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Autore: bice_94    13/11/2011    7 recensioni
Uscirono dall’ufficio e si diressero verso le rispettive scrivanie con uno sguardo torvo, mentre Castle li seguiva eccitato come non mai. C: felice di andare alla Hawaii Kate?
La donna lo guardò male, suscitando la risata cristallina dello scrittore.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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B: bene. Quindi.. ricapitoliamo la situazione. Una scultrice, un’insegnante di chimica e un commerciante che hanno in comune solo un bar burlesque. Hanno fatto un po’ di soldi e sono stati uccisi…
La donna guardò tutti quegli sguardi concentrati puntati su di lei.
B: Allora, cosa ne pensate?
La detective camminava imperiosamente davanti a quella lavagna improvvisata.
Castle sorrise alla frase che aveva utilizzato Beckett: la stessa che aveva fatto capire a lui la risoluzione del caso.
Erano passati 5 giorni da quella festa, la fine dell’addestramento era quasi arrivata e in qualche modo a tutti sarebbe mancata quella spiaggia magica.
L: ma siamo sicuri che quel Rogers che avete trovato su due delle scene del crimine sia innocente?
Castle stralunò gli occhi.
C: non è possibile! Ancora..
Beckett, Ryan ed Esposito cercarono di trattenersi dal ridere, davanti alla faccia violacea dello scrittore.
C: l’assassino non è mai quello accanto ad un cadavere con un’arma in mano. Perché non glielo spiegate?
Tutti lo fissarono, sconvolti.
C: che c’è? È vero!
Ryan rise di gusto.
R: ok, ragazzi, non ascoltatelo. Cancellate ciò che ha appena detto. Però, questa volta il sig. Rogers non c’entra.
Beckett guardò divertita la faccia ancora imbronciata di Castle.
Scosse la testa e tornò a concentrarsi su quei ragazzi.
B: state sbagliando il punto di vista. Ora siete ad un punto fermo, quindi non dovete focalizzarvi su chi li ha uccisi, ma su cosa li rendeva speciali. Cosa ne ha fatto delle vittime? Che diavolo stavano insieme quei tre?
Ci fu un momento di silenzio, in cui tutti sembrarono risfogliare i propri fascicoli.
C: una scultrice abile con il metallo, un chimico e un addetto ai distributori.. su!
Andrew si alzò dalla sua sedia, con una luce particolare negli occhi.
Era eccitazione, adrenalina, soddisfazione.
La stessa luce che lo scrittore aveva visto ormai così tante volte negli occhi della sua compagna, di Ryan e di Esposito.
Gli venne da chiedersi se anche lui assumesse quella particolarissima espressione.
A: detective Beckett aveva detto di avere delle foto delle banconote di Sonya, l’insegnante, giusto?
Tutti gli altri lo guardarono quasi con derisione, non capendo dove volesse andare a parare.
Beckett non si scompose, ma si limitò a porgergli le foto.
Castle si era stampato in faccia un sorriso soddisfatto.
Esposito gli si avvicinò.
E: Castle togliti quel sorriso dalla faccia. Hai avuto solo una fortuna sfacciata. E poi non è ancora detto che abbia capito chi è l’assassino.
C: vi ho schiacciato! Preparatevi a pagare miei cari.
A: eccolo! Ci sono. Queste due banconote hanno gli stessi numeri seriali.
Andrew raggiunse la detective e le porse le prove.
A: non ci credo. Stavano contraffacendo banconote. Avevano biglietti da 1 dollaro a sufficienza grazie ai distributori automatici, sostanze chimiche per scolorire e.. e le matrici grazie alla scultrice.
Sorrise soddisfatto.
B: esatto. A questo punto vi basta poco per arrivare alla risposta. Non pensate a cosa avete, ma a cosa vi manca.
Nessuno rispose per un momento.
A: l’inchiostro! Lilly, la tatuatrice. Ecco perché aveva spinto le ricerche verso l’ex ragazzo della professoressa. Sono stati veramente ingegnosi!
B: complimenti, Andrew. A quanto pare sei veramente in gamba come dicono.
La donna gli sorrise dolcemente.
S: bene, ragazzi a questo punto, potete andare a fare gli ultimi esercizi, prima di iniziarvi a preparare per la cerimonia di assegnazione.
Tutti si congratularono con Andrew, già in imbarazzo per quelle attenzioni, e si diressero velocemente verso la riva.
S: e lei sig. Castle? Si ritiene già in forma? Questa volta non va a fare esercizio fisico?
Il tono di Smith fu volutamente provocatorio, cosa che non sfuggì né a Castle, né tantomeno a Beckett.
Lo scrittore si limitò a sorridere.
C: non si preoccupi Smith, ho già fatto la mia dose di esercizio fisico.
Le guance della detective avvamparono inevitabilmente, tra lo sguardo soddisfatto di Castle e quello gelato di Matt.
La donna sorpassò entrambi, pestando volutamente il piede dello scrittore.
Beckett lo vide trattenersi dall’urlare, ma nonostante fosse arrabbiata, le fu impossibile non sorridere.
 
