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Autore: HappyCloud    06/11/2011    2 recensioni
Extra di "C'eral'acca".
Samantha Grayson è abituata ad avere un giudizio su tutti. Ma cosa pensano quei 'tutti' di lei?
Per il primo compleanno di "C'eral'acca" e di HappyCloud.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'C'eral'acca'
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C'era... lei.



 


I'm a bitch, I'm a lover
I'm a child, I'm a mother
I'm a sinner, I'm a saint
I do not feel ashamed
I'm your hell, I'm your dream
I'm nothing in between
You know you wouldn't want it any other way.

(Meredith Brooks - "B.i.t.c.h.")



I'm a bitch. KATY.
La prima parola che mi viene in mente descrivendo la Grayson è senz'altro stronza. Ci sono mille e uno ragioni che motivano il fatto che io la detesti, ma tutto si riassume con il fatto che la cara e dolce Sam non è in grado di tenere quelle sue zampacce sudicie lontano dagli uomini delle proprie amiche. Sapeva perfettamente che ero cotta di Christian da chissà quanto tempo, eppure ci è uscita, per poi tentare di ammansire la mia rabbia con la stupidissima balla secondo cui lui sarebbe gay. Cosa vuole saperne lei di omosessuali? Se posso darle un consiglio è quello di tornare dritta filata nelle sue lande scozzesi sperdute e isolate, dove non può nuocere ad altre donne.
Meno male poi ho incontrato lui, il 
mio lui, che mi capisce, mi ama e non mi tradirebbe mai, soprattutto non con una come lei. Conosce il tipo, tutta sorrisi e civetteria, ma sono certa che riuscirebbe a tenerla a distanza. Almeno lo spero. Nel caso non ci riuscisse, beh impiegherei meno di cinque minuti a farla licenziare e a romperle una gamba. E... bye bye Samantha Grayson.

I'm a lover. WILL.
Sam per me è stata anche questo, un'amante. Per poco tempo, fino a quando abbiamo capito che eravamo semplicemente ridicoli insieme, ma contortamente perfetti come amici.
E' stata la prima persona che abbia conosciuto a Londra, appena arrivato, scartando quel maldestro tentativo di fare conoscenza sull'aereo proveniente da Portland con un'indiana scorbutica. Sam aveva l'aria un po' impacciata, di quelle che ti fanno sembrare svampita, ma la trovavo carina e quel gatto nero e ciccione che si era appollaiato sul mio zerbino mi aveva fornito l'occasione perfetta per presentarmi. Una volta riuscito ad farmi invitare nel suo appartamento, era arrivato un uragano umano, in grado di spazzare via qualsiasi speranza di provarci - almeno quella sera - con lei. Nick era un ragazzo simpatico con cui era facile fare amicizia e parlare un po' di sport, ma di certo non ero interessato a finire a letto con lui. Non c'era trippa per gatti, meglio essersi rassegnati subito, vista la tensione palpabile tra gli altri due. 
Con il passare del tempo era avvenuto tutto ciò che era naturale accadesse: tra me e la vicina c'erano state delle effusioni approfondite, io e Nick ci trovavamo spesso per una birra, ed era arrivata lei, la cugina sexy che mi aveva fatto dimenticare persino il mio nome. C'era da aspettarsi che in quel quadro quasi idilliaco, il signor Morgan, il mio amato capo, e una gelosia crescente da parte di Sam non potessero non complicare le cose.
È stato difficile non parlarle e non sentirla per un po'; i mesi trascorsi a Londra ci avevano avvicinato molto, ma il suo comportamento era da vera schizofrenica negli ultimi tempi: si struggeva interiormente per Nick e bombardava di discorsi farneticanti il sottoscritto e la fidanzata. C'è da dire che Raviolo non è un tipo molto estroverso, ma quando apre la bocca, i tre quarti delle volte lo fa a sproposito e rischia di prendersi delle porte in faccia, così come successo con Nick. Quella sberla ricevuta è una delle cose per cui la stimo di più: quel giorno, signore e signori, ho scoperto che Samantha Grayson ha le palle.


