Crossover
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Autore: darkrose12184    03/07/2006    2 recensioni
Crossover Inuyasha/I Cieli di Escaflowne. Kagome è una ragazza come tante altre, Allen Schezar è un famoso cantante...Una storia difficile, ma non impossibile. Un sogno dell'autrice
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sono tornata con una storia che ho scritto a ottobre 2005... ho scelto questi personaggi perchè ai miei occhi sono i più simili a quelli che rappresentano il mio sogno...

Tutti i personaggi citati sono maggiorenni.

Capitolo uno: Allen Schezar

Kagome è una ragazza di ventidue anni, una vita normale, un lavoro, ed una sfrenata passione per la musica, principalmente per il rock e il metal degli anni '70 e '80.

Quel giorno era a casa di Ery, una sua amica. Erano in sala a guardare la televisione, tra una sigaretta e l'altra.

- C'è un po' troppa puzza di fumo… dov'è l'incenso? - chiese Kagome a Ery.
- In camera mia. Ti va di andarlo a prendere tu? - Kagome annuì, era risaputo quanto fosse pigra l'amica. Quindi si alzò ed andò al piano superiore, dove si trovava la camera di Ery. La ragazza viveva in una splendida villetta a due piani con un giardino immenso.

Kagome entrò nella stanza della sua amica. A sinistra dell'entrata vi era il letto, con accanto il comodino. Appesi alla parete vi erano numerosi biglietti di vari concerti. Di fronte all'ingresso c'era la scrivania, piena di piccoli oggetti disposti in modo ordinato. Ed accanto ad essa, appeso al muro, c'era qualcosa che le avrebbe cambiato la vita, a sua insaputa. Lo vide, e subito si bloccò. C'era entrata già tante volte in quella stanza, come aveva fatto a non notarlo prima?

Attaccato al muro vi era un grosso poster raffigurante un ragazzo a dir poco splendido, di una bellezza sovrannaturale. Aveva lisci capelli biondi, lunghi fino alla vita, sembravano essere stati spinti indietro con una mano, perché gli ricadevano scomposti ai lati del viso, meraviglioso. Occhi azzurri come il mare, un viso dai lineamenti fini, quasi effeminati ma allo stesso tempo mascolini… e due labbra carnose ma piccole, perfette.

Kagome senza rendersene conto chiuse gli occhi e si trovò subito ad immaginare di baciare quelle labbra che, si rese conto, l'attraevano già come una calamita…

Il ragazzo in questione era stato fotografato senza maglietta, con un paio di jeans strappati a vita molto bassa. Aveva un fisico snello, atletico, spalle larghe e ventre più che piatto. Sulle braccia alcuni tatuaggi: uno sul polso sinistro, uno sull'avambraccio destro, che riportava le parole "Youth gone wild", ed uno sulla spalla destra.

La pelle era chiara ma dorata, sembrava essere abbronzato. Aveva l'aria di essere un musicista, americano forse. La bellezza di quel ragazzo era a dir poco accecante, non aveva mai visto nulla di simile. Una bellezza selvaggia, molto fine ma allo stesso tempo molto virile, sembrava un angelo. Ma sembrava anche essere stato fatto apposta per indurre in tentazione le ragazze che, come lei, adoravano quella fisionomia di ragazzi.

Un angelo tentatore, o per meglio dire, un diavolo… bellissimo e selvaggio, ribelle. Ecco cosa traspariva da quel suo aspetto apparentemente angelico. E tutto questo catturò l'attenzione di Kagome in modo particolare.

Passò così qualche minuto a scrutare quel poster. Una semplice foto di quel ragazzo la attraeva come una calamita, aveva il potere di farle perdere la cognizione del tempo, e così non si accorse che era già lì dentro da un po'.

- L'hai trovato l'incenso? - chiese Ery, che le spuntò alle spalle. Si era preoccupata non vedendo scendere Kagome per dieci minuti buoni…
- Eh? - Kagome venne risvegliata dai suoi pensieri. - Ah, si, scusa… ma… chi è quello? - chiese subito a Ery, indicandole il poster.
- Non lo conosci? È il cantante rock più figo della Terra! - le rispose Ery.
- Lo vedo! Proprio per questo ti chiedo chi è! - ribatté Kagome.
- Si chiama Allen Schezar, è il cantante dei Wild Children - spiegò quindi Ery.

