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Autore: CHOU    16/11/2011    3 recensioni
Per fare addormentare Teddy, Harry gli racconta una favola. Ma può na favola infiammare gli animi e, complice una parola di troppo, rischiare di rompere il fragile equilibrio di due cuori?
Quando lo spettro della guerra è ancora presente nessuno è al sicuro dal prorpio passato.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Teddy Lupin | Coppie: Draco/Harry
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Den grimme ælling


L'inverno era oramai alle porte. Westminster Bridge era affollato da turisti che si accalcavano contro i parapetti, incurante dei leggeri fiocchi di neve che si depositavano lievi sulle teste volte ad osservare ammirati il big ben e la camera dei comuni che si stavano colorando di un soffice manto bianco. Il cielo era coperto da nuvoloni neri che, minacciosi, si muovevano trasportati dal forte vento.

La London Eye era, come suo solito, piena di persone che, incuranti del maltempo, si accalcavano agli oblò per godersi la vista.

Il vento era gelido ed Harry Potter sentiva gli occhi lacrimare al di là della quasi inutile protezione che le lenti degli immancabili occhiali, gli donavano. Brividi freddi gli percorrevano la schiena fino ad arrivare alla base della nuca. Fortunatamente la sciarpa magica lo proteggeva dagli spifferi gelidi che, subdoli, cercavano di insinuarsi tra le delicate trame della sciarpa verde.

Lanciò un'occhiata al quadrante del big ben e si accorse di essere irrimediabilmente in ritardo. Si guardò intorno maledicendo la moltitudine di persone che gli passavano accanto. Per smaterializzarsi avrebbe dovuto cercare un posto più riparato e questo significava che il quarto d'ora di ritardo che aveva, sarebbe diventato presto mezz'ora.

Andromeda era oramai abituata ai ritardi dell'eroe del mondo magico per cui non si scompose quando un trafelato Harry gli si smaterializzò in casa, rosso in viso e con ancora la neve tra i capelli.

L'anziana donna si fece avanti sorridendo ma, prima che potesse aprire bocca, un uragano blu travolse lei e il ragazzo.

Teddy Lupin si gettò tra le braccia del suo padrino sorridendo felice quando questi lo prese in braccio facendolo piroettare.

L'ultima sopravvissuta dei Black osservava la scena con sguardo sereno e, accennando un saluto, si ritirò nell'altra stanza.

Potter appena poteva si recava a trovare Ted e non si stancava mai di giocare con lui e soprattutto di narrargli storie. Ogni volta che il moretto metteva piede in casa il piccolo bambino lo accoglieva con la solita frase:

Zio! Mi racconti una storia?”

Al suono della voce emozionata di Lupin, Harry sorrideva paziente mentre Andromeda scuoteva la testa e guardava suo nipote con espressione di tenera indulgenza. Poi dava un buffetto consolatorio all'eroe del mondo magico e si affrettava a lasciare la stanza.

Teddy non si stancava mai di sentirsi narrare le storie e quelle dello zio Harry erano di gran lunga le sue preferite.

Quale vuoi che ti racconti?” sorrise il moro andandosi a sedere sul comodo divano in tessuto beige.

Le tue babbane!”

Il ragazzo annuì con il capo. Aspettò che il bambino si posizionasse per bene tra gli enormi cuscini e mentre osservava curioso i suoi movimenti impacciati e le sopracciglia aggrottate nello sforzo di costruirsi un giaciglio comodo, con la mente tornò a quel passato dove la magia non esisteva e tutto il suo mondo era rinchiuso tra le piccole mura di casa Dursley.

Quando era piccolo non c'era nessuno che gli raccontasse storie prima di andare a dormire. Aveva sentito tante volte i passi affrettati e leggeri di petunia passare davanti al suo stanzino, senza curarsi di lui, aprire la porta della cameretta del figlio e sentire la sua voce un po’ stridula che iniziava a leggere.

Alle volte, quando si dimenticavano di chiudere la sua porta a chiave, era sgattaiolato fuori per sedersi affianco alla porta aperta del cugino e ascoltava in silenzio, attento a non essere scoperto.

Per questo, quando il metamorfumagus gli chiedeva la sua storia della buona notte, accettava di buon grado.

Aveva presto finito le poche favole che conosceva e aveva dovuto correre nelle librerie magiche e non. Quando anche le fiabe già scritte iniziarono a scarseggiare, il Golden Boy dovette contare sulla propria immaginazione.

Si era ritrovato così a dover reinventare i grandi classici.

