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Autore: coccinella91    30/10/2011    3 recensioni
Ciao!! Questa nuova storia è una One-Shot, naturalmente i protagonisti sono Nick e Miley!! =) cosa dire della storia, bè entrambi sono accomunati dalla stessa passione.. lascio a voi scoprire qual'è!! Spero piaccia, baci baci coccinella91
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

E così la settimana passò. Ero in quell’ufficio con Log, ed aspettavo con curiosità quello scrittore, che si faceva attendere. Erano passati 10 minuti, e lui ancora non si vedeva. Se c’era una cosa che odiavo era, il non essere puntuali, e a maggior ragione quando si trattava di cose serie come il lavoro!

Durante l’attesa, pensai a come avevo trascorso la settimana, e cioè a leggere i SUOI romanzi. Li avevo trovati interessanti, considerando che, non erano il mio genere, e che gli horror, non rientravano nei miei preferiti, li trovai molto avvincenti, realistici e a volte demenziali.. più volte avevo pensato, a che genere di persona era una che scriveva romanzi di questo genere, mi venivano i brividi, perché la mia fantasia di scrittrice galoppava.. ma cosa più importante, cosa a cui pensai continuamente era, come avremmo potuto unire stili così diversi, e farne nascere uno completamente l’opposto dei nostri?

Questi pensieri e domande furono interrotti da un vociare, fuori dall’ufficio, e subito dopo dal bussare della porta, Log si mostrò pronto, come al solito e si alzò dal divano accogliendo i due sconosciuti all’interno della stanza. Non sapevo chi era Nicholas. Il mio sguardo curioso, si spostava da un uomo all’altro. Erano entrambi molto attraenti. Ma chi era il famoso scrittore?

La mia domanda ebbe subito risposta, perché Log iniziò le presentazioni

“buongiorno! Io sono Logan Lerman l’editore della signorina Miley Cyrus!” disse indicandomi prontamente, e senza esitazione strinse la mano a entrambi, io non potetti che fare lo stesso, contemporaneamente a quelle strette di mani, quello che doveva essere l’editore di Nicholas parlò

“buongiorno a voi! E mi scuso per il ritardo, ma abbiamo avuto problemi, in una libreria. Comunque io sono Joe Lewis, nonché editore di Nicholas Jonas”

Ebbene lui era il famoso Nicholas.. interessante.. PORCA MISERIA! Se era interessante! Era disgustosamente BELLO!! Beata la donna che l’aveva sposato!! Occhi nocciola, capelli ricci perfetti, sorriso vedo non vedo, misterioso, quasi fosse un uomo da scoprire. La mia curiosità era alle stelle, bello da mozzare il fiato, a quanto pare intelligente, ricco, famoso, mi chiedevo, perché un uomo così, non era mai uscito su qualche giornale, o comunque perché di lui non si avevano foto e notizie sulla sua vita passata? Come scrittrice di gialli, questo per me era oro, mai mi sarei persa una storia così avvincente. Decisi di investigare, come molti protagonisti dei miei romanzi, e chissà forse da tutto questo ne avrei fatto una storia!

Durante l’incontro, in cui parlammo del lavoro e di altri dettagli, ebbi modo di capire meglio com’era il famoso scrittore. Si rilevò simpatico, intelligente, come già supponevo, e a quanto mi sembrava ci stava provando con me, all’inizio pensai fosse solo una mia impressione, ma a poco a poco mi resi conto che era così, sguardi maliziosi, sorrisetti ammiccanti, ogni volta che parlavo, confermava quello che dicevo, e se invece parlava lui si aspettava che l’appoggiassi. Per quanto lusingata, di tali attenzioni, non potevo lasciarmi andare, dopo tutto era un uomo sposato!!

Dopo che la riunione terminò, ci stavamo per lasciare, ma lui mi chiamò, io mi girai verso di lui sorridendo

“Miley!” a quanto pare mi trattava già da amica, ero contenta, non mi piacevano i rapporti lavorativi formali, preferivo di gran lunga, lavorare e ridere contemporaneamente, continuò “che ne dici se ci andiamo a prendere qualcosa al bar, e parliamo del lavoro? Così ci organizziamo..” mi sorrise, e che sorriso!

