Anime & Manga > Death Note
Segui la storia  |       
Autore: lelle31    03/11/2011    4 recensioni
Che succederebbe se una ragazza appena arrivata in città si trovasse invischiata nel caso Kira? E se la stessa ragazza fosse entrata a contatto con un Death Note in precedenza? E se, come se non bastasse, fosse già morta una volta? Potrebbe spezzare l'apparente quiete di una persona, cambiando non solo il suo destino, ma anche quello di molti altri? Leggete e scopritelo.
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Los Angeles 20 maggio 2003
 
Era ormai mezzanotte passata quando lo Shinigami Jealous ricomparve nel mondo degli umani. Quel giorno aveva dovuto disobbedire a una regola fondamentale allontanandosi dal proprietario del Death note, ma ne era decisamente valsa la pena. “Sei in ritardo” lo accolse in tono seccato Christopher Miles , l’umano che doveva perseguitare fino alla morte. Quindi non ancora per molto. “Considerando che sto per farti un enorme favore, potresti anche passarci sopra” ribatté lo Shinigami. Gli occhi del ragazzo si illuminarono. “Vuoi dire che ci sei riuscito? Che… lui… ha accettato la mia richiesta?”domandò speranzoso. Che strani gli esseri umani , rifletté Jealous. Ancora non riusciva a credere che quell’ingenuo giovane desiderasse così tanto la propria morte. E per far piacere a qualcuno, poi. “Certo.” rispose infine “Un’anima per un’anima”. Chris sospirò, sollevato e felice. Non era sicuro che il Grande Capo degli Shinigami gli avrebbe concesso quello che voleva. Invece, contro tutti i pronostici, ora poteva andarsene in pace. “Bene”disse, sereno “Ti ringrazio. E porta i miei omaggi al tuo signore”.  Poi appoggiò ai propri piedi il quaderno nero che teneva tra le mani.La causa di tutto, pensò irrigidendosi. Jealous interpretò quella reazione nel modo sbagliato. “Cos’è hai paura adesso?” lo schernì. Sperava che fosse così. Gli esseri umani avevano sempre avuto paura di morire. Lo aveva visto miliardi di volte, osservandoli dal suo mondo spoglio e vuoto. E li aveva visti fare anche molte altre cose. Con una certa ripetitività, oltretutto. Loro si amavano, poi litigavano, facevano scoppiare qualche guerra e alla fine arrivava l’eroe del momento a salvare la situazione. Nel bene o nel male andava inevitabilmente in questo modo. E quello stupido ragazzino-  niente più che un moccioso arrogante e immaturo, reso folle dall’amore- non gli avrebbe fatto cambiare idea. O così credeva. “No, mio caro Jealous” rispose con una calma sconvolgente “Ho fatto abbastanza danni. E’ ora che paghi il mio debito. Procedi quando vuoi”. Chris, che aveva parlato guardando lo splendido spettacolo offerto dall’Oceano Pacifico che si rifrangeva sulla sabbia di notte, immagine che voleva conservare come suo ultimo ricordo mortale, sollevò lo sguardo in tempo, per osservare l’espressione esterrefatta dello Shinigami. “Spiegami perché lo fai” pregò il ragazzo. Era tutto sbagliato. Non riusciva a capire. Era convinto che Chris si sarebbe tirato indietro all’ultimo minuto. Che lo avrebbe supplicato di non ucciderlo (proprio come lo aveva implorato di togliergli la vita qualche giorno prima). Perché gli umani erano volubili. Sopraffatti dalle proprie emozioni e dai conflitti interiori che esse causavano.  Si era forse sbagliato a giudicarli in quel modo? “Perché l’amo” e mentre lo diceva, il suo sguardo si infiammò di passione e determinazione. Ne era convinto. “E perché lei merita di vivere più di quanto abbia fatto io. Ma non mi aspetto che tu capisca”. E infatti non capiva per niente. Ma era ora di arrivare al dunque. “Perciò sei pronto”. Jealous estrasse con deliberata lentezza il quaderno e la penna. Non si era arreso. Attendeva ancora quel momento … “Aspetta” esclamò infatti Chris. Ecco! Ghignò soddisfatto lo Shinigami. Ora l’ordine cosmico si era ristabilito. Ma invece delle suppliche che pregustava, l’umano chiese con preoccupazione: “Non hai intenzione di tradirmi vero? Rispetterai il nostro accordo?”