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Autore: PiccolaEco    01/11/2011    7 recensioni
Vi siete mai chiesti come sia davvero
iniziato il reality più pazzo della tv?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chris McLean
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A tutto reality: Come tutto ebbe inizio…

 

Era ormai l’una di notte, quando anche l’ultimo operatore andò via.
–Ehi Chris, tu non torni a casa? Tutti ormai sono già andati via da un pezzo…-.
–Ehm..ho ancora del lavoro urgente da sbrigare. A domani, Mike!- lo liquidò un ragazzo dai capelli scuri inondati di gel. Dopo che il collega ebbe chiuso la porta, il ragazzo cominciò a passeggiare nervosamente per la stanza.
–Un programma! No, dico: ma siamo per caso impazziti? Come diavolo faccio io, che finora sono stato solo l’ insulsa “spalla destra” di Jerry, a mettere su un programma tutto mio, così, di punto in bianco? E mi sono rimasti soltanto due giorni per presentare un’ idea che sia originale e accattivante per il programma! E’ praticamente una pazzia! Certo, se riuscissi a portare a termine una cosa del genere, sicuramente ci guadagnerei milioni e milioni di dollari, per non parlare del mio stipendio che salirebbe alle stelle. Anzi: probabilmente, nemmeno mi servirà più quella miseria di stipendio di cinquemila dollari  a settimana con quello che riuscirò a guadagnare. Ma DUE SETTIMANE, anzi cosa dico: DUE GIORNI! E’..è… è semplicemente una follia. Nemmeno un uomo bello, intelligente, prestante, arguto e professionale come il sottoscritto potrebbe mai realizzare un proprio programma in due settimane. No, decisamente non posso farcela. E tutto per cosa? Per concorrenza. Solo per una stupida, maledettissima, inadeguata concorrenza-.

 

*Inizio Flashback*
–Ehi Chris, hai un momento?-.
–Cosa c’è Jake?-.
–Abbiamo un problema. Un grosso problema.-.
–Jake, quante volte ti ho detto di non disturbarmi per cose così stupide? Se quell’ idiota di un elettricista non è ancora venuto a riparare i fari, beh allora chiamane un altro o va’ tu stesso a ripararli ma non venire a rompere me!-.
–No, Chris… stavolta è diverso! E’ un problema davvero grave…-.
–E va bene, sentiamo un po’ qual è questo problema tanto grave! Ma ti avverto: se è qualche altra tua idiozia, giuro che questa è la volta che ti faccio licenziare!-.
–Chris, gli audience stanno calando vertiginosamente: il nostro talk show, “ Vita da celebrità” sta perdendo quota, gli ascolti stanno diminuendo a vista d’occhio e le statistiche lo dimostrano. Sembra che “Vita da celebrità” sia per essere rimpiazzato da un altro talk show chiamato “Cacciati & Intervistati” -.
L’operatore mostrò al malfidato amico un foglio con dati, grafici e percentuali varie, tutte che mostravano un notevole calo di ascolti nel giro di tre giorni. Chris sbiancò di colpo e mancò poco che svenisse di punto in bianco. 
–Ma questo è impossibile! Il nostro programma ha sempre battuto tutti i record di ascolti!-.
–E invece è così Chris…ci sono i dati che lo confermano- confermò il direttore degli Studio di Toronto raggiungendo i due.
–E non è finita qui purtroppo…- continuò Jake.
–Che altro c’è da sapere?- chiese con una punta di panico nella voce il co-conduttore.
–Dal momento che gli ascolti sono calati tanto, anche il nostro budget si è ridotto parecchio. Se la situazione continua così dovremmo presto dire addio al nostro lavoro, agli studi, alle celebrità…a tutto!-.
–Ehi, ehi, adesso non fare l’uccello del malaugurio! Ci dev’essere una soluzione, una qualunque...non possiamo mandare all’aria il lavoro di tutta una vita, solo perché abbiamo della “concorrenza”!-. Passarono istanti di silenzio.
–A patto che…- esordì dopo un po’ il direttore.
–A patto che…?- ripeté speranzoso Chris, stando ben attendo a non sbilanciarsi troppo.
–Chris, c’è soltanto una soluzione…-.
–Quale?-.
–Dobbiamo trovare qualcosa che tenga gli spettatori incollati allo schermo. Qualcosa di originale, accattivante, qualcosa che susciti curiosità. Ah, senza contare che deve avere una buona dose di pettegolezzo…-.
–Perfetto parliamone con Jerry e…-.
–No Chris. Stavolta dovrai occuparti tu di ogni cosa: hai due settimane di tempo per trovare un’idea che alzi, no, che faccia arrivare alle stelle gli ascolti. Buona fortuna, Chris McLean: contiamo tutti su di te!-.
E detto questo andò via, subito seguito da Jake.

