Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
Ricorda la storia  |      
Autore: Persychan    10/11/2011    5 recensioni
Come era possibile che quel fissato del baseball, -anche se ormai si limitava a seguire le partite in televisione con lui accoccolato a fianco sul divano, ma non divaghiamo... - che sapeva tagliare il sushi in modo inquietantemente chirurgico, che aveva imparato l'arte della spada in, tipo, una settimana ed era uno dei migliori uomini del mondo criminale, ma non fosse in grado di allacciarsi una stupida cravatta?
[Yamamoto/Gokudera ~ 8059]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hayato Gokudera, Takeshi Yamamoto, Tsunayoshi Sawada
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Semplice, St.Andrew o Windsor?
Fandom: Katekyo Hitman Reborn
Personaggi: Yamamoto Takeshi, Gokudera Hayato.
Genere: Fluff idiota (??)
Rating: Verde
Avvertimenti: TYL, Shonen-ai, idiozia, iononsomuovereGokudera e POV!Gokudera (che già da solo necessità di un avvertimento bello grosso.)
Conteggio Parole: 670
Note: - Short fic su richiesta di Kurenai (doveva essere una drabble, ma io sono prolissa di natura).
- Ho dei seri problemi a scrivere della 8059 perché per il mio cervello sono già una coppia sposata e io non scrivo su coppie sposate! Quindi questa cosa sarà probabilmente molto stupida, ma ehi la colpa è di Kurenai ♥
 
 
 
Semplice, St.Andrew o Windsor?
(Anche detto: Come condurre alla pazzia il Guardiano della Tempesta)
 
 
Non era possibile.
Doveva farlo apposta.
Doveva essere un metodo per farlo impazzire - come se già essere il braccio destro, e anche sinistro probabilmente, non fosse già abbastanza stressante - perché non era possibile che Yamamoto - Takeshi nel suo cervello, ma ehi era arrabbiato con lui ora - non avesse ancora imparato ad allacciarsi la cravatta.
Dieci anni, dieci lunghissimi anni in cui ogni volta in cui dovevano indossare un completo, e quindi anche il suddetto accessorio, se lo ritrovava davanti con il pezzo di stoffa in mano e un sorriso idiota stampato sulla faccia.
Beh, forse il sorriso non era eccessivamente idiota. Almeno per i suoi standard.
Il problema non era poi tanto il fatto che gli dovesse fare il nodo, insomma era un lavoro di qualche secondo, era il concetto alla base che lo mandava in bestia: come era possibile che quel fissato del baseball, -anche se ormai si limitava a seguire le partite in televisione con lui accoccolato a fianco sul divano, ma non divaghiamo... - che sapeva tagliare il sushi in modo inquietantemente chirurgico, che aveva imparato l'arte della spada in, tipo, una settimana ed era uno dei migliori uomini del mondo criminale, non fosse in grado di allacciarsi una stupida cravatta?
"Possibile che tu non ci riesca mai da solo?"
No, non stava facendo una tragedia per niente.
Neanche un po': era una questione di principio e di non permettere ad un idiota di continuare a fare quello che voleva.
Almeno non su questo argomento.
Dannato Yamamoto - sempre Takeshi nel suo cervello. E sì, su questo stava facendo il muso.
"Ma poi così non è altrettanto divertente. Ti ricordi la prima volta che è successo?"
 
 
La prima volta che gli aveva fatto il nodo non era stata per uno di quei completi neri dal taglio elegante e i pantaloni estremamente scomodi, ma a scuola poco prima di una ispezione - di certo voluta dall'altro fissato, questa volta delle regole e della sua stupida scuola - a cui il guardiano della pioggia aveva avuto la brillante idea di presentarsi, com'era prevedibile, senza cravatta.
Gokudera ricordava di aver inveito - in italiano. Il giapponese non possedeva la medesima forza espressiva in questo campo - e di aver trascinato Takeshi - all'epoca ancora Yamamoto - nel sottoscala schivando per un pelo il passaggio di Hibari e del suo occhio inquisitore.
Lì aveva inveito ancora, questa volta a bassa voce ma non con meno enfasi, e aveva gli aveva chiesto spiegazioni - alias lo aveva insultato gratuitamente fino a farsi dire il motivo della sua idiozia - per quale motivo non si fosse vestito a dovere.
"Eh, non so allacciarla e mio padre è uscito presto 'sta mattina ~" Gli aveva risposto con la sua solita faccia da schiaffi tirando fuori dalla tasca il grumo di stoffa che probabilmente era stata la cravatta e Hayato aveva inveito un'altra volta - perché non c'era due senza tre - facendo rapidamente il nodo.

"Che questa sia l'ultima volta," era stato così ingenuo allora, "E abbassati che non riesco a farla passare..." lo aveva redarguito, mentre sollevandosi sulle punte - maledetti nove centimetri - cercava di far scivolare il cappio. Peccato che l'unica cosa di cui riuscisse ad essere consapevole, in quegli istanti concitati, era il respiro dell'altro guardiano sulla pelle e di come attorno a lui l'aria fosse più calda. Bollente quasi.
E Yamamoto gli aveva obbedito e aveva chinato la testa. 
E Yamamoto l'aveva baciato.
E Gokudera non aveva capito un bel niente dei successivi minuti.
E la cravatta era stata dimenticata.
 
 
Non doveva riportare alla memoria certe cose.
No, decisamente no, soprattutto quasi si trovava in posizione imbarazzanti a pochi centimetri da Takeshi - Sì, dal suo amante, sì, l'aveva detto - e la situazione assomigliava in modo a quella di dieci anni prima.
"ARGH! Io ti ci strozzo con questa maledetta cravatta!"
E tutto finì nel caos.
 
 
Tsuna li trovò alcune ore dopo ancora in camera, ma di cravatte in giro - e soprattutto di indossate - non ce n'era alcuna traccia.
  
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn / Vai alla pagina dell'autore: Persychan