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Autore: manubibi    19/11/2011    3 recensioni
E quando abbassa la maniglia per entrare spalanca gli occhi, perché è chiusa come un forziere. Bussa, a dire il vero un po' seccato, «Jude» chiama, senza ottenere risposte apprezzabili tranne un versetto acuto che proviene dall'interno. «Forza, Jude, sgrullalo e vieni fuori.»
L'unico rumore che sente venire dall'interno è uno schiarirsi la gola piuttosto sospetto, e Robert alza gli occhi al cielo, chiedendosi che diavolo sia successo. «Jude, chiamavo proprio te. Esci e fammi pisciare, dai.»
Nessuna risposta, finché una voce diversa da quella di Jude non esce dalla porta attraverso le fessure, come se pure quella si nascondesse. «N-no...»

Non sono interamente responsabile di questa cosa. Solo una minima parte dei cinque neuroni a me rimasti concordava con lo scrivere e postare sta roba, quindi...
Genere: Commedia, Demenziale, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Gender Bender
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Quando apre gli occhi, sbadigliando come se fosse stato sveglio tutta la notte, nota due cose: sono le dieci di mattina e teoricamente dovrebbe essere già sul set; secondariamente, c'è una fastidiosissima assenza accanto a lui. È proprio irritante e potrebbe rovinargli l'intera giornata, il fatto che al suo risveglio non lo trovi accanto a sé. Strizza gli occhi, sospirando e sedendosi sul letto, con un'aria ben poco sveglia e, constata, un alito che ammazzerebbe un morto. Perciò ha bisogno di due cose: spazzolino e dentifricio; poi si occuperà di sgridare per bene quel culone di Jude.
Si alza - a dire il vero un po' controvoglia, perché ieri si sono addormentati alle tre ed è interamente colpa del Culone e del fatto che debba sempre essere così stronzo da essere bello anche quando Robert preferirebbe sbattersi in gola una pillola per dormire - e si dirige strascicando i piedi verso il bagno, imperterrito nel suo sbadigliare rumorosamente. E quando abbassa la maniglia per entrare spalanca gli occhi, perché è chiusa come un forziere. Bussa, a dire il vero un po' seccato, «Jude» chiama, senza ottenere risposte apprezzabili tranne un versetto acuto che proviene dall'interno. «Cazzo, Jude, sgrullalo e vieni fuori.»
L'unico rumore che sente venire dall'interno è uno schiarirsi la gola piuttosto sospetto, e Robert alza gli occhi al cielo, chiedendosi che diavolo sia successo. «Jude, chiamavo proprio te. Esci e fammi pisciare, dai.»
Nessuna risposta, finché una voce diversa da quella di Jude non esce dalla porta attraverso le fessure, come se pure quella si nascondesse. «N-no...»
Aggrotta le sopracciglia, iniziando a sentirsi meno intorpidito e un po' più preoccupato. «Jude, che succede?»
«Rob, io... No, tu vai.»
«No, non vado sul set senza di te, che cazzo dici? Che dico a Guy?»
«Digli che... Che sto male.»
«Che cos'hai?»
Silenzio.