Va bene Ted. Vediamo ...” si portò una mano a scompigliarsi i capelli alla ricerca di ispirazione. Si guardò un po' in giro finché lo sguardo si posò sul mantello e sciarpa che Andromeda gli aveva appoggiato sullo schienale di una sedia.

trovato! Oggi ti racconterò la favola del 'brutto anatroccolo'”

Il bimbo però arricciò il nasino e i capelli si andarono a colorare di un' avvilente color grigio topo.

Ma zio, me l'hai già raccontata!!” si lamentò agitando i piccoli pugni.

Questa è una storia diversa” tentò Harry.

Ma a me non piacciono gli anatroccoli”

Potter sollevò un sopracciglio stupito.

Non ti piacciono gli anatroccoli?”

Teddy scosse il capo con convinzione ma, invece di mandare l'ex Grifondoro in crisi, lo fece scoppiare a ridere.

Non preoccuparti, questa storia non parla di anatroccoli...”

Il bambino lo guardò diffidente per poi annuire. I capelli erano diventati nuovamente blu ed Harry, intimamente, sospirò di sollievo.

Bene...allora iniziamo...


Tanto tempo fa, in un posto lontano e freddo, viveva una potente e nobile famiglia. Erano tutti bellissimi e, benché la gente li temesse, guardava con ammirazione i loro lineamenti perfetti e il portamento regale. Tutto procedeva tranquillamente fino a che si sparse la voce che, a pochi mesi, sarebbe nato il rampollo di quella ricca stirpe. Il bambino nacque e fu trattato come un principino. Ben presto, però, crebbe e si vide costretto a lasciare le dorate mura di case.

La sua famiglia l'aveva abituato a credersi superiore alla gente e, come tale, si comportava.

Ben presto dovette ricredersi.

Tutti gli altri bambini della scuola che frequentava lo schermivano per il suo aspetto-


Perché era brutto?”

Oh si! Era brutto e dispotico...


Era piccolo e gracile, la pelle era pallida e smorta. i capelli sembravano fili di ragnatele.

I bellissimi tratti della sua famiglia non apparivano sul suo volto e nemmeno il portamento aggraziato e l'aurea di latente rispetto gli appartenevano.

Anche il suo comportamento era motivo d'odio.

Trattava tutti dall'alto al basso e si credeva in tutto il migliore, non si accorgeva che tutti lo scansavano e che, anche se temevano la sua potente famiglia, quando il principino non sentiva, lo insultavano.


Che persona antipatica” asserì Teddy guardando con sicurezza il suo padrino.

Il ragazzo gli scompigliò i capelli.

Hai ragione, per questo nessuno voleva stargli vicino...


Per dimostrare quanto fosse temibile iniziò a commettere azioni cattive. Ricercava il rispetto nella violenza e lo confondeva con la paura.

Ben presto si accorse di stare esagerando. La situazione gli scappava di mano e lui si sentiva sopraffatto dalle sue stesse azioni.

Quello stupido principino, accecato dalla voglia di farsi accettare e di contare qualcosa, aveva dimenticato una cosa importantissima!


Qual era zio Harry?” la voce del piccolo Lupin era carica di aspettativa, tanto che fece sorridere il moro.

Si era dimenticato di lui.”

Vedendo che il bambino non aveva capito le sue parole si affrettò a chiarire.


Così preso nel suo intento, aveva dimenticato che lui non era una persona cattiva.

Aveva avuto la sfortuna di nascere in una famiglia ricca ma povera di ideali e malvagia.


Allora cosa fece?”

cercò di smettere però...


Oramai si era andato a cacciare in grossi guai. Aveva accettato un patto con una persona profondamente cattiva che lo obbligò a continuare.

Fortunatamente l'uomo cattivo fu catturato e sconfitto ed il principino fu libero di agire come voleva.


E cosa fece poi?” incalzò il piccolo ascoltatore.

Se ne andò”

Ah...”

Teddy mi se su un'espressione delusa e i capelli iniziarono a scolorirsi.

Non ricordi la storia del 'Brutto anatroccolo' ?” fece il mago.

Certo che me la ricordo..”


“ allora ricorderai che il brutto anatroccolo si trasformò in un bellissimo cigno”

Teddy annuì.

Bene, è quello che successe anche al nostro principino” continuò Potter con un sorriso furbo.

Davvero?”

Si...

Qualche anno dopo, quando tutti sembravano essersi dimenticati di lui, il principino tornò.

I suoi vecchi compagni di scuola fecero fatica a riconoscerlo!

Il principino era diventato alto. Il suo fisico esile si era fatto aggraziato e la pelle, un tempo spenta, si era fatta diafana e i capelli erano folti e lucenti.

