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Autore: nique_j    10/11/2011    4 recensioni
Una delle cose incredibilmente peggiori che possano succedere a noi esseri umani è vedere la persona che più ami soffrire, e non poter fare niente. In quei momenti ti senti inutile, ti senti impotente. Vorresti solamente stringerla, consolarla raccogliendo ogni sua lacrima e cercare di fermare le altre che cadono sempre più insistenti. Ecco, era proprio così che Joe si sentiva in quel momento. Impotente.
(...)
"Sta di fatto che il mio corpo ha ucciso ciò che sarebbe stata la cosa più importante per me. Per questo lo odio"
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1. Teach me how to love myself.


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Una delle cose incredibilmente peggiori che possano succedere a noi esseri umani è vedere la persona che più ami soffrire, e non poter fare niente. In quei momenti ti senti inutile, ti senti impotente. Vorresti solamente stringerla, consolarla raccogliendo ogni sua lacrima e cercare di fermare le altre che cadono sempre più insistenti. Ecco, era proprio così che Joe si sentiva in quel momento. Impotente.
Se ne stava seduto sul letto, lo sguardo perso nel vuoto e, di tanto in tanto i suoi occhi scuri guardavano l’orizzonte oltre la grande finestra che dava su una distesa verde. Si sdraiò sul letto sbuffando; era tutto il pomeriggio che aspettava.
Quando sentì la serratura scattare, e la porta di casa aprirsi si diresse subito giù dalle scale con passo tanto veloce che quasi inciampava sui suoi stessi piedi. Gli giunsero alle orecchie i suoni di diverse voci che ormai conosceva fin troppo bene; sua madre, suo padre.
E poi quella voce, la voce che tanto sperava di sentire di nuovo.  “sto bene Denise, non vi preoccupate.” diceva.
Joseph si accorse solo una volta essere giunto all’ingresso della grande villa di essere seguito dai suoi due fratelli. Notò Nicholas che, con gesti seppur veloci ed affrettati, ma dolci si sporse leggermente verso la ragazza cingendo il suo esile corpo in un abbraccio.
che diavolo ti è saltato in mente Ronnie?” sussurrò teneramente al suo orecchio, prima di spostarle una ciocca di capelli chiari dietro l’orecchio accarezzandole poi la guancia. Quando si staccarono dall’abbraccio avevano entrambi gli occhi lucidi.
scusami Nick” disse poi con una voce talmente flebile che il ragazzo si dovette sforzare per capire ciò che stava dicendo. Scosse la testa, stampandole un tenero bacio sulla fronte e sparendo dietro la porta della cucina, seguito da Paul, Denise e dal fratello maggiore.
Joseph ci avrebbe scommesso che l’avevan fatto apposta per lasciarli soli qualche momento. Il ragazzo si avvicinò con timore e, solo in quel momento si accorse degli occhi leggermente spenti della ragazza, della sua espressione stanca e di alcuni tagli presenti sul suo corpo. Senza dire una parola la strinse in un abbraccio che sperava essere più caloroso di quello del fratello. Cercò la piccola ed esile mano della ragazza e attorcigliò le dita con le sue. “dopo dobbiamo parlare amore mio” Ronnie, capendo a che cosa si riferiva, non poté fare a meno di far uscire qualche lacrima, e quando alzò lo sguardo incatenandolo con quello del ragazzo si accorse che anche lui aveva gli occhi lucidi.