«Jude, giuro che chiamo i vigili del fuoco e non me ne frega niente se salta fuori che abbiamo scopato, quindi esci subito» Intima Robert, puntando l'indice contro la porta esattamente come se avesse Jude davanti, e attende dei minuti interi, prima di ricevere qualche tipo di risposta. «Okay, ma... Dovrai dirgli che non ci vengo lo stesso» Dice infine quella voce molto più dolce del solito.
Robert scrolla le spalle, sospirando, troppo impaziente di sapere che sia successo. «Okay, okay. Vieni fuori.»
Dopo un minuto o due, sente lo scatto quasi al rallentatore della toppa che si libera e poi vede la maniglia scendere piano. Piega la testa per vedere, ma non scorge nulla finché una mano, decisamente più delicata di quelle che ieri erano passate sul suo petto, sbuca da dietro la porta seguita dal viso di Jude.
Solo che le forme sono diverse, più arrotondate, più gentili anche se considerando i suoi lineamenti non sono poi cambiate molto. Gli occhi chiarissimi e velati di panico sono l'unica cosa che lo rassicura che sì, quello è Jude.
Ma è una donna.
Ed è avvolta in un asciugamano, gronda acqua dal viso ed ha i capelli inzuppati. Al che Robert, fra le altre cose, realizza che Jude dev'essersi buttato in testa secchiate e secchiate d'acqua per svegliarsi da un incubo. Ma non è un incubo, è la realtà e, dannazione, Jude ha due tette enormi, si possono vedere strizzate nell'asciugamano. 
Robert rimane in silenzio per qualche secondo, elaborando i fatti e poi rilassandosi, accettando semplicemente che Jude è diventato donna. Non sa come, non sa quando ma le cose stanno così e non c'è molto da aggiungere o spiegare. Spinge la porta per vedere l'interezza del corpo costretto nel bozzolo umido dell'asciugamano, e quando vince le blande resistenze di Jude dal farsi osservare, Robert decide anche che ciò che vede gli piace. Molto
Jude fa una donna sensualissima, nonostante il fatto che stia cercando di nascondersi e rimpicciolirsi nel suo povero asciugamano, e gli viene voglia di toccarla, baciare la sua pelle, asciugare le gocce d'acqua dal suo viso ed infilarle la mano fra le gambe per sentirla rabbrividire e sussultare. E poi farle tantissime belle cose, ma prima si sente in dovere di tranquillizzarla un attimo, perché insomma, Jude si ritrova con delle tette ed una vagina e la cosa non dev'essere facile da accettare.
«Jude?» Tenta, piano, mordendosi il labbro per nascondere tutte quelle pulsioni.
«Rob-Robert, io non so... Come sia successo, io... Non lo so, stamattina mi sono svegliato e-e...»
«Ed eri una donna. Okay.»
Jude lo fissa con aria incredula e rabbiosa, gli occhi che lampeggiano di un'irritazione che non aveva mai visto prima, se non in Susan.
«Okay? Cioè, tu mi stai dicendo che per te questo è okay? Sono una donna... Santo cielo!» Sbotta, lottando contro la voglia di sparare una sequela di parolacce come quella di Colin Firth in The King's Speech. Cazzo cazzo cazzo cazzo merda culo cazzo cazzo e cazzo e tette.

