'ennesima volta, lui ti afferrava prima che tu cadessi nel burrone.
Lo ha fatto sensa pensarci due volte.
Lo ha fatto perchè anche lui ha assaporato la felicità quando t'incontrò, perchè per la prima volta si è sentito parte di una famiglia quando è entrato a casa tua, perchè anche lui, dalle palpebre socchiuse, spiava la tua sagoma di notte mentre lo contemplavi. Ha sentito tutti i tuoi sospiri e ne ha fatto tesoro e quel giorno in cui lui ha trovato la sua strada nei tuoi occhi di smeraldo, decise di riprenderseli.
Uno a uno, fino a non permetterti di respirare.
Vi siete stati accanto quando la paura e l'emozione vi ha portati all'altare uno alla volta. Tu per sposare la donna della tua vita, lui per sposare l'ennesima donna che lo avrebbe abbandonato.

Ora eri nella tua cantina a pensare a tutti gli anni che sono stati testimoni della vostra crescita insieme e proprio mentre stavi per tornare dal passato per arrivare al presente, ti si è stretto un nodo alla gola.
-"Bill, non ci crederai mai, ma...io e Brit ci sposiamo!"

Cristo quant'era felice mentre te lo diceva, sembrava l'uomo più felice della terra!
Era appena tornato da Venezia, dove aveva chiesto alla sua fidanzata di prenderlo come marito.
Il sole dell'Italia aveva colorato la sua pelle e potevi ancora sentirne il calore.
Immobile, avevi ricambiato il suo abbracccio e avevi abbozzato un sorriso.
-"Ora vado Bill, ci vediamo domani alle prove, ok??"
-"Si.."
Non sapevi che dire e adesso lo stavi aspettando, la penna ancora in mano.

Words get trapped in my mind,
Sorry if I don't take the time to feel the way I do.
'Cause the first day you came into my life,
My time ticks around you
But then I need your voice
As a key to unlock all the love that’s trapped in me
So tell me when it's time to say "I love you".

Già, non gliel'avevi mai detto. Avevate fatto tutto insieme (forse anche troppo), eppure non eri mai riuscito a dire ciò che provavi realmente. Che lui  non era uno "sfogo" per la tua bisessualità.
-"Billie!"
Sentisti bussare e la sua voce sembrava quasi un flauto, tanta era la gioia che esprimeva!
-"Hey, Mike! Ci..."
-"Hey, tu! Guardami in faccia, forse non ho visto bene!"
-"Non c'è niente da guardare! Ti preoccupi sempre per niente!". Glielo dicesti voltandogli le spalle, mentre facevi girare nervosamente la fede intorno al dito.
-"No, non provare a prendermi per il culo nano! Quindi, o adesso mi guardi in faccia, oppure questo sarà l'ultimo fottutissimo giorno in cui mi vedrai!"
Ti voltasti, con coraggio. Perchè avere paura? Lui c'è sempre stato. Ci sarà anche quella volta, giusto?
-"Ma, hai pianto! Mi spieghi perchè?"
-"Niente"
-"Forza, parla!"
-"Ok, è solo che...non mi aspettavo che tu e Brit vi sareste sposati così in fretta. Non lo so, la notizia mi ha scosso...ma ora è tutto ok!"
-"Non mi pare!"

Ti conosceva fin troppo bene, più di te! Sei un bugiardo professionista, anche davanti allo specchio riesci a sorridere quando l'unica cosa che vorresti fare è scappare via da ogni problema.
Ma era giunto il momento di parlare.

-"Mike?"; recuperasti l'uso della parola dopo un minuto buono in cui vi eravate fissati come due cani da combattimento.
-"Dimmi!"; le sue corde vocali davano voce alla delusione.
-"Ascolta qui!"; prendesti la chitarra acustica alla tua destra e chiudesti gli occhi.

Words get trapped in my mind,
Sorry if I don't take the time to feel the way I do.
'Cause the first day you came into my life,
My time ticks around you!

But then I need your voice,
As a key to unlock all the love that’s trapped in me!
So tell me when it's time to say "I love you".

All I want is you to understand,
That when I take your hand, it's 'cause I want you.
We are all born in a world of doubt,
But there's no doubt,
I figured out...
I love you.

I feel lonely for
All the losers that will never take the time to say!
What's really on their mind instead?
They just hide away.

Yet they’ll never have
Someone like you to guide them and help along the way!

Or tell me when it's time to say "I love you"!
So tell me when it's time to say "I love you"!

 

Prendesti fiato e riapristi gli occhi, incontrando quelli di Mike che fissavano i tuoi, mentre il mare di cui erano fatti aveva spinto le sue onde fin sopra le guance.
-"Bill?"
-"Si?"; due voci ed un solo singhiozzo a strozzarvi.
-"Puoi cantarla al mio matrimonio...per me? Perchè so che è per me, Bill!"
-"Certo, Mike!"; sorridesti, la felicità che ti bagnava gli occhi!
-"E comunque puoi dirmelo!"; era fin troppo vicino a te.
-"Cosa?"
-"Che mi ami! L'ho sempre capito e l'ho sempre provato...anch'io!"; il suo sorriso ti abbagliò, proprio come la prima volta!
-"Ti amo!"

E quella poca distanza che misurava la lunghezza di un "Ti amo" bruciò dolcemente in un bacio.