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Autore: ReggyBastyOp    18/11/2011    0 recensioni
Lo guardavo in lontananza. Speravo che si accorgesse di me, ma allo stesso tempo volevo il contrario. Per lui non contavo molto, però me l'ero ripromessa. Lui e nessun'altro.
ps. La ripubblico perchè involontariamente l'ho cancellata, la prossima volta farò più attenzione.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Appena arrivata.

Come sentivo nei mormorii in giro ero la "nuova". Già, essere nuova e sentirsi a disagio, ovvio no? Cosa che succede ad una bambina il primo giorno di scuola o ad una ragazza quando cambia città, si ritrova in un gruppo o deve fare amicizia. Ecco, io mi sentivo così. Non credevo che sarei riuscita a restare a lungo, magari avrei trovato il modo per farmi fuori, chissà? Forse era destino, forse no. Ma rimasi. Amber rimase. La prima a parlarmi fu lei, bionda, coccolosa con occhi azzurri ed una sfumatura verdognola. Parlando con lei sentivo che il disagio passava, mi faceva sentire tranquilla, parlavo con lei come se fosse normale. Melody. É stata con lei la mia prima uscita, al mare, come sempre. Amo particolarmente il mare, lo trovo rilassante e mi aiuta a ricordare la mia infanzia finita anche troppo presto. Me l'hanno sempre detto, ero troppo matura rispetto alle cotanee della mia età. Comunque ancora adesso appena posso vado in spiaggia per liberare la mente dai pensieri che ogni giorno mi torturano la mente.
Melody mi chiese di presentarmi, anche questa per lei evidentemente era una consuetudine perchè non mi diede il tempo di chiedere che subito mi disse cosa dovevo fare. Finii ed eccomi, in quel nuovo mondo, quello che presto sarebbe diventato il mio mondo e la mia famiglia.Parlavo, scleravo dicendo cose senza senso e cercavo di sembrare simpatica o almeno riuscire a farmi accettare senza essere giudicata. Lo trovavo più difficile del previsto, tutta gente che non conoscevo. Mentre la malinconia contribuiva a farmi sentire sola. Dopo aver lasciato la mia famiglia, i miei cari, era più che comprensibile che mi sentissi così. Nessuno mi aveva obbligato ad andarmene, era stata una mia scelta e adesso dovevo pagarne le conseguenze.

E la prima sera litigai con Cecilia, colei che poi sarebbe diventata mia madre.

  
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