Fumetti/Cartoni americani > Le avventure di Winnie the Pooh
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Autore: Hidden Writer    30/10/2011    4 recensioni
Può una semplice stoffa nascondere un tale affetto?
Dal testo:
“Sei solo uno stupido orso di pezza!”
Le parole di lui gli rimbombavano in mente, quasi gli avessero fatto scoprire la verità.
No, non era così, ne era convinto lui era...
Uno stupido orso di pezza.
Si chinò sulla dura roccia innevata.
Fredde lacrime scesero lungo le sue guance.
Fu allora che si trovò davanti qualcosa.
Anzi qualcuno.
«Che succede, Pooh bello?»
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Amici

 

Si allontanò correndo dalla casa di Christopher Robin, voleva fuggire da quella trappola che era diventata la sua mente.

Avevano litigato per una stupidaggine, eppure erano passati a insulti più che pesanti.

Sei solo uno stupido orso di pezza!”

Le parole di lui gli rimbombavano in mente, quasi gli avessero fatto scoprire la verità.

No, non era così, ne era convinto lui era...

Uno stupido orso di pezza.

Si chinò sulla dura roccia innevata.

Fredde lacrime scesero lungo le sue guance.

Fu allora che si trovò davanti qualcosa.

Anzi qualcuno.

«Che succede, Pooh bello?»

Sollevò la testa da quella pietra, si trovò davanti un Tigro ben poco allegro.

Il bosco dei Cento Acri era tetro, e buio, una fina pioggerellina impregnava la stoffa di entrambi.

«Christopher Robin... ha detto che... Sono uno stupido orsacchiotto di pezza!»

Si abbracciarono, nessuno disse nulla per un po', poi il felino parlò con tono consolatorio.

«Ma no, non dire così.»

Lui lo guardò con occhi pieni di tristezza.

«Ok, forse sì... ma anch'io lo sono, eppure so di essere diverso.»

Pooh lo guardò senza capire.

«Io e te, come Pimpi e Orecchie Lunghe, Ih-Oh, Canga, Roo... siamo anche noi dei giocattoli, dei pupazzi senza valore, ma sai, noi abbiamo un sogno fra trama e ordita, la stoffa che ci ricopre ha qualcosa di magico, capisci? Qualunque altro orso di pezza invidierebbe la vita che facciamo noi, perché Christopher Robin ci vuole bene, ci ha dato la libertà, eppure noi gli siamo sempre rimasti legati, capisci che intendo? Ciò che ti ha detto è stato un'errore, aveva solo bisogno di sfogarsi... lui tiene a noi più di ogni altra cosa al mondo!»

L'orsacchiotto gli rivolse uno sguardo pieno d'ammirazione e di speranza. Allora...

L'idea gli balenò in mente, perciò si sciolse in un ampio sorriso, si voltò e corse verso la casa del padroncino.

Il bosco dei Cento Acri non era più tetro come prima, per un attimo gli sembrò addirittura che smettesse di piovere, che uscisse il sole, ma non gli importava.

Lui aveva ritrovato gli amici.

Il suo sole.

  
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