I Wild Children… Kagome li aveva già sentiti nominare, ed aveva anche già sentito qualche loro canzone. Erano estremamente bravi, ottimi musicisti che facevano ottima musica. Il loro repertorio, seppur in modo superficiale, lo conosceva abbastanza.

- Mi presteresti qualche loro cd? Tanto per ascoltarli meglio… se non ricordo male, lui ha una voce bellissima… -
- Si… non saprei dire se è più bello lui o la sua voce… Ecco, prendi questi cd, ascoltali… sono stupendi. E devi vedere che foto di Allen ci sono dentro! -

Kagome annuì. Erano già le sei e mezza, doveva tornare a casa. Salutò l'amica, la ringraziò ed andò quindi a prendere il treno. Durante tutto il tragitto non si tolse dalla mente nemmeno per un momento il volto meraviglioso di Allen Schezar. "Lui da solo alza la media mondiale di bellezza maschile!" pensò.

Kagome era finalmente arrivata a casa. Corse in camera ed accese lo stereo. Voleva proprio sentire bene la voce di Allen. Era tutto meraviglioso. Le canzoni, la sua voce, lui… nonostante i suoi ventidue anni, Kagome in quel momento si sentiva una ragazzina di quindici anni che impazzisce per qualche cantante carino. Ma Allen non era soltanto carino, era molto di più. Dire che era bellissimo sarebbe stata un'offesa alla sua straordinaria bellezza.

"Però, che voce! È stupenda! È un cantate davvero eccezionale!" pensava Kagome, mentre ascoltava i cd che le aveva prestato l'amica. Ma eccola, la canzone più famosa dell'album. Il suo titolo era "18 & Life", che significa "diciott'anni e la pena di ergastolo".

Parlava di due ragazzi di diciotto anni, due amici, che per fare qualcosa di diverso, una sera, si procurano una pistola e fanno a gara a chi rompe più bottiglie tra quelle poste sul muretto di fronte a loro. Ma, per errore, mentre uno dei due ragazzi stava sistemando altre bottiglie, l'amico fa partire un colpo. Un colpo letale. Ed il resto lo diceva il titolo stesso.

Una canzone tragicamente stupenda. Una melodia unica, cantata da una voce inimitabile.

- Kagome! È pronto da mangiare! - la madre richiamò l'attenzione della figlia, che fino a quel momento era come se viaggiasse in un universo parallelo ma estremamente distante da tutto ciò che la circondava.
- Arrivo - quindi, andò in cucina.

Per tutta la cena, Kagome non disse una parola. Strano, lei era una ragazza che amava parlare con i suoi famigliari, specie a cena, quando tutti erano riuniti attorno al tavolo. Ma quella sera, a tutti parve che Kagome avesse la testa da un'altra parte. Nessuno le chiese niente, così finì la cena e tornò in camera, per ascoltare il secondo dei tre cd che la sua amica le aveva prestato.

Stupendo anche questo. Il suo ascolto venne interrotto dalla madre, che si intrufolò nella camera.

- Kagome, posso chiederti cos'hai? - chiese gentilmente la mamma.
- Eh? Perché? - la risposta di Kagome fu estremamente distratta, a confermare le tesi della madre.
- Mi sembri strana… assente… come se… hai per caso conosciuto qualche ragazzo che ti ha fatto perdere la testa, oggi? - chiese la madre, curiosa e lievemente maliziosa.

Kagome non rispose, ma arrossì. Perché alla domanda della madre le era immediatamente venuto in mente Allen Schezar? Lei non lo aveva conosciuto! "Magari…" pensò. "Non lo conoscerò mai…" aggiunse ai suoi pensieri.

- Ho ragione vero? - chiese la madre, vedendo la reazione della figlia.
- No… non proprio… - rispose timidamente Kagome.
- Come… "non proprio"? - chiese ancora la madre.
- Nel senso che… non ho conosciuto nessuno, direttamente - Kagome stava tenendo in mano il libricino del cd che stava ascoltando, e l'aveva aperto proprio su una foto di Allen. La madre diede una veloce occhiata e poi sorrise.
- Non ti sarai mica innamorata di un musicista che non vedrai mai? - le chiese, scherzando.
- No! ma che innamorata… -

La madre sorrise, e prese il libricino che teneva in mano la figlia dicendole:

- Fammi un po' vedere di chi si tratta… - così si portò la foto vicino al viso, per poterla vedere meglio.
- Ah, beh… però! Hai degli ottimi gusti figlia cara, ma per favore non fare come le ragazzine, che impazziscono per i cantanti… - continuò, sorridendo, la madre.

