LABBRA SPORCHE DI SANGUE
“Lily, prendi Harry e corri! È lui! Vai! Scappa! Io lo trattengo...”
Corri verso l’ingresso, le mani che tremano e il cuore che batte all’impazzata. Non c’è tempo.
Non c’è il tempo nemmeno di afferrare la bacchetta.
Non c’è il tempo nemmeno di dirle che la ami.
O forse per quello il tempo c’era. Forse c’è ancora.
Potresti gridarglielo con tutta la tua voce, ora, mentre lei sale le scale di corsa con Harry in braccio e tu ti pari di fronte alla porta. Potresti bruciarti la gola con quelle due parole e lei le sentirebbe oltre il frastuono della porta che viene scardinata, oltre tutto.
Ma le tue labbra restano serrate ed i tuoi denti le fanno sanguinare, anche se quando incontri quegli occhi rossi continui a vedere lo sguardo di lei, verde e strano e profondo.
Sta per uccidervi e non c’è tempo. E forse era solo lo sguardo di una donna che vede morire l’uomo che ama.
O forse si aspettava da te un ‘Ti amo’ prima di vederti correre incontro alla morte.
Ma stai per morire e l’Avada Kedavra per te non è verde, perché è un altro lo sguardo che vedi ora, mentre la luce ti avvolge. E c’è una sola cosa di cui hai bisogno.
“Avada Kedavra.”
Che sia stato lui l’ultimo a cui lo hai detto.
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Gli occhi grigi di Sirius non riescono a staccarsi dai tuoi, sbarrati e privi di vita.
E non si fermano su quel sangue che ti sporca le labbra e che è stato l'ultima dichiarazione d'amore.