Ero in lotta, volevo accettare, eccome se volevo, ma allo stesso tempo era meglio di no, così dissi “mi spiace Nicholas, ma avrei da lavorare, e..” fui interrotta da Log “Miley ma che dici? Hai già terminato ogni lavoro che ti avevo dato, quindi adesso ti muovi e vai a discutere del nuovo lavoro!” quanto l’odiavo, e che grande figura mi aveva fatto fare! Poi però con una scusa ci allontanammo da loro e mi disse

“tesoro te lo dico da amico, più che da editore, ma ti rendi conto che grande occasione! Ma l’hai visto che fico da paura! Se fossi in te avrei già accettato! Quindi adesso vai da lui e accetti, e se ti chiede di cenare insieme, e ho questo sospetto, dal modo in cui ti guarda, accetta assolutamente!!” sospirai, e così ritornammo da Nicholas e accettai il suo invito.

Quando mi stavo allontanando vidi Log mettere una mano vicino l’orecchio, come se fosse una cornetta, avevo capito il messaggio, avrei dovuto raccontargli come era andato “l’appuntamento”. Come avrei fatto senza di lui? Era un tipo particolare, severo, autoritario, ma alla fine era buono e generoso, mi aveva aiutato una marea di volte, sia in ambito lavorativo, sia sentimentale, mi consigliava cosa indossare agli appuntamenti e anche cosa dire! Se non l’aveste capito è gay, ma per me non è mai stato un problema, l’adoro così com’è!

Ci dirigemmo al bar, chiacchierando del più e del meno, ma sinceramente non l’ascoltavo poi molto, ero assorta nei miei pensieri e alle domande che avrei potuto fargli. In maniera al quanto brusca, ritornai alla realtà, ero così su un’altro pianeta da non accorgermi di un lampione per strada, tanto da prenderlo in pieno viso e cadere con il sedere per terra! Ancora tutta intontita per la caduta, alzai lo sguardo verso quella che doveva essere una risata. Il soggetto, che rideva, e a quanto pare di gusto, era proprio Nicholas.

Lo guardai severamente e dissi “spero tu ti stia divertendo!!”

Ancora ridendo rispose “ahahah, oh si non immagini quanto!!! Avresti dovuto vedere la tua faccia!!! Ahahahah bellissima!! La rifaresti?”

Ok ora l’uccido!!! “uno non so che faccia ho fatto, dal momento che non ho capito niente e due, che dici di aiutarmi??”

“d’accordo d’accordo!!” mi porse la mano e io gliela strinsi. Fu un semplice contatto, ma che mi lasciò sconvolta. Quel semplice toccarsi, provocò un brivido, che partì dalla mano e che si diffuse poi in tutto il corpo. Rimasi spiazzata. Lo guardai, anche lui ricambiava lo sguardo. Che avesse provato anche lui la stessa sensazione di calore? Rimanemmo un paio di minuti così, ma la razionalità, di scrittrice di gialli che ero, riprese il sopravvento su di me e mi allontanai.

Riprendemmo a camminare, non parlavamo. Io pensavo a quella sensazione, razionalmente l’attribuii alla caduta, alla botta in testa e così via. Più che altro volevo convincermi che era così!

Arrivammo al bar e ordinammo. Quel silenzio mi innervosiva, e non poco. Forse quella stessa situazione la provava anche Nicholas, perché incominciò a parlare, riportando alla memoria la mia caduta. Gli deve essere piaciuta molto, se continuava a ricordarla e a ridere!! Ma lo lasciai fare almeno il silenzio, non c’era più. Dopo aver ricordato quell’episodio, incominciammo a parlare di cose serie, ma se fosse dipeso da lui, avremmo continuato a parlare della mia botta in testa.. ci demmo come primo luogo d’incontro, l’ufficio dove ci eravamo incontrati quel giorno e proponemmo alcune possibili trame, ma nessuna ci convinceva fino in fondo. Prima di lasciarci però mi disse

“hei Miley, dal momento che dobbiamo lavorare insieme, che ne dici se mi incominci a chiamare in maniera più confidenziale?”