Castle si trovò da solo a passeggiare verso gli altri ragazzi.
Era iniziata la riunione dei detective per l’assegnazione delle reclute.
Poco prima aveva chiamato il capitano, raccomandandosi di tornare il prima possibile, visto che la città sembrava essersi risvegliata di colpo.
Ah, e naturalmente aveva reclamato l’agente più qualificato che avessero individuato.
C: ehy!
A: sig. Castle! Che ci fa qui? Non partecipa alla riunione?
Lo scrittore roteò gli occhi, con un’espressione offesa.
C: mi hanno escluso.
Il ragazzo sorrise.
A: allora le toccherà aspettare con ansia qui con noi.
C: già, così sembra. Piuttosto, complimenti per oggi.. sei stato bravo, non me l’aspettavo.
Lo guardò seriamente, prima di scoppiare a ridere.
C: sto scherzando, avevo scommesso su di te.
A: lei è completamente fuori di testa.
Castle stava per rispondere quando vide tornare la sua musa insieme agli altri poliziotti.
C: in bocca al lupo Andrew.
A: grazie.
Lo scrittore raggiunse Beckett con un’espressione di pura curiosità.
C: allora, allora, allora? Chi abbiamo?
Beckett gli rispose sottovoce.
B: Rick vuoi tacere? Ora lo senti!
Lo scrittore sbuffò, come un bambino capriccioso.
C: e questi sono i vantaggi di avere come fidanzata una detective?
La donna osservò l’uomo di fronte a sé  per un momento sorridendo e gli mollò una leggera gomitata al fianco.
C: ahio! Stai diventando manesca. Ti denuncerò, sappilo.
B: ora zitto, Rick.
 
Cap: bene, dopo la riunione più particolare della mia carriera, siamo pronti per le assegnazioni. Innanzitutto complimenti a tutti voi. Avete fatto un addestramento con grande serietà e professionalità, mostrando doti molto spiccate. Vorrei anche ringraziare i detective qui presenti che hanno organizzato il più strano e forse il più utile addestramento dall’inizio di questo progetto. Bene, a questo punto possiamo cominciare. Tutti quelli che chiamerò faranno un passo in avanti e vi dividerete in gruppi a seconda della destinazione.
Lucas Kallinton è stato assegnato al 8° distretto sezione rapine
Jonathan Baller è stato assegnato al 11° distretto sezione omicidi.
L’elenco fu abbastanza lungo e noioso, ma sembrava essere arrivati alla fine.
Cap: bene, siamo arrivati alla fine .Andrew Farris. Dopo una discussione decisamente animata è stato assegnato al 12° distretto sezione omicidi. Complimenti Andrew, si è guadagnato la natura battagliera della detective. Si è battuta con molta decisione, nessuno avrebbe potuto contraddirla. Farai strada ragazzo.
Andrew sembrava al settimo cielo.
A: la ringrazio moltissimo signore.
Il ragazzo si avvicinò agli altri, con gli occhi che brillavano, avvicinandosi a Beckett.
A: non so come ringraziarla. Non la deluderò.
Gli porse la mano, che fu stretta prontamente dalla donna.
B: non ne dubito.
Castle li raggiunse, sorridendo.
C: impara. Quando Beckett vuole una cosa, la ottiene a qualunque costo. E sa essere molto pericolosa. Ricorda la mie parole, ti saranno utili.
Lo scrittore gli fece l’occhietto, mentre Beckett roteò gli occhi.
Andrew raggiunse anche Ryan ed Esposito per ringraziarli e gli porse la mani.
A: grazie mille. Sarà un onore lavorare con voi.
E: benvenuto al 12° distretto, amico.
 