Robert invece si sente ridere e realizza solo dopo che è proprio lui a farlo, e vorrebbe fermarsi, ma tutta questa situazione lo diverte troppo per smettere, solo che poi gli arriva uno schiaffo sulla testa e insomma, a quel punto si deve fermare per forza.
«Stronzo, maiale, cretino, tu dovresti stare qui a... A coccolarmi e dirmi che va tutto e bene e che le cose andranno a posto e invece ridi!» Grida Jude - Robert ha già deciso che continuerà a chiamarla Jude, perché tanto il nome suona già un po' femminile - schiaffeggiandogli il braccio con una certa dose di cattiveria.
«Scusa, ma... La situazione è assurda!» Cerca di giustificarsi, guardando in alto per togliersi la voglia di scoppiare a ridere di nuovo.
«Certo che è assurda, ma dovresti compatirmi e aiutarmi! E invece... Te ne stai lì a ridere come il maschio squallido che sei! Scommetto che nella tua testa bacata stai pensando che mi scoperesti anche così!»
«Effett---» Comincia Robert, ma si zittisce e si morde il labbro, risparmiandosi la battuta e schiarendosi la voce. «Okay, Jude, allora... Cerca di calmarti ora...»
«Calmarmi!» Ride Jude istericamente, appoggiandosi al lavandino. «Ma certo, ho una vagina ma devo calmarmi! Certo, ovvio!» Grida sempre più forte, coprendo i pigolii di Robert. «Ma che razza di cretino sei!»
«Ascolta, Jude, lo so che dev'essere--»
«Che cazzo vuoi saperne? Ti sei mai svegliato con una vagina spuntata dal nulla? Dove siamo, in Harry Potter?»
«Cosa c'entra Harr---»
«MAGIA, ROBERT!»
«Oh, ma per favore...»
«Non usare quel tono con me! Stronzo di un cretino, non vedi che ho delle tette? Non può essere normale! La gente non si sveglia la mattina cambiando sesso! Che cazzo!» Sbraita Jude, per poi finire accasciata contro la porta, sbattendo la testa ritmicamente contro il legno bianco e liscio, mormorando improperi contro il mondo, contro Dio, contro il Destino, contro Robert e Susan e Guy e anche contro l'ultimo degli assistenti della crew perché di qualcuno deve essere colpa se, dannazione, si è svegliato con una vagina! Non il suo solito e rassicurante pene, ma una vagina! Una vagina che oddio oddio, adesso si sente strana.
Solo dopo una ventina di secondi realizza che le dita di Robert si sono messe a strusciare piano sul più intimo e nuovo dei suoi organi, e le scariche di piacere sono così intense e umide che per un attimo smette persino di pensare - con tutta la roba che ha in testa!
«Che c--- Che cazzo...» Sussurra, ritrovandosi a muovere il bacino contro quelle dita ed a sentirsi avvolta dal corpo di Robert che ora preme delicatamente contro di lei.
E poi freddo, perché l'asciugamano scivola piano dal suo corpo e Robert è palesemente rimasto a guardare il nuovo corpo del suo fidanzato, perché non lo sente più contro di sé.
«Robert, per favore, non dirlo a nessuno, e... E nascondimi. Dovessi rimanere chiuso qui per sempre» Supplica Jude, una volta ritrovate tutte le funzioni neurali.
«Vedrai che metteremo a posto questa cosa...» Sussurra Robert sul suo collo, donandogli brividi intensi lungo tutta la spina dorsale. 
«Come? Con una operazione...?» Pigola Jude, pianissimo, deglutendo per l'angoscia, e trema forte sentendo le mani dell'amante sui fianchi, sul ventre e poi su, verso i seni, toccandoli lievemente ed affettuosamente, mentre la bocca prende a lasciarle baci lenti e discontinui sul collo. E Jude non ha nessun motivo per ribellarsi, ma nemmeno per abbandonarsi, quindi lo lascia semplicemente fare, finché non riesce ad intravedere uno stato di accettazione che è ancora lontano, ma possibile.
«Chiamerò Guy, gli dico che mi hai infettato in modi irreparabili» Ridacchia Robert sulla sua pelle, per poi lasciarvi un altro bacio e voltarla verso di sé e toccarle i capelli corti e castani, accarezzandole una guancia e sporgendosi per assaggiare le labbra ora più piene e tonde.
Jude lo bacia con un certo trasporto, per poi spiegazzare il viso in una espressione disgustata. «Mio Dio, Robert, lavati la bocca, hai un sapore orribile.»
Robert sghignazza, annuendo ed accarezzandole una coscia, vedendo i brividi scuoterle le spalle e ghignando, per poi lavarsi compitamente i denti.
«E mettiti un preservativo, non voglio rimanere incinta.»
«Perché no?» Chiede ridendo, sputando nel lavello.
Jude si gira, ancora completamente nuda, alzando un sopracciglio e poggiando una mano sul fianco come ha visto fare a mille donne in tivù e mioddio se è strano poterlo fare con un corpo adatto. «Oh, immagino che Susan sarebbe così contenta.»
Robert scuote la testa, ridacchiando, e segue Jude verso il letto, guardando il suo corpo e decidendo che Jude gli piace anche così. Ma Cristo Santo, il suo nuovo carattere non gli è per niente congeniale. 
Sarà meglio che torni uomo, domani mattina.

 

NdA: La parte seria e coscienziosa del mio cervello si dissocia da tutto questo, non l'ha mai plottato ed effettivamente si sente offesa nel profondo. L'altra lolla senza ritegno. Ed io mi trovo nel mezzo senza un'idea precisa di come questa cosa sia nata, perciò... Boh. Io la posto. *ride*

   
 
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