Alzai un sopraciglio e risposi “cosa intendi tu per confidenziale scusa?”

“ma, non saprei.. qualcosa tipo tesoro, cucciola, piccola..” sorrideva maliziosamente

“stai scherzando vero?” lo guardai allibita, se fosse dipeso da me l’avrei anche chiamato amore.. un momento, che avevo detto?? Cancellai quel pensiero e ritornai a lui..

Lui scoppiò a ridere “ahaha ma tu credi a tutto quello che ti dicono? Comunque si scherzavo!! Io mi riferivo a qualcosa tipo, tu Nick e io non so.. Mils o Smiley, per te va bene?”

Pensai, be non era poi una cattiva idea “d’accordo Nick!” sorrisi, poi mi venne in mente come mi aveva chiamata e gli chiesi curiosa“come mai come soprannome hai scelto Smiley?”

“be , mi sembra adatto, visto che quando penso a te, mi viene in mente il tuo sorriso, a come le tue guance si alzano formando due fossette ai lati della bocca, o a come le tue labbra si arricciano..” disse guardandomi negli occhi e avvicinandosi lentamente a me

Ero li ferma, con quelle parole nella mia testa, il cuore che batteva, i miei occhi che non si staccavano dai suoi, lo stomaco che si contorceva per l’emozione, tutto quello che facevo era guardarlo come una cretina, non riuscivo a spiccicare una parola. Le sue labbra si avvicinavano alle miei, che io involontariamente dischiusi, fu un leggero bacio, che mi provocò brividi in tutto il corpo, gli stessi brividi del pomeriggio. Rimasi scossa da come mi sentivo, e mi allontanai, la ragione mi diceva di stare lontana da quell’uomo, così dissi

“Nick.. mi spiace, ma non posso.. anzi non possiamo.. tu sei sposato.. io..” non mi fece finire, e mettendomi una mano sulla guancia e un dito sulla bocca, con tutta la dolcezza possibile, disse

“Smiley.. dolce Smiley.. non rinunciare a vivere qualcosa di bello, perché hai paura! Ci conosciamo da quanto 6-7 ore?! E io già so che il tuo sorriso, i tuoi capelli, i tuoi occhi, tutti i tuoi gesti impacciati, i tuoi sguardi, saranno nei miei pensieri per molto molto tempo.. vivi con me questa avventura! Lasciati andare!”

Com’era dolce, ma nonostante questo, non potevo!! Così tolsi delicatamente la sua mano dalla mia guancia, e la tenni tra le mie mani, e dissi “forse, mi accorgo solo ora di provare anch’io le stesse medesime emozioni, ma questo non cambia quello che siamo. Guarda le cose razionalmente Nick, e non con i sentimenti! Siamo due persone diverse, come anche i nostri generi di romanzi. Tu impulsivo, io riflessiva, entrambi troppo complicati, tu sei sposato, mentre io sono completamente inesperta in questo genere di cose. Tra noi non potrà mai funzionare!  Lavoreremo insieme come abbiamo deciso, potremo essere amici, certo, ma niente più di questo! Mi spiace.. ci vediamo domani alle 9.00 come abbiamo deciso. Ciao!” dissi girandomi e avviandomi verso il mio appartamento

Lo sentii dire “lo sai vero, che stai rinunciando a quella che potrebbe essere, la più bella esperienza della tua vita?! Perché poi!? Sei troppo legata alla tua ragione e al tuo cervello, e non permetti ai tuoi sentimenti di uscire! Non rinuncerò mai a te!! MAI... “

Incominciai ad accelerare, non volevo sentire oltre quelle parole. Aveva ragione. L’essere troppo riflessiva, razionale, era il mio più grande difetto. Mentre tornavo a casa mi venne in mente il best seller “Ragione e Sentimento”. Cosa dovevo scegliere tra i due.. quello che ero, o quello che desideravo, ciò che conoscevo, o l’ignoto. Mi addormentai, con Nick tra i miei pensieri, e con delle domande che mi ronzavano nelle testa, ma non ero io quella che voleva conoscere l’ignoto? Non ero io, quella che viveva per scoprire, ciò che è segreto? E allora perché avevo paura di vivere questo sentimento così bello e misterioso?

