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Autore: _WishingWell12    19/11/2011    2 recensioni
"Sei ancora intorpidito.
La stanza è ancora avvolta nell'oscurità.
Guardi accanto a te.
Il posto è vuoto.
E sorridi."
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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Lentamente apri gli occhi.

Guardi la sveglia. Sono le 4.56.

 

Pian piano ti volti.

Sei ancora intorpidito.

La stanza è ancora avvolta nell'oscurità.

 

Guardi accanto a te.

Il posto è vuoto.

E sorridi.

 

Immagini la scena che ti si presenterà davanti.

Lei seduta sulla sedia a dondolo.

E la piccola tra le braccia.

 

Domani, dopo cinque mesi torna al lavoro.

In questi ultimi giorni ha passato molto tempo con lei.

Non lo vuole ammettere ma sarà un po' difficile lasciarla a casa ogni mattina.

 

Ti alzi e ti dirigi verso la stanzetta.

La porta e socchiusa.

La apri leggermente così da poterle vedere.

 

È proprio come avevi immaginato.

Kate è sulla sedia e si dondola dolcemente.

E la piccola dorme beata tra le braccia della sua mamma.

 

Non sapevo che ti fossi trovata un nuovo letto.”
Dici, entrando.

Alza lo sguardo e sorride.

 

La piccola si era svegliata.

Così ti ho lasciato dormire e mi sono alzata.

Poi si è riaddormentata e mi sono voluta godere questo momento.”

 

Prendi una sedia e la sistemi di fianco a lei.

Sai benissimo come mai sia rimasta lì.

Ti avvicini ancora di più a lei e le dai un bacio sulla guancia.

 

Ricordati che questa piccolina non scappa.

Ogni volta che tornerai dal distretto sarà qui che ti aspetterà.”

Sorride. Colpita e affondata.

 

Hai intenzione di fare il papà a tempo pieno?”

Ti domanda, voltandosi verso di te.

L'idea sarebbe fantastica. Ma anche lavorare insieme a te è magnifico.

 

Ti ricordi quel caso dell'anno scorso?

Quello dove ho sfoderato tutte le mie conoscenze sui supereroi?

Quello dell'Agente Hastings e di quello scrittore?

 

Come si chiamava?

Ah, sì... Paul Whittaker.

Ricordi?”

 

Si limita ad annuire.

Era uno dei suoi primi casi dopo il ferimento.

Quei mesi dopo il funerale di Montgomery erano stati difficilissimi.

 

Non ti aveva chiamato per tre mesi.

Poi non appena si era sentita pronta era tornata da te, alla presentazione del tuo libro.

E avete ripreso da dove tutto era terminato.

 

Le sei stato accanto.

Perché fingeva di stare bene, ma non era così.

E lo sapeva anche lei.

 

Poi era arrivato quel caso.

Sembrava uno di quelli semplici, dove c'è un emulatore.

In particolare un emulatore di un supereroe.

 

Avete indagato un reporter.

Finché non avete scoperto che era una delle agenti che si occupava del caso.

E li avete seguiti con lo sguardo finché non sono usciti insieme dal distretto, una volta chiuso il caso.

 

Ricordi ancora benissimo quella scena.

Si stavano incamminando verso l'ascensore, mano nella mano.

Uno scrittore e la sua musa che combattono il crimine. Proprio come noi.”

 

Hai detto, sorridendo.

I due, una volta entrati in ascensore, si sono avvicinano e baciati.

Probabilmente entrambi siete stati assaliti da un po' di imbarazzo in quel momento.

 

Ma in qualche modo quell'episodio aveva cambiato qualcosa tra voi.

Ricordo perfettamente.”

Dice in seguito.

 

Per cui non devi mai dimenticarlo.

Io sono lo scrittore e tu la mia musa.

E insieme combattiamo il crimine.

 

Quindi senza di me saresti perduta.”

Rotea gli occhi e sorride.

Non cambi mai, eh?”

 

Hey, ma è la verità.

Anche se sono consapevole che non lo ammetterai mai.”

Le dai un bacio sulla guancia per farti perdonare questa affermazione.

 

Continua dondolarsi dolcemente sulla sedia.

Guardi per alcuni istanti il vostro angioletto dormire.

Poi sposti nuovamente la tua attenzione sul suo viso.

 

Sai che c'è qualcos'altro che l'ha spinta a rimanere lì.

Ed è sempre legato al suo lavoro.

E, infondo, questo motivo spaventa anche te.

 

La senti sospirare.

E capisci che ormai è arrivata al limite.

Ti alzi lentamente e ti poni davanti a lei.

 

Sta osservando la bambina.

Allunghi un braccio e con l'indice la costringi dolcemente a guardarti.

Ha gli occhi lucidi.

 

Ma lo sguardo è sempre abbassato.

Se c'è qualcosa che non è cambiato in lei è questo.

Non ha mai sopportato di mostrare le sue debolezze.

 

Le accarezzi il viso.

Rick...”, inizia.

Ma non trova le parole.

 

Allora le appoggi l'indice sulle labbra.

Sai qual è il problema e desideri parlarne insieme a lei.

Torniamo in camera, amore.”

 

Le sussurri dolcemente.

Poi allunghi entrambe le braccia.

Vuoi tenere per qualche istante la piccola.

 

Ti avvicini e le dai un piccolo bacio sul naso.

Nel frattempo lei la adagia tra le tue braccia.

E inizi a cullarla lentamente.

 

Con la coda dell'occhio noti che sta sorridendo.

Quell'immagine le porta un po' di sollievo.

Ma non è così che vuoi affrontare il problema.

 

Okay, piccolina.

Ora il tuo papà e la tua mamma tornano nella loro stanza.

Se dovessi avere bisogno, beh... Credo che tu sappia come fare.”

 

La appoggi dolcemente al lettino.

La guardi un'ultima volta: sta dormendo beatamente.

Poi ti volti verso di lei, che è rimasta immobile sulla sedia a dondolo.

 

Ti dirigi verso di lei e le porgi una mano per aiutarla ad alzarsi.

I suoi movimenti sono lenti, come se non volesse affrontare questo momento.

Ora è in piedi, di fronte a te.

 

Sai che è difficile per lei aprirsi a te.

Lo è sempre stato e non cambierà mai

Perché in fondo lei è sempre la detective che hai incontrato cinque anni fa.

 

La stringi forte, la avvolgi nel tuo abbraccio.

Poi le dai un bacio a fior di labbra.

E la prendi per mano, conducendola in camera.

 

 

Note dell'”autrice”: Rieccomi qui! Non sono sparita, ma ormai non ho più tempo di fare nulla.

Scuola. Basket. E dormire, per fortuna.

Quindi mi scuso, se lunedì non ci sarà il consueto capitolo di “And now together we will rise”, ma l'ultimo episodio non mi ha ispirata particolarmente e preferisco sbizzarrirmi sui prossimi due.

Ma veniamo a questo. Cos'è?

In teoria in origine era una shot. Solo che l'ho divisa in due capitoli più un epilogo.

Per capire il titolo, che è ispirato a “We believe” dei Good Charlotte, dovrete aspettare il prossimo capitolo, ma credo non tarderà ad arrivare.

Cioè non so quando pubblicherò, ma non passerà un mese!

Ringrazio la mia Apple, madeitpossible e Ari, ice_cream per averla letta in anteprima.

Al prossimo capitolo!

Over & Out.


 

   
 
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