. “Assolutamente” disse Jealous con indignazione “Noi Shinigami manteniamo sempre la parola data”. Confuso e irritato, scrisse quel maledetto nome sul Death Note. Chris chiuse gli occhi, aspettando. Perché non era terrorizzato? “Ne vale davvero la pena? Di sacrificare la vita per amore?” non riuscì a trattenersi dal domandare al ragazzo. Lui si limitò a riaprire gli occhi e fissarlo intensamente. . Non lo aveva detto, ma lo Shinigami  aveva compreso benissimo. Poi crollò a terra, sopraffatto dal dolore dell’arresto cardiaco. Non si lasciò sfuggire nemmeno un verso. In pochi secondi fu tutto finito. Dopo aver raccolto il quaderno dalla sabbia, Jealous si apprestò a tornare nel proprio mondo, profondamente scosso da ciò a cui aveva assistito, sentendo che tutte le proprie convinzioni sugli esseri umani, andavano sgretolandosi.   
^^^^^^^^
Los Angeles, 20 maggio 2003
Mi svegliai di soprassalto. Un suono costante e acuto mi strappò pian piano dagli ultimi residui di incoscienza. Così mi accorsi di non essere nella  mia stanza. E soprattutto mi accorsi di avere uno di quegli appositi aggeggi che si usano per indurre la respirazione artificiale, ficcato in gola. Iniziai a lottare per toglierlo, ma  una mano esperta mi fermò, risparmiandomi lo sforzo inutile. Alzai gli occhi sulla mia salvatrice. Era un’infermiera dall’aria molto, ma molto sorpresa. Anzi, a dire il vero sembrava proprio sotto shock. Mentre notavo quanto mi apparisse strano respirare normalmente, cominciai ad assorbire i particolari che arrivavano a rilento al mio cervello. Innanzitutto, realizzai di avere un fastidiosissimo, pulsante mal di testa, che mi rendeva difficile anche solo pensare fluidamente. In secondo luogo, capii di essere mezza nuda, perché sentivo un certo freddo sulla schiena. Infine, dettaglio non poco importante, constatai di essere legata al letto da un sacco di tubi collegati ad altrettanti …aghi . Fu probabilmente il senso di nausea che provai in quel momento a farmi mettere insieme i pezzi. “Oddio sono in ospedale!”esclamai. Okay, affermazione ovvia, ma in quel momento ero fin troppo spaesata. E spaesata era pure l’espressione della donna che avrebbe dovuto aiutarmi, la quale, invece, mormorò: “E’ un miracolo”. Miracolo? Quale miracolo? Il fatto che fossi finita in ospedale era un miracolo? “Ma che cazzo dici?” le parole uscirono aspramente dalla mia bocca, prima che riuscissi a fermarle. Perlomeno la donna si riscosse. “Tesoro, non ti rendi conto di quanto tu sia stata fortunata. Eri in coma profondo. E’ praticamente impossibile uscirne …. A proposito, devo chiamare il medico!”. E si allontanò, in fretta e furia. Allora chiusi gli occhi. Ero già sfinita. La testa mi doleva in modo assurdo. Però mi sentivo anche sollevata. Insomma, ero viva! Piuttosto confusa e malridotta ma inequivocabilmente viva. Lacrime involontarie mi scivolarono lungo le guance. Non ero del tutto certa del perché stessi piangendo. Forse c’entrava il mio odio per gli ospedali. O la testa che mi stava esplodendo. Oppure l’ansia per la situazione in cui mi trovavo. L’unica cosa di cui ero sicura, era che, come aveva detto l’infermiera, ero davvero molto fortunata. “Grazie” sussurrai, rivolgendomi alla mia buona stella. In un mondo molto diverso e lontano, uno Shinigami ancora sconvolto, rispose ridacchiando: “Prego ragazzina”.    
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: lelle31