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Autore: mamie    10/11/2011    2 recensioni
Un'ipotetica "prima volta" fra Kuro e Fay, molto molto soft.
 
A Fay piaceva guardare Kurogane che dormiva; lo trovava bello.
Kurogane non avrebbe mai definito se stesso "bello". Un sacco di altri aggettivi forse: forte, alto, micidiale… ma certo non bello. 
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 La prima volta (sonno)

 

A Fay piaceva guardare Kurogane che dormiva; lo trovava bello.

Kurogane non avrebbe mai definito se stesso "bello". Un sacco di altri aggettivi forse: forte, alto, micidiale… ma certo non bello.

Il "bello", dei due, era sicuramente Fay, con quegli occhi azzurri, i capelli biondi, quella faccia perfetta da cherubino innocente (tutta apparenza beninteso).

Fay però trovava che, specialmente quando dormiva, Kurogane fosse bellissimo. Aveva quella bellezza distesa e serena delle statue, la bellezza di un sonno imperturbabile.

Sicuramente c'entrava qualcosa anche il cielo terso della notte che ammantava di luce lunare il castello di Shirasagi; una luce morbida e quieta, che invitava al riposo.

Fay guardava Kurogane che dormiva e oscillava fra il desiderio di toccarlo e il timore di svegliarlo. Non aveva idea di cosa fare, ma guardandolo sentiva qualcosa che assomigliava vagamente alla voglia di piangere.

- Ehi, mago, non vai a dormire?

Fay sussultò.

- Non volevo svegliarti - rispose subito.

Il ninja si tirò su a fatica e guardò fuori dove le finestre aperte mostravano una luna piena in tutto il suo splendore.

- Non mi hai svegliato tu - disse fissandolo negli occhi.

- Vuoi un po' d'acqua? Devo rifarti la fasciatura? Vado a prenderti un…

- Zitto! - Sbuffò l'altro col suo solito ghigno cercando di arginare il fiume loquace di un Fay insolitamente imbarazzato.

Inaspettatamente il mago tacque. Kurogane tornò a guardarlo in silenzio, poi allungò la mano, lentamente, fino a sfiorargli una ciocca bionda sfuggita al laccio che gli raccoglieva i capelli. Con la luce della luna prendevano dei riflessi argentati.

- Un giorno succederà - riuscì a dire Kurogane un po' a fatica. - I guerrieri non hanno una lunga vita.

Fay rabbrividì un po' al tocco della sua mano grande e leggermente fredda.

- Neanche i maghi - rispose, anche se non era vero.

La mano risalì lungo la guancia, fino a toccare la benda che gli copriva l'occhio perduto, scivolò sulla curva dell'orecchio e scese di nuovo a scostare appena il colletto del kimono.

- E allora… cosa abbiamo da perdere? - chiese il guerriero, molto serio.

Fay rabbrividì un poco e scosse piano la testa.

- Nulla - rispose.

 

Solo quando sentì il ninja scostare bruscamente le coperte e tirarlo a sé con l'unico braccio che gli era rimasto, Fay pensò che a volte la felicità ti aspetta dove non la cercheresti mai.

The day after... (risveglio)

 
Kurogane realizzò che qualcosa gli stava strisciando dolorosamente contro il fianco ferito. Inoltre qualcuno si stava divertendo a fargli il solletico al naso. Aprì gli occhi e la prima cosa che vide fu la massa bionda dei capelli del mago abbondantemente sparsi fra il cuscino e la sua faccia.
Fay dormiva ancora, se si poteva chiamare dormire tutto quell'agitarsi e mugolare che faceva di solito.
Kurogane cercò di scostarsi un po' e guardò fuori: l'alba arrivava con un grigiore appena percettibile nel cielo. Aveva caldo e sete, ma per un po' non si mosse limitandosi a fissare il volto del mago che sembrava in preda ad un altro brutto sogno.
Strano, pensò Kurogane. Lui non faceva quasi mai brutti sogni. O per meglio dire non li ricordava. Era come se il suo passato fosse chiuso da qualche parte, in una bolla di vetro dove poteva osservarlo senza farsi troppo male. Come una di quelle cicatrici che gli dolevano ogni tanto.  Il suo passato era passato, appunto.
Quello del mago invece a quanto pareva non voleva saperne di lasciarlo in pace. Quando Fay mormorò qualcosa di indistinto con tono lamentoso il ninja non seppe trattenersi dal passargli la mano fra i capelli scompigliati. Bastò quel gesto a svegliarlo e Kurogane se ne pentì subito. Con suo grande stupore però il mago invece di trillare uno dei suoi soliti nomignoli con voce trapanante si limitò a stiracchiarsi e a sorridere appena.
Per un lunghissimo minuto non seppero cosa dirsi, poi Fay allargò ancora un po' il sorriso: - Sarà meglio che vada ora eh? E' quasi giorno. Fra un po' arriveranno di nuovo tutti.
Kurogane si limitò a grugnire, ma senza cattiveria, solo per abitudine.
Fay si alzò con un unico movimento, premurandosi però di rimettere a posto con cura le coperte. Agguantò al volo il kimono che era rimasto abbandonato per terra e se lo gettò addosso con noncuranza.
- Ehi, Kuro-pon - mormorò già quasi fuori dalla porta.
- Mh?
- … No… niente… - fu l'unico sussurro che gli uscì dalle labbra. Ma l'occhio del mago brillava più dell'alba fuori dalla finestra.
A Kurogane venne l'improvvisa e prepotente sensazione che quello fosse veramente un nuovo giorno. 




NOTA: Mah! Queste cose non mi riescono tanto bene. Ci ho provato. Se avete consigli su come migliorare sono i benvenuti :-)
Teh 

  
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