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Autore: Tifawow    13/11/2011    7 recensioni
”Svezia, in passato, era sempre stato felice.
Nonostante le guerre e i problemi, aveva sempre saputo di essere il più fortunato tra gli uomini in quanto possedeva l'unica cosa davvero importante: una famiglia.
Aveva una casa, un cane e una moglie, Tino.
Il suo Finlandia.”
 [Raccolta sperimentale di drabble e double-drabble sulla coppia SuFin]
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Finlandia/ Tino Väinämöinen, Svezia/Berwald Oxenstierna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Tre parole'
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Titolo: Insieme ieri. Insieme oggi. Insieme domani.
Autore: Tifawow
Fandom: Axis Power Hetalia
Rating: Giallo
Genere: Generale(c'è un po' di tutto)
Avvertimenti: Shonen-ai, Yaoi, Raccolta, Drabble
Pairing: Svezia/Berwald Oxenstierna; Finladia/Tino Väinämöinen; con la partecipazione straordinaria di Peter Kirkland (perché non è una serie SuFin senza di lui U_U).
Note: questa raccolta è un totale esperimento! Ho provato a chiedere ai miei amici più intimi di darmi tre parole a testa, le prime che venivano loro in mente. Le ho poi elaborate in varie drabble a seconda di quello che mi ispiravano, includendo nel testo quelle stesse parole.
Questa raccolta in particolare è dedicata al mio Astro che, anche se non conosce niente di Hetalia, con l'immensa testa che gli ho fatto ha scoperto di ritrovarsi moltissimo in Finlandia. La dedico a  lui e al suo esame, perché per rimettersi in gioco ce ne vuole e lui non si è certo risparmiato!
In bocca al lupo Aster♥ sono certa che andrà tutto bene!!!






Another sweet family – 150 parole
Astuccio ~ Quadro ~ Cellulare



Un pennarello nero, per gli occhiali di papà.
Una piccola mano infantile intenta a disegnare, a rendere eterno uno dei tanti momenti felici della sua vita, si mosse verso l'astuccio dei pennarelli, alla ricerca dei colori perfetti.
Un pennarello rosso, per il bel sorriso della mamma.
Sorrideva imbarazzata (si poteva dire così, anche se era un maschio?) mentre il papà cercava di abbracciarla goffamente, usando come scusa per sfuggirgli lo squillo del suo cellulare, abbandonato sul tavolo.
Un pennarello giallo per l'oro dei loro capelli e uno blu per i vestiti.
Il papà era riuscito a stringere la mamma, che ora rideva e scuoteva il capo, mormorando che non era il momento, che il bambino era lì, che avrebbero avuto tempo dopo per le effusioni.
Un pennarello rosa, per l'aura di dolcezza che emanavano.
Peter sorrise felice, osservando dal tappeto i genitori.
Sì, il suo sarebbe stato un quadro bellissimo.







In the heart of the night – 100 parole
Indifeso ~ Regalo ~ Infantile



Di giorno, Berwald era davvero spaventoso.
Tino non avrebbe voluto tremare nell'incontrare il suo sguardo, sapeva di ferirlo, ma era più forte di lui: trasaliva impaurito ogni volta che incrociava i suoi occhi, pentendosi poi nel sentirlo sospirare, sconsolato.
Ma quando dormiva tutto cambiava: quel volto terribile diventava mite e indifeso, di una dolcezza quasi infantile. Allora Tino lo scrutava a lungo, soffermandosi in silenzio ad accarezzargli i capelli e baciargli le labbra senza paura, con un ardore che di giorno non possedeva.
Non sapeva che Berwald era sveglio, con il cuore che scoppiava di gioia per quel notturno regalo.