Passarono settimane, e non avevamo ancora niente di concreto per il romanzo. I rapporti tra me e Nick erano tesi, per non dire imbarazzanti. Lui continuava a insistere su un possibile NOI e su un NOSTRO FUTURO insieme, ma non capiva.. non riusciva a ficcarsi in quella benedetta testa, che tra noi non ci sarebbe MAI stato niente. Ed ecco che nuovamente due parti di me stessa entravano in lotta, questo è quello che diceva la mia testa, mentre il mio cuore.. be, mi diceva di buttarmi a capofitto in questa relazione, di fregarmene di una ipotetica moglie che lo attendeva a casa, incurante che il marito, provasse sentimenti per una donna che non era lei.. ma non potevo fregarmene, no non potevo!! Non sarei stata io!

Come se non bastasse, a questa confusione sui miei sentimenti e su quello che realmente volevo, si aggiungeva la frustrazione per non essere ancora riuscita a trovare informazioni su Nick, avrei voluto tanto chiedergli la verità, chi era lui in realtà, ma chiedere qualcosa di così serio ad un uomo che non fa altro che parlarti d’amore e che cerca di baciarti, be non è facile!!

Tuttavia, durante una giornata lenta e senza idee, come le altre, accadde qualcosa di interessante. Attribuii, quell’opportunità, ad una forza superiore o al fato. Tutto accadde all’improvviso. Io e Nick, stavamo lavorando come al solito, a quello che non poteva essere definito, a mio parere, un romanzo! Quando Nick, ricevette una telefonata, e dalla sua espressione, doveva riguardare qualcosa di molto urgente. Non capii, di cosa si trattava, ma la mia curiosità era alle stelle. Dopo un bacio veloce sulle labbra, che insisteva nel darmi ogni volta e che di certo io non rifiutavo, mi disse solo che sarebbe ritornato il prima possibile, nient’altro ne chi l’aveva chiamato, ne dove andava. Dopo un’ora di lavoro inutile, decisi che dovevo prendermi una pausa per riflettere a tutte quelle cose. Incominciai a passeggiare per l’ufficio, quando il mio sguardo mi cadde su un agenda, nascosta tra i libri, che usavamo come spunto, e le bozze, con le nostre idee. Non era mia, questo era sicuro. La girai per le mani, e notai due iniziali ricamate, sul fodero di pelle, “NJ”, a quanto pare era l’agenda di Nick, e l’aveva dimenticata sicuramente per la fretta. Ma tu guarda che fortuna!! Sapevo che non erano cose che mi riguardavano, ma forse era l’unica opportunità che avevo per scoprire qualcosa. La sfogliai, non c’era niente di interessante. Appuntamenti, numeri di telefono, annotazioni.. l’agenda aveva anche vari taschini, presi quello che contenevano. Bigliettini da visita, ricordini vari e foto, che mi soffermai a vedere per la curiosità. Due di queste attirarono la mia attenzione, in una c’era Nick, con il suo editore Joe e una donna, molto bella, che però non conoscevo, girai la foto, c’era scritto a mano una data, dei nomi e il luogo dove forse era stata scattata la foto. La foto, a quanto c’era scritto, era recente, di un anno prima, per l’esattezza, e scoprii che il nome della donna era Delta, mentre il nome del luogo era “Find a Smile”. Chissà che posto era? Avrei cercato dopo. L’altra fotografia, invece.. per quanto preparata, e già a conoscenza, mi sconvolse.. c’era Nick e Delta, la donna della foto precedente, sicuramente il giorno del loro matrimonio, così eleganti, così belli, così felici.. ma io vedendoli non ero felice, mi si spezzava il cuore, aveva sposato una donna che non ero io, e questo mi faceva star male. Se solo l’avessi incontrato prima, se solo avesse sposato me, sarei stata una compagna, una moglie, un’amica, migliore di qualunque altra.. solo allora capii. Me ne ero innamorata.