Il loro volo era previsto per le 21.
Tutti i preparativi erano finiti, così Beckett, aspettando Castle ancora sotto la doccia, decise di godersi ancora un po’ quel mare così meraviglioso.
Uscì dal bungalow e, chiudendo gli occhi, cercò di imprimere nella memoria ogni dettaglio di quel luogo, che probabilmente avrebbe dovuto ringraziare per tutta la vita.
In quei pochi giorni con lo scrittore si era finalmente sentita a casa, si era sentita amata, protetta, desiderata.
Il suo cuore, rimasto in tempesta per anni, sembrava aver trovato la sua pace.
Avrebbe continuato a lottare per sua madre, ma ora sapeva che non era quello lo scopo della sua vita, ora sapeva che non sarebbe stato quello il motivo che la spingeva ad andare avanti.
Respirò a fondo, sorridendo.
Due braccia forti ed ora anche stranamente familiari la avvolsero da dietro, delicatamente.
Castle inspirò profondamente e appoggiò delicatamente la sua testa nell’incavo del collo di Beckett.
La donna si abbandonò completamente a quel contatto, lasciando che il suo corpo aderisse completamente a quello dell’uomo.
C: a che pensi?
B: penso che mi mancherà questo posto.
Castle le baciò delicatamente una guancia.
C: lo portiamo con noi. Che ne dici?
La donna si voltò stupita, ancora tra le braccia dell’uomo.
Castle aveva in mano un piccolo barattolo di vetro.
Lo scrittore le sorrise.
Beckett ne fu felice e raccolsero un po’ di quella splendida sabbia bianca e finissima.
Erano solo granelli, ma per loro rimaneva uno spicchio di paradiso.
 
Per il viaggio di ritorno avevano a loro disposizione un intero aereo, dovendo riaccompagnare gran parte dei partecipanti all’addestramento.
Beckett aveva preso il posto vicino al finestrino, accanto a Rick; Esposito e Ryan erano di fronte a loro e Andrew si trovava di lato.
E: ma guarda come sono carini.
R: già, te li immagini al distretto.. ora sappiamo che probabilmente, quando non riusciremo a trovarli, dobbiamo andare a controllare negli sgabuzzini.
I due scoppiarono a ridere, ma iniziarono a tossire convulsamente sotto lo sguardo minaccioso di Beckett.
B: siete consapevoli che vi sentiamo? E soprattutto siete consapevoli che vi farò pentire di ogni parola di troppo?
La donna sorrise soddisfatta per l’espressione dei due.
Esposito e Ryan annuirono frettolosamente.
B: perfetto.
Castle rise davanti a quella situazione esilarante, poi si rivolse sottovoce ai due amici, mentre Beckett sembrava aver chiuso gli occhi nel tentativo di dormire.
C: fossi in voi, ci guarderei veramente!
Esposito e Ryan iniziarono a sghignazzare.
B: sento anche te Rick. E con te potrei essere più pericolosa di quanto immagini.
Lo scrittore deglutì forzatamente.
C: ritiro tutto ciò che ho detto.
B: ecco, così va meglio!
La donna sorrise e, accucciandosi sul petto di Castle, si addormentò.
 
Il volo passò tra racconti imbarazzanti e battute.
Arrivarono a mattina inoltrata e stancamente i 5 scesero dall’aereo.
C: poi devi dirmi dove hai sentito quella storia. È fantastica.
A: mi dispiace. È un segreto della mia famiglia.
Il ragazzo scoppiò a ridere.
C: sei simpatico Andrew. Piuttosto, quanti anni hai detto di avere?
A: 22, perché?
C: ehy, Kate, secondo te è troppo grande per mia figlia?
Beckett lo guardò sconvolta.
C: Rick il fuso orario ti ha dato alla testa.
Lo scrittore sorrise rilassato, avvicinandosi alla donna.
C: non è il fuso orario.
E la baciò leggermente sulle labbra, come se fosse il gesto più naturale possibile.
Quando si allontanarono, vide Alexis ad aspettarlo, con un’espressione soddisfatta per la scena appena vista.
A: sig. Castle, per caso conosce quella bellissima ragazza con i capelli rossi?
Lo scrittore si voltò di scatto con un’espressione corrucciata.
Osservò rapidamente lo sguardo incantato di Andrew sulla figlia.
Osservò preoccupato gli occhi blu di Alexis bloccarsi alla vista di quel ragazzo dannatamente interessante.
Castle si avvicinò al ragazzo e lo colpì con uno schiaffo dietro alla nuca.
C: si, è decisamente troppo grande.
Andrew lo guardò stupito, mentre Beckett scoppiò a ridere, prendendo lo scrittore per mano e avviandosi di nuovo tra le strade della cara caotica e calda New York. 





p.s. non ci credo... siamo arrivati alla fine.. :D
allora, vi è piaciuta????????
io spero di si e devo ammttere che mi mancherà..
un bacione e grazie a tutti quelli che hanno continuato a leggere pazientemente!!!! :)
   
 
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