Dopo cena, Joe si rese conto che non era l’unico a voler parlare con Ronnie per cercare una spiegazione a ciò che era successo. Si ritrovò così in camera sua, seduto per terra a gambe incrociate,  suo fratello Nick da una parte e Kevin dall’altra, mentre la ragazza li fissava seduta sul letto. “che succede ragazzi?” domandò poi, avendo un po’ paura della possibile risposta. Nicholas la guardò con uno sguardo serio, fin troppo serio “che succede? A noi? Si può sapere che cosa cavolo ti è passato per la mente Ronns?” La ragazza scosse la testa mimando un “non lo so” con le labbra, mentre cercava di non incontrare lo sguardo di nessuno dei tre. Sapeva che di lì a poco sarebbe potuta scoppiare a piangere. “Lo sai che sei tutta la nostra vita, vero?” Lei annuì semplicemente “possiamo solo sapere perché hai…cercato di farlo?” disse Kevin un po’ titubante. “siamo la tua famiglia piccola, ci meritiamo una spiegazione”. La ragazza prese un profondo respiro.
Ecco, se fosse riuscita a fare ciò che avrebbe voluto non avrebbe dovuto dare spiegazioni a nessuno. Sarebbe successo e basta, sarebbe sparita e basta. Invece, in quel momento tre paia di occhi tristi la scrutavano aspettando una sua risposta, una spiegazione almeno.
Passarono così circa una decina di minuti, fino a quando Nick decise di spezzare quel profondo silenzio fin troppo pesante. “quando ti va di parlarne, noi siamo sempre qui. Ok?” disse, con quel suo tono sempre fin troppo tenero. Lei annuì mentre gli altri tre si sforzarono ad accennare un lieve sorriso. Poco dopo sia Kevin che Nick uscirono dalla camera, lasciando Joe ancora seduto sul pavimento, e Ronnie sul letto. Il ragazzo con un rapido colpo di addominali si tirò su, sedendosi accanto alla ragazza. “non sono Nick, io voglio sapere perché l’hai fatto” disse serio.
Una delle caratteristiche principali di Joe era il fatto di detestare i temporeggiamenti “dimmelo, ti prego”. La ragazza iniziò a torturarsi le mani nervosamente, prima di prendere un forte respiro “non lo so Joe, ok? C’è, forse lo sapevo in quel momento, ma davvero non so cosa risponderti.” Il ragazzo la guardò confuso “dimmi solo una cosa, pensi che non ti ami abbastanza?” Ronnie si limitò ad alzare leggermente le spalle. “non lo so, quanto mi ami Joe?” domandò. Non sapeva il perché di quella domanda improvvisa, ma sapeva –ormai sen’era resa conto- che la vita era davvero fin troppo corta, e che tutto poteva sparire così, da un momento all’altro.
Joseph le prese dolcemente il viso, alzandolo leggerente fino a quando non incontrò i suoi occhi “ti amo talmente tanto che non saprei cosa fare senza di te. Se tu muori, io muoio, semplice
scusa” si limitò a dire la ragazza tenendo i suoi occhi color nocciola puntati sul quelli del medesimo colore del ragazzo. “non devi scusarti con me, con i miei fratelli o con i miei genitori. Devi innanzitutto scusarti con te stessa”.  Aveva fin tropo ragione quel ragazzo.
questo non cambia nulla Danger, io ti amo comunque”. Joe annuì, lo sapeva che lo amava fin troppo. “non mi interessa, lo so ma non è questo il punto. Io voglio che tu ami te stessa tanto quanto ami me, ce la puoi fare?” domandò con aria premurosa, lei annuì “ci posso provare. Ma aiutami, ti prego” disse, ormai le ultime parole erano dei sussurri perché si era avvicinata sempre più alle labbra morbide del ragazzo, toccandole dapprima dolcemente con le sue. Entrambi approfondirono il bacio, lentamente. Mentre le loro lingue giocavano tra di loro in modo lento, intanto i battiti dei loro cuori erano sempre più veloci, ed irregolari.
stai con me stanotte, i miei non si fidano a lasciarti a casa tua da sola” disse il ragazzo una volta staccato dal bacio. Ronnie annuì, e Joe giurò di aver visto nei suoi occhi una nuova luce accendersi. La verità e che stava ritornando a vivere, si era imposta di dimenticare tutti i problemi ed i momenti bui della sua vita. Chissà, forse era riuscita ad uccidere la parte peggiore di sé.
 


 

L’arrivo dell’inverno, le nuvole e la pioggia mi hanno trasmesso una depressione addosso assurda, si vede? Ho deciso di iniziare questa nuova Fan Fiction nonostante ne abbia altre iniziate da poco che non aggiorno più. Mi dispiace ma ho, diciamo il grande difetto di non essere per niente sicura di ciò che scrivo, e perciò mi stanco subito della trama, dei personaggi eccetera eccetera. Come potete notare però, questa storia è diversa da tutte le altre. Mi piacerebbe soltanto ricevere qualche parere ed essere sicura che questa storia verrà letta, sennò è inutile postare, no? Potrei semplicemente scriverla e  tenerla per me. Invece, mi piacerebbe avere dei vostri pareri e, soprattutto che mi consigliaste se continuare o no, sennò questo povero capitolo finirà accanto a tutti gli altri in un inutile cartella del mio Dekstop.
Vi ringrazio tutte comunque, un bacio Ch.

  
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