Kate si sveglio alle 06.00 come tutte le mattine, ma oggi c'era qualcosa di diverso, non l'avevano chiamata per nessun caso, "E' strano" pensò. Si alzò dal letto e andò davanti all'armadio, cosa poteva mettere mai? Mise una maglietta a collo alto, con un jeans, degli stivali e il giubbotto di pelle. Si mise in macchina, speranzosa di non trovare traffico, ma lo trovò sulla 16°Avenue. Si mise in fila e dopo una mezz'oretta finalmente riuscì ad uscirci. Entrò nel distretto però non vide nessuno, si sedette alla sua scrivania, non s'era accorta del suo Caffèlatte scremato alla vaniglia sul bordo, lo prese " Ma dov'è Richard ?" pensò. Prese il telefono e lo chiamo. "Hey Castle dove sei?" disse Kate. "Proprio dietro di te" rispose Richard. Kate si girò e vide tutti i suoi collegi con Castle. "Sorpresa" gridarono tutti. Kate si era davvero dimenticata del suo compleanno, non lo festeggiava dalla morte della madre ormai. Si avvicinò a loro. "Ragazzi non dovevate, sapete che odio le sorprese" disse Kate. " Lo sappiamo, ma volevo fartela lo stesso" disse Richard abbracciandola, lei si sentiva quasi soffocare, ma lo abbracciò anche lei, sorrise a tutti. "Ragazzi scusatemi" Kate se ne andò nel bagno, Richard come al solito la seguì e la vide ferma a terra a pensare. "Sai che ti vedo vero?" disse Kate. "Si ma era più divertente prima" si sedette accanto a lei. "Cos'hai?" "Niente" "Non ti è piaciuta la sorpresa?" "Si, ma.." "Ma cosa? Dai sai che io in un modo o nell'altro lo scoprirò" "L'ultima volta che mi avevano fatto una sorpresa al mio compleanno, c'era anche mia madre, me la fece lei" "Capisco, ma non devi sempre pensare al passato Kate". Le prese le mani. "Castle, tu mi conosci come nessuno, da quand'è morta mia madre io porto un muro dentro di me, e nessuno lo potrà abbattere, mi nascondo dietro questo muro con tutti" . Richard l'abbracciò. Lei lo guardò stranita, lo abbracciò anche lei. "Questa cosa rimane tra me e te ok?" disse lei. "Ok" "Andiamo?" "Certo, però prima devo fare una cosa". Kate già era davanti alla sua scrivania quando lui disse questa frase, Castle la seguì. P.S PRIMA COSA CHE SCRIVO