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Autore: xMoonyx    13/11/2011    12 recensioni
Dante si ritrova perduto in una selva rosa, dominata da terrificanti creature come Hello Kitty, Winnie the Pooh e perfino l'ermafrodita Tweetty (o come Caspian si scrive) ma fortunatamente a salvarlo c'è Virgilio, il supereroe Faigo di tutte le slasher!
[Questa storia ha partecipato al contest Gotta Ship'em All! 11/11- 13/11 indetto da Il_Genio_del_Male e Burnt Orchid Efp, vincendo il PREMIO COMICITA']
Genere: Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Canto I parody
RATING: Giallo-Ramato v-v.

GENERE: Comico, Demenziale, Parodia.

AVVERTIMENTI: Non-sense, slash al massimo -ma del resto il primo canto è di suo perverso, con gli asterischi vi indicherò le parole ambigue che NON HO modificato x°°D.

CONTOPAROLE: Ah, si dovevano contare? O_O Ma che ne so, posso solo dirvi questo: leggete e capirete >_>

PROMPT USATO: Più di uno si può? Manga, Isteria, Gay Pride, "sogno o son desto?" e Autsostima (che accozzaglia di fesserie messe assieme °-°)

INTRODUZIONE: Dante si ritrova perduto in una selva rosa, dominata da terrificanti creature come Hello Kitty, Winnie the Pooh e perfino l'ermafrodita Tweetty (o come Caspian si scrive) ma fortunatamente a salvarlo c'è Virgilio, il supereroe Faigo di tutte le slasher!

NOTE: Scritta per il terzo giorno del contest “Gotta Ship’em All!” indetto da The Burnt Orchid e Il_Genio_del_Male. La prima parte del canto-parodia l'avevo scritta l'anno scorso iniziando a fare al liceo l'Inferno della Divina Commedia. Tuttavia non ebbi mai tempo di terminarla e per questo concorso se n'è presentata l'occasione! °-° Ah, per inciso, alcune parti del canto le ho lasciate intatte, altre le ho modificate per puro gusto. v.v E poi, vero, ho aggiunto due versi alla fine, non previsti  *___*

 Mi auguro che possiate apprezzare questa demenza v.v

Per adesso, buona lettura! (=°-°=) --> dovrebbe essere un gatto, anche se non ha le orecchie o.o



CANTO I



Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai in una selva rosa,
ché la diritta via era smarrita.


Aih quanto a dir qual era è cosa dura*
esta selva zuccherosa, dolciastra, e col profumo forte
che nel pensier rinova la paura!


Tant'é mielosa che poco è più morte;
ma per trattare del ben ch'i' vi trovai,
diro de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.


Io non so ben ridir com' i' v'intrai,
tant'era pieno di alcol a quel punto
che la verace via abbandonai.


Ma poi ch'i' fui al piè di un colle rosa giunto,
là dove terminava quella candida valle
che m'avea di paura il cor compunto,


guardai in alto e vidi le sue spalle
cosparse già di tutti i manga del pianeta
che mena storto altrui per ogni calle.


Allora fu la paura un poco queta,
che nel lago del cor m'era durata
la notte ch'i' passai con tanta pieta.


E come quei che con una manciata di manga e fumetti rari
uscito fuor dalla fumetteria
si volge al negozio con sguardi trionfanti e vari


così l'animo mio, ch'ancora fuggiva,
si volse a retro a rimirar lo sfacelo
che non lasciò già mai persona sana e viva.


Poi ch'ei posato un poco il corpo stanco e guardai il cielo,
ripresi via per la piaggia diserta,
sì che assai inciampai arrivando a guardare un melo.


Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta,
un uccello leggero e grazioso molto,
che di pel giallo canarino era coverto;


e non mi si partia dinanzi al volto,
anzi 'mpediva tanto il mio cammino,
ch'i' fui per ritornar più volte vòlto.


Lei era dal principio del mattino,
una femmina come lo son sù le stelle
ma quando scoprii che era un lui indietreggiai un pochino


senza capire come potessero considerarsi quelle supposizioni belle;
Così che bene sperar m’era cagione
di quella abominevole belva dalla di evidenziatore pelle


l’ora del the e la calda stagione;
ma non sì che paura non mi desse
la vista che m'apparve d'un gattone.


Questi parea che contra me venisse
col fiocchetto rosa e con rabbiosa fame,
sì che essendo senza bocca uno come faceva si chiedesse.


Ed un orso, che di molto miele
sembiava carico ne la sua grassezza,
e di molte genti provocò dalla gola la fiele,


questo mi porse un barattol di miele con tanta gaiezza
con la paura ch’uscia di sua vista,
ch’io perdei la speranza de salvezza.