*Fine Flashback*

 
L’uomo si lasciò andare stancamente sulla poltrona del suo ufficio. Guardò distrattamente l’orologio: le due e dieci. Nonostante la tarda ora non aveva per niente sonno e non avendo altro da fare, decise di accendere la tv per vedere quale programma di lontanamente interessante stessero trasmettendo. Girò una decina di canali, dei quali la maggior parte mandavano in onda film vietati ai minori o comunque contenenti scene di alta violenza. Continuò a fare zapping per un altro paio di minuti, finchè un programma in particolare non catturò la sua attenzione.

Su una spiaggia c’erano un gruppo di ragazzi seduti intorno ad un falò ad arrostire del pesce che avevano pescato loro stessi, mentre altri erano intenti a raccogliere bastoncini di legno nella speranza di ravvivare un po’ il fuoco. Alberi, cespugli, palme e una fitta boscaglia faceva da sfondo a quella spiaggetta situata in chissà quale parte dell’America. Altre telecamere mostravano due giovani intenti ad arrampicarsi su due altissime palme cercando di raccogliere qualche noce di cocco per la cena.
Osservando quelle immagini, Chris si alzò lentamente dallo schienale protendendosi in avanti, colpito da quelle immagini, mente pian piano un sorrisetto di soddisfazione si faceva largo sul suo viso.
–Eureka!- urlò il conduttore in preda all’euforia e colto da un’ispirazione improvvisa. –Perché diavolo non ci ho pensato prima? Metterò su un reality show dove i concorrenti saranno bloccati su un’isola per otto lunghissime settimane: dovranno mettere a dura prova se stessi e i loro avversari…e naturalmente ci sarà qualcuno, come il sottoscritto, che tenterà in tutti i modi di ostacolarli…chi riuscirà ad arrivare fino alla fine si aggiudicherà il premio di un milione di dollari! Adesso mi manca solo un cosiddetto “braccio destro” che mi aiuti a rendere un vero e proprio inferno la vita di quei poveri sciagur…ehm…dei concorrenti. Dunque, dunque…ma dove avrò messo l’indirizzo di quel carcere…?- si domandò ad alta voce (o sarebbe meglio dire delirava ) il conduttore. –Ah eccolo! Carcere di massima sicurezza di Toronto : perdete ogni speranza o voi che entrate- lesse con evidente soddisfazione Chris. Abilmente afferrò la cornetta del telefono e digitò il numero riportato sul biglietto. Dopo due squilli si sentì una voce metallica rispondere dall’altro capo del telefono.
–Carcere di massima sicurezza di Toronto: come possiamo esserle d’aiuto?-.
–Salve, sono Chris McLean…ma immagino lei sappia già chi sono io.-.
–Chris, Chris McLeane?!-.
–Si, proprio io!-.
–Uhm…mai sentito nominare!- rispose la voce dopo aver riflettuto se avesse mai sentito quel nome da qualcuno.
–Vabbè lasciamo perdere…- rispose esasperato Chris togliendo l’occasione di continuare quell’assurdo discorso. –L’ho chiamata per chiederle se avevate ancora da voi quel ragazzo alto, robusto, di carnagione scura…-.
–Ah, lei si sta riferendo al cuoco del nostro carcere, per caso? Chef Hatchett, dico bene? Sì certamente: quel tipo metterebbe in riga anche il più scapestrato dei delinquenti, mi creda signor McLane. Perché me lo chiede?-.
–Beh, si tratterebbe di un posto di lavoro nel mio programma: mi servirebbe qualcuno che sia tosto, duro e in alcun modo flessibile…insomma, un tipo che sappia dare del filo da torcere ad una banda di circa ventidue adolescenti scapestrati. Crede che possa interessargli?-.
–Interessargli? Ma lei sta scherzando, certo che gli interesserà! Mi incaricherò io personalmente di riferirgli la sua proposta signor McLane. E per quanto riguarda i requisiti, stia tranquillo: sapete come lo soprannominiamo qui? “Il Tritacarne”…è ancora certo di volerlo nel suo programma?-.
–E’ semplicemente perfetto. Grazie e buona serata.- riattaccò mentre un ennesimo sorriso di malizia e soddisfazione andava facendosi largo sul viso ispido del giovane.

