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Autore: MonMon    29/10/2011    1 recensioni
sorrise amaro.
Lo trovava davvero patetico ma sopratutto trovava patetica tutta quella situazione.
Lui rideva e scherzava con tutti come se niente fosse,ogni tanto gli rivolgeva qualche sorriso incerto,quasi intimorito.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note:Ero di cattivo umore e l'ho scritta.Mi rendo conto che è non è una grande cosa ma se fa così schifo vorrei almeno saperlo apertamente,grazie.

-Active Pain- [Non ti perdonerò mai.E non ti riconoscerò mai.]

MPF
sorrise amaro.
Lo trovava davvero patetico ma sopratutto trovava patetica tutta quella situazione.
Lui rideva e scherzava con tutti come se niente fosse,ogni tanto gli rivolgeva qualche sorriso incerto,quasi intimorito.
MPF
Altra cosa che trovava altamente patetica e quindi altro sorriso amaro.
Distolse lo sguardo da quel misero teatrino posandolo sul cielo fuori la finestra.
Era ampio,splendeva di un azzurro così limpido che quasi riusciva a togliergli il fiato. Che ci faceva lì? Si ritrovò a pensarlo all'improvviso e nel guardare di nuovamente gli altri sentì la sua presenza terribilmente fuori luogo.
Comprese che era inutile stare lì e che sarebbe stato meglio non partecipare a quello stupido meeting ma ormai non poteva scappare via da quel posto quindi sospirò riprendendo a guardare il cielo.
Non c'era essuna nuvola eppure in quel momento il suo cuore ne era pieno.
Quello era il primo incontro con l'americano dopo la loro ufficiale separazione.
Ora che ci rifletteva,aveva sempre cercato di mantenere i rapporti tramite terze persone o addirittura per corrispondenza,in ogni caso MAI così ravvicinati.
Sbuffò.
A che era servito poi?Alla fine aveva ugualmente dovuto stringere i denti e affrontarlo.
Dal di fuori sembrava così facile eppure era terribilmente difficile.
Non si sentiva per niente pronto ma,in fondo,non lo sarebbe mai stato del tutto.
Non poteva mai affrontare le questioni in maniera fredda e distaccata quando si trattava di lui.
Lo fissò con la coda dell'occhio-stando bene attento a non farsi scoprire dal diretto interessato nè tanto meno da terze persone-non era cambiato tanto,forse era cresciuto solo un'altro pò in altezza ma lo sguardo gli sembrava lo stesso di sempre salvo per un dettaglio,aveva degli occhiali. 
Smise di nuovo di guardarlo.
Quei pensieri non faceva alcuna differenza,ormai era come un estraneo.
Alla fine aveva dovuto relazionarsi con lui e nonostante continuasse a soffrire,ci stava riuscendo abbastanza bene.

<<''Stati Uniti d'America''>>

'
Ecco come si faceva chiamare ora.
Gli sembrava così terribilmente ridicolo...
Sene stava lì,con gli altri,a fare '''mr-sono-una-nazione-anche io'' ma rimaneva solo un bambinone troppo cresciuto nel corpo che giocava a fare la persona adulta quando i suoi problemi interni erano multipli e gravi.
Ma ora non erano affari suoi quelli.
Le ''Americhe'',o meglio, ''Stati Uniti d'America'' non rappresentava più una sua responsabilità.
Inarcò un sopracciglio fissandolo dritto negli occhi.
Gli era davanti ma l'inglese rimase in assoluto silenzio.
Yes...?posso fare qualcosa,Stati Uniti d'America...?
chiese con tono atono e distaccato.
L'aveva preceduto nel parlare e lo vide che si grattava un pochino la nuca.
M-mi chiedevo...mh...se volevi partecipare alla cena di gala che terrò a casa mia,stasera.
Disse intimidito.
L'inglese assottigliò lo sguardo poggiando il mento al dorso della mano.
Passarono pochi istanti in cui l'aveva osservato in assoluto silenzio per poi smettere guardando altrove.
Mi spiace ma i miei impegni mi costringono a declinare il tuo gentile invito.
Rispose freddo e a quella risposa l'altro aggrottò la fronte mordendosi le labbra.
Gli perve quasi ferito.
Anf,divertente
.Lui era stato tradito in quel modo e ora quello stupido aveva il coraggio di fare l'espressione da fidanzata scaricata.
Si ritrovò a pensare se le cose tra di loro sarebbero andare sempre così e sospirò rendendosi conto che nessuno poteva rispondergli.
Triste ma anche buffo,non avrebbe mai pensato che proprio il loro rapporto si sarebbe concluso in quel modo.
Trattenne una lacrima facendo un'ennessimo sorriso amaro quindi si rimise in piedi,America fece un piccolo passo indietro permettendogli di passare.
Avrebbe salutato anche gli altri ma si accorse in quel momento che era scoppiato il solito putiferio quindi rinunciò a farlo concentrandosi solo sulla persona davanti a lui. 
I have to go,see you soon.
Tagliò corto e dandogli le spalle si allontanò verso la porta.


[Broke up today, we’ve broken up today
If you think you can understand my heart, then please cry with me]

   
 
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