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Autore: ferao    28/10/2011    20 recensioni
Un drammatico pomeriggio si preannuncia alla Tana: Charlie Weasley ha una notizia preoccupante per sua madre...
ATTENZIONE: in questa storia sono presenti forti dosi di demenzialità e un vago nonsense. Astenersi musoni e seriosi.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Charlie Weasley, Molly Weasley, Percy Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Pallino è un nome da drago!
 
 


Tana, un luminoso pomeriggio di fine luglio.
La signora Weasley si era svegliata, al mattino, con un fastidioso prurito ai pollici. Cosa che – come sa bene ogni inglese che si rispetti – accade solo quando qualcosa di terribile sta per accadere nel prossimo futuro.
La signora Weasley però era abbastanza concreta da non dar retta a questi foschi presagi, e per tutto il giorno si comportò come se nulla fosse. Non fece una piega nemmeno quando uno stormo di corvi gracchianti si alzò in volo sulla casa o quando un fulmine comparve dal nulla nel cielo sereno e incenerì un albero a meno di un miglio di distanza.
No, non aveva proprio intenzione di pensare che quel giorno sarebbe accaduto qualcosa.

- Maaaaaammaaa!!! - gridò un aitante giovane dai capelli rossi, il lungo mantello che gli svolazzava attorno alle gambe mentre correva in casa.
 
“Oh, finalmente è tornato! Chissà che cosa combina in giro, il mio piccolo… Da quando ha preso i M.A.G.O. non fa che bighellonare! Torna sempre tardi! Fortuna che almeno oggi è in tempo per la cena…
 
- Charlie, caro! Hai fatto presto…
- Mamma, non hai idea! - la interruppe Charlie, poi le corse incontro e le stampò un bacio sulla guancia.
- Devo raccontarti subito una cosa bellissima! Ma che dico, fichissima!
 
“Da quanto tempo non era così affettuoso! Che cosa gli è successo? E di cosa dovrà parlarmi? Non si sarà mica trovato una ragazza! Oh, no! Così presto! Ma perché mi fa questo, perché?!
 
- C-cosa devi dirmi, tesoro? - domandò la signora Weasley, cercando di nascondere il proprio turbamento.
- Ho una notizia meravigliosa! Sono sicura che sarai entusiasta… ma siediti, dai!
La signora Weasley obbedì, e all’improvviso sentì con maggior forza il prurito ai pollici. Stavolta non poteva ignorarlo: la notizia che Charlie le avrebbe dato sarebbe stata meravigliosa per lui, ma di certo non per lei.
Certe cose una madre se le sente nelle ossa – o, se inglese, nei pollici.
- Mamma - esordì Charlie orgoglioso, sorridendo a trentadue denti, - ho capito cosa voglio fare davvero  nella vita! Ho trovato il lavoro perfetto per me! Sono così felice!
A sentire quella frase la signora Weasley si rasserenò un po’.
 
“Meno male, parla di lavoro! Oh, che bravo, pensa già a costruirsi un futuro… il mio piccolo Charles! Già così adulto e responsabile... a soli diciotto anni! Sniff! Sob!”
 
- Sul serio? Oh, ma Charlie, è bellissimo! - rispose la signora Weasley, sorridendo amorevole. Poi aggrottò le sopracciglia, la mente attraversata da un fosco pensiero. - Non andrai mica a fare lo Spezzaincantesimi in giro per il mondo come quello scavezzacollo di Bill, vero?!
- Assolutamente no! - Charlie fece una gran risata tranquillizzante. - Posso assicurarti che girerò molto poco, in verità…
 
“Una posizione stabile! Ma che bravo, che oculato il mio bambino! Fossero tutti come lui, la mia vita sarebbe priva di preoccupazioni!”
 
