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Autore: _ L a l a    16/11/2011    3 recensioni
– la neve è davvero più interessante di me? –
- si – risponde Allen, trattenendo a stento il sorriso che gli è fiorito sulle labbra al tono finto offeso dell’altro – nonché più simpatica e silenziosa – marca bene sull’ultima parola, concedendogli un’occhiata eloquente.

Esultate con me: non è deprimente! (in compenso è molto mielosa *W*)
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Allen Walker, Rabi/Lavi | Coppie: Rabi/Allen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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It’s cold outside

 

Il cielo è scuro, fuori dalla grande finestra, puntellato solo dagli innumerevoli fiocchi di neve che turbinano nell’aria gelida.

L’Ordine Oscuro è addormentato, nessuno è più in piedi a quest’ora se non alcuni membri della Scientifica e qualche Finder che controllano i possibili rientri.  

Allen sospira piano, sentendo un brivido di freddo salirgli la schiena nonostante il bozzolo di coperte in cui si è avvolto.

- Hai freddo, ne, Allen? – chioccia inspiegabilmente contento Lavi, lanciandogli un’occhiatina maliziosa. Afferra divertito un lembo del lenzuolo in cui è avviluppato Allen, tirandolo nelle propria direzione al fine costringere l’albino a tornare a sdraiarsi.

- mm, no – mente il più piccolo con una smorfia, deciso a rimanere seduto in quella precisa posizione.

Lavi ride sommessamente, rigirandosi diverse volte in quel letto decisamente troppo piccolo per tutti e due, alla ricerca della posa migliore per osservarlo pur rimanendo sdraiato.

- ma mi hai tolto tutta la coperta! – si lagna con tono petulante, a missione compiuta, e si guadagna una più che giustificabile occhiataccia.

- come se ti dispiacesse – borbotta contrariato Allen, rannicchiandosi un poco, fino a poggiare la guancia sulle ginocchia.

Non lo vede, ma sa che Lavi, mentre si porta le braccia dietro alla testa come suo solito, sorride. Non il classico sorriso beota che mostra tutti i giorni, ma il sorriso che riserva solo a lui. Quello vero.

Sospira tremulo, sperando che un po’ dell’emozione che gli fa battere così forte il cuore stia uscendo dalle sue labbra insieme al respiro.

Lavi prende a giocare pigramente con un angolo delle coperte, scoccandogli di tanto in tanto delle occhiate ben poco fraintendibili. Allen affonda il viso nelle ginocchia, per trattenere una risata di fronte a tanta testardaggine, decidendo subito dopo di ignorarlo per dispetto.

Porta quindi la sua attenzione sulla neve che continua a scendere. Sembra quasi luccicare al buio. Nel vetro della finestra coglie il proprio riflesso, circondato da tanti punti bianchi, come i suoi capelli. Socchiude gli occhi ed inclina la testa, scorrendo con lo sguardo la linea della cicatrice rossa.

- né, Allen – come al solito, Lavi arriva sempre a distruggere certi pensieri ancora prima che si affaccino nella sua mente. Al contrario, la voce del rosso riesce sempre a richiamarne altri, ben diversi dai primi. Allen, ogni tanto, si chiede se lo fa apposta o se ha solo un perfetto tempismo. – la neve è davvero più interessante di me? –

- si – risponde Allen, trattenendo a stento il sorriso che gli è fiorito sulle labbra al tono finto offeso dell’altro – nonché più simpatica e silenziosa – marca bene sull’ultima parola, concedendogli un’occhiata eloquente.

- ah! – esclama Lavi con fare melodrammatico, portandosi la mano destra al cuore e ricambiando la sua occhiata con un sorrisetto storto – così mi ferisci! –

Allen ride, tirandogli un calcio scherzoso.

- piantala, Lavi! – gli intima con un sorriso, che si apre ancora di più quando vede che la neve ha preso a cadere sempre più fitta. 

