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Autore: xMoonyx    01/11/2011    7 recensioni
Fulmini, tuoni, paura. Ma il terrore è sopportabile, se vi è una spalla su cui piangere, delle braccia dalle quali farsi avvolgere, un petto sul quale cercare conforto. Quando si trova ciò, in una situazione di turbamento in cui si è più vulnerabili, è normale, quasi naturale prestar fede ad una semplice promessa. E' quando questa viene a mancare che la realtà, con tutto il suo peso, ti crolla addosso rischiando di schiacciarti.
xxx
«Hai paura?» domandò perplessa la bimba, prima di stringerlo in un abbraccio materno.
«Un futuro re come te che ha paura di un tuono?» aggiunse, sarcastica, per prenderlo bonariamente in giro.
Arthur corrucciò la fronte, con quel suo solito broncio, rizzando tuttavia le orecchie per cogliere qualche rumore inquietante.
«Non lo dirai a papà, vero?»
[...]
«Sire, cosa?» boccheggiò il moro con la guancia contro il suo petto, probabilmente rimasto incredulo e, a giudicare dal colorito assunto dalle orecchie, anche piuttosto imbarazzato.
«Shhh.» lo rassicurò allora Arthur, portando una mano sui suoi capelli, proprio come Morgana, quella volta.
Perché a volte i gesti hanno un grande potere. Forse più delle parole.
[Baby-Morghy e Baby-Arthy & accenno Merthur **]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Merlino | Coppie: Merlino/Artù
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Promesse infrante

Disclaimer: i personaggi non appartengono a me [purtroppo xD] ma alla BBC e prima di essa alla storia. [e mi sembra tanto una frase tonante che... lasciamo perdere vah xD]

Avvertimenti: Presenterà delle tematiche implicitamente slash, quindi se il genere vi disturba vi consiglio di cliccare la x rossa in alto a destra. Altrimenti benvenuti in questa breve follia! :) 

Rating: Giallo. Solo perché vi è una sorta di malinconia per tutto il corso della fic.

Genere: Questa volta  qualcosa di più, diciamo, serio (sebbene possa assicurarvi che ho in mente una shot comica che presto troverete online :P) In ogni caso Fluff (per la prima parte) e Introspettivo, e questa volta mi sono focalizzata sul Re Somaro! :D

Dedica: la dedico a Valentina, Marta, gli Elements, Daniela e, utilizzando il nome di efp, a mindyxx, per la sua gentilezza! **

Riassunto: Fulmini, tuoni, paura. Ma il terrore è sopportabile, se vi è una spalla su cui piangere, delle braccia dalle quali farsi avvolgere, un petto sul quale cercare conforto. Quando si trova ciò, in una situazione di turbamento in cui si è più vulnerabili, è normale, quasi naturale prestar fede ad una semplice promessa. E' quando questa viene a mancare che la realtà, con tutto il suo peso, ti crolla addosso rischiando di schiacciarti.

 Mi auguro vivamente che piaccia! :) Per adesso... Buona lettura! ^^


Promesse Infrante


Un lampo, breve ed immediato, e gli occhioni blu si spalancarono allarmati.

«Arthur? Ti senti bene?»

E prima ancora che Morgana potesse chiedergli qualsiasi cosa il piccolo biondino le si gettò tra le braccia, tremando come una foglia ed affondando il visino spaurito tra le pieghe della sua camicia da notte.

«Hai paura?» domandò perplessa la bimba, prima di stringerlo in un abbraccio materno.

«Un futuro re come te che ha paura di un tuono?» aggiunse, sarcastica, per prenderlo bonariamente in giro.

Arthur corrucciò la fronte, con quel suo solito broncio, rizzando tuttavia le orecchie per cogliere qualche rumore inquietante.

«Non lo dirai a papà, vero?»

Un'altra luce improvvisa e il ragazzino sussultò pallido come un cencio.

Morgana sorrise, raddolcita, e lo avvolse con le braccia di nuovo, accarezzandogli i capelli per frenare il tremore che giunse al momento del tuono.

«Va tutto bene, non lo verrà mai a sapere. E adesso sta' tranquillo... ci sono qua io, Arthur. Ci sarò sempre, se avrai bisogno di me.»

E il giovane principe si abbandonò al calore di quell'abbraccio, traendone grande beneficio: i tuoni non erano più così spaventosi, adesso.






«Merlin?»

Il servitore era pallido e teso e Arthur fu sicuro di aver visto le piccole dita bianche rabbrividire un attimo prima, mentre il forte rumore rombava anche attraverso le quattro pareti.

Ma il suo servitore era così: troppo dignitoso per poter affermare di avere paura. Arthur lo capiva perché era esattamente come lui, solo, possibilmente, ancora più lamentoso.

Calò un breve silenzio, interrotto solo dal tamburellare della pioggia contro i vetri della finestra. Poi Merlin decise di interromperlo.

«Vi serve qualcosa, sire?»