I'm a child. AMANDA.
Io e Sam ci conosciamo da qualche anno, da quando è venuta a lavorare per Music Magazine, praticamente trascinata da quella pazza furiosa di Valerie. Aveva mosso mari e monti pur di trovarle un posto da noi e confesso che in redazione eravamo tutti un po' scettici circa le abilità di questa giovane ragazza di Glasgow con un paio di tacchi a spillo ai piedi e la testa tra le nuvole. Poi l'abbiamo conosciuta e abbiamo imparato ad accettarla per l'adorabile imbranata che è. Ha cominciato ad uscire con noi dell'ufficio e si è subito creata una bella intesa, nonostante siano una ventina gli anni che ci dividono; è un po' come la terza figlia che non ho avuto, la mia bambina, e sono contenta che sia stata lei la prima a scoprire di me e José. Anzi, prima ancora di questo, sono contenta che siano state lei e Katy ad insistere per andare al Pumping Pumpkin quella sera di agosto, a festeggiare la libertà perduta di Val. Senza quell'incontro, oggi non sarei così felice.
Anche se è un po' infantile e capricciosa, Sam è comunque una brava ragazza e non riesco a capire come non possa essere fidanzata. Con Nick, ad esempio. È chiaro che qualcosa esista tra quei due e mi domando seriamente quando metteranno da parte l'orgoglio e cominceranno a parlarsi come due adulti e non come adolescenti che odiano l'altro sesso. Sesso: che parola meravigliosa, soprattutto quando la metti in pratica con la persona che ami... José! Ma, un attimo: Sam ha solo un anno in più di lui... merda, anche lui potrebbe essere mio figlio? Me ne dimentico sempre. 
Sam è una splendida 
Amica.

I'm a mother. BANKS.
Sì, Samantha Grayson è decisamente una madre, anzi... la madre. Non di quel gatto spelacchiato che vive con lei, ma di tutti i problemi. I 
miei problemi. S'impiccia sempre degli affari degli altri, è una curiosa cronica e ciò che non ha ancora capito è che dovrebbe tenere il suo naso lontano dal mio ufficio e dalla mia vita. 
Quel che, però, mi logora maggiormente è non sapere cosa frulla dentro quella testolina che pare sempre assorbire e assimilare informazioni da qualunque cosa la circondi. Vorrei sapere 
se sa e cosa sa, perché ci sono già troppe incognite in questo caso. Primo fra tutti è quel ragazzo, il biondino... dovrebbe chiamarsi Nick; sembra un tipo affidabile e spero di non aver commesso un errore dandogli fiducia. Se tutto andrà come previsto, continuerò ad essere ricco sfondato, pieno di donne e controllerò Music Magazine come passatempo. 
Quella ficcanaso farebbe meglio a tenersi alla larga da un soggetto come me; potrei sempre sguinzagliare quel Nick per farle vedere i sorci verdi. L'ho già fatta penare una volta, anche se per errore, ma non ci impiegherei molto a replicare quanto successo, con l'unica differenza che qualcuno, stavolta, ci rimetterebbe le penne.


I'm a sinner. WARREN.
Samantha Grayson è la più grande 
sgualdrina in incognito dell'intero universo. Potrà forse aver intortato tutti, ma non di certo il sottoscritto. E questo non perché io sia l'essere più perfettamente perfetto della galassia - o forse anche per questo -, ma soprattutto perché è un libro aperto per me. So riconoscere una vacca quando la vedo: sguardo da rimbambita, grosse mammelle e voglia di essere spremuta. Ovviamente c'è un intruso nella frase precedente. 
Al di là delle sue ciliegine appassite, devo ammettere che ha un culo decente e che è sufficientemente alta perché non venga considerata una nana, ma l'umanità aspetta in grazia il giorno in cui la lana di pecora che ha in testa venga domata da un parrucchiere degno di essere chiamato con questo nome; è evidente che quello che frequenta lei abitualmente abbia dei seri problemi di vista e una totale mancanza di gusto, perché altrimenti non si spiegherebbe il fatto che faccia circolare quel cespuglio per le strade di Londra, vantandosi del lavoro svolto. Non ci porterei neanche un animale nel suo negozio, nemmeno il cane del canile più sfigato del mondo: si alzerebbe sulle zampe posteriori, poggerebbe quelle davanti lungo i fianchi e gli direbbe di andare a tosare i barboncini.
Ripensandoci, l'unico motivo per cui Sam frequenta quella sottospecie di 
Edward, mani di forbice dev'essere perché è bello. O se l'è portato a letto e le fa lo sconto, oppure entrambe le cose e, dato il soggetto in questione, non ci sarebbe da stupirsene.
La ragazza non ha moralità sessuale, accidenti: non gliel'ha mai detto nessuno che non si fa sesso col parrucchiere? Uno perché, amore, novantanove su cento vogliono me. Due perché si sentono legittimati a farti tinte e tagli sbagliati.
È ancora da plasmare, la ragazza; ci vorrà tempo, energie e tanta buona volontà per riportare quella donna sulla giusta strada. Vogliamo poi parlare della storia di Nick? Passi il fatto che accetti quella scommessa idiota pur di sbavargli addosso più a portata di mano, ma è necessaria tutta quella manfrina da femmina indignata e sostenuta che la vuole fare sudare fino all'ultimo? Ecco perché gli uomini sono meglio: se hanno voglia di copulare, niente giri di parole. E Nick aveva decisamente voglia di fare due passi di mazurka con lei alla festa... piccola indegna di tante attenzioni. Sam è troppo paranoica, con quei discorsoni sul “
è occupato e conosco la sua ragazza”: perché farsi tanti scrupoli? La fidanzata in questione se ne farebbe al posto tuo? Mors tua, vita mea. Sai che botta di vita mea con Nick tra le chiap... ehm, braccia?