Poi si alzò e lasciò la figlia sola, in camera, con la compagnia virtuale del suo Allen Schezar.

Il mattino seguente Kagome sul lavoro sembrava avere la testa da un'altra parte, al punto che sia la sua collega che la sua titolare le chiesero se si fosse innamorata. Durante l'ora di pausa ricevette un messaggio sul cellulare. Prese distrattamente il telefonino dalla borsa, il mittente era Ery.

"Ciao Kagome! Allora, ti piacciono i cd dei Wild Children che ti ho prestato? Devo darti una notizia stupenda: verranno a suonare qui il 18 dicembre! Dobbiamo andarci!! Buon lavoro."

Kagome, leggendo il messaggio, sgranò gli occhi. Questo significava che a meno di un mese di distanza quel ragazzo meraviglioso con quella voce stupenda avrebbe suonato a Tokyo! Ci sarebbe andata sicuramente, anche da sola se nessuno fosse andato con lei! Tanto sapeva che la sua amica Ery ci sarebbe sicuramente andata…

Tornò al lavoro con ritrovata forza, e la giornata passò veloce. Erano le sei del pomeriggio, orario in cui Kagome usciva dall'ufficio e si dirigeva verso la metropolitana, per poi tornare a casa. Ma appena uscì dal portone, si trovò davanti Ery.

- Che cosa ci fai qui? - chiese Kagome, stupita della comparsa improvvisa dell'amica.
- Ne hai soldi in questo momento? - chiese Ery.
- Si… qualcosa ho… perché? - chiese Kagome stupita.
- Andiamo a prendere i biglietti per il concerto dei Wild Children, tanto li vendono in un negozio non molto lontano da qui! -
- Cosa? Adesso? -
- E quando? Aspetti forse che finiscano? -
- No, no… andiamo! -

Le due amiche si diressero verso il negozio di musica in questione. Speravano di trovare ancora i biglietti, perché in effetti mancavano solo una ventina di giorni alla data del concerto, e quello era un vero e proprio evento, in ambito rock. Era da tempo che i Wild Children non mettevano piede in Giappone.

Nel negozio c'erano un bel po' di persone, ma tutti erano in attesa per l'acquisto di qualche cd, dalla parte della prevendita invece c'erano solo due ragazzi, e ben presto venne il turno di Ery e Kagome.

- Buonasera, vorremmo due biglietti per il concerto dei Wild Children - chiese Ery.
- Mmmm… vediamo se ce la facciamo… - rispose la commessa, digitando qualcosa sulla tastiera del computer. L'espressione scettica che aveva sul volto, unita alla frase che aveva pronunciato, fece venire un brutto presentimento a Kagome. E se li avessero già finiti? Cosa potevano fare? Lei voleva assolutamente vedere i Wild Children, ancor di più voleva vedere Allen Schezar! E non solo perché era un ragazzo semplicemente splendido, ma perché era un cantante bravissimo, la sua musica le piaceva davvero tanto.
- Si, ecco. In tutto sono 5423 Yen - concluse la commessa, dopo aver creato il panico nelle due ragazze, che già si vedevano spacciate a cercare di racimolare inutilmente un biglietto davanti all'ingesso del luogo del concerto.

Ery pagò per entrambe, dicendo semplicemente a Kagome - Poi me li darai - . Il prezzo piuttosto basso del biglietto stupì le due ragazze, ma… meglio così!

Kagome era arrivata davanti a casa, così salutò Ery. Entrambe erano su di giri per il concerto dei Wild Children.

Kagome entrò in casa e si diresse subito in camera sua, voleva cercare un po' di informazioni, su internet, riguardanti il bellissimo Allen Schezar. Trovò innanzitutto la sua biografia: nato nel New Jersey e vissuto per molto tempo in Canada, finchè un bel giorno gli venne recapitata una richiesta di una band americana, che cercava un cantante. La band era stata fondata dal primo chitarrista dei Bon Jovi, Dave, e lui entrò a farne parte in qualità di cantante.

Poi Kagome trovò un sacco di foto: una di queste la condusse al sito personale di Allen Schezar, dove trovò, tra gli altri contatti, l'indirizzo e-mail del cantante.