A dinner for you – 150 parole
Gemma ~ Serpe ~ Unicorno



Berwald era molto coraggioso.
Sapeva affrontare il mare in tempesta senza batter ciglio e si buttava in battaglia come se non temesse la morte. Sembrava che niente potesse intimidirlo, ad accezione di sua moglie.
Tino era perfetto per lui, una gemma rara, prezioso e introvabile come un unicorno e Berwald si era sempre considerato molto fortunato ad averlo come compagno.
Aveva solo un piccolo, unico ma insormontabile difetto.
-Berwald! Vieni, è pronta la cena!-.
Non aveva la minima dimestichezza in cucina.
E di fronte a un piatto di qualcosa di indefinito, all'espressione di Berwald che nemmeno con tutta la sua freddezza riusciva a celare il disgusto, sfoderava la sua arma più micidiale.
-Scusami Ber... lo so che avrei potuto impegnarmi di più ma... ci tenevo tanto a prepararti la cena...- occhi bassi, lucidi ed espressione imbarazzata.
Berwald era molto coraggioso.
Ma Tino, in certi casi, sapeva essere una vera serpe.







Watch out – 200 parole
Rivincita ~ Mantello ~ Silenzioso



-Tu non toccherai Berwald!- quelle parole aleggiarono nell'aria tra di loro, come una minaccia.
Con l'ascia di Svezia, troppo grossa per le sue mani, tenuta puntata avanti a sé, lo sguardo truce mentre i fiocchi di neve vorticavano attorno a loro con la forza di una tempesta, Tino era una reale minaccia -Tu, non lo toccherai...- ripetè, scandendo piano le parole.
Ardeva come una fiamma viva, mettendosi tra in nemico e il suo Berwald, ormai a terra in una pozza di sangue e fin troppo silenzioso. Le labbra tirate in un ringhio felino, gli occhi spalancati e carichi d'ira, il mantello bianco che svolazzava attorno alla sua figura sottile, facevano di lui una presenza quasi mistica.
Non avrebbe mai permesso a nessuno di toccare Svezia.
A costo di morirne.
A costo di uccidere.
Era pronto ad attaccare, a distruggere chiunque avesse osato anche solo ad alzare un dito sul suo compagno.
Danimarca non trovò nemmeno il coraggio di ridere.
Di fronte a quella forza cieca, a quel selvaggio istinto di protezione del finlandese, non potè far altro che ritrarsi e rinunciare alla sua rivincita.
E mentre si allontanava, Tino non accennava a spostarsi.
Mai quell'ascia gli era sembrata più leggera.







Pieces –  100 parole
Frammenti ~ Istante ~ Armonia



Svezia, in passato, era sempre stato felice.
Nonostante le guerre e i problemi, aveva sempre saputo di essere il più fortunato tra gli uomini in quanto possedeva l'unica cosa davvero importante: una famiglia.
Aveva una casa, un cane e una moglie, Tino.
Il suo Finlandia.
La loro vita era un insieme di frammenti, di ricordi meravigliosi. Tino era una persona splendida, dolce e sensibile, portava l'armonia ovunque andasse e, sopratutto, lo amava incondizionatamente, nonostante il suo aspetto spaventoso.
Era il suo sogno.
Poi un giorno glielo portarono via.
E, in un solo istante, il suo mondo finì in mille pezzi.







A strange marriage – 150 parole
Sogno ~ Prato ~ Occhio



-Sarebbe perfetto per te moglie...-.
A quella frase Tino rabbrividì visibilmente. Con terrore si volse verso Barwald, sobbalzando nel vederlo guardare una vetrina di abiti da sposa: lo conosceva abbastanza bene per sapere che, in quel momento, stava immaginando qualcosa di molto melenso e romantico, come loro due che si correvano incontro in un campo fiorito alla “Tutti insieme appassionatamente”.
-Berwald...- con un gesto morbido gli prese la mano, iniziando a trascinarlo lontano dalla vetrina prima che decidesse davvero di fare qualche acquisto sconveniente -Quante volte ti devo dire che non sono tua moglie? Sono un uomo... non metterò un vestito da sposa!- gli dispiaceva smontare il suo sogno, ma su quel punto non era disposto a chiudere un occhio.
-Potrei metterlo io...-.
Tino ignorò volutamente quell'ultima frase.
Tuttavia il suo cuore mancò un battito al pensiero di quanto Berwald fosse disposto a scendere a compromessi pur di sposarlo.