Ma quello che era davvero cambiato era lo sguardo. Chiunque lo incontrava non poteva fare a meno di piegare la testa di fronte a tanta grazia nascosta nei movimenti e si poteva capire al solo guardarlo, il velo di autorità che gli aleggiava intorno.

Tutti quei ragazzi che un tempo l'avevano schermito per il suo aspetto e il suo carattere, dovettero ricredersi.

Il principino era cresciuto, si era fatto bello ed intelligente. Tutte le sue azioni cattive fatte in passato erano state redimesse.


Quindi adesso è felice?”

Spero di sì”

Avrà trovato finalmente qualcuno che l'ha accettato?” fece ancora curioso Teddy.

Si”

Quindi si è sposato?”

Harry scoppiò a ridere.

Potremmo dire di si”

Il bambino batté le mani contento.

Uno sbadiglio smorzò l'entusiasmo del bimbo.

Hai sonno?” chiese il moro prendendolo in braccio.

Un po'...”

Potter si alzò dal divano e fece un accenno di cullarlo mentre lo portava nella sua stanza.




Ci hai messo un secolo!”

Harry si scrollò un po' di metropolvere rimasta sul mantello e uscì dal camino in cotto.

Scusa ma Teddy ha fatto fatica ad addormentarsi”

Gli hai raccontato un'altra delle tue storie?”

Già”

Draco Malfoy si portò una mano alla tempia, massaggiandosela.

Spero che tu non mi abbia usato di nuovo per qualche tuo stupido racconto!”

I miei racconti non sono stupidi. A Teddy piacciono un sacco” rispose piccato.

Harry cercò di non incrociare lo sguardo grigio dell'ex Serpeverde, che sbuffò.

Sentiamo, quale gli hai raccontato oggi?” chiese il biondo incrociando le braccia.

Harry lo raggiunse al tavolo della grande cucina di Grimmauld Place.

Il 'Brutto anatroccolo'” buttò lì, affrettandosi a ficcare la testa nella dispensa, improvvisamente intento a cercare qualcosa.

Cosa!?” la voce di Draco si alzò di un'ottava.

Non avrai osato...” iniziò a sibilare, gli occhi ridotti a due fessure.

Un lampo misto di divertimento e colpevolezza apparve negli occhi verde smeraldo del ragazzo che, sentendo il tono di voce prossimo all'isteria del compagno, era emerso dalla dispensa.

Hai osato!!”

Ma a lui è piaciuta così tanto..”


“Potter!”

Eddai Draco, quante storie!”

Qui di storie ci sono solo le tue...hai osato a paragonarmi a un... - Draco deglutì – un brutto…anatroccolo!”

Che poi diventa un bellissimo cigno” provò ad addolcire la pillola Potter.

Malfoy gli lanciò un'occhiataccia e si alzò di scatto dalla sedia, andandogli vicinissimo.

Io non sono mai stato un brutto anatroccolo” strascicò offeso nell'orgoglio.

Bhe non eri certo una meraviglia, piccolo, pallido e spocchioso com'eri”

Solo quando notò l'espressione oltraggiata del biondo, Harry capì di aver fatto un' errore.

Se fossi in te non sputerei sentenze. Vorrei ricordarti com'eri, sfigato” la voce di Malfoy si era fatta bassa e glaciale.

Stai zitto. - anche la voce del moro si era fatta furente, ferito dalla frase di Draco – almeno io avevo degli amici, Malfoy. Avevano rispetto di me, cosa che nemmeno immaginavi cosa fosse!”

L'aria intorno a loro si era fatta gelida. Non era più un semplice battibecco. Erano bastate poche parole, dette con rabbia, per fare riemergere la loro copia del passato.

L'ultimo dei Malfoy strinse i pugni e un lampo cattivo gli attraversò gli occhi.

Sempre a compiacerti della tua fama di eroe!” sputò velenoso..

Almeno non ero uno stronzo. Meglio essere un'eroe che uno schifoso mangiamor-” Harry si bloccò inorridito dalle sue stesse parole.

Alzò lo sguardo sul compagno e quello che vide gli tolse il fiato.

Draco si stava mordendo il labbro inferiore. Il poco colorito che aveva la sua pelle era scomparso e gli tremavano leggermente le mani. Sembrava che l'avessero schiaffeggiato.

Draco, scusami io-”

Fece per avanzare verso il biondo ma si fermò quando malfoy lo fissò negli occhi. Aveva uno sguardo ferito e tradito.

Lo stronzo, tra noi due, non sono io”

Il moro d'istinto allungò un braccio verso di lui ma Draco si sottrasse al tocco. Senza dargli tempo di ribattere, salì le scale sparendo velocemente alla vista.