I'm a saint. VAL.
La santa che la sopporta sono io! È frustrante leggerle in faccia ogni santo giorno quanto le piaccia, e non capacitarsi di come Sam possa continuare a negare di fronte all'evidenza che, per quanto possa trovare Nick detestabile e presuntuoso, ne è allo stesso tempo affascinata. Lo guarda con occhi famelici e carichi di desiderio, ma con la bocca sa pronunciare solo insulti forzati, giusto per celare e respingere - da se stessa e dagli altri - l'attrazione che sente per lui. 
Non saprei se ridere della sua cocciutaggine, oppure se assestarle un bello schiaffone - come ha più volte suggerito Warren - per darle una scossa. 
Per quanto Nick sia uno degli esemplari di maschio dominante più atipici mai incontrati nella mia vita, sono persuasa che in fondo sia pur sempre un uomo uguale agli altri, con il cervello occupato dalla 
Triade: libido, auto, sport. Quanto può essere difficile far rientrare Sam in una di queste tre categorie? Magari se lei si facesse trovare nuda in una Maserati con due guantoni da baseball sulle tette e un pallone da calcio sulla patatina, le cose sarebbero più facili; oppure potrebbe salire con un baby-doll su di un cavallo da polo e due fanali della macchina a mo' di antenne che si accendono quando lui tocca le parti del corpo giuste.
Warren si era proposto di aiutarmi nell'impresa titanica di farli mettere insieme proprio nel momento in cui Sam aveva cominciato ad essere molto più pacata e dimessa del solito; non era servita l'opinione di Jonathan in quanto medico per capire che si era innamorata con tutte le scarpe e tre metri di cemento sotto i piedi. Per mantenere una certa coerenza, aveva continuato a ritenersi oltraggiata da queste nostre insinuazioni ed era servita la povera zia Annie per farle sputare il rospo. Quando poi quest'ultima morì, Nick era andato fino a Glasgow per consolare Sam. Che gran cu... ore!


I'm your hell. LILY.
La mia adorata Sam è stata una condanna, almeno per i primi dieci anni della sua vita, quando ancora era nella fase di ammirazione e imitazione totale del modello di sua sorella: voleva i miei vestiti, i miei trucchi, le mie bambole, i miei regali di Natale e persino i miei ragazzi. Li invitava a bere il tè al suo tavolino alto sessanta centimetri con il servizio di finta porcellana cinese con delle roselline rosa dipinte sopra e li obbligava a far finta di essere marito e moglie. In qualche modo, credo, lo facesse per testare se fossero alla mia altezza... oppure era semplicemente una bimba con troppa voglia di crescere. Alcuni scappavano, e solo uno si prestò fino in fondo, chiedendo altri biscotti immaginari: si chiamava Byron.
Abbiamo affrontato insieme i gloriosi anni '90, con abiti osceni da 
fashion police e film adolescenziali nuovi ed identici che uscivano ogni giorno. Poi siamo cresciute e ognuno ha intrapreso la sua strada, la sua decisamente più lontana della mia, ma siamo comunque rimaste sempre unite.
Oggi è Alex la mia condanna; povero, come madre non dovrei infierire così duramente su mio figlio: ha già così tanti problemi con la scrittura!