E poiché io di tal dolce l'allergia ho vista,
e l'enorme bestione avanzava, di rosso vestito con la dorata face,
che non resistetti e feci come un bimbo che piange e s’attrista;


tal mi fece la bestia sanza pace,
che, venendomi ’ncontro, a poco a poco
mi rispigneva là dove ’l sol balla la ola e tace.


Mentre ch’i’ rovinava in isteria un poco,
dinanzi a li occhi mi si fu offerto
chi per lungo silenzio parea faigo.


Quando vidi costui nel gran diserto,
"Sogno o son desto?", gridai a lui,
"qual che tu sii, od etero od gay certo!".


Rispuosemi: "Non gay, gay già fui,
e li parenti miei furon etero, quei balordi,
omosessuali per pazzia divennero poi ambedui.


Giacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi,
e vissi a Roma sotto ’l buono Augusto*
nel tempo de li dèi falsi e bugiardi.


Poeta fui, e cantai di quel giusto
figliuol d’Anchise, gran figlio di Troia,
poi che ’l superbo Ilïón fu di lui infatuato con gusto.


Ma tu perché ritorni a tanta noia?
perché non sali il dilettoso monte
ch’è principio e cagion di tutta gioia?".


"Or se’ tu quel Virgilio e quella fonte
che conosciuto fosti come il più faigo della gara del Prunus nume**?",
rispuos’io lui con vergognosa fronte.*


"O de li altri poeti onore e lume,
mi ha costretto ad un faticoso studio ’l grande amore*
che m’ ha fatto cercar lo tuo volume.


Tu se’ lo mio maestro e ’l mio unico amore,
tu se’ solo colui da cu’ io tolsi
lo bello stilo che m’ hai fatto al core.


Vedi la bestia per cu’ io mi volsi;
aiutami da lei, famoso e sexy saggio,
ch’ella mi fa tremar le vene e i polsi".


"A te convien tenere altro vïaggio",
rispuose, poi che lagrimar mi vide,
"se vuo’ campar d’esto loco color rosa di maggio;


ché questo scherzo d'a natura, per la qual tu gride,
non lascia altrui passar per la sua via,
ma tanto lo ’mpedisce che di zucchero l’uccide;


e ha natura sì dolicosa e ria,
che mai non empie la bramosa voglia,
e dopo ’l pasto ha più fame che pria.


Molti son li animali a cui s’accoppia e s'ammoglia,
e più saranno ancora, infin che ’l Chuck Norris
verrà, che la farà morir con doglia.


Questi non ciberà miele né altro,
ma botte, cazzotti e parole mute,
e sua nazion sarà tra cinema e TV di quel nano scaltro.***


Di quella umile Italia fia salute
per cui morì la vergine Ruby,
Eurialo il Gaio e Niso suo amante di larghe vedute.


Questi la caccerà per ogne villa,
fin che l’avrà rimessa ne lo Arcore,
là onde ’nvidia prima dipartilla.


Ond’io per lo tuo sincero amore spero e discerno
che tu mi segui, e io sarò tuo amante e guida,
e ti porterò grazie ai miei servigi in quel luogo etterno;****


finché udirai le eccitate strida,
vedrai li antichi spiriti consenzienti,
ch’a la seconda volta ciascun grida;


e vederai color de il Gay Pride che son contenti
nel foco, perché speran di venire*
sopra o sotto de le beate genti.


A le quai poi se tu vorrai subìre,
anima perversa a ciò più di me degna:
con essa ti lascerò nel mio partire;


ché quello invidioso che là sù regna,
perch’i’ fu’ ribellante a suo disìo,
non vuol che ’n sua città per giacere con me si vegna.

In tutte parti impera e quivi regge;
quivi è la sua città e l’alto seggio:
oh felice colui cu’ ivi le sconce fanfiction legge!".


E io a lui: "Poeta, io ti occhieggio
desiderando ardentemente che tu in tutti i sensi mi conoscesti,
acciò ch’io fugga questa passione e peggio,


che tu mi meni là dov’or dicesti,*
sì ch’io veggia la porta di san Gaio
e color cui tu fai cotanto perversi."


Allor si mosse, e io li tenni dietro, con un paio
di passi, e promise me mostrando forte autostima
che prossima volta l'uke sarei stato io.


x.X.x FiNe x.X.x





* Parole AMBIGUE che erano presenti nel primo canto, senza che le modificassi. Ora ditemi voi se non si deve pensare male!! x°°D

** Dovevo trovare qualcosa che finisse con -ume per fare rima, ho cercato su Google [pubblicità occulta] e ho trovato questa cosa, che sarebbe un albero Giapponese o qualcosa del genere °^°

*** Quello che ieri ci ha liberato della sua presenza dando le dimissioni v.v

**** °coff coff° emh... si capisce il doppio senso? x°°D

















   
 
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