Non sapeva ancora chi fosse,da quel giorno al parco giochi. Ricordava solo una scia di capelli verdi,se li ricordava perchè erano di
un colore decisamente fuori dal comune,e il bagliore del sole che le colpiva i capelli castani con alcuni boccoli,tenuti rigorosamente corti da
alcuni anni.
Gloria accolse quel ragazzo come un fiore aspetta la farfalla per donarle il polline,come una madre aspetta un bambino.
E quei capelli verdi non risultarono più tanto anormali,con il trascorrere del tempo.
Lasciò che Amaimon la tirasse a sè usando la coda,e sbattendo le folte ciglia la baciasse,facedola scontrare contro il  proprio petto che ora non presentava più la precedente camicia che si era tolto prima,una volta entrato in casa. La dolce scia di profumo che odorava di caramelle e dolciumi riempiva l'atmosfera della camera,mentre lui procedeva a toglierle la gonna.
- Cos'è tutta questa titubanza da parte tua,piccola?
- Non voglio essere toccata,nè morsa..
Così lui l'aveva sollevata per le gambe,salendo le scale.
- Davvero non vuoi essere toccata da me? Alzò un sopracciglio.
- N-non lo so. Così la voce della ragazza si ruppe,nel trovarsi distesa su un letto coperto per la maggior parte di lenzuola,coperte e cuscini color erba e con un ulteriore ragazzo dai capelli verdi sopra di lei.
- Oh? come siamo difficili. 
Amaimon prese ad esaminare centimetro per centimetro il corpo della ragazza,sfiorando il collo con i candidi canini affilati,promettendole che si sarebbe scaldata subito.
Passò le unghie lungo le gambe,accarezzandole per poi rimuovere tutto ciò che impediva il contatto dei loro corpi.
Ma questo Gloria non se lo ricordava,o forse la sua mente era troppo ostinata per ammetterlo;
non voleva credere che avesse ceduto così velocemente e che si sarebbe lasciata andare a quel demone che l'aveva tanto conquistata in un giorno di pioggia,porgendole la borsetta che si era dimenticata nel negozio di dolciumi,dove l'aveva incontrato per la prima volta. Non avrebbe mai ammesso che,rivedendolo per la seconda volta al luna park le aveva spianato un solco così profondo nel cuore impossibile da rimarginare,e che l'aveva fatta innamorare di lui,nonostante il suo cuore fosse incredibilmente separato in due parti.
Ricordava tutto perfettamente,e teneva i dettagli di quella sera chiusi in un cassetto,aprendolo quando gli fosse mancato e quando non avrebbe più potuto fare a meno di lui,anche se ora era a pochi cm da lei,il calore devastante del suo corpo a contatto con quello freddo del demone la faceva sussultare,piegandosi nervosamente ad ogni allusione che lui le proponeva. Non l'aveva mai respinto,nè l'avrebbe mai fatto nel futuro.
Si immerse in un tuffo in quegl'occhi color verde acqua,in quei capelli della stessa tonalità,in quei canini e in quella coda che l'afferrava quando si allontanava da lui..
"Non sono perfetto,e a stare con un angelo come lei finirò per trascinarla nel mio stesso inferno nella quale sono rinchiuso." Si ritrovò a pensare mentre si girava nelle lenzuola color erba anche se non aveva fretta di coprirsi o vestirsi.
Superarono tutto con i baci,le carezze,le parole dolci.
Lei diceva di non essere bella e lui l'aveva sempre zittita con un bacio,mentre esaminava il suo corpo così fragile sotto di lui. 
" I demoni non hanno sentimenti,fratello. Se vuoi davvero cominciare ad amare devi farlo col cuore,solo allora capirai cosa si prova ad avere qualcuno che ti da una ragione di vita,quando chiudi gli occhi la sera,e li riapri la mattina appena sveglio"
Così aveva detto suo fratello Mephisto e aveva ragione.
La strinse a sè,poggiando il mento sulla sua testa e sentirla sospirare sul suo collo freddo,mentre il calore del suo corpo entrò fino alla sua anima.