Harry si portò le mani a coprirsi il viso, ancora incapace di accettare quello che era successo.

Come aveva potuto... come aveva potuto dire quelle frasi a Draco, il – suo – Draco.

Aveva perso completamente il controllo.

Sentire quella frase, quella parola – sfigato – pronunciata con quel tono gelido, l'aveva fatto infuriare. Si era sentito trasportare ai tempi della scuola. Non era più a Grimmauld Place, era tornato negli ampi corridoi di Hogwarts e davanti a lui non c'era Draco, il suo ragazzo, quella persona meravigliosa che aveva imparato a conoscere ed a amare, ma Malfoy...aveva rivisto il ragazzino smunto dagli occhi cattivi e i capelli ingellati.

E, per la prima volta da quando la guerra magica era finita, aveva rivolto parole piene d'odio e cattiveria a Draco Malfoy.

Era stato così meschino a rinfacciargli il suo passato solo per una stupida discussione.

Con il cuore che gli batteva dolorosamente nel petto, salì le scale davanti alla porta chiusa della stanza che divideva con Draco.

Mise una mano sulla maniglia provando ad aprire. Si stupì quando non la trovò sbarrata con la magia...aprì titubante la porta non sapendo bene cosa dire e cosa fare.

Malfoy era seduto sul grande letto che guardava ostinatamente fuori dalla finestra. Il bagliore tenue della luna creava delle ombre scure sul viso e donava ai suoi capelli riflessi argentati.

Sembrava assorto nei sui pensieri.

Draco...”

Non ho nessuna voglia di parlare con te”

Draco, mi dispiace. Mi dispiace tanto. Non volevo dire quelle cose”

Il biondo sembrò soppesare le sue parole e dopo qualche secondo girò il capo incatenando lo sguardo con quello di Potter.

Però le pensavi” mormorò con voce troppo triste per risultare fredda.

Il cuore di Harry perse un battito e sentì qualcosa di sgradito attorcigliarsi nello stomaco.

Con impeto salì sul letto fermandosi a pochi centimetri di distanza dal ragazzo.

Rimase fermo, boccheggiante, troppo confuso per parlare. Gli occhi verdi erano attraversati da una profonda agitazione. Portò una mano a sfiorare delicata la guancia di Malfoy, lievemente, quasi avesse paura.

Non ti biasimo nulla. Non mi interessa niente di quello che è successo in quegli anni” fece serio.

Ma Draco si sottrasse al tocco gentile guardandolo con malcelata disperazione.

Però è successo. E tu lo ricorderai sempre. Ogni volta che mi guarderai vedrai dietro l'ombra del mangiamorte che ha tentato di uccidere Silente e -”

NO!” urlò Harry portando entrambe le mani ai lati del viso di Draco.

Non è vero! Non è vero! Dio, Draco, non capisci? Quando... ogni volta che ti guardo vedo solo te. Non vedo il ragazzino spocchioso o...o il mangiamorte obbligato ad uccidere – serrò la presa sul viso del biondo – vedo solo Draco Malfoy. Perdonami per prima, non so cosa mi è successo...mi è sembrato di sentire l'odio che provavi per me e non l'ho sopportato”

L'espressione con la quale Draco lo guardò, fu una delle più disarmanti che Harry avesse mai visto. Si perse in quello sguardo, facendo riaffiorare alla memoria tutti i litigi passati, tutti i momenti felici che aveva passato con lui. Aveva visto tante espressioni di disgusto, di superbia e di scherno sul suo volto. Ne aveva viste di felici, arrabbiate, emozionate. Qualche volta l'aveva visto anche piangere.

Ma mai aveva avuto quell'espressione di totale abbandono e fiducia. Aveva capito, aveva compreso la profonda sincerità delle sue parole e, forse per la prima volta, aveva compreso completamente quanto Harry tenesse a lui in modo totalizzante.

Intenerito da quello sguardo e sentendo il cuore farmi più leggero, si sporse verso il viso del compagno fino a che non fece collimare le labbra con le sue.

Ti amo veramente tanto” confessò a bassissima voce.

Malfoy si produsse in uno sbuffo prima di concedere alle labbra delle moro di ingaggiare una tenera lotta con le sue.

Il bacio si interruppe con leggerezza e i due ragazzi rimasero a fissarsi.

Il primo a distogliere lo sguardo fu Draco che allungò con noncuranza una mano, andando a catturare tra le lunghe dita una ciocca corvina. La lisciò cercando di darle una piega ordinata.

E quindi mi hai trasformato in un brutto anatroccolo...e cosa faceva questo brutto anatroccolo?” chiese con noncuranza, cercando di alleggerire la situazione che lo stava imbarazzando.

