31/10/2011
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Unità 731
Le luci al neon della sala lo accecavano, senza fargli capire bene dove si trovasse o cose stesse succedendo.
Vedeva solo il bianco delle luci, che si confondeva con quello del soffitto e delle pareti. Ma gli occhi si abituarono, e il cinese vide dei capelli neri che risaltavano nello sfondo chiaro.
-Rìběn1.
L’altro uomo girò la testa verso il viso del cinese disteso sulla piattaforma di ferro della sala operatoria.
-Ho freddo.- Continuò a dire il cinese, prendendo il polso dell’altro uomo, che teneva tra le dita un lucente bisturi.
-Chūgoku2, dobbiamo fare un’operazione.- Disse semplicemente l’altra Nazione asiatica.
-Quale operazione, Rìběn?
-Non fingere con me.
Il giapponese affondò il bisturi nella carne del cinese, aprendogli una ferita che si allungava per tutta la cassa toracica fino allo stomaco, per analizzarne gli organi interni. Il Giappone ascoltò silenzioso gli agonizzanti versi di dolore dell’altro, mentre moriva.
-Quando ti sveglierai, Chūgoku, ci saranno molti altri esperimenti da eseguire.- Disse il giapponese, mentre il volto della Cina sorrideva inquietantemente e le lacrime continuavano a scendere sulla pelle morta del viso.
***
1 Rìběn: Giappone in cinese
2 Chūgoku: Cina in giapponese
Riuscirò a fare una storia senza dell'angst?
Buondì, cari lettori.
Questa storia mi è venuta guardando un’immagine riguardante proprio l’Unità 731.
Se volete avere più informazioni su quest’unità andate Wikipedia. Sono troppo pigra per mettere il link.
Alla prossima.