Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: K i k k a    08/11/2011    3 recensioni
La giustizia finalmente è arrivata.
Come si è sentito Michael appena l'ha saputo?!..
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Michael, stiamo per iniziare una battaglia con i cuscini..vuoi venire anche tu?-
-Piccolo, non avercela a male..ma non mi sento in forma. Sono molto teso, magari gioco dopo..va bene?-
-Ok, Michael.-

Si avvicina a me e mi da un piccolo bacio sulla guancia destra.
Come sono carini gli angioletti. Mi trovo davvero a mio agio con loro, mi ricordano tanto i miei tre principini che ho lasciato sulla Terra; non immaginate quanto mi mancano!
A volte sono costretto, per un mio bisogno, a chiedere al Superiore di farmi andare da loro anche solo per un po'..certo, non possono vedermi perchè è vietato, ma so che in un certo senso mi percepiscono, e questo è già abbastanza per me. Ricordo un pomeriggio dove, vedendoli che guardavano 'Peter Pan' alla televisione tutti insieme, mi misi a piangere; mi mancavano davvero tanto quel giorno..non resistetti e li abbracciai; dovetti ritirarmi un secondo dopo però, perchè Paris tremò e chiese a Prince di chiudere la finestra che, con sorpresa di tutti e tre, era chiusa.
In quel contesto mi ero fatto quasi beccare, ma avevo tanta rabbia e dolore in quel momento..continuavo a pensare che se non era per il mio medico, forse a quest'ora ci sarei stato anche io su quel divano a vedere 'Peter Pan' insieme ai miei figli!
A proposito di medici, stavo quasi per dimenticare il motivo del mio essere teso: oggi ci sarà il verdetto al processo; spero che andrà tutto bene..tra poco dovrebbero iniziare.
Mi appoggio su una nuvola, proprio sopra al tribunale. Fuori c'è un gran trambusto, vedo tante persone con dei cartelli e tutti in coro chiedono giustizia..per me. I miei fans, Dio quanto mi mancano anche loro.
Ma, badate bene, non sono certo le urla e gli applausi a mancarmi..mi mancano come ad una sorella manca un fratello; e io li amo tantissimo, a tutti loro. Hanno avuto sempre fiducia in me, hanno creduto sempre in me e non mi hanno mai abbandonato..lo stanno dimostrando anche adesso; anche se siamo nel mese di novembre, lì fa molto caldo e sono presenti da stamattina all'alba, in piedi senza pensare a niente. Avrei voluto tanto non farli soffrire a causa mia, è una delle cose che mi fa stare più male..tempo fa ho fatto una promessa e ho giurato loro di mantenerla, purtroppo li ho delusi; spero con tutto il cuore che mi abbiano perdonato.

-Murray è colpevole. Murray è un assassino.-

Un sussulto a queste parole, che sta succedendo?
Appena la folla si sposta un po' riesco a vedere il motivo di tanto trambusto..in una macchina nera, sorridente, è arrivato Conrad Murray. Anche se non voglio, alla sua vista, le lacrime iniziano a sgorgare giù dai miei occhi. Provo ancora tanto dolore represso, che spero si allevi presto.
Dopo la sua entrata, un'altra macchina arriva nel viale. E' una gip bianca, conosciuta; all'improvviso mi sento più leggero e ora ho capito il perchè. Dall'auto escono i miei tre bellissimi angioletti, seguiti da Jermaine, Randy, Rebbie, Tito, LaToya, mio padre e mia madre.
Mia madre. Quanto mi manca anche lei!
La donna più bella e premurosa del mondo, quella che mi ha messo al mondo, quella che mi ha sostenuto e aiutato nei momenti bui e gioito e festeggiato nei momenti belli di tutta la mia vita.
**
Ecco, il momento è arrivato; sono tutti seduti in aula e tutti aspettano il verdetto.
Ad uno ad uno arrivano i giurati seguiti dal giudice Michael Pastor..sono preoccupato, hanno delle facce che non mi piacciono; spero con tutto me stesso che siano stati giusti, almeno loro.

-Conrad Murray ha iniettato una ricca dose di Propofol a Michael Jackson.
Conrad Murray ha abbandonato la stanza e ha lasciato da solo Michael Jackson.
Conrad Murray è arrivato in ritardo nella stanza e ha cercato di rianimare Michael Jackson, quando quest'ultimo era già morto.
Conrad Murray per questa corte è stato dichiarato colpevole per la morte di Michael Jackson.-

Alla fine dell'ultima frase non si capisce più niente.
I fan fuori festeggiano, in aula la mia famiglia sorride e qualcuno piange commosso, un giurato lancia un urletto che mi fa ridere, e infine io..mi sento leggero, sollevato dopo questa notizia.
Murray lo portano via ammanettato, e sinceramente non mi fa alcun effetto vederlo così; non provo più rancore verso di lui oramai. Dio, sono così felice!
Mi alzo dalla nuvola dove ero appoggiato e mando un bacio a tutti loro che sono lì, e anche a tutti i miei fans che sono lontani.
Mi volto, ora con il sorriso sulle labbra, e vado verso gli angeli che stanno giocando..appena mi vedono corrono verso di me e mi tirano..

-Dai, Michael. Vieni a giocare adesso..senza di te non è divertente. Jack non si fa acchiappare.-
-Ah, ecco. Hahahah, vabbene..giochiamo.-

Nemmeno il tempo di prendere il cuscino che già sono tutti contro di me.
Figuratevi che tanto delle cuscinate, questi si sono rotti e in mezzo secondo siamo tutti pieni di piume; inizio a rincorrerli tutti per fare ad ognuno di loro il solletico, per vendetta. Si divertono, ridono tanto..e anche io.

Finalmente mi sento sereno!
Finalmente mi sento felice!
Finalmente mi sento libero!
Finalmente un po' di giustizia è arrivata anche per me!
  
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