Era prepotente con tutti e si comportava male.”


“Non ti sarai andato a lamentare dei miei soprusi persino in una storia per bambini spero!”

Harry rise.

Ho solo rivisitato un po' la tua storia, tutto qui”

Tutto qui – gli fece il verso – e com'è finita?”

Che il brutto anatroccolo – Malfoy storse la bocca a quelle parole – tornò che era diventato un bellissimo cigno...anche se non aveva lavorato sul suo pessimo carattere” lo prese in giro, divertendosi a scorgere quella fiamma di orgoglio profanato che si incendiava negli occhi del suo ragazzo.

Molto divertente Potter. Almeno al mezzo cucciolo di lupo è piaciuta?”

In realtà, all'inizio, non è rimasto molto soddisfatto del finale” ammise con uno strano sguardo il moro.

Draco alzò un sopracciglio a mo' di spiegazione.

Mi ha chiesto se avesse trovato qualcuno che l'accettasse e se fosse felice” rispose Harry guardandolo con espressione seria.

Malfoy non parlò, si limitò a spostare lo sguardo al di sopra della spalla del Golden Boy.

Dopo alcuni minuti di totale silenzio, la voce bassa dell'ex Grifondoro risuonò nella stanza.

Forse è meglio se andiamo a letto. Domani dobbiamo recarci presto al ministero.”

Al cenno d'assenso del biondo, Potter si alzò dal letto e si recò in bagno.

Draco si tolse i costosi vestiti che indossava, ripiegandoli diligentemente sulla sedia.

Con un gesto della bacchetta richiamò a sé il pigiama di seta nera che era solito indossare durante l'inverno.

Ho fatto”

Potter rientrò nella stanza per cambiarsi mentre il biondino gli dava il cambio in bagno.

Dovremmo deciderci di costruire un altro bagno in una di quelle stanze inutilizzate!” strascicò prima di imboccare il corridoio.

Già”


Era passato già molto tempo da quando i due ragazzi si erano coricati per dormire ma Harry non era ancora riuscito a prendere sonno, preda a una strana ansia. Aveva la viscerale impressione che Draco fosse lontano mille miglia da lui e non a pochi centimetri di distanza.

Si tirò su, facendo frusciare le coperte. Si appoggiò su un gomito per osservare meglio la testa bionda che faceva capolino da sotto le coltri delle lenzuola. Carezzò lievemente i capelli biondissimi dell'altro che riposava. Delicatamente, attento a non svegliarlo.

Ma Draco, al tocco del compagno, si girò puntando gli straordinari occhi grigi in quelli verdi di Harry.

Ti ho svegliato?”

Ero già sveglio”

Non riesci a dormire?” chiese curioso.

Malfoy si girò nuovamente, dandogli le spalle, stringendosi nelle coperte.

Ho freddo” rispose semplicemente.

Il moro sorrise allungando le braccia per passarle intorno alla vita del ragazzo, portandoselo al petto.

Poteva sentire i fini capelli del principe delle serpi solleticargli il viso.

Harry...”

Mh?”


“Puoi pure rassicurare Teddy. Il brutto anatroccolo si è trasformato in cigno, ha trovato un altro cigno – spelacchiato e con un orrida cicatrice, neanche lontanamente paragonabile a lui – adesso vive con lui, si sente accettato. Ed è felice”

Draco i-” iniziò emozionato.

Il bellissimo cigno ha sonno. Chiudi il becco, stupida oca travestita da cigno, dormi”

Harry spalancò gli occhi guardando Draco abbassare le palpebre e posizionarsi meglio nel suo abbraccio. Si sarebbe certamente offeso per quella frase poco carina se non fosse per quella insistente sensazione di assoluta felicità e appagamento che lo stava pervadendo.

Malfoy non gli aveva mai detto di amarlo, di stare bene con lui o altre smancerie simili.

Forse tutte le altre persone normali avrebbero faticato a leggere in quelle parole una dichiarazione d'amore ma, Harry Potter, l'eroe del mondo magico e non, non era certo una persona comune.

Strinse più forte il corpo sottile di Draco, inspirando il profumo del ragazzo.

Buona notte furetto”

Notte sfregiato”




Finita! Ci ho messo un po' a concluderla perché ogni volta che la rileggevo mi sembrava incredibilmente stupida. Dopo un bel po' che non la rivedevo ho deciso di riprenderla in mano e l'ho conclusa. Spero che i piaccia almeno un po'^^ Chiedo scusa per la dimensione del carattere ma non riesco ad ingrandirla!

  
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