- Oh, splendido, caro, davvero splendido! E… che tipo di lavoro è? Spero qualcosa di tranquillo…
- Tranquillissimo! Servirà solo un po’ di allenamento, costanza e tenacia…
La signora Weasley non sentì il resto della frase, perché fu distratta da uno sbuffo di fumo che uscì da sotto il mantello che Charlie indossava.
- Charlie…
- … dovrò fare un po’ di pratica ma…
- Charlie, cos’hai sotto il mantello? Sta uscendo del fumo!
Charlie guardò verso i propri piedi, ma fece spallucce. - Oh, nulla, niente di cui tu debba preoccuparti.
In verità la signora Weasley era già preoccupata, ma cercò di contenersi.
- Insomma, Charles - disse, per distrarsi, - che lavoro hai scelto di fare?
Il ragazzo gonfiò il petto, inorgoglito. - Mamma… hai davanti a te un futuro allevatore di draghi del nuovo centro sperimentale in Romania!
Un gran silenzio si addensò nella cucina della Tana. Il cielo fu improvvisamente coperto da nere nubi tempestose, portate da un gelido vento che fischiò tra le fessure delle pareti della Tana come un fantasma. Un corvo appollaiato sulla finestra gracchiò in modo sinistro.
La signora Weasley si grattò nervosamente un pollice, poi stirò le labbra in un sorriso timoroso.
- … Come hai detto, scusa?
Suo figlio intanto sembrava non aver colto l’improvvisa atmosfera da film dell’orrore – anche perché, probabilmente, non sapeva nemmeno cosa fosse un film – e seguitò a gongolare.
- Ma sì! Sai, giù al paese ho conosciuto un gruppo di ragazzi appassionati di creature magiche, e vogliono partire a settembre per questo centro che è stato organizzato di recente per salvaguardare i draghi. Non hai idea di quante specie rischino attualmente l’estinzione! Sarà un lavoro bellissimo, a contatto con la natura e…

“Vuole lavorare coi draghi. I draghi sono carnivori. Vuole andare a farsi mangiare vivo da un drago. Questo non è mio figlio. Questo è un pazzo furioso.”
 
- Charles Septimus Weasley - ringhiò la donna, - mi stai forse dicendo che intendi andartene chissà dove a rischiare la pelle per… per… Non se ne parla!
- Sapevo che avresti detto così, mammina - la fermò Charlie, mantenendo il sorriso. - È per questo che ti ho portato una sorpresa: sono sicuro che vedendolo cambierai idea!
Prima che la signora Weasley potesse dire qualcosa, i suoi occhi esterrefatti furono costretti a fissarsi su quello che Charlie estrasse da sotto il mantello: un cucciolo di drago delle dimensioni di un Crup adulto, con scaglie verde scuro, lunghi artigli neri e occhi così rossi che, da soli, avrebbero spaventato a morte chiunque fosse abbastanza sano di mente da considerare preziosa la propria vita.
 
“… Cos’è quel COSO, e che ci fa nella mia cucina?!”
 
- Vedi, mamma - disse Charlie, mentre il piccolo drago, appoggiato a terra, camminava intorno a lui annusando il pavimento, - le persone comuni sono convinte che i draghi non siano altro che bestie assetate di sangue, crudeli e selvagge… ma non è così! Il compito degli allevatori di draghi è prendersi cura di queste creaturine garantendo loro un futuro, una vita in libertà e la sicurezza contro il bracconaggio e lo sfruttamento selvaggio dei loro organi nel commercio magico…
Il piccolo drago, intanto, aveva iniziato a marcare il territorio a modo suo: una pozza di pipì fumante aveva parzialmente corroso alcune piastrelle del pavimento sotto la finestra.
 
“Mattonelle in cotto italiano, regalo di nozze dello zio Marvin…”
 
- Il cucciolo che vedi qui è orfano di mamma e papà: i suoi genitori sono stati ritrovati scuoiati e privi di fegato, segno che sono stati vittime di cacciatori di frodo…
Il cucciolo annusò la tenda della finestra, poi aprì la bocca – grande come un Babbano forno a microonde – e iniziò cautamente a masticarla.
 
“Stoffa ricamata a mano dalla bisnonna Alcesti almeno cento anni fa…”
 
- … e ora non ha più una casa, povero Pallino!
- Charlie… - lo interruppe Molly, puntando un dito tremolante contro “Pallino”. - Quel… lui… sta…
Charlie si voltò verso la finestra e notò che il draghetto ruminava la tenda con evidente soddisfazione.
- Oh! - esclamò, intenerito. - Non è carino? Sta mettendo i dentini!
Si chinò sul draghetto e iniziò a vezzeggiarlo. - Bravo, bravo il mio Pallino! Così facciamo diventare quei canini forti e sani e possiamo azzannare i cattivi bracconieri, eh?
Per tutta risposta Pallino emise un “Grunf!” e sbuffò del fumo rovente in faccia a Charlie, che non se ne curò.
- Vedi? - fece poi il ragazzo, tornando a rivolgersi alla madre. - Non farebbe del male a una mosca, e invece la gente ha paura di lui! Oh, non trovi che occuparsi di una creatura del genere sia il mestiere più bello del mondo?
Alle sue spalle Pallino aveva iniziato a farsi le unghie – anzi, gli artigli – sulla bella carta da parati a fiori che decorava la cucina.
 