 
Due giorni dopo l’ intera troupe televisiva degli Studios si riunì in una delle tante sale televisive.     
–Allora, McLean: esponici la tua idea. Siamo tutti curiosi di sapere cosa ti sei inventato per salvare la nostra reputazione…-. 
–Direttori, amici, colleghi, eccetera eccetera, siamo qui riuniti per celebrare una rinascita, la nostra rinascita, come uomini e come membri di uno staff televisivo- esordì solenne il giovane. Solennità che andò a farsi benedire pochi istanti dopo. –Oh al diavolo le formalità!-esclamò sbattendo alcuni fogli sul tavolo. –Ragazzi la situazione è seria: gli audience del talk show “Cacciati & Intervistati” sta superando tutte le barriere di ascolti, anche le nostre come ben saprete. Ed è proprio per questo che siamo qui: io, Chris McLane, ho trovato la soluzione a tutti i nostri problemi-.
I presenti si scambiarono sguardi di stupore e bisbigli, non riuscendo a trattenere la curiosità suscitata dalle parole del loro collega.
–Avanti, McLean, non tenerci sulle spine!- esclamò il direttore anch’egli al limite della curiosità.
–Ieri sera ci ho riflettuto a lungo, molto a lungo, finchè non sono stato colto da un improvviso lampo di ispirazione. Il programma che ho deciso di condurre sarà un reality, ma non un reality qualunque…-.
Ancora bisbigli di incredulità misti a stupore si alzarono dai presenti.
–Chris, ma sei impazzito? Hai idea di quel che costi mettere su un reality?- intervenne Jerry alzandosi furioso.
–Ed è proprio qui che ti sbagli, amico mio… per il programma non dovremo spendere un solo dollaro. Ci serviremo dei materiali più scadenti di cui disponiamo, a partire dalle attrezzature fino ad arrivare alla scenografia. Ah, naturalmente anche il cibo sarà la più rivoltante, vomitevole, schifosa, putrida sbobba che un essere umano abbia mai dovuto mangiare…e ho provveduto anche allo chef, naturalmente.-.
–Dannazione, anche lo chef! Chris siamo senza una moneta, il nostro budget non ci consente di pagare nemmeno il più stupido dei manovali, senza offesa per Larry, e tu ti permetti di pagare uno chef internazionale per cucinare a…-.
–…una banda di adolescenti scalmanati, Jerry. E poi non ho mai parlato di uno chef internazionale. Chef, fatti vedere!-.
Dalla porta fece il suo ingresso un omaccione grande e robusto, dalla pelle scura e dallo sguardo feroce. Immediatamente quello strano personaggio adocchiò Jerry e veloce come un fulmine gli scagliò un coltello da cucina che lo evitò per un soffio. –Dunque, dicevo…lui sarà lo chef dell’isola, nonché la mia spalla destra e co-conduttore dello show. Il nostro reality, o sarebbe meglio dire il mio reality, avrà per protagonisti ventidue ragazzi che verranno traghettati sulla sperduta isola di Wawanakwa dove trascorreranno le otto settimane più lunghe e infernali della loro vita. Avranno a che fare con prove di sport estremi che metteranno a repentaglio la loro stessa e patetica vita, con del disgustoso cibo che metterebbe a rischio anche gli stomaci più forti…-.
–Hai qualcosa contro il mio cibo?- ringhiò lo chef già preparandosi a cambiare i connotati a quello cha sarebbe divenuto il suo “collega”.
–Oh, assolutamente no, Chef! Il tuo cibo è perfetto, credimi, amico mio!- gli rispose dandogli pacche sulle spalle come si fa con un vecchio compagno di avventure.
–Chris, questa è l’idea più, più…- intervenne nuovamente Jerry.
–…più sensazionale che tu abbia mai avuto!- completò il direttore, sebbene non fossero le parole che l’altro avrebbe voluto dire. –McLean, mi complimento vivamente con te! Questo programma ha proprio tutti i requisiti che stavo cercando: l’idea è accattivante, originale, suscita curiosità, ma soprattutto… è il progetto più demenziale che io abbia mai sentito in tutti i miei anni di onorata carriera. Ancora complimenti! Inutile dirti che ti sei guadagnato un netto aumento di stipendio, nonché la mia più completa stima.-.
Seguirono applausi scroscianti e lacrime a più non posso per la reputazione salvata sul “filo di un rasoio”.
–Sei un grande Chris!- si complimentò Jake.
–Chris, davvero da te non me l’aspettavo! Mi hai piacevolmente sorpreso!- lo abbracciò Miranda, la responsabile dei reportage.
–Ehi, amico, hai già pensato ad un nome per il tuo programma?-.
–A dire il vero ancora no, Scott…non ho la più pallida idea di che razza di nome dargli!-.
–Allora devi sbrigarti, amico! Dai, a tutta forza, Chris!-.