I'm your dream. RALPH.
Sam è entrata come un raggio di sole nel freddo buio della mia vita, una tiepida notte di fine agosto. Era venuta ad un mio concerto per farmi una breve intervista da pubblicare sul magazine per cui lavorava ed era stato chiaro sin da subito quali fossero le sue intenzioni: attirare la mia attenzione. Aveva fatto di tutto per farsi notare, arrivando persino a litigare con il mio bodyguard, Big Bob, pur di scambiare qualche battuta con me. Forse aveva già capito quanto saremmo stati perfetti insieme.
Però era anche una persona molto realista e altruista e sapeva che tante ragazze l'avrebbero odiata, se la nostra storia fosse arrivata sulle pagine di qualche rivista scandalistica: non era ancora pronta a condividermi con il mondo, la mia cucciolotta.
Abbiamo passato una notte meravigliosa a casa mia, fatta di coccole e di lacrime, in cui d'un tratto, nella pausa tra il secondo e il terzo round, tutto mi è stato chiaro, così come per lei era sempre stato: eravamo anime gemelle, merce rara in un mondo in cui la stragrande maggioranza delle donne mi vuole perché sono Ralph J e non perché siano riuscite a scorgere l'animo gentile e buono che mi appartiene. Ma lei, la mia Sam, l'ha capito subito che non saremmo più riusciti a fare a meno l'uno dell'altra. Poi, però, abbiamo riflettutto - lei lo ha fatto, in realtà, ed io non c'ho trovato niente di sbagliato - e abbiamo capito che il mondo non era ancora pronto per il nostro Grande Amore. Dovevamo e dobbiamo aspettare che questa società cattiva e prepotente accetti un legame così profondo; siamo i Romeo e Giulietta del 2010 e non ci resta che attendere il momento in cui tutti capiranno che io e il mio tesoruccio siamo destinati a stare insieme.
Nel frattempo, la mia 
frittellina mi sta aiutando a tirarmi fuori dai pasticci. Io non so mica come sia finito a ridere e scherzare con due donne dai facili costumi, e penso che se Sam ci sta impiegando così tanto per farmi uscire di prigione sia perché un po' me la voglia far pagare. La gelosia è una brutta bestia e anche se il mio amore è la migliore del mondo, anche lei è comunque una donna e si sa che si irritano parecchio quando vedono il proprio uomo con un'altra.
Sarà anche che un po' le manco... ed è per questo che le ho regalato la mia gigantografia quando mi ha intervistato in televisione. Alla mia 
orsetta brillavano gli occhi dall'emozione di vedermi, e ho pensato che si sarebbe tranquillizzata osservando la mia foto ogni mattina appena sveglia. La lettera d'amore che le avevo scritto, invece, ho preferito non portarla: si sarebbe commossa e avremmo finito col farlo in diretta televisiva, e non sono sicuro che mi piacerebbe essere guardato in quei momenti. Eppure sarebbe stato bello morderle il suo pancino... Ma questo avremo tutto il tempo di farlo: non appena la mia passerotta mi farà uscire di galera, le chiederò subito di sposarmi. Sarà la giornata più bella della sua vita.

I'm a little bit of everything
All rolled into one.

 


Piccolo delirio sconclusionato per il compleanno di "C'eral'acca". Per una volta è l'ipercriticona Sam a finire sotto la lente d'ingrandimento di amici e conoscenti; solo un modo per farvi vedere la prospettiva degli altri, una volta tanto.
Come avrete notato, il linguaggio è molto semplice perché è come se i personaggi fossero intervistati ed esprimessero i loro pensieri con le prime parole che vengono loro in mente.

Ovviamente, c'è qualche particolare che potrebbe aiutarvi a scoprire le ultime carte in tavola.

E' anche un anno di HappyCloud, che prima aveva un altro nome e un altro account.
Il bellissimo banner l'ha fatto nes_sie  che ha anche betato e che ringrazio un sacco!
Baci,
S.
   
 
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