Proud of himself – 150 parole
Casa ~ Rasoio ~ Dettaglio



Berwald era una di quelle poche persone al mondo che, guardandosi intorno, poteva dirsi totalmente fiero di quello che aveva costruito.
Aveva avuto il suo impero, i suoi eserciti e le sue flotte, e, quando quel tempo era finito, c'era stato altro a cui pensare, cose più umane e un poco meno pretenziose e Berwald, sotto sotto, aveva sempre atteso con ansia il momento in cui avrebbe potuto dedicarvisi.
Aveva costruito la casa dei suoi sogni, esattamente come l'aveva immaginata in ogni minimo dettaglio, dall'ampia cucina in legno scuro ai morbidi divani blu.
Aveva un cane, che abbaiava felice al suo ritorno, un figlio e una moglie che gli riempivano il cuore e le giornate.
Certo, quando aveva pensato al suo bagno si era immaginato sul lavello solo il suo di rasoio, ma infondo quella era una piccolezza, un dettaglio di scarsa importanza.
Esisteva un uomo più fortunato di lui?







On the run for us - 100 parole
Fuga ~ Ciglia ~ Lande



La vita di Tino era cambiata in un battito di ciglia.
Un momento prima era schiavo in casa di Danimarca e un attimo dopo era libero, in viaggio per le lande innevate, con Svezia.
Berwald gli aveva fatto sempre paura e non avrebbe mai pensato che un giorno le loro vite si sarebbero mescolate in quel modo radicale e definitivo.
-Vieni via con me...-.
Eppure, quando lui gli aveva teso la mano, quando aveva guardato in quegli occhi blu e freddi, non aveva avuto paura.
E accettare quella fuga era stata la cosa più giusta della sua vita da Nazione.







First time - 200 parole
Ordine ~ Bellezza ~ Ansioso




Berwald lo guardava, intensamente, come se mai l'avesse visto prima.
Osservata Tino, immobile, mentre le mani di lui si portavano al colletto della camicia iniziando, lentamente, a slacciare il primo bottone.
Gli occhi viola di Finlandia erano strani, colmi sì di un'ansia sconcertante, eppure anche di una sicurezza mai provata prima; si tenevano fissi in quelli blu del suo compagno, mentre le mani continuavano, lentamente, a slacciarsi i bottoni della camicia, che piano piano iniziava ad aprirsi progressivamente, mettendo a nudo la pelle candida del petto.
Tutto era silenzio.
Berwald, come stregato da tanta bellezza, lo osservava spogliarsi per lui con il cuore in gola che batteva furiosamente, quasi desiderando che quel momento non finisse mai.
Con un gesto inaspettato allungò la mano verso di lui,prendendogliela nello stesso modo ansioso e deciso che si poteva leggere nel suo sguardo, che mai era sembrato meno freddo come in quel momento -Vieni...- disse semplicemente.
Una richiesta, non un ordine.
Tino esitò.
Un solo secondo, prima di alzare la mano destra, andare a prendere quella che lui le porgeva e percorrere la strada che li separava, unendo le loro labbra in un dolce e caldo bacio.
E poi tutto fu gemiti e sospiri.



..::.Fine.::..



E anche questa raccolta è giunta al termine *-*
Il mio primo lavoro SuFin, che emozione! Sono stati il mio terzo amore Hetaliano, ma non ho mai scritto niente su di loro, né sui nordici in generale (cosa che mi premurerò di fare il prima possibile perché sto scoprendo un'insana passione per loro).
Spero che questa raccolta vi sia piaciuta, sopratutto perché è la penultima! Manca ancora una coppia da trattare e poi avrò finito. Pensavo di aggiungere anche un piccolo extra con tutte quante, ma vedrò!

Nel frattempo ringrazio tutti quanti coloro che sono passati da queste parti e vi mando un bacio enorme!
Alla prossima♥♥♥
   
 
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