“Dipinta a mano dalla sottoscritta, quasi vent’anni fa. A mano. Dalla. Sottoscritta.”
 
La signora Weasley smise di grattarsi a sangue i pollici e si alzò in piedi.
Non si udì nessun rumore, eccetto uno “Snort!” di Pallino che incendiò alcuni frammenti di carta da parati, per una decina di secondi.
Poi la donna iniziò a urlare.
 
- CHARLIE WEASLEY SEI IL PIÙ DEPRAVATO DEI MIEI FIGLI! ESCI SUBITO DA QUI E PORTA VIA QUEL COSO! E SE PROVI A FAR ENTRARE UN’ALTRA BESTIA DEL GENERE IN CASA MIA GIURO SULLE MUTANDE DI MORGANA CHE MI DIMENTICO DI ESSERE TUA MADRE E TI FACCIO A FETTE! HAI CAPITOOOO?!
 
L’urlo fu tale che il vetro della finestra tremò rischiando d’incrinarsi, il corvo menagramo volò via con parecchie penne in meno e Pallino si spaventò, cercò di rifugiarsi nel mantello di Charlie e lo ridusse a brandelli.
Il mantello, non Charlie.
Finito che ebbe di gridare, la signora Weasley uscì come un turbine in cortile, decisa a sfogare la sua ira funesta su qualche povera gallina che avrebbe poi ridotto in zuppa per cena.
 
- Phew… - sospirò Charlie, una volta che fu solo col cucciolo di drago. - Non l’ha presa poi troppo male…
- Giusto - rispose una voce da un angolo. - Se l’avesse presa male, adesso ci saresti tu al posto delle galline.
Charlie si voltò di scatto: suo fratello Percy era lì nell’angolo, con un libro tra le mani, e lo guardava con aria di rimprovero.
- E tu da quanto tempo sei lì?
Percy sospirò. - Sono sempre stato qui, ma non ve ne siete accorti…
- Sì, sì, va bene. - Charlie restò pensieroso per qualche secondo. - Comunque, a te come sembra questa idea?
Percy si portò una mano al mento con fare meditabondo. - Beh, - rispose con aria saggia, - se ritieni che occuparti della salvaguardia di animali che spesso e volentieri mangiano le loro stesse madri possa fare per te, segui pure la tua strada. Solo una cosa mi lascia un po’ perplesso…
- Cosa?
Percy sollevò un sopracciglio. - … Che razza di nome è “Pallino”?!
Charlie si voltò di nuovo a guardare il cucciolo di drago, il quale, dimenticato lo spavento subìto, era corso verso la porta cercando di inseguire la signora Weasley nella sua caccia alle galline.
- Che domanda sciocca, Perce… - rispose Charlie, commosso. - Pallino è un nome da drago!
E avvicinatosi alla porta la aprì, lasciando il cucciolo libero di scorrazzare nel cortile.
 
 
Tana, un fosco pomeriggio di fine luglio.
Tra corvi gracchianti e urla raccapriccianti, solo una cosa è certa, amici lettori:
da quel giorno, la vita di Molly Weasley non fu più così tranquilla…
 
 
 
 
 
 
“SGRUNF!”
- CHAAAAAARLIEEEEE!





















Salve a tutti!
Sì, lo so. E' molto, molto stupida. La ff in questione trae origine da una discussione in Facebook con Charme, in cui avevo brevemente raccontato come, secondo me, il caro Charlie (*o*) aveva annunciato a Molly la sua decisione di andare a fare l'allevatore di draghi.

Il riferimento ai "pollici che prudono" come presagio di sventura l'ho preso dal "Macbeth" e da un romanzo di Agatha Christie. La battuta "Il mantello, non Charlie" ricalca un po' una battuta di "Tre uomini in barca" di J.K. Jerome.

Come ben sapranno quelli che mi seguono da più tempo, con la commedia me la cavicchio ma il demenziale e il comico mi spaventano sempre un po', quindi se non vi ha fatto ridere mi spiace. Spero che almeno un sorriso ve l'abbia strappato.

Vi annuncio inoltre che questa non sarà la sola parodia/demenziale che scriverò: ho in mente una specie di serie con altri punti tratti sempre da altre folli conversazioni, quindi... preparate i catini, gente.

Grazie di aver letto e alla prossima ^^
Fera
   
 
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