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Autore: manubibi    15/11/2011    2 recensioni
Harvey/Mike, pre-slash. Come ogni mattina, verso le sette e mezza - precisamente alle sette e ventidue - Harvey Specter sospira per lo stress ancora prima di alzarsi. Spero vi piaccia almeno un pochino! :)
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Early in the morning
Fandom: Suits
Pairing: Mike/Harvey
Genere: fluff, introspettivo
Avvertimenti: flashfic, pre-slash
Note: per [info]shadowolf19 che me l'ha promptato nel drabble meme :D è la prima volta che scrivo su Suits, quindi insomma... ecco. *si è persa* <3<3<3


Come ogni mattina, verso le sette e mezza - precisamente alle sette e ventidue - Harvey Specter sospira per lo stress ancora prima di alzarsi. Calcia via con veemenza la coperta pesante alzando una nuvoletta di polvere che fissa con odio immotivato - non soffre di allergie particolari, semplicemente odia la polvere perché la mattina odia qualsiasi cosa - per poi sciabattare, con classe perché la classe è inserita nel suo paccetto personale e guai a chi dica il contrario, verso la cucina e prepararsi meccanicamente un caffè che poi rimetterà pensieri, umori e nervosismo nella giusta prospettiva. Finito il rito della colazione - giusto un paio di fette di bacon ed in genere la prima cosa che gli viene da preparare, è questo il vantaggio di non vivere con nessun altro - in genere si ficca una fetta di pane in bocca e si prepara ad affrontare eserciti di colleghi incompetenti, perfidi o perfettamente inutili, infilando la porta. Ma stamattina si ferma giusto sull'uscio, sospirando e ricordando. Come un'automobile guidata professionalmente, fa retromarcia fino al salotto che aveva completamente ignorato e... Eccolo lì.
Mike Ross in pigiamone di pile completamente accoccolato su un fianco che si stringe contro istintivamente il piumone grosso due dita. Dorme come uno stupidissimo ghiro, ovviamente, e se Harvey fosse ancora quello di una volta non ci penserebbe due volte prima di prenderlo per il polso e trascinarlo fisicamente fuori dalla porta e magari sbattergliela sulla testa. Il ragazzino si è chiuso fuori di casa da ubriaco ed ovviamente la prima cosa che ha pensato è stata prendere un taxi fino a casa di Harvey. Viva la logica. Comunque, non è che Harvey sia universalmente cambiato nei confronti di chiunque, è quel ragazzo. Non è più in grado di trattarlo con indifferenza come prima; certo cerca di nascondere i fatti dietro il suo solido sguardo glaciale, ma Mike è la famosa eccezione ed è consapevole che la cosa è evidente a tutti. E tutti l'hanno già puntato come punto debole dell'avvocato, e questo gli dà fastidio, però cosa ci può fare? Niente. Mettere le cose in prospettiva è l'unico modo per non rischiare carriera ed incolumità. Perciò non lo trascinerà per il polso in pigiama, ma gli lascerà uno schiaffo neanche troppo leggero sulla testa e lo sveglierà in modo... Mediamente rude, ecco.
«Bimbo, sveglia», intima quando Mike grugnisce con le bave alla bocca e si gira dall'altra parte bofonchiando qualcosa tipo «Mhcinque minuti».
«Quante cause abbiamo oggi?» Chiede Harvey, sospirando.
«Sei» Risponde automaticamente Mike, senza dare segno di essere lucido.
«Appunto. Svegliati» Ripete l'altro, scuotendolo forse un po' più dolcemente di quanto si era imposto.
«Mmh...» Protesta debolmente il più giovane, girandosi e sbadigliando per poi rendersi conto di dove e con chi si trova. «Oh cazzo» Dice, senza qualche inflessione particolare ma con gli occhi sbarrati. È sul divano di Harvey Specter e non sa nemmeno come ci sia finito. Guarda sotto le coperte e trova un pigiama non suo sul suo corpo. Guarda di nuovo Harvey, che si sta spazientendo, e sbatte le palpebre. «Mi... Mi hai spogliato?» Mormora, arrossendo appena. Harvey rotea gli occhi e riderebbe, invece si alza e indica un mucchietto di vestiti sul bracciolo del divano. «Quella è la tua roba, sbrigati e andiamo. Dimmi se hai intenzione di farmi fare da baby-sitter altre serate, così sai, mi organizzo, preparo ciuccio e giocattoli e non mi trovi sprovveduto.»
Mike rimane a fissarlo per qualche secondo, continuando a passare dai suoi vestiti al pigiama e cercando di ricordare che cazzo sia successo la sera prima ma non gli riesce davvero... Sospira, passando le dita fra i capelli e portando la propria roba in bagno. Harvey vorrebbe stuzzicarlo dicendogli che tanto l'ha già visto in mutande, ma giustamente si trattiene.
«Vedi di fare in fretta, non mi piace arrivare in ritardo!», e Louis è sempre pronto a fregarmi in qualche modo, vorrebbe aggiungere, ma non lo fa.
Quando Mike esce, i capelli sconvolti e l'espressione di un bimbo colto col dito nella Nutella, gli passa davanti senza una parola, evitando il suo sguardo ed affrettandosi a prendersi la giacca. Harvey sorride, solo un po', scompigliandogli ancora i capelli. «Dopo pettinati.»
Ridacchia fra sé all'occhiata vagamente irritata di Mike e sa perfettamente che il ragazzo passerà la mattinata a pensare a quando precisamente Harvey gli abbia tolto tutti i vestiti.
Ed anche Harvey ci penserà, chiaramente.

   
 
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