Si voltò a guardarlo e in quell'attimo ci fu una luce improvvisa, che si proiettò sugli occhi azzurri del servo, ora improvvisamente spalancati.

E fu così, vedendolo tanto spaurito, che Arthur decise di farlo.

Semplicemente, gli si avvicinò e lo abbracciò, stringendo quelle magre membra fredde e tremanti alla propria calda e rassicurante maglia rossa.

Senza una parola, senza una spiegazione.

Conscio solo del potere salvifico di quel gesto.

«Sire, cosa?» boccheggiò il moro con la guancia contro il suo petto, probabilmente rimasto incredulo e, a giudicare dal colorito assunto dalle orecchie, anche piuttosto imbarazzato.

«Shhh.» lo rassicurò allora Arthur, portando una mano sui suoi capelli, proprio come Morgana, quella volta.

Perché a volte i gesti hanno un grande potere. Forse più delle parole.

«Non devi avere paura dei tuoni, non ti possono fare nulla.»

«Non ho certo paura dei tuoni, io!» soffiò da qualche punto imprecisato della sua maglia il servo e Arthur sbuffò in una risata.

«Ti conosco da quattro anni, Merlin, e so benissimo quando hai paura. Cioè sempre.»

«Mi state prendendo in giro?» si agitò al che il poveretto. E di tutta risposta Arthur lo strinse ancora di più, quasi cullandolo in quel caldo abbraccio.

«No, idiota. In ogni caso sappi che ci sono qua io...»

Avvertì le spalle ossute del servo abbandonarsi a quel tepore, e le dita bianche stringere la sua casacca come a trarne conforto.

E Arthur si ritrovò, suo malgrado, a guardare oltre la finestra, lì dove la candela della sua stanza illuminava un lato delle gocce di pioggia.

Da quella notte con la piccola Morgana Arthur non aveva più temuto i tuoni.

Aveva dimenticato cosa significasse avere paura, con al fianco una persona sulla quale avrebbe potuto sempre fare affidamento.

Una persona che gli aveva fatto una promessa, ma che non l'aveva rispettata.

Come una stilettata al cuore gli giunse il ricordo di quelle parole, che adesso suonavano così lontane, remote nel tempo.

Ci sarò sempre, se avrai bisogno di me.

Eppure Morgana aveva imbracciato il Male.

E lui l'aveva persa per sempre.

Abbassò lo sguardo sui capelli scuri di Merlin e ci passò una mano sopra, saggiandone la morbidezza.

«Io resterò con te, stupido timoroso che non sei altro. Lo giuro su mia madre e su mio padre. Sul mio titolo di Re.»

«E sulla vostra essenza di asino?» rise Merlin, e Arthur ne approfittò per dargli uno scappellotto sulla nuca esposta, divertito.

E sarebbe rimasto davvero. Almeno lui.


Fine


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Angolo Autrice.

Buonsalve a tutti! Come ve la passate? Vi sta piacendo la quarta stagione? Io personalmente non vedo l'ora che giunga il Sabato, ogni settimana, proprio per vedere il nuovo episodio... il livello di slash è giunto -e finalmente aggiungerei!- a livelli mai visti prima d'ora, il che, specialmente per un'amante del Merthur (ma del Brolin, soprattutto :P) non guasta di certo! In ogni caso avrei voluto pubblicare questa breve fic ieri sera, per la notte di Halloween. Non so ma l'idea dei tuoni e del freddo ci sarebbe stata a fagiuolo! °° Eppure eccomi qui adesso >_>

 Note:Nella prima parte della fic ho voluto affrontare il tema del baby-fluff, ovvero, della Camelot ai tempi dei piccoli Arthur e Morgana. Ho immaginato che la ragazza sia la maggiore, e del resto così vuole la leggenda originale. Comunque, dal momento che mi ha colpito molto il fatto che Morgana, quasi all'improvviso, abbia scelto di passare al lato oscuro, ho deciso di scrivere questa breve shot. Più che la "trasformazione" di Morgana in sé, ed il suo odio che Uther, che in fondo erano inevitabili, mi ha stupita il modo in cui adesso voglia uccidere anche Arthur. In fondo lui non ha mai fatto niente contro di lei... hanno vissuto assieme, sono come fratelli. E' bruttissimo che un rapporto così bello e sincero si spezzi così, senza preavviso. E ho provato ad immaginare i sentimenti di Arthur... insomma, ora la sua cara sorellina, probabilmente una delle sue poche figure di riferimento adesso lo vuole morto. Boh, posso dire solo questo: che amarezza ç__ç Ah e l'abbraccio tra Merlin e Arthur è un chiaro riferimento all'abbraccio mancato della puntata del troll nella seconda stagione!! °ç°

Penso di aver finito... mi auguro che la storia piaccia, e che sia fluffosa abbastanza per riscaldarvi in queste fredde giornate! :P 

Per adesso, arrivederci alla prossima fic! =(°-°)=


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