– oh, guarda! – esclama estasiato, avvicinandosi al vetro ed appoggiandoci sopra le mani. – non sarebbe bellissimo se la neve attaccasse? Domani mattina potremmo andare a fare un pupazzo di ne--  -

Si blocca subito, cominciando a contorcersi tra le risate quando il più grande inizia a fargli il solletico sui fianchi.

- ahah! L-Lavi, smettil-ahaha! –

Lavi si limita a sbuffare divertito, riuscendo finalmente a tirarlo giù.

- stavolta non mi scappi – gli annuncia con fare serio, portandosi sopra di lui. Allen si ritrova a chiedersi come possa essere così verde, l’occhio di Lavi, e così profondo. Quando lo guarda, ha paura – e desiderio – di perdervisi.

Allen scuote la testa, mordendosi il labbro inferiore.

- certo che sei insistente –

Lavi sorride sghembo, ma non risponde. Si china semplicemente verso di lui, ed Allen sa perfettamente come finirà.  Chiude istintivamente gli occhi, aspettando che le labbra di Lavi si poggino sulle sue. E, ovviamente, Lavi non si fa attendere.

Dopo qualche attimo in cui Allen dimentica, con velocità impressionante, una funzione essenziale come il respirare, Lavi si stacca, il solito sorriso a dipingergli le labbra.

- né, Allen – soffia a meno di un centimetro dalle sue labbra ed Allen tenta di fissare quelle dell’altro senza diventare strabico. Non sa bene se volere che l’altro si allontani di un poco, per guardargli le labbra, o che si avvicini ancora di più, sempre di più e.. – la neve non può baciarti. –

Al tono solenne di Lavi, Allen dimentica improvvisamente tutti i suoi perversi pensieri e scoppia a ridergli in faccia.

- ehi! – protesta il rosso, con espressione volutamente offesa. Allen gli sorride divertito, inclinando il capo a lato e passando le braccia dietro il collo dell’altro.

Lavi torna ad abbassarsi su di lui con un sorriso abbagliante e, dopo un lieve bacio a fior di labbra, va a rifugiarsi nell’incavo della spalla di Allen, mugolando contento.

Allen gli passa le mani fra i capelli, gli accarezza con tocchi leggeri la schiena, godendo intimamente nel sentire le sue braccia stringerlo forte.

- Lavi? – domanda con un sorriso assonnato. L’altro si allontana quel poco per guardarlo in viso.

- si? –

Allen sbatte le palpebre, pensa a tutte quelle parole che forse non avrà mai il coraggio di dire, a quanta neve ci sarà domani mattina sul selciato, a quanto sarà divertente tirarsi palle di neve con gli altri, fingendo, per una volta tanto, di essere normali.  Pensa a quanto sarà facile non perdere mai di vista Lavi, nemmeno una volta, a quanto sarà semplice sistemarsi vicini con la semplice scusa del freddo.

- nulla – sussurra, gli occhi già praticamente chiusi. Lavi gli poggia un bacio dolce sulla fronte, scostandogli i capelli.

- sicuro? – borbotta, fingendosi offeso perché anche oggi non hanno concluso niente. Allen ridacchia, perché sa che all’altro va bene anche così. Va bene anche stare semplicemente vicini.

- si –

Si rannicchia sul petto del rosso, attirato dal calore confortevole che emana, e, con un ultimo sospiro contento, Allen s’addormenta.

 

 

NdA

YEEEEEEEEEEEEEEEEH!

*balla la conga*

Cioè, non ci posso credere!

Sono riuscita a scrivere una fic non deprimente!

Diamine, sono fiera di me stessa.

(vi aspettavate qualcosa di più spinto, eh? xD )

Nulla, il semplice fatto di aver creato questa shot mi rende felice. Oh, come sono felice.

- non so perché, ma la neve m’ispira. Molto. –

Il titolo non c’entra assolutamente nulla. È solo la canzone che ho in mente questo momento. Sono molto originale, nei titoli, io.

Al solito, critiche, commenti e quant’altro sempre ben accetti ~

_ L a l a
   
 
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