Forse per la prima volta, sia il mio cuore che la mia mente, erano d’accordo, quello che stavo vivendo, era un amore impossibile.. Piangevo.. piangevo come una bambina, alla quale le è stato appena detto, che non potrà mai avere la bambola che tanto desidera.. erano lacrime tristi, infelici, accompagnate dalla consapevolezza di quello che non sarebbe mai potuto accadere. Involontariamente incominciai a dire frasi senza senso, che si trasformarono in una frase con un profondo significato, che ero sicura non avrei mai detto né a lui, né  a nessun’altro “ti amo.. ti amo.. ti amo Nick!! Ma non potremo mai stare insieme..”

Piangevo e parlavo, parlavo e piangevo.. ma mi fermai, quando mi sentii abbracciare da dietro.. incominciai a piangere più forte, ma lui mi cullava e sussurrava parole dolci per farmi calmare..

“shh.. non piangere.. non voglio vederti così triste.. tu sei Smiley, quella che sorride sempre, che combina pasticci ogni volta, che contagia tutti con il suo sorriso.. no tesoro, non devi piangere!”

“Ni-ck.. sc-u-sa.. lo so che non avrei dovuto, ma è stato più forte di me, volevo sapere chi eri, volevo conoscerti, volevo scoprire il tuo passato, e quando ho visto la tua agenda non ho resistito.. scusami, scusami, scusami davvero.. po-i.. ho visto quelle foto, e ho capito.. ho capito, vedendo tua moglie, che tra noi non ci potrà mai essere niente.. forse nemmeno amicizia.. perché ti amo Nick, ti amo come non ho mai amato..” le lacrime continuavano a scorrere, ormai gli avevo detto quello che provavo per lui, ora aspettavo solo una sua parola un suo gesto, che non tardò ad arrivare.. mi sorrise, fu uno dei sorrisi più belli e sincere, che avessi mai ricevuto. Mi si strinse il cuore e lo stomaco per l’emozione, dopo quel meraviglioso sorriso, incominciò a parlare

“oh Smiley” sorrise ancora “non sai quanto mi rendi felice con queste parole!! Anch’io ti amo amore mio, non sai quanto!! E lasciami finire..” disse fermando le mie proteste “..io non sono più sposato, o meglio lo sono ancora, ma è come se non lo fossi, sia perché non amo più mia moglie, ma provo per lei solo un profondo affetto, sia perché e come se fossimo sposati solo legalmente e non per amore.. lei diciamo non è più la donna che ho conosciuto, di cui mi sono innamorato e che ho sposato..” si fermò, forse si stava ricordando i momenti passati con la moglie.

Quella pausa mi servì, mi permise di assimilare le sue parole, anche lui mi amava, ed era la cosa più importante, e non amava più sua moglie, e anche questo era positivo, ma chi mi diceva che era vero? Per quanto il mio cuore gli credesse, la mia testa non la pensava allo stesso modo.. Dopo un po’, si riscosse dai suoi pensieri, e si sedette per terra di fianco a me, mi sorrise e riprese a parlare “penso tu debba sapere la verità, visto che per me, sei la persona più importante.. bene, incomincio dal principio. Conobbi Delta cinque anni fa, circa, in quel periodo era l’editore, di uno  scrittore che stimavo molto. Posso dire, che con lei non fu amore a prima vista come è stato per noi..” mi sorrise “..lei era un tipo serio, dedita al lavoro, mi sono impegnato parecchio per far breccia nel suo cuore, ma alla fine ce l’ho fatta. Ci frequentammo e ci fidanzammo, dopo tre anni ci sposammo. Eravamo felici, o almeno io lo ero.. dopo qualche mese, Delta mi disse di essere incinta, non immagini la felicità che provavo, stavo creando una famiglia, con la donna che amavo! Ma non vedevo Delta contenta come ero io. Scoprii che in realtà, lei non voleva affatto un figlio, ma non volle abortire, almeno non in quel momento.. speravo, che col tempo cambiasse idea, ma la situazione si aggravava sempre più.. lei diventava sempre più scontrosa e irascibile, non voleva più uscire e incontrare amici, i rapporti tra di noi si raffreddarono, non c’era più amore.. questa situazione diventò insostenibile, per lei e per me.. l’unico raggio di sole, in quel cielo nero, era la gravidanza di Delta.. ma anche questa speranza mi fu portata via, Delta ebbe un aborto spontaneo, che la fece cadere ancora di più in depressione. Fu allora che decisi. Nonostante mi si spezzasse il cuore, la ricoverai alla clinica “Find a Smile”, per cercare di “disintossicarla” dalla depressione, ma tranne pochi passi avanti, la situazione non è cambiata.. adesso la vado a trovare tutti i giorni, ma non mi riconosce quasi più.. la chiamata che ho ricevuto oggi, era dalla clinica, mi hanno chiamato perché si è sentita male, e così sono andata a vedere come stava.. “