A tutta… forza ? pensò il conduttore.
–No, non a tutta forza…ma “A tutto reality! ”. E considerando che la località dove si svolgerà è la lontana e sperduta isola di Wawanakwa, questa stagione si intitolerà “ A tutto reality: L’Isola!”-.
–“A tutto reality: L’Isola?” Ehi ma è un nome grandioso, Chris! Davvero mi stai sorprendendo ogni secondo di più!-. 
–Il tuo programma da quattro soldi non andrà da nessuna parte, McLean- esclamò Jerry attirando l’attenzione di tutti i presenti.

–Tu al contrario tra poco andrai da qualche parte e non credo che ti piacerà molto il posticino dove ho intenzione di mandarti, amico- minacciò Chef sollevandolo per la collottola.
–O-ok, manteniamo la calma… evitiamo inutili spargimenti di sangue, eh?-. 
–Lascialo andare, Chef…credo che si ricrederà quando il nostro programma registrerà il più alto numero di ascolti mai visto nella storia della televisione!-.

 
Come Chris si aspettava, A tutto reality: L’isola! registrò un tale numero di ascolti da superare di gran lunga quello di Cacciati & Intervistati . La ditta dello stesso programma che aveva mandato quasi in rovina la reputazione e la fama di “Vita da celebrità” provò anche a dar vita ad un nuovo programma, del tutto simile a quello condotto da Chris, ma esattamente un mese dopo il suo esordio fu denunciato per plagio.

A tutto reality:L’isola! Ebbe un tale successo che più del 100% degli spettatori fece domanda per una seconda stagione del reality: migliaia furono le e-mail, gli sms, le lettere che i fan del programma inviarono continuamente alla produzione perché mandasse in onda un “sequel” della tanto seguita Isola. E così avvenne.

Ma questa è un’altra storia.

 

Fine


*Angolo dell'autrice*:


Salve a tutti, vi ricordate ancora di me, vero?^^ Sì esatto sono quella rimpiscatole della zia PiccolaEco e sono tornata con una nuova travolgente e spumeggiante one-shot su Total Drama. Si, si, lo so che dovrei continuare la mia precedente long-fic "Darkside" ma mi è venuta all'improvviso la voglia di scrivere questa one-shot! *w* 

L'idea mi è venuta proprio guardando una puntata di "A tutto reality: Azione!"...la stavo guardando e d'un tratto mi sono chiesta: "Chissà come sia nato A tutto reality!" e da lì KABOOM, la folgorazione. Alla fine questo è stato il risultato! [Quante volte dovrò ripetervi di non fidarvi della zietta quando sta per mettere mano ad una nuova fanfiction? v.v]. Bene detto questo che altro aggiungere...come sempre spero che recensiate in tanti perchè mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensiate di questa piccola ff, anche se non vi è piaciuta o avete riscontrato delle incongruenze, fatemelo sapere comunque: provvederò a rimediare il prima possibile! ;)

Vi aspetto numerosi, non fatemi attendere troppo, eh! xD

                                                                         Con molto affetto, vostra

                                                                                       PiccolaEco

 

  
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