Fissò a lungo quell'indirizzo, indecisa se cliccarvi o meno. Alla fine la tentazione fu grande, e decise di scrivergli. L'e-mail fu molto corta, conteneva semplicemente una marea di elogi per la voce di Allen, per la sua musica, e gli disse che sarebbe andata a vederlo il 18 dicembre. Sapeva che non avrebbe mai ricevuto una risposta, ma era già contenta così. Sapere che Allen avrebbe letto, prima o poi, quelle sue parole la rendeva già felice.

I giorni passavano, e Kagome non si tratteneva dal controllare più volte la posta, nella speranza, che tra le tante e-mail di spam ci fosse anche quella del suo adorato Allen Schezar. Una speranza che, riconosceva lei per prima, era più che vana…
Ormai mancavano cinque giorni al concerto.

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Un ragazzo, bellissimo, ora si trovava in Germania, in un internet cafè. Stava guardando la posta. Tra le tante e-mail delle sue ammiratrici, tutte che elogiavano la sua straordinaria bellezza, ve n'era una particolare. Molto semplice, poche righe, una ragazza giapponese che gli faceva una marea di complimenti. Ma non sulla sua bellezza, come tutte avevano sempre fatto. Sulla sua voce, sulla sua musica.

Lesse due o tre volte quella frase: "I love your voice, I love your music". Nessuno gli aveva mai detto né scritto parole tanto belle e sincere. Ne fu sinceramente felice.

Quella fu l'unica e-mail a cui diede risposta, quel pomeriggio, prima di andare nel locale dove quella sera avrebbe cantato, per fare il sound-check.

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Un'altra giornata di lavoro se n'era andata, e Kagome faceva il conto alla rovescia dalla data del concerto dei Wild Children. Mancavano quattro giorni. Come al solito controllò la sua posta. Tra le tante e-mail più o meno stupide che aveva ricevuto, ve n'era una che indicava un mittente particolare: Allen Schezar. Pensò subito che fosse uno scherzo, ma la guardò comunque. Ecco cosa c'era scritto:

"Ciao Kagome, ti ringrazio molto per i complimenti che mi hai fatto… nessuno mi aveva mai scritto parole così belle e sincere. Mi piacerebbe scambiare due parole con te di persona, il giorno del concerto… Dovrai presentarti davanti all'entrata del backstage e dire a quelli della sicurezza il tuo nome, così mi verranno a cercare e gli dirò di farti entrare. Puoi però mandarmi una tua foto, in modo che io ti possa riconoscere? Sempre se ne hai voglia… Ciao, un bacio, Allen".

Kagome non poteva crederci. Controllò più volte l'indirizzo del mittente. Era proprio quello di Allen Schezar. Ma come mai, lui, con tutte le persone che conosceva e che lo adoravano, era rimasto colpito proprio da quelle sue semplici parole, scritte anche in un inglese sicuramente imperfetto?

Non esitò a rispondere, allegando all'e-mail una sua foto molto recente, fatta ad una festa, in un locale. Era una foto dove era rimasta davvero bene: indossava una maglietta stretta, una minigonna molto corta di jeans, un po' a pieghe, e degli stivaletti texani marroni. Era carina in quella foto. Ciccò sul pulsante "Invia", chiudendo gli occhi, non credendo che le stesse succedendo davvero.

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Allen Schezar, con i Wild Children, era appena arrivato in Giappone. Fortunatamente nessuno era riuscito a sapere quale volo avrebbero preso, così nessuno lo attendeva fuori dall'aeroporto. Gli piaceva stare in mezzo ai suoi fans, ma essere assalito non appena sceso dall'aereo era una cosa che detestava. Non si spiegò il motivo, ma appena vide un internet cafè ci andò di corsa e diede un'occhiata alla posta. Quella ragazza, Kagome, gli aveva risposto. E gli aveva mandato anche una sua foto.

"Che bella ragazza…" pensò tra sé e sé, poi stampò qualche copia di quella foto. Una la mise dentro al suo portafoglio, non si spiegò nemmeno perché lo fece, non volle rifletterci.

Le altre copie della foto le diede al manager del suo gruppo, spiegandogli di far entrare nel backstage quella ragazza, dopo il concerto del giorno seguente, qualora si fosse presentata lì davanti. Il manager non disse nulla, ma lo guardò con sguardo furbetto.

Vi chiedo solamente di commentare... vi prego ditemi cosa ne pensate!
  
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