Ora tutto quadrava, il suo comportamento, le sue attenzioni nei miei confronti, nonostante fosse sposato, mi dispiaceva, per la situazione, per Delta, per lui.. non sapevo che dire, ma forse era meglio non dire niente, una cosa però la volevo fare.. l’abbracciai. Speravo che con quell’abbraccio, lui capisse tutti i miei sentimenti, tristezza, sostegno, amicizia, conforto, amore.. lui ricambiò l’abbracciò non so per quanto tempo rimanemmo così accoccolati, minuti o forse ore, quando ci staccammo, lui mi sorrideva, io ricambiavo con tutto l’amore che provavo, a poco a poco si avvicinava al mio viso, alle mie labbra.. io chiusi gli occhi e dischiusi le labbra.. mi baciò. Fu il bacio più bello e più emozionante di tutta la mia vita. Mai nessuna mi aveva fatto provare quelle sensazioni, forse era vero che quando si è innamorati, tutto è più bello!!

Passarono ore, ma non mi importava, ero felice tra le sue braccia. All’improvviso mi venne un’idea, saltai per l’emozione

Nick si spaventò, e disse guardandomi “amore, ma che cavolo ti prende!?”

“oh tesoro, ho un’idea per il romanzo!! Allora avevo pensato di raccontare la nostra storia. Tu scrivi la tua vita e io la mia, fino al nostro incontro, poi le uniamo e la storia è fatta!! Sarà originale, romantica e curiosa allo stesso tempo!! Che ne pensi??” lo guardai eccitata per l’idea, e speranzosa che accettasse. Non diceva niente mi guardava..

“amore.. trovo che la tua idea sia fantastica, ma non voglio raccontare la mia vita, la  mia esperienza.. ti sei mai chiesta perché su di me non si sa niente e non ci sono foto? Perché il mio editore, nonché amico, ha preferito non dire niente, così che non ci siano scandali..” si fermò a pensare, poi si riprese “..ma sai che ti dico?! Che pensandoci non mi importa, voglio raccontare a tutti la mia esperienza, e forse chissà sarà da insegnamento per altri!!” sorrideva era felice, nei suoi occhi leggevo speranza e amore per me!

“ti amo Nick! Come non ho mai amato!!”

“anch’io amore mio, tanto!” mi baciò e io non potetti che ricambiare con tutto il cuore..

Da quell’episodio, trascorsero mesi, noi eravamo una coppia a tutti gli effetti, sia la casa editrice, sia i nostri editori, avevano accettato la nostra idea. Il romanzo lo trovavo fantastico, era il mio primo romanzo d’amore, con la persona che amavo, cosa potevo chiedere di più!!! Ah dimenticavo di dirvi il nome del romanzo.. be diciamo che è forse il più adatto per raccontare il nostro amore..

…“Ragione o Sentimento?”… nel nostro caso? Ancora non so dirvi cosa sia meglio seguire.. ma quello che ho imparato da questa storia, è che la ragione e il sentimento, sono facce della stessa medaglia, dove c’è una c’è necessariamente anche l’altra, non bisogna respingerle, bisogna accettarle e ascoltarle entrambe.. a me è servito!!
  
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