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Autore: LadySaiyan    02/11/2011    7 recensioni
Uno, due, tre.
Erano bastati pochi secondi per vedere lo "spettacolo" più stupefacente e terrificante che avesse mai visto.
E per vedere le risate macabre del suo padrone, l'essere più forte dell'Universo.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bardack, Freezer, Zarbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Blood and Tears'
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IL GELO DEL POTERE



Il pianeta Vegeta sfoggiava la sua imponenza e il suo colore rosso sangue dinanzi a loro. Ma la sua vita e quella dei suoi temibili abitanti sarebbe finita entro poco tempo.
I sayan, i terribili e famigerati sayan, avevano osato ribellarsi all'essere supremo e a mostrare la loro indole bellicosa anche contro di lui.
Non che inizialmente non l'avessero dimostrata, ma da quando avevano stretto alleanza con Freezer  erano stati degli ottimi alleati, sempre attenti e fedeli.
Ultimamente, tuttavia, avevano sgarrato varie volte, e quei passi falsi il Grande Freezer li teneva sott'occhio e non li dimenticava.
Ormai il loro Re, il tanto venerato e temuto Re Vegeta, era stato disintegrato, quindi per completare quella macabra opera, mancava solo l'atto finale: distruggere Vegeta-sei.

Zarbon osservava con attenzione ogni mossa di quell'unico sayan che stava cercando di salvare, invano, il suo pianeta.
Bardak, una terza classe con la potenza di una prima, stava sconfiggendo uno dopo l'altro gli incapaci che erano scesi nell'atmosfera del pianeta per fermarlo.
Nulla sembrava contrastare quel povero baluardo che, guidato dalla pazzia, sperava ancora di poter sconfiggere Freezer.
Quest'ultimo era molto infastidito da quell'affronto; era quasi vergognoso per lui pensare che una misera terza classe potesse aver la sfacciataggine di credere anche solo di riuscire a fargli un graffio. Zarbon sapeva bene quello che pensava il suo padrone. Un padrone che temeva più di tutti. Non era il suo braccio destro per fedeltà; no, lo era solo per salvare la sua  pelle. Sapeva che con Freezer non si poteva neanche azzardare a commettere un passo falso, e lui, molto intelligentemente e astutamente, non ne aveva mai commessi.
Al contrario di Dodoria, era sempre stato ad ogni suo ordine, senza fallire mai. Il braccio sinistro, invece, di errori ne aveva già fatti troppi  tanto che si stupiva del fatto che il tiranno galattico non lo avesse già ridotto ad un cumulo di carne bruciata.
"Zarbon, apri il portellone superiore" comandò improvvisamente l'alieno. Per un momento Zarbon si bloccò: Freezer aveva serie intenzioni; avrebbe fatto capire a quel sayan che nessuno poteva permettersi di affrontare il Grande e Potente Freezer.
Senza obbiettare fece aprire la porta che da cui uscì il Padrone.
Bardak, dopo aver sussurrato qualcosa che lui non udì, lanciò una sfera d'energia, che venne immediatamente assorbita dalla gigantesca Death Ball formatasi in pochi secondi dall'esile indice del tiranno. La lanciò verso  Vegeta- sei: tutti i soldati presenti, compreso la ribelle terza classe, vennero disintegrati come formiche.
L'enorme sfera arancione si posò sulla superficie del pianeta, che si crepò all'istante. Una luce accecante si propagò nello spazio seguita da un'esplosione spaventosa.
Non aveva mai visto nulla del genere. Un brivido insolito lo percorse lungo tutta la schiena, ma senza scomporlo di un centimetro. Si sentiva strano. Eppure era stato proprio lui ad avvertire il  padrone di quello che sarebbe potuto accadere se i sayan si fossero ribellati, quindi a consigliargli di sterminarli. Nonostante questo, tutto ciò lo faceva stare inquieto.
Forse non era tanto per i sayan, probabilmente era per tutta quella potenza, la potenza di Freezer.
Mantenne le braccia conserte e intanto osservava quel terribile paesaggio che gli si presentava.
Uno, due, tre.  Erano bastati pochi secondi per vedere lo "spettacolo" più stupefacente e terrificante che avesse mai visto. E per vedere le risate macabre del suo padrone, l'essere più forte dell'Universo.
Freezer ora, non aveva più nessuno che potesse contrastare la sua forza, che cresceva giorno dopo giorno, come cresceva la sua brama di potere e di sangue.
Zarbon prese fra le dita una ciocca dei suoi capelli color smeraldo, senza però riuscire a staccare gli occhi da quel vuoto che si era formato in quell'angolo di universo.
Era come ghiacciato. Ora sapeva che il suo padrone era capace di tutto, anche di voltare le spalle ai suoi migliori alleati.
Perciò avrebbe potuto voltarle anche a lui.
La paura lo scosse e il timore che riservava per il suo signore cresceva secondo dopo secondo.
Deglutì a fondo. Un gelo lo pervase.
Quel gelo che emetteva Freezer. Il gelo del potere.



Ciao^^ Beh, è da parecchio tempo che avevo scritto questa one-shot sui pensieri di Zarbon all'esplosione del pianeta Vegeta, ma non ho mai avuto il coraggio
di postarla, ho sempre paura che le mie storie non vadano apprezzate, quindi mi faccio sempre mille problemi prima di pubblicare qualcosa...
Vabbè, detto questo, grazie